“La linea del fuoco” di Cormac McCarthy è uno di quei libri che ti restano dentro a lungo. Ambientato nella dura e selvaggia frontiera tra il West americano e il Messico, è la storia incredibile di Billy Parham e di suo fratello Boyd. Tutto inizia con un lupo, una creatura affascinante e sfuggente che Billy decide, contro ogni logica, di riportare nella sua terra in Messico. Questo primo viaggio è solo l’inizio di un percorso molto più grande e difficile. I fratelli si ritrovano presto coinvolti in una spirale di violenza e perdita, a partire dalla tragica morte dei loro genitori. La loro ricerca di cavalli rubati li porta sempre più a fondo nel cuore del Messico, un viaggio pieno di incontri strani e pericolosi, dove il confine tra giusto e sbagliato, tra vita e morte, è sempre sfumato. È una storia di fratellanza, ma anche di separazione e solitudine, mentre Billy continua il suo viaggio, cercando il fratello Boyd e confrontandosi con un destino che sembra ineluttabile. Attraversando paesaggi mozzafiato ma implacabili, “La linea del fuoco” parla di perdita, di ricerca, della natura selvaggia e del peso della storia che ci portiamo dietro. È un romanzo potente e indimenticabile sul viaggio della vita, che spesso si fa in compagnia dei fantasmi del passato.
Riassunto Breve
Un ragazzo si trasferisce con il fratello nella contea di Hidalgo da bambino e una notte d’inverno assiste alla caccia dei lupi, un’esperienza che lo segna. Anni dopo, i fratelli incontrano un indiano solitario e gli offrono cibo. La vita nella contea cambia per la presenza di una lupa che attacca il bestiame. Il padre dei ragazzi decide di catturarla e prepara trappole con l’aiuto di uno dei fratelli. La lupa è difficile da catturare, ma uno dei fratelli, determinato, cerca consiglio da un vecchio cacciatore esperto, ricevendo parole misteriose. Alla fine, il ragazzo riesce a catturare la lupa e scopre che è incinta. Decide in modo inaspettato di riportarla in Messico, la sua terra d’origine. Inizia un lungo viaggio verso sud, affrontando la natura selvaggia e incontrando altre persone, in un percorso di crescita. Durante il viaggio, il ragazzo e la lupa attraversano un fiume, ma incontrano due uomini a cavallo. Senza documenti, il ragazzo viene portato in un villaggio e la lupa viene imprigionata. L’animale è destinato a combattere in un’arena contro cani feroci per divertire gli abitanti. Il ragazzo assiste impotente alla violenza e per pietà decide di agire. Con il suo fucile, uccide la lupa, scambiando l’arma per la sua pelle come ultimo gesto di rispetto. La seppellisce tra le montagne, segnando la fine del loro legame. Il ritorno a casa è difficile per l’assenza. La fattoria è vuota. Lo sceriffo rivela che i genitori sono stati assassinati e i cavalli rubati. Il ragazzo vede la macchia di sangue sul materasso, capisce la perdita e deve decidere cosa fare. I due fratelli si trovano in viaggio tra il West americano e il Messico, cercando i cavalli rubati. Vengono interrogati da uno sceriffo e poi vanno in Messico seguendo le tracce. Incontrano diverse persone: un uomo che li avverte dei pericoli, un dottore tedesco che dice di aver comprato un cavallo legalmente. A Bacerac, trovano uno dei loro cavalli e lo riprendono. La ricerca li porta a incontri strani e consigli poco chiari. Un vecchio disegnatore di mappe offre una guida incerta, mentre altri dicono che l’esperienza è meglio delle mappe. I fratelli continuano il viaggio, incontrano una compagnia teatrale e la sua primadonna che parla del destino. Nonostante le difficoltà e la perdita temporanea dei cavalli recuperati, continuano la ricerca. Incontrano di nuovo i vaqueros che avevano i loro cavalli e, dopo una trattativa e mostrando documenti, riprendono tre animali. Ma vogliono ritrovare tutti i cavalli rubati e vanno verso Babìcora, seguendo le tracce nella vasta regione messicana. Dopo uno scontro, i due fratelli fuggono con alcuni cavalli. Uno dei fratelli viene ferito gravemente da colpi di fucile. L’altro fratello, per salvarlo, lo lascia a un gruppo di lavoratori su un camion mentre lui scappa da solo per non farsi prendere. Nel