1X
🔊 100%
Contenuti del libro
Informazioni
La nascita di Venere. Scritti sull’arte” di Alberto Savinio non è una semplice raccolta di saggi, ma un viaggio nel pensiero di un artista che si trasforma, diventando Nivasio Dolcemare, per esplorare l’essenza nascosta delle cose e dell’arte stessa. Savinio abbandona la musica tradizionale per una “musica di idee”, cercando una conoscenza profonda che vada oltre l’apparenza. Attraverso l’ironia e la maschera, svela la metafisica nel quotidiano, criticando un’arte moderna troppo legata allo stile e non allo spirito. Il libro analizza la pittura, in particolare quella metafisica di Giorgio de Chirico, e riflette sul declino dell’arte italiana, vedendo una speranza di rinascita in gruppi come i Valori Plastici, che puntano a un nuovo classicismo italiano basato sull’immobilità e sulla memoria, non sulla mera imitazione o sul naturalismo. È un invito a cercare lo spirito e l’originarietà nell’arte, superando la superficialità e riscoprendo la verità profonda delle forme.Riassunto Breve
Artistic expression inizia come una ricerca di un pensiero che si sente, una “musica di idee” che supera le forme tradizionali per esprimere una metafisica moderna. L’artista diventa un “grande dilettante”, abbracciando il pensiero e trovando la struttura nascosta delle cose anche nel quotidiano. La realtà ama nascondersi, e l’arte imita questa ironia, usando la deformazione e la maschera per rivelare il sacro nel comune. È necessaria una “nuova nascita” per l’artista, una trasformazione che permette di vedere il mondo in perenne divenire. Questa prospettiva trova pensieri ovunque, usa l’ironia per esprimere idee estreme e riconosce la libertà nella convivenza di pensieri diversi, ponendo l’arte oltre la necessità , il bene, il male, il bello e il brutto. La trasformazione finale è l’unione degli opposti, un sentimento alchemico che estende il piacere del desiderio al mondo intero, diventando conoscenza. La società è vista come mera materia, le sue opinioni passeggere, mentre l’arte ha la massima importanza, superiore alla politica, richiedendo una guida forte per stabilire un codice aristocratico volto allo sviluppo dello spirito moderno e di una psicologia extra-umana. La vera arte moderna non è uno stile ma un’esplosione dello spirito verso maggiore libertà e coscienza, deve uscire dalla sua torre d’avorio ed entrare in ogni ambito. Si prevede un’epoca di “amici della conoscenza” che creano con la forza dello spirito, non solo con l’abilità tecnica; l’estetismo e lo stile sono destinati a scomparire. Nella pittura, l’attenzione deve essere sulla rappresentazione drammatica, penetrando il mistero per rivelare l’anatomia metafisica delle cose. Molti pittori moderni mancano di cultura e si concentrano troppo sullo stile o sui mezzi tecnici, portando alla superficialità . Movimenti come il Cubismo, pur avendo il merito di aver spazzato via vecchie idee, non hanno prodotto arte veramente nuova perché spesso manca un cambiamento fondamentale nella mentalità e nell’educazione intellettuale; l’arte è materializzazione dell’anima, quindi cambiare l’arte richiede cambiare l’anima. L’originalità fine a sé stessa è superficiale e legata all’ambizione mondana, sacrificando spesso la verità sostanziale; il vero valore di un’opera risiede nel suo stato di intelligenza, non in un’originalità forzata. Le opere non devono fare concessioni a ragioni artistiche o estetiche. Dopo il declino del classicismo, l’arte ha perso il suo nutrimento spirituale, e nuove forme sono emerse da una ricerca del suo vero senso, ma molti sforzi sono rimasti parziali o focalizzati solo sugli aspetti formali o tecnici, come molta arte francese vista come naturalistica e priva di profondità