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Contenuti del libro
Informazioni
“La scomparsa del pensiero. Perché non possiamo rinunciare a ragionare con la nostra testa” di Ermanno Bencivenga affronta un tema cruciale per la nostra era digitale: la progressiva eclissi del ragionamento logico e del pensiero critico. Il libro ci mostra come, in un mondo saturo di informazione veloce e superficiale, dove la tecnologia ci offre risposte immediate e la comunicazione punta più sulle emozioni che sulle argomentazioni valide, la capacità di pensare in modo strutturato e di valutare criticamente le idee sia sempre più a rischio. Questa tendenza, alimentata anche da dinamiche politiche e sociali che privilegiano lo slogan emotivo sulla complessità, minaccia non solo la nostra autonomia intellettuale ma anche le basi stesse della democrazia. Bencivenga non si limita a descrivere il problema, ma propone una via d’uscita: un’ educazione pratica alla logica, che superi l’approccio teorico e ci insegni a “fare” logica nel linguaggio di tutti i giorni, come si impara una lingua, per risvegliare e allenare quella virtù fondamentale che ci permette di non affidare il nostro destino alla sorte o alle manipolazioni esterne.Riassunto Breve
Il ragionamento logico, chiamato logos, affronta oggi grandi difficoltà. La pubblicità, per esempio, non usa argomenti validi ma sfrutta l’imitazione di persone famose per influenzare le scelte, agendo su parti primitive del cervello. Nonostante questo, la capacità di ragionare è unica dell’uomo. La logica serve non solo a dimostrare, ma anche a criticare, a mostrare quando un’idea non sta in piedi, come faceva Socrate. Però, sembra che ci sia meno interesse per questa critica, specialmente tra i giovani, forse per via di troppi stimoli veloci e superficiali. Gli antichi greci dicevano che si persuade con le emozioni (pathos), l’autorità (ethos) e la ragione (logos). Pathos ed ethos usano emozioni semplici, mentre il logos si basa su emozioni più tranquille, come il piacere di un discorso chiaro. Il logos richiede calma e tempo, cose rare oggi. La velocità e il rumore rischiano di far scomparire il logos, lasciando spazio a modi di comunicare più diretti e aggressivi. C’è il rischio che la capacità di pensare in modo logico si perda per colpa dei mezzi di comunicazione moderni. Senza la logica, che aiuta a capire i discorsi, si perde la capacità di scegliere e si diventa facili da manipolare. La logica è importante per la democrazia, perché permette di valutare le idee e costruire una società migliore. Senza logos, si lascia tutto al caso.Prima, la logica era fondamentale perché le informazioni erano poche e bisognava ragionare per capire le cose. Oggi, con smartphone e computer, si trovano risposte subito, e la necessità immediata di ragionare diminuisce. Anche se la logica serve ancora per capire le cose a fondo e per la critica, sembra meno urgente. Troppe informazioni, invece di chiarire, creano confusione, rendendo difficile distinguere il vero dal falso. La logica che serve per discutere e capire diventa quindi ancora più importante. Ma spesso si preferiscono risposte facili e slogan emotivi al pensiero logico, che richiede sforzo. Anche la politica e la società favoriscono discorsi semplici ed emotivi invece di ragionamenti complessi. Il dibattito pubblico diventa povero, fatto di scambi veloci e aggressivi, e la capacità di capire punti di vista diversi diminuisce. Ci si allontana dalla logica, rischiando una società meno capace di pensare in modo critico e di fare scelte consapevoli.Il problema del declino della logica sembra legato al fatto che non si sente più il bisogno di usarla e alle distrazioni della tecnologia, con l’aggiunta di interessi politici. La soluzione potrebbe essere una nuova educazione che metta insieme teoria e pratica. L’insegnamento della logica all’università spesso si concentra su regole astratte, lontane dal modo in cui si ragiona tutti i giorni. Anche tornare alla logica antica non basta se non si fa pratica. Imparare la logica è come imparare una lingua: la teoria (la grammatica) è meno importante della pratica. Si diventa bravi a ragionare usandolo attivamente, affrontando problemi veri. Un ragionamento è considerato valido se una comunità di persone si trova d’accordo, e questo dipende dal contesto e da cosa interessa alle persone. Per insegnare la logica, bisogna partire dalla pratica, analizzando ragionamenti semplici e poi via via più difficili. Lo scopo è sviluppare una sensibilità pratica per la logica, capire perché le idee devono essere collegate, più che imparare