suo viaggio solitario, incontra una coppia anziana che lo ospita. L’uomo cieco racconta una storia sulla perdita della vista e sulla natura non reale del mondo visibile, dicendo che la vera essenza non si vede. Il ragazzo riprende il cammino e arriva in un posto dove ritrova il fratello curato dagli abitanti. Un medico lo visita e il fratello inizia a migliorare. Una ragazza si unisce ai fratelli. Insieme, lasciano il posto. Dopo un po’, il ragazzo cerca il fratello e la ragazza, ma non li trova. Nel suo vagare da solo, scopre che il medico che aveva curato il fratello è morto. Il viaggio finisce con il ragazzo che, saputa la notizia della morte del medico, pensa al destino incerto delle persone e riprende la strada, da solo. Il ragazzo attraversa il confine dal Messico agli Stati Uniti, cercando di arruolarsi nell’esercito, non sapendo cosa fare del futuro. Ma non può arruolarsi perché ha un problema al cuore. Prova in diverse città, ma la risposta è sempre la stessa: non è adatto alla guerra. Rassegnato, vaga senza meta, finché una conversazione lo spinge a cercare il fratello, scomparso da tempo in Messico. Il viaggio lo porta a incontrare un uomo che gli dice la verità: il fratello è morto e sepolto a San Buenaventura. Spinto dal legame con il fratello e dal desiderio di dargli una sepoltura degna, il ragazzo va a San Buenaventura. Nel cimitero isolato, trova la tomba senza nome e scava per recuperare i resti del fratello. Il ritorno a casa è pieno di pericoli e incontri inattesi. Dei banditi lo attaccano, gli rubano tutto e feriscono gravemente il cavallo ereditato dal padre, simbolo della famiglia. In questo momento difficile, il ragazzo incontra una carovana di zingari che trasportano un vecchio aeroplano. Il capo zingaro, saggio, cura il cavallo e dice al ragazzo cose importanti sul peso della storia, sulla verità difficile da trovare e sul viaggio della vita, che spesso si fa con i morti. Nonostante le perdite e la fatica, il ragazzo riprende il cammino verso nord, portando le ossa del fratello e sentendo forte il destino che lega le persone alla strada e al tempo. Un uomo arriva nel luogo dove il fratello è stato ucciso per riportare il corpo a casa. Dopo aver parlato un po’, inizia il viaggio verso nord. Di notte, ha una visione. Arrivato in un paese, seppellisce il fratello. Incontra lo sceriffo, che gli dice che deve sistemare le cose. L’uomo continua il viaggio, trovando lavoro in diversi posti. Una tempesta lo costringe a cercare riparo in un edificio abbandonato, dove appare un cane malato e brutto. Prova a mandarlo via, ma non ci riesce. Quando si sveglia, è buio, prima dell’alba. Cerca il cane ma non lo trova, e si dispera, piangendo fino a quando sorge il sole.
1. L’Ombra del Lupo
Boyd cresce nella contea di Hidalgo, segnato dall’esperienza della caccia ai lupi, un evento che lascia in lui un’impronta indelebile. Anni dopo, insieme al fratello Billy, offre cibo a un indiano solitario, un gesto di inaspettata compassione in una terra selvaggia. La lupa, creatura misteriosa e sfuggente, diventa una presenza ossessiva nella vita della contea, minacciando il bestiame e sfidando i tentativi di cattura. Il padre di Boyd e Billy si impegna nella caccia, ma è Billy a mostrare una determinazione particolare, spinto da un misto di necessità e fascino per l’animale. Il confronto con un vecchio cacciatore, depositario di una saggezza antica e oscura, non fa che aumentare il mistero intorno alla lupa. Quando finalmente Billy riesce a catturarla, scopre che la lupa aspetta dei cuccioli. Questa scoperta innesca un cambiamento in lui, una consapevolezza nuova. Invece di ucciderla, Billy sente il dovere di restituirla alla sua terra d’origine, il Messico. Inizia così un viaggio verso sud, un percorso che si rivela ben più di una semplice restituzione dell’animale al suo habitat. Attraverso terre desolate e incontri inaspettati, il viaggio di Billy con la lupa diventa un cammino di scoperta interiore, un confronto con la natura selvaggia e con la propria umanità. La lupa, da preda, si trasforma in compagna di un viaggio che cambia profondamente il giovane Billy.