spirituale. La filosofia e l’arte spirituale fioriscono fuori dalla Francia, dove l’arte può superare il naturalismo e unire spirito e materia, rivelando la realtà oltre la superficie. L’Italia sta entrando in una nuova era, un “grande riprincipio”, spinta da ragioni spirituali, la sua evoluzione storica tende alla ragione classica, un divenire continuo che impedisce la stasi. L’arte italiana non deve imitare tendenze straniere o concentrarsi solo sui mezzi tecnici; il suo destino è raggiungere i fini massimi: l’espressione classica, intesa non come ritorno al passato ma come raggiungimento della forma necessaria per il pensiero e la volontà artistica, includendo la novità . Le arti si distinguono per la loro qualità metafisica, la loro sostanza intima e lirica. Le arti plastiche come la pittura sono caratterizzate dall’immobilità , esistono fuori dal tempo, esprimono uno stato lirico universale attraverso le forme, rappresentando la vita come dovrebbe essere, incarnando stabilità ed eternità terrena, e sono quindi oltre la morale legata al tempo. Le arti non plastiche contengono un elemento drammatico basato sul movimento, che idealmente si risolve nell’elemento lirico eterno. Introdurre movimento nelle arti plastiche porta alla decadenza. La vera arte nasce dalla Memoria, il passato personale e collettivo, la cultura, che dà prospettiva ed esprime nostalgia per un bene perduto e speranza di ritrovarlo; l’arte senza memoria è vuota e priva di prospettiva, come i sogni. Lo stato attuale dell’arte italiana è di miseria e pigrizia spirituale, avendo perso la sua necessità intima di produrre bellezza secoli fa, mancando di capacità plastica e virtù formali; lo spirito artistico sembra aver abbandonato l’Italia. Tuttavia, stanno emergendo lenti movimenti per restaurare le arti plastiche, in particolare il gruppo dei “Valori Plastici”, unito dal rispetto e dalla fede nell’arte, che cerca di riallacciarsi alla grande tradizione incorporando nuove esperienze, riconosciuto all’estero come restauratore dell’arte italiana, nonostante le critiche spesso volgari in Italia. Il pensiero esplora l’arte filosoficamente, sostenendo che la critica dovrebbe inventare e stimolare la creazione. Il compito dell’arte è andare oltre l’apparenza per trovare l’essenza nascosta, scoprendo il mistero nel quotidiano. Invece di un’originalità superficiale, l’arte deve mirare all'”originarietà ”, tornando alle radici per la durabilità . Le arti visive mirano all’immobilità , fissando il cambiamento, rendendo le cose permanenti. La Memoria è cruciale, fornisce prospettiva e collega passato e futuro. L’obiettivo è una nuova classicità , un equilibrio che abbraccia il nuovo e raggiunge una forma necessaria e perfetta.Riassunto Lungo
1. La nascita perenne del pensiero
Alberto Savinio inizia il suo percorso artistico nel 1914 dedicandosi alla composizione musicale. Crea una musica che vuole rompere con la tradizione, volutamente violenta e “disarmonizzata”, incorporando rumori e suoni della vita di tutti i giorni. Il suo intento è superare i limiti della musica tradizionale. Tuttavia, abbandona presto la composizione sonora per dedicarsi a quella che definisce una “musica di idee”. Vede il pensiero come qualcosa che si può percepire, una “musica” che non è legata al tempo come quella tradizionale e che è l’unico modo per esprimere la “metafisica moderna”. Savinio cerca una musica capace di portare alla conoscenza, che vada oltre il semplice piacere estetico e che richieda un cambiamento profondo, il sacrificio del proprio vecchio modo di essere.L’Artista come “Grande Dilettante”
