“La Sanfelice 1” di Alexandre Dumas ti porta nella Napoli di fine Settecento, un posto incredibile ma anche super teso. Immagina una corte borbonica un po’ strana, con Re Ferdinando IV che pensa più a pescare che a governare e la Regina Maria Carolina, sua moglie, che invece è una tosta e odia a morte la Rivoluzione Francese, tirando le fila di tutto. In questo caos arrivano personaggi pazzeschi come l’ammiraglio Nelson e Lady Hamilton, mentre sotto la superficie, in posti segreti tipo il Palazzo della Regina Giovanna, i patrioti napoletani sognano un cambiamento e complottano. Poi c’è Luisa Sanfelice, una nobildonna la cui vita tranquilla viene sconvolta quando soccorre un tipo ferito, Salvato Palmieri, proprio mentre una maga le predice un futuro complicato e pieno di pericoli. Intanto, per le strade di Napoli, tra superstizione e scontri politici, la situazione si fa sempre più calda, con episodi violenti e figure leggendarie come Fra Diavolo che iniziano a farsi notare. È un mix di intrighi di palazzo, cospirazioni segrete, destini personali e la vita vibrante e un po’ caotica di una città sull’orlo della guerra.
Riassunto Breve
Il re Ferdinando IV di Napoli riceve un’educazione inadeguata, con precettori che lo indirizzano verso la caccia e la pesca piuttosto che verso gli affari di stato, attività che lui antepone al governo. La sua indole si manifesta con codardia in fuga e vendicatività verso gli oppositori. La corte napoletana include figure come la regina Maria Carolina, ambiziosa e politicamente influente, e la sua favorita Emma Lyonna. L’arrivo a Napoli dell’ammiraglio inglese Nelson, reduce dalla vittoria di Abukir, è accolto con grandi festeggiamenti dalla corte, che lo celebra come un eroe. Lady Hamilton, intima della regina, ha un ruolo centrale in questi eventi. L’atmosfera festosa è interrotta dall’ambasciatore francese Garat, che annuncia la guerra e denuncia il tradimento del regno. Contemporaneamente, in un palazzo diroccato, un gruppo di cospiratori repubblicani, tra cui Domenico Cirillo ed Ettore Carafa, si riunisce in attesa di un emissario da Roma, segno di una trama politica segreta. Cinque patrioti chiave si incontrano, tra cui Cirillo, medico e intellettuale, e Carafa, combattivo repubblicano. Un inviato francese giunge via mare nonostante una tempesta, rischiando il naufragio, e viene salvato dai cospiratori. Si presenta come italiano, “il figlio della morta”, con una storia familiare tragica legata alla vendetta di un nobile. In un’altra parte della città, la nobildonna Luisa Sanfelice attende la maga albanese Nanno, che le predice un destino avverso segnato da un amore fatale e pericolo di morte, legato a un uomo “nato da una morta”. La predizione è interrotta da spari. Luisa scopre che un uomo, Salvato Palmieri, aiutante di campo del generale francese Championnet, è stato aggredito. Salvato è a Napoli per consegnare un messaggio cruciale ai patrioti e all’ambasciatore francese sulla debolezza della repubblica romana e la necessità di ritardare la guerra. È caduto in un’imboscata di Pasquale De Simone, spia della regina, che vuole i suoi documenti. Ferito, Salvato viene soccorso da Luisa, che con l’aiuto del fratello di latte Michele e della cameriera Nina, lo nasconde nella casa adiacente della Duchessa Fusco per non allertare il marito, il Cavaliere Sanfelice. Il Cavaliere Sanfelice, studioso eccentrico, ha un legame profondo con il principe Caramanico, che gli ha affidato l’educazione della figlia illegittima Luisa Molina. Caramanico, morente, chiede