2. Il Destino della Lupa e il Ritorno a Casa
Un giovane e una lupa lottano contro la corrente di un fiume, quando l’apparizione di due uomini a cavallo spezza l’equilibrio. Il ragazzo, privo di documenti, viene portato via, verso un villaggio sconosciuto, mentre la lupa, catturata, affronta un destino crudele. Diventa prigioniera, destinata a un’arena dove sarà costretta a combattere contro cani feroci, uno spettacolo brutale per il divertimento degli abitanti.Il giovane, testimone di questa violenza, è tormentato dalla sofferenza della lupa. Decide così di agire, spinto dalla pietà: con un colpo di fucile pone fine alla vita dell’animale. Scambia poi l’arma con la pelle della lupa, un gesto che sembra voler conservare un ultimo legame. La seppellisce tra le montagne, in un silenzioso addio.Tornato a casa, trova solo vuoto e silenzio. La fattoria è deserta. Dalle parole dello sceriffo, apprende una verità sconvolgente: i suoi genitori sono stati assassinati, i cavalli rubati. Davanti alla macchia di sangue sul materasso, testimone muto della tragedia, il ragazzo realizza la perdita irreparabile. Solo, di fronte a questo vuoto, deve trovare la forza di decidere cosa fare della sua vita.
Incertezza e smarrimento spingono Billy Parham ad attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti, in cerca di un futuro nell’esercito. Il suo corpo, però, non è adatto alla guerra: un soffio al cuore spegne i suoi sogni di arruolamento. Nonostante i tentativi in diverse città, la risposta è sempre la stessa. Rassegnato, Billy vaga senza una meta precisa, quando una conversazione inaspettata riaccende una speranza: ritrovare Boyd, il fratello scomparso da tempo in Messico. Il viaggio lo porta da Quijada, un uomo che gli rivela una triste verità: Boyd è morto, sepolto a San Buenaventura. Il desiderio di dare una degna sepoltura al fratello spinge Billy a raggiungere San Buenaventura. Individua la tomba anonima di Boyd, in un cimitero isolato, e ne dissotterra i resti. Il ritorno a casa è un percorso di pericoli e incontri inattesi. Dei banditi lo assalgono, derubandolo e ferendo gravemente Niño, il cavallo del padre, simbolo di un passato familiare che riaffiora. In questo momento drammatico, Billy incontra una carovana di zingari che trasporta un vecchio aeroplano. Il capo, figura enigmatica, cura Niño e offre a Billy parole profonde: la storia pesa sulle nostre vite, la verità è sfuggente e il viaggio della vita è spesso condiviso con i morti. Perdita e fatica non fermano Billy, che riprende il cammino verso nord, portando con sé le ossa del fratello e un nuovo senso del destino, che lega indissolubilmente gli uomini alla strada e al tempo.
6. L’Ombra e l’Alba
Un uomo arriva sul luogo dove suo fratello è stato ucciso, mosso dal desiderio di portare a casa il corpo. Dopo un breve scambio di parole, inizia il suo viaggio verso nord. Durante la notte, è colto da una visione. Raggiunto un villaggio, si dedica alla sepoltura del fratello. L’incontro con lo sceriffo lo mette al corrente della necessità di risolvere alcune questioni burocratiche. Ripreso il cammino, trova lavoro in diverse località. Una tempesta improvvisa lo costringe a cercare rifugio in un edificio in rovina, dove un cane malato e deforme fa la sua comparsa. Nonostante i tentativi di allontanarlo, l’animale rimane. Al suo risveglio, si ritrova avvolto in un’oscurità che sembra anticipare l’alba. Cerca invano il cane e, sopraffatto dalla disperazione, si abbandona al pianto fino a quando non sorge il sole.
Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
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