Attraverso i suoi scritti, Savinio esplora una vasta gamma di idee e si trasforma in quello che chiama un “grande dilettante”. Non è un artista che si specializza in un’unica disciplina, ma abbraccia l’arte del pensiero in tutte le sue forme. Prevede l’arrivo di un’epoca popolata da “amici della conoscenza”, persone capaci di cogliere tutte le possibilità offerte dalla realtà . Questi “dilettanti” sono in grado di rivelare la struttura nascosta delle cose, trovando significati profondi anche negli oggetti più comuni e quotidiani.La Realtà Nascosta e l’Ironia
La realtà , secondo un’antica intuizione di Eraclito, ama nascondersi sotto un velo. L’artista moderno imita questa caratteristica della natura attraverso l’ironia. Deforma la chiarezza apparente delle cose con una sorta di pudore, non per nascondere, ma per mostrare il sacro che si cela nel comune. Per Savinio, la verità non è un fine ultimo, ma è subordinata all’arte stessa. L’artista utilizza l’ironia come una maschera per celare figure mitiche dietro sembianze ordinarie e si maschera a sua volta, come fa Savinio stesso assumendo l’identità di Nivasio Dolcemare.La Necessità di una “Nuova Nascita”
Per accedere a questa nuova comprensione della realtà e del pensiero, è necessaria una “nuova nascita”. Questo processo è un sacrificio simbolico che porta a una trasformazione radicale. Savinio descrive questa rinascita attraverso l’immagine di un’immersione nel mare, dove il vecchio sé muore per poi rinascere. Emerge così la figura di Nivasio Dolcemare, un alter ego senza età , che affronta la vita e le idee con leggerezza e gioco. La sua scrittura riflette questa trasformazione, diventando più trasparente e diretta. Il mondo, attraverso gli occhi di Nivasio, appare in uno stato di perenne nascita, un continuo “anadioménon”.La Visione di Nivasio Dolcemare
Nivasio Dolcemare scopre pensieri e significati profondi in ogni piccolo dettaglio della vita. Il suo modo di esprimersi è caratterizzato da un ritmo lirico. Egli cerca di conoscere l’intero universo partendo da ogni singola parte, usando l’ironia per esprimere concetti anche estremi o paradossali. Riconosce pienamente la crisi che attraversa la civiltà , ma trova una forma di libertà proprio nella capacità di far convivere idee diverse e apparentemente contrastanti. La vita non ha una meta prestabilita; l’arte prende il posto della necessità , offrendo una via d’uscita. La vera libertà si trova al di là delle categorie tradizionali di bene e male, bello e brutto.Oltre i Modelli Fissi e il Linguaggio
Nel suo percorso di pensiero, Savinio integra figure come Nietzsche e Stendhal, utilizzando le loro idee per spingersi oltre i modelli di pensiero rigidi e definiti. Ritiene che l’idea di una profondità di senso nascosta sia un inganno. La realtà , nella sua essenza, si manifesta piuttosto attraverso le metafore e le immagini della poesia. Le parole non servono a risolvere misteri, ma diventano un nuovo alfabeto, una sorta di musica della mente che rivela la superficie scintillante e complessa del reale.L’Unione dei Contrari e la Conoscenza Diffusa
La trasformazione più completa si manifesta nella figura simbolica dell’Ermafrodito, che rappresenta l’unione perfetta degli opposti. Questa fusione non riguarda solo l’essere umano, ma si estende a tutte le cose, creando un “sentimento cristiano” inteso in senso alchemico, come capacità di trasmutazione. Questa trasmutazione avviene nel quotidiano, spesso nascosta dietro una maschera. La conoscenza non è più un processo razionale e separato, ma diventa un piacere diffuso, un desiderio che si estende a tutto il mondo. Il tradizionale cerchio chiuso del pensiero si rompe, aprendo una porta simbolica sul vasto e indefinito “mare delle partenze”.Ma cosa significa davvero questa “musica di idee” e perché mai accedervi dovrebbe richiedere una “nuova nascita” così misteriosa?