regole astratte. Lingue con frasi più complesse, come il latino o il tedesco, possono aiutare a pensare in modo più strutturato, utile per la logica. La cosa più importante è esercitarsi a ragionare usando la lingua di tutti i giorni, con poca teoria, per risvegliare questa capacità.Il logos, che permette di pensare in modo astratto e collegare idee, è lo strumento migliore per migliorare la vita. Ma oggi, con la tecnologia, si tende a trascurare il ragionamento logico, anche se le macchine dovrebbero aiutare. Per questo, serve un impegno per insegnare a ragionare. Questo insegnamento deve essere pratico, usando l’italiano. Il linguaggio di oggi spesso non mostra bene i legami logici, rendendo difficile impararli. L’obiettivo è far conoscere la pratica del ragionamento, che sembra diventata strana, e poi renderla più complessa per sviluppare un pensiero più ricco. Il successo si vede nel miglioramento della capacità di ragionare degli studenti, non nel seguire un modello esterno. Un test come il TSA (Thinking Skills Assessment) può essere utile. È nato per selezionare gli studenti all’università, ma può servire per diffondere e migliorare le capacità logiche. I problemi del TSA chiedono di analizzare discorsi, trovare conclusioni, idee mancanti, errori, capire argomenti simili, e cosa rende un argomento più forte o più debole. Un progetto fatto alla LUISS ha mostrato che insegnare la logica in modo pratico, come nel TSA, funziona. Con esercizi e giochi, gli studenti hanno migliorato molto le loro capacità di ragionamento. Questo dimostra che, nonostante le difficoltà di oggi, si può risvegliare la capacità logica, specialmente nei giovani, con un impegno concreto e lavorando insieme. La chiave è fare pratica, condividere esperienze e creare modi nuovi per esercitare il logos.Riassunto Lungo
1. L’Eclissi del Logos
Oggi, il ragionamento logico affronta una sfida importante. La pubblicità, ad esempio, raramente cerca di convincere usando argomentazioni valide. Spesso, preferisce sfruttare l’imitazione di personaggi famosi, evitando la riflessione consapevole e puntando direttamente sui valori personali, un po’ come succede con la passione per una squadra sportiva. Questo metodo funziona perché sfrutta meccanismi cerebrali semplici, che esistevano anche prima che si sviluppasse il pensiero razionale.La razionalità come strumento critico
La razionalità, però, resta una capacità tipica degli esseri umani. In questo contesto, la logica non serve solo per dimostrare qualcosa, ma anche per criticare. Aiuta a mettere in luce gli errori nelle idee degli altri, spingendo a mettere in dubbio le affermazioni senza fondamento, proprio come faceva Socrate. Tuttavia, oggi si nota meno interesse per questo modo di pensare critico, soprattutto tra i giovani. Forse, questo accade perché sono abituati a ricevere continuamente stimoli veloci e superficiali.I tre strumenti della persuasione secondo Aristotele
Aristotele aveva individuato tre modi per convincere le persone: il pathos (le emozioni), l’ethos (l’autorevolezza) e il logos (la ragione). Mentre il pathos e l’ethos manipolano le emozioni più semplici, il logos si rivolge a sentimenti più tranquilli e nascosti, come il piacere per un discorso logico e coerente. Il logos ha bisogno di calma, silenzio e pazienza, qualità che diventano sempre più rare in un mondo dominato dalla fretta e dal rumore. Questa situazione attuale rischia di soffocare il logos, favorendo modi di comunicare più immediati e aggressivi.Il rischio per la capacità di analisi logica
C’è il timore di un cambiamento profondo nelle persone, dove la capacità di analisi logica si indebolisce a causa della velocità e della prepotenza dei mezzi di comunicazione moderni. Il logos, inteso come un discorso pieno di significato e ragionato, è in pericolo. La logica analitica, che deriva dalle idee di Aristotele e Frege, offre strumenti per capire e analizzare il discorso. Però, la sua efficacia è ridotta dalla prevalenza di emozioni immediate e superficiali. Senza la capacità di analisi logica, si perde la possibilità di capire bene le cose e di scegliere con consapevolezza, diventando dipendenti da modelli che ci vengono imposti. La logica è fondamentale per la democrazia, perché permette di valutare in modo autonomo le proposte e di costruire società più consapevoli e migliori. Senza il logos, si lascia il proprio futuro al caso, sperando che i modelli dominanti siano positivi e non dannosi.Ma è davvero colpa solo dei media moderni se il logos è in eclissi, o non stiamo forse semplificando eccessivamente un problema ben più complesso?