a Sanfelice di sposare Luisa per garantirle felicità. Sanfelice accetta con la condizione che Luisa abbia un anno per decidere. Dopo l’anno, Luisa e Sanfelice si sposano. Luisa stringe amicizia con la duchessa Fusco, poi esiliata. Sola, Luisa prova insoddisfazione e incontra la maga che le predice un cambiamento nel cuore, poco prima di soccorrere Salvato. Re Ferdinando IV, di umili origini culturali ma con intelligenza naturale, mostra affabilità iniziale ma anche mancanza di istruzione e passatempi popolari. Maria Carolina, giunta come sposa, esercita grande influenza politica. Colta ma superstiziosa, sviluppa un odio radicale per la Francia rivoluzionaria dopo la Rivoluzione. Dopo la dichiarazione di guerra, Ferdinando e il cardinale Ruffo elaborano una strategia per coinvolgere l’Austria, manipolando Nelson e Lady Hamilton. La regina opera nella sua “camera buia” di intrighi. Pasquale De Simone assassina un inviato francese e recupera documenti. Domenico Cirillo, soccorrendo uno sbirro ferito, scopre il complotto contro Salvato Palmieri e intuisce il suo rifugio presso Sanfelice. I Consigli di Stato si tengono a palazzo, presieduti da Acton. La regina partecipa assiduamente, il re raramente. I ministri dibattono, il re è distratto, la regina spinge per la guerra contro la Francia, forte dell’appoggio inglese e dell’odio anti-francese. Ferdinando preferisce evitare il conflitto. La dichiarazione di guerra costringe Ferdinando a convocare un Consiglio. La regina introduce il generale austriaco Mack, che presenta un piano ambizioso. Ruffo propone una strategia più prudente. Ferdinando approva il piano di Mack con scetticismo. Nelson offre un milione di sterline inglesi in cambio di Malta. La regina presenta una lettera per rassicurare sulla debolezza francese. Ferdinando accetta l’offerta e cede Malta, desideroso di tornare alla caccia. A Mergellina, il Cavaliere Sanfelice si preoccupa per Luisa. Arriva Cirillo, amico di famiglia, e rivela un assassinio vicino, omettendo dettagli. Luisa, turbata, ascolta. Sanfelice va a palazzo, lasciando Luisa con Cirillo, che vuole scoprire la verità. Luisa chiama Cirillo per curare Salvato, ferito per la lettera di Championnet. Luisa lo ha già medicato con Nanno. Salvato rivela l’attacco per la lettera. Cirillo promette di informare Championnet e garantire sicurezza. Al Mercato Vecchio, Fra Pacifico, monaco cappuccino dalla forza erculea, noto per un voto in mare, raccoglie provviste. Percepisce agitazione. Un beccaio è aggredito. Si diffonde la notizia che sono stati i “giacobini”, seminando paura. Michele, fratello di latte di Luisa, deride le voci ma Pasquale De Simone lo avverte e lo manda da Assunta, la sua amata, alla chiesa del Carmine. Michele raggiunge Assunta, che prega per la pesca del padre. Le racconta una versione distorta degli eventi. Assunta decide di andare al mercato con lui. La pesca di Basso Tomeo è miracolosa. Fra Pacifico reclama un tonno per San Francesco. Don Clemente Filomarino contesta la superstizione e si dichiara “giacobino”, spiegando il termine come uomo onesto e patriota. Fra Pacifico lo accusa di essere ateo e amico dei francesi, aizzando la folla. La disputa degenera. Don Clemente spara sulla folla, uccidendo alcuni. La rivolta popolare guidata da Gaetano Mammone assale il palazzo. Don Clemente si difende ma viene ucciso brutalmente da Mammone, che ne beve il sangue. Il fratello di Don Clemente, il Duca della Torre, rientra e trova il palazzo assediato e il fratello morente. Viene arso vivo con la sua collezione