Il capitolo propone un passaggio dall’arte sonora a una “musica di idee”, presentata come l’unico veicolo per la “metafisica moderna”, e subordina l’accesso a questa dimensione a una “nuova nascita” trasformativa. Tuttavia, la natura concreta di questa “musica di idee” e il meccanismo di questa “nascita” rimangono avvolti nella metafora, lasciando il lettore senza strumenti per afferrare la sostanza di questi concetti centrali. Per colmare questa lacuna, sarebbe utile esplorare il pensiero di Savinio nel contesto delle crisi culturali e filosofiche del primo Novecento, che portarono molti artisti e intellettuali a cercare nuove forme di conoscenza e espressione al di fuori dei canoni tradizionali. Approfondire la sua relazione con le correnti surrealiste e metafisiche, e leggere testi che analizzano il suo uso del simbolo, dell’ironia e dell’alter ego, potrebbe aiutare a decifrare il linguaggio apparentemente oscuro del capitolo.L’Arte Moderna: Una Questione di Spirito, Non di Stile
La società esiste solo a livello materiale; moralmente, è un’idea senza sostanza reale. L’opinione pubblica cambia continuamente ed è opportunista. L’arte è la questione più importante, superiore alla politica, e richiede una guida forte per imporre un codice artistico, religioso e sociale basato su principi elevati. L’obiettivo è far crescere lo spirito moderno e studiare una psicologia che vada oltre l’umano.L’Arte Come Esplosione dello Spirito
L’arte moderna non è un semplice passatempo o un genere limitato, ma un insieme che rappresenta l’esplosione dello spirito verso una maggiore libertà e consapevolezza. Non deve restare confinata in un luogo isolato, ma deve entrare in ogni aspetto della società . Si immagina un tempo in cui le persone intelligenti non saranno definite dal loro mestiere, ma saranno “amici della conoscenza”, capaci di pensare e realizzare opere con la forza della mente, senza dipendere solo dall’abilità manuale o da una lunga preparazione. L’attenzione all’estetica e allo stile è destinata a scomparire.La Drammaticità nella Pittura Moderna
Nella pittura moderna, l’interesse principale è rappresentare la drammaticità . Mentre movimenti come il cubismo e il futurismo esplorano questo aspetto, Giorgio de Chirico va più in profondità , svelando l’essenza metafisica del dramma, come un “mago moderno”. Tuttavia, molti pittori moderni non hanno una solida preparazione culturale. La sostanza della pittura moderna è la drammaticità di un naturalismo quasi spettrale, influenzata dalla letteratura. Tracce di questa drammaticità si trovano anche in pittori del passato come Dürer, Holbein e Rembrandt; quest’ultimo mostra un sentimento profondo che sembra suggerire un legame con le origini semitiche. I pittori considerati “primitivi” non avevano qualità nascoste, ma erano semplicemente artisti con difficoltà tecniche che diventavano “stilisti” per necessità .La Mancanza di Vera Trasformazione
L’audacia degli artisti moderni è minima rispetto alla scoperta di una verità profonda. Sono spesso costruttori o inventori di nuove tecniche, concentrati sullo stile, il che dimostra la mancanza di valore delle loro opere. Il cambiamento portato dall’arte moderna, come il cubismo, è minimo, limitandosi a una variazione nel gusto. Il suo merito principale è aver eliminato le idee soffocanti della borghesia e l’idea che l’arte sia solo ricerca del bello, allargando il campo di lavoro. Nonostante ciò, non ha creato un’arte veramente nuova.L’Intelligenza Contro l’OriginalitÃ
Una vera trasformazione artistica richiede un cambiamento nel modo di pensare e nell’educazione della mente. L’arte è la concretizzazione dell’anima; per cambiare il risultato (l’arte), bisogna cambiare la causa (l’anima, il carattere, il sentimento). Il modo di pensare di un cubista non è diverso da quello di un pittore di cinquant’anni fa. Gli artisti moderni non hanno capito che la comprensione del mondo è mentale, non solo legata ai sensi.Il Vero Valore di un’Opera
L’originalità nelle questioni artistiche non ha un valore reale. È una qualità esterna e superficiale, un’ambizione legata spesso al desiderio di piacere (alla borghesia, alle donne). Voler essere originali a tutti i costi porta a rinunciare alla verità essenziale. L’artista che si presenta come un martire è un tipo comune nelle epoche di decadenza e nella ricerca ossessiva della novità . L’originalità è facilità , debolezza. Un artista che crea veramente non cerca l’originalità per il pubblico, perché ha cose più importanti da fare.L’Opera Intelligente
Ciò che conta in un’opera è il suo livello di intelligenza, non un’apparenza di originalità strana che usa scorciatoie per mancanza di forza. Una forma è originale e autentica solo se è necessaria per esprimere il pensiero unico del genio; altrimenti, si possono usare anche forme comuni (come fatto da Dante, Palestrina, Bach, Mozart, Beethoven, Böcklin). Un’opera non deve fare compromessi per motivi artistici, estetici o di stile. La maggior parte delle opere conosciute esistono per queste ragioni, mancando di una “molteplicità tragica”. Un’opera ha valore solo se è intelligente. È necessario stabilire regole precise e un codice, distinguendo ciò che è “buono” da ciò che è “cattivo”. L’arte come concetto astratto non esiste; è un’idea vuota che rappresenta il nulla.Se l’arte moderna è un’esplosione dello spirito verso una maggiore libertà , come si concilia questa spinta con la necessità di una “guida forte” che imponga un “codice artistico, religioso e sociale” basato su “regole precise”?