Il capitolo sembra attribuire ai “mezzi di comunicazione moderni” una responsabilità quasi esclusiva nella crisi del pensiero logico. È innegabile che la velocità e la superficialità di certi stimoli mediatici possano rappresentare una sfida per la riflessione approfondita. Tuttavia, occorre chiedersi se questa visione non sia eccessivamente deterministica. Ignora forse altri fattori cruciali, come i cambiamenti nei sistemi educativi, le dinamiche sociali e politiche, o persino l’evoluzione delle tecnologie comunicative stesse, che potrebbero anche offrire nuove opportunità per il logos? Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire la storia della comunicazione, le teorie sociologiche sui media, e magari studiare il pensiero di autori come McLuhan, per avere una visione più articolata del rapporto tra media, società e pensiero critico.2. Il Declino della Virtù Logica
La razionalità logica e la sua importanza passata
Un tempo, la razionalità logica era essenziale. Serviva per orientarsi in un mondo con poche informazioni. Ragionare era fondamentale quando le informazioni erano scarse. Bisognava dedurre ciò che non si conosceva. Così, la capacità di ragionare logicamente diventava una qualità importante, utile nella vita di tutti i giorni e nella scienza.La tecnologia riduce la necessità immediata di logica
Oggi, la tecnologia cambia tutto. Strumenti come smartphone e computer danno risposte subito. La logica sembra meno urgente nella vita quotidiana. Anche se resta fondamentale per capire a fondo e pensare in modo critico, non appare più come una necessità immediata. Questa minore urgenza fa sì che si usi meno la logica e che la si apprezzi di meno.L’eccesso di informazioni e la confusione
Oggi abbiamo troppe informazioni. Questo eccesso non rende le cose più chiare, anzi crea confusione. Diventa difficile capire cosa è vero e cosa è falso. In questo scenario, la logica diventa ancora più importante. Serve per capire quali informazioni sono valide e quali no. Però, spesso si preferiscono risposte semplici ed emozioni forti, invece di ragionare in modo logico e critico, che richiede più impegno.Conseguenze sociali e politiche della diminuzione della virtù logica
Questo problema peggiora a causa della politica e della società. Spesso si preferiscono parole che suscitano emozioni e messaggi semplici, invece di ragionamenti complessi. Il confronto pubblico peggiora. Si riduce a scambi superficiali e aggressivi. La capacità di discutere e capire idee diverse si indebolisce. Ci stiamo allontanando dalla logica. Il rischio è di avere una società meno capace di pensare con la propria testa e di fare scelte giuste.Se la logica era essenziale “un tempo” solo perché le informazioni erano scarse, non stiamo forse confondendo la logica con la semplice capacità di deduzione in assenza di dati, ignorando le forme di pensiero logico critico necessarie per navigare nell’abbondanza di informazioni odierna?
Il capitolo sembra presupporre che la “virtù logica” declini semplicemente perché la tecnologia offre risposte immediate. Ma non è forse vero che la tecnologia, pur riducendo la necessità di alcune forme di ragionamento deduttivo basate sulla scarsità di informazioni, richiede al contempo forme più sofisticate di logica critica per valutare e filtrare l’enorme flusso di dati? Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire discipline come la filosofia della scienza, la teoria dell’informazione e la retorica, studiando autori come Kahneman per comprendere i bias cognitivi e sviluppare un pensiero critico più efficace nell’era digitale.3. La Logica del Fare
Il Declino della Logica e le sue Cause
Oggi, la logica sembra essere meno importante. Questo declino è dovuto a diversi motivi, tra cui la minore necessità di usare il ragionamento nella vita quotidiana e le distrazioni causate dalla tecnologia. Anche gli interessi politici contribuiscono a questo problema. Per risolvere questa situazione, è fondamentale rinnovare l’educazione, mettendo in primo piano la pratica insieme alla teoria. Bisogna superare il metodo tradizionale che dà troppa importanza allo studio teorico della logica, trascurando come applicarla concretamente.L’Insegnamento Tradizionale della Logica è Inefficace
Nelle università, l’insegnamento della logica spesso si concentra su linguaggi artificiali e concetti matematici. Questo modo di insegnare è lontano dal ragionamento che usiamo tutti i giorni. Anche se valido dal punto di vista matematico, questo approccio non aiuta a risolvere il problema della mancanza di logica nelle conversazioni comuni. Allo stesso modo, tornare a studiare la logica di Aristotele, che si concentra su soggetto, predicato e sillogismi, è utile, ma non basta se non si insegna come ragionare in pratica.La Logica si Impara con la Pratica, Come una Lingua
Imparare la logica è simile a imparare una lingua straniera. La grammatica, cioè la teoria della logica, è meno importante della pratica. Si diventa davvero esperti di logica esercitandosi a ragionare, affrontando problemi reali e situazioni concrete. Un ragionamento non è valido perché segue delle regole oggettive, ma perché una comunità di persone che parlano la stessa lingua si mette d’accordo sulla sua validità. Questo accordo dipende dal contesto e da quanto siamo interessati all’argomento. Infatti, le persone ragionano meglio quando gli argomenti le toccano da vicino.Come Educare alla Logica: Partire dalla Pratica
Per insegnare la logica in modo efficace, bisogna iniziare dalla pratica. Si possono analizzare ragionamenti complessi, dividendoli in parti semplici, e poi aumentare gradualmente la difficoltà. L’obiettivo principale è sviluppare una sensibilità logica pratica, cioè capire l’importanza del legame tra ciò che si dice all’inizio (premesse) e ciò a cui si arriva alla fine (conclusioni). È più importante questo che avere una conoscenza teorica e astratta della logica. Le lingue complesse come il latino o il tedesco possono aiutare a sviluppare questa capacità logica. Queste lingue abituano la mente a pensare in modo strutturato e gerarchico, il che è fondamentale per ragionare in modo logico. Quindi, è essenziale dare priorità all’esercizio del ragionamento nel linguaggio di tutti i giorni, riducendo al minimo la teoria, per risvegliare e coltivare la nostra capacità logica.[/membership]È realmente dimostrabile che lo studio di lingue complesse come il latino e il tedesco sia la chiave per sviluppare una mentalità logica, o si tratta di una correlazione superficiale e non di un nesso causale comprovato?