di libri. A Itri, Michele Pezza, ex seminarista, è respinto da Don Antonio della Rota, che nega la mano della figlia Francesca, promessa a Peppino. Michele sfida Peppino a duello con i coltelli, lo ferisce e lo disarma, risparmiandolo ma dicendogli che la sua vita gli apparterrà fino al matrimonio con Francesca. Michele, soprannominato “Fra Diavolo”, si allontana. Il matrimonio tra Peppino e Francesca si avvicina. Pezza minaccia Peppino ogni domenica. Il giorno delle nozze, Pezza si presenta e ribadisce la minaccia. Durante i festeggiamenti, Peppino viene ucciso da un colpo di fucile. Michele Pezza si rivela l’assassino, fugge in montagna e si proclama “Fra Diavolo”. L’ambasciatore francese Garat, diretto a Roma, incontra le principesse francesi Madame Victoire e Madame Adélaïde, zie di Luigi XVI, in viaggio verso Napoli. Garat revoca la scorta francese a causa della guerra. Le principesse assumono soldati corsi guidati da De Cesari. A Roma, Garat informa Championnet della situazione critica a Napoli e della guerra. Giunge Ettore Carafa con notizie allarmanti: massacri anti-francesi a Napoli, preparazione alla guerra con Austria e Inghilterra sotto Mack. Championnet, consapevole della mancanza di risorse, ritira le truppe da Roma e invia Carafa a Milano per chiedere rinforzi.
1. Il Re Lazzarone e la Corte sul Mare
Ferdinando IV di Napoli, cresciuto lontano dagli affari di stato, ebbe un’educazione volutamente trascurata. Il suo precettore, il principe di San Nicandro, era un uomo dedito ai vizi più che all’insegnamento. L’obiettivo era coltivare nel re passioni come la caccia e la pesca, allontanandolo dalle responsabilità del governo. Queste attività divennero così centrali nella sua vita da fargli anteporre, ad esempio, l’inseguimento di una preda a importanti Consigli di Stato, o la vendita del pesce appena pescato a questioni urgenti. La sua indole emerse anche in momenti critici, come durante la fuga da Roma, quando, per timore, si travestì da cortigiano. Non mancava in lui un tratto vendicativo, come dimostra una lettera a Ruffo con una lista di proscrizione contro i repubblicani. Attorno a Ferdinando, si muoveva una corte vivace, dove spiccavano figure come l’ambiziosa regina Maria Carolina e la sua favorita, Emma Lyonna. Un giorno di settembre, una galea reale navigava nel golfo di Napoli. A bordo, oltre alla famiglia reale e ai cortigiani, c’erano l’ammiraglio Caracciolo e l’ambasciatore Hamilton. In lontananza, una nave da guerra inglese si avvicinava, annunciando il suo arrivo con un colpo di cannone.
2. L’Eroe del Nilo e le Ombre della Cospirazione
La nave Vanguard arriva a Napoli, portando l’ammiraglio Nelson, vincitore della battaglia di Abukir. La folla e la corte reale lo accolgono come un eroe. Lady Hamilton, ambasciatrice inglese e amica intima della regina Carolina, è al centro dei festeggiamenti. La sua bellezza e il suo passato avventuroso la rendono una figura affascinante. Re Ferdinando e la regina Carolina organizzano feste in onore di Nelson. Ma durante un banchetto all’ambasciata inglese, l’ambasciatore francese Garat irrompe con un annuncio di guerra. Accusa la corte di tradimento e promette la caduta del regno. Mentre la città festeggia, c’è chi trama nell’ombra. In un palazzo in rovina, noto come Palazzo della Regina Giovanna, un gruppo di uomini si riunisce in segreto. Sono Domenico Cirillo, Ettore Carafa e altri, tutti contrari alla monarchia e desiderosi di una repubblica. Attendono un messaggero da Roma, segno che qualcosa di grande sta per accadere.