Il capitolo presenta una visione potente ma non chiarisce come la libertà creativa possa prosperare sotto un codice imposto, né definisce in modo univoco cosa significhi “intelligenza” per un’opera d’arte, al di là di un generico rifiuto dello stile e dell’originalità . Per comprendere meglio queste tensioni e le basi di un giudizio di valore nell’arte, sarebbe utile esplorare la filosofia dell’arte, la storia delle avanguardie del XX secolo e le teorie estetiche che hanno dibattuto il rapporto tra forma, contenuto, libertà e regola. Autori come Benedetto Croce, che ha discusso il rapporto tra arte e intuizione/espressione, o critici e storici dell’arte che hanno analizzato i movimenti moderni (come Giulio Carlo Argan o Lionello Venturi), potrebbero offrire prospettive diverse e aiutare a contestualizzare o mettere in discussione le affermazioni del capitolo.2. L’Arte Rinasce nello Spirito
Dopo il declino del classicismo e la sua fossilizzazione nell’accademismo, l’arte pittorica perse vitalità ; la forma esterna si inaridì per mancanza di nutrimento spirituale, riducendosi a una superficie crostosa. Nuove forme cercarono di emergere dal senso più autentico dell’arte: Cézanne avviò un rinnovamento esplorando gli aspetti naturali con una tecnica che scomponeva la realtà , ma la sua opera rimase legata a un compromesso e non si liberò completamente dal decadentismo. La pittura si frammentò in molte ricerche individuali, generando un periodo di inquietudine e ricerca, descritto come una “barbarie” necessaria per una nuova nascita; questa fase, che incluse movimenti come l’Impressionismo e il Cubismo, fu parziale e limitata. Gli impressionisti si concentrarono sulla luce e l’atmosfera, altri sull’analisi geometrica della forma, ma una vera ragione d’arte rinacque solo cercando di superare il formalismo e trovare una forma definitiva.La ricerca spirituale oltre il naturalismo
Mentre in Francia si concentravano sulle trasformazioni formali, l’arte lì rimase legata al naturalismo, paragonato a una forma di positivismo limitato. Questo impedì all’arte francese di andare oltre l’aspetto esteriore e di raggiungere una dimensione più profonda. Al contrario, la filosofia spiritualista si sviluppò fuori dalla Francia, in luoghi come la Grecia, l’Italia e la Germania. L’arte, per raggiungere la sua fase spirituale, dovette necessariamente superare il naturalismo che la limitava. Solo così poteva aspirare a esprimere qualcosa di più elevato.L’arte spirituale: definizione, artisti e caratteristiche
La spiritualità nell’arte non è astratta, ma unita alla materia, formando un’unità indivisibile; l’arte metafisica non rappresenta l’astratto, ma la realtà oltre i suoi aspetti superficiali. L’evoluzione pittorica proseguì attraverso diverse tappe, ma molti artisti rimasero legati alla loro specifica fase; Carlo Carrà riassunse questo sviluppo, superando progressivamente le tappe per raggiungere una forma definitiva. Giorgio de Chirico, pur avendo un percorso diverso, tese fin dall’inizio all’affermazione spirituale, attraversando anch’egli la trasformazione formale per giungere a una piena plasticità organica. L’arte di questi pittori si caratterizza per la rappresentazione della necessità spirituale nei limiti plastici, l’espressione della “spettralità ” degli aspetti (la loro essenza vera e spirituale) e l’ironia. L’ironia nasce dalla percezione chiara della precisione originale della Natura, che porta l’artista a deformare sottilmente gli aspetti percepiti, rivelando la loro verità nascosta.Come si può liquidare secoli di produzione artistica italiana come mero “cattivo gusto” o “sterile imitazione”, attribuendo il declino a una presunta “pigrizia” nazionale, senza un’analisi approfondita dei contesti storici, sociali ed economici che hanno influenzato l’arte dal Seicento in poi?