Il capitolo suggerisce un legame tra lo studio di lingue complesse e lo sviluppo della logica, ma non fornisce prove concrete di questa affermazione. È importante distinguere tra correlazione e causalità: il fatto che persone che studiano lingue complesse possano essere anche logiche non significa necessariamente che lo studio di queste lingue causi lo sviluppo della logica. Per rispondere a questa domanda in modo più approfondito, sarebbe utile esaminare studi di psicologia cognitiva e neurolinguistica che analizzino il rapporto tra apprendimento linguistico e sviluppo delle capacità logiche, consultando autori come linguisti e psicologi cognitivi che si occupano di acquisizione del linguaggio e ragionamento.4. Risvegliare il Logos: Un Addestramento al Ragionamento
Il logos è la capacità di pensare in modo astratto e di combinare idee. È molto utile per migliorare la nostra vita. Oggi, con la tecnologia avanzata, spesso trascuriamo il ragionamento logico. Questo è strano perché le macchine dovrebbero aiutarci a ragionare meglio. Per risolvere questo problema, dobbiamo allenare le persone a ragionare in modo logico.Un metodo pratico per imparare a ragionare
Per imparare a ragionare, non serve studiare teorie difficili. È meglio esercitarsi con esempi concreti usando la lingua italiana. Oggi, nel modo in cui parliamo, le connessioni logiche tra le cose si stanno indebolendo. Per questo, diventa difficile capire come ragionare. Quindi, l’obiettivo è far conoscere alle persone un modo di ragionare che hanno dimenticato. Poi, piano piano, si può rendere questo esercizio più complesso per sviluppare un pensiero più ricco e ben organizzato. Il successo si vede quando le persone capiscono meglio la logica, non quando seguono un modello già pronto.Il TSA come strumento utile
Per fare questo esercizio, può essere utile usare il Thinking Skills Assessment (TSA). Questo test è nato per selezionare gli studenti per l’università. Il TSA serve a capire se una persona sa ragionare bene attraverso problemi pratici. Anche se è nato per la selezione, il TSA può essere usato per insegnare a tutti a ragionare meglio. I problemi del TSA presentano dei ragionamenti da analizzare. Bisogna capire quali sono le conclusioni, le premesse nascoste, gli errori di ragionamento, i ragionamenti simili, e cosa rende un ragionamento più forte o più debole.L’esperimento LUISS e l’importanza della pratica
Un progetto sperimentale all’università LUISS ha dimostrato che insegnare la logica in modo pratico, come fa il TSA, funziona. Con esercizi e giochi, gli studenti sono migliorati molto nel ragionamento. Questo dimostra che, anche se la tecnologia e la cultura di oggi ci distraggono, possiamo risvegliare e sviluppare la capacità logica delle persone, soprattutto dei giovani. Per fare questo, serve un impegno concreto nell’insegnamento e nella collaborazione. La cosa più importante è fare pratica, condividere esperienze e creare un gruppo per promuovere un nuovo modo di usare il logos.Ma siamo sicuri che il problema sia la mancanza di Logos, o non piuttosto la sua errata applicazione, magari indotta da un eccesso di informazioni non filtrate?
Il capitolo sembra presupporre che la tecnologia sia la causa principale di un presunto declino del ragionamento logico, quasi dimenticando che la tecnologia è uno strumento neutro, il cui impatto dipende dall’uso che ne facciamo. Sarebbe utile considerare come l’ambiente informativo contemporaneo, saturo di notizie spesso non verificate e polarizzanti, possa distorcere l’applicazione del logos, piuttosto che sopprimerlo. Approfondire autori come Umberto Eco, specialmente i suoi lavori sulla semiotica e la comunicazione, potrebbe offrire una prospettiva più ampia sul tema.Abbiamo riassunto il possibile
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