La pesca abbondante di Basso Tomeo è considerata un miracolo, un dono di San Francesco. Fra Pacifico, un monaco, pretende il tonno più grande in nome del santo. Don Clemente Filomarino, osservando dalla finestra, contesta questa ব্যাখ্যা. Critica apertamente la superstizione, definendo “imbecille” chiunque ceda alle richieste del frate.La discussione si trasforma in uno scontro. Don Clemente si dichiara “giacobino”, ovvero un uomo onesto e amante della patria, che cerca giustizia e libertà. Fra Pacifico lo accusa di ateismo e di essere un sostenitore dei francesi, incitando la folla contro di lui.La folla lancia pietre contro Don Clemente, che risponde sparando e uccidendo alcuni assalitori. La rivolta cresce, guidata da Gaetano Mammone, che attacca il palazzo. Don Clemente si difende con coraggio, ma viene catturato e ucciso brutalmente da Mammone, che arriva a berne il sangue.Il Duca della Torre, fratello di Don Clemente, torna a casa felice per l’acquisto di un libro raro. Trova invece il palazzo sotto assedio e il fratello in fin di vita. Il Duca, devastato, si getta tra le braccia del fratello, condividendone la sorte: entrambi vengono bruciati vivi dalla folla, insieme alla preziosa collezione di libri del Duca.A Itri, Michele Pezza, un tempo seminarista e ora sellaio, viene rifiutato da Don Antonio della Rota, che gli nega la mano della figlia Francesca, già promessa a Peppino. Michele, ferito nell’orgoglio, sfida Peppino a un duello all’arma bianca.Michele, durante il duello, mostra grande abilità, ferendo e disarmando Peppino. Pur avendo la possibilità di ucciderlo, Michele lo risparmia, avvertendolo però che la sua vita gli apparterrà fino al matrimonio con Francesca. Michele, ormai noto come “Fra Diavolo” per la sua determinazione, si allontana, lasciando Peppino umiliato.
10. Nozze Funeste e Intrighi Reali
Mentre fervono i preparativi per il matrimonio tra Peppino e Francesca, l’ombra di Michele Pezza continua a incombere. Nonostante gli avvertimenti, Peppino è deciso a sposarsi il 23 settembre. Pezza, presente in chiesa, rinnova le sue minacce, scandendo i giorni che restano da vivere a Peppino.Il giorno delle nozze, un evento inatteso interrompe la festa: un ambasciatore francese, diretto a Roma, arriva a causa di un guasto alla carrozza. La sua presenza distoglie l’attenzione, ma la tensione per la minaccia di Pezza è ancora palpabile. Pezza si presenta al matrimonio e, beffardo, annuncia a Peppino che gli resta solo un’ora di vita.Poco dopo, mentre Peppino abbraccia la sua sposa, un colpo di fucile lo uccide. L’assassino è proprio Michele Pezza, che fugge tra i monti, proclamandosi “Fra Diavolo”.Nel frattempo, l’ambasciatore francese, Garat, riprende il viaggio verso Roma. Lungo la strada, incontra due principesse francesi, Madame Victoire e Madame Adélaïde, zie del defunto re Luigi XVI, dirette a Napoli. Garat, consapevole della guerra appena dichiarata tra Francia e Regno delle Due Sicilie, revoca la loro scorta francese.Le principesse, preoccupate, vengono avvicinate da un gruppo di soldati corsi, guidati da De Cesari. Colpite dai loro modi nobili, le principesse li assumono come nuova scorta, congedando i francesi.A Roma, Garat informa il generale Championnet dell’imminente guerra a Napoli. Subito dopo, Ettore Carafa porta notizie ancora più gravi: a Napoli sono iniziati i massacri dei filofrancesi e il regno, sostenuto da Austria e Inghilterra, si prepara alla guerra, guidato dal generale Mack. Championnet, consapevole della mancanza di risorse, decide di ritirare le truppe da Roma e invia Carafa a Milano per chiedere rinforzi. La guerra è ormai alle porte.
Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.