Il capitolo propone una visione drastica del declino dell’arte italiana, concentrandosi su cause interne e una presunta mancanza di facoltà critiche. Tuttavia, per comprendere veramente le trasformazioni artistiche avvenute dal XVII secolo in avanti, è indispensabile considerare i mutamenti politici, economici e culturali che hanno attraversato la penisola e l’Europa. Approfondire la storia dell’arte post-Rinascimento, studiando i diversi movimenti e le loro interazioni con la società del tempo, e leggendo autori che hanno analizzato queste epoche con maggiore granularità , come Argan, Zeri o Settis, può offrire una prospettiva più articolata e sfumata rispetto alla generalizzazione presentata.6. L’essenza immobile delle cose
Il pensiero di Alberto Savinio si snoda come un labirinto, ricco di percorsi inattesi, trovando però sempre un suo punto di equilibrio. Riesce a unire concetti molto diversi tra loro in un insieme armonioso. I suoi scritti, quasi un “trattato invisibile”, non seguono un ordine prestabilito o rigido. Esplorano le idee sull’arte da un punto di vista profondamente filosofico. Non si concentrano sugli aspetti tecnici, ma sull’essenza più profonda.Il Compito dell’Arte e della Critica
L’arte, in questa prospettiva, ha il compito di superare l’aspetto esteriore e superficiale delle cose. Deve scoprire l’essenza più intima e nascosta della realtà , quella che viene definita la sua “sostanza lirica”. Questa ricerca della metafisica non porta lontano, verso concetti astratti. Al contrario, invita a trovare il mistero e la profondità proprio nelle cose di ogni giorno, nel quotidiano. L’artista non si affida solo alla tecnica, ma si lascia guidare dall’intuizione e dallo spirito per portare alla luce questa dimensione segreta. Anche la critica d’arte ha un ruolo attivo: non si limita a giudicare, ma deve saper inventare e stimolare la creazione artistica stessa.L’Arte Visuale e il Tempo Immobile
L’arte vera non insegue l’originalità fine a se stessa, che Savinio considera superficiale. Punta invece all'”originarietà ”, che significa ritrovare le radici più profonde, tornare al passato per scoprire qualcosa di autentico e duraturo. Le arti visive, come la pittura, non vivono nel flusso del tempo che scorre. Esistono piuttosto in un presente che non finisce mai, un presente eterno. Il loro scopo è raggiungere l’immobilità , fissare ciò che per sua natura è in continuo movimento. Vogliono rendere gli eventi e gli oggetti permanenti, stabili, un po’ come le figure delle divinità che rimangono immobili nel tempo. Questo forte desiderio di stabilità e permanenza è un elemento centrale della Metafisica.Memoria e Nuova ClassicitÃ
In questo percorso, la memoria gioca un ruolo essenziale. È la memoria che custodisce l’immagine di una possibile perfezione. A differenza del sogno, che rimane confinato nel presente, la memoria riesce a collegare il passato con il futuro. Tutto questo porta verso un obiettivo preciso: la creazione di una nuova classicità . Non si tratta di copiare semplicemente le forme del passato. È piuttosto la ricerca di un equilibrio capace di accogliere anche gli elementi nuovi. L’aspirazione è raggiungere una forma che sia percepita come necessaria e assolutamente perfetta.Ma in che modo concreto l’arte visiva ‘fissa’ ciò che è in movimento o esiste in un ‘presente eterno’, se non per una convenzione o un desiderio dell’osservatore?
Il capitolo afferma che l’arte visiva opera in un “presente eterno” e mira all'”immobilità ”, quasi “fissando” gli eventi. Tuttavia, non viene chiarito il meccanismo o la base filosofica profonda che permetterebbe all’opera d’arte di trascendere il tempo in questo modo, al di là della sua natura statica intrinseca. Per comprendere meglio questa audace pretesa, sarebbe utile approfondire le filosofie del tempo e della percezione, nonché esplorare le radici del pensiero metafisico di Savinio, magari leggendo autori come Nietzsche o Schopenhauer, e studiando la filosofia dell’estetica.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]
 


