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Contenuti del libro
Informazioni
La grande avventura di Philip Farmer ti catapulta in un viaggio pazzesco che mescola fantascienza, mitologia e psicologia in modi che non ti aspetti. Si parte da una fiera futuristica su un’isola fatta di rifiuti, Nuova Atlantide, che celebra le storie, per poi saltare a bordo della Sleipnir, una nave spaziale sperimentale che non solo supera la velocità della luce ma finisce per uscire dal nostro universo, trovandosi in uno strano spazio grigio con un “universo sferico” e leggi fisiche assurde. Ma l’avventura non finisce nello spazio; ti ritrovi in una città post-morte di ottone dove l’identità è cancellata, poi sulla Terra alle prese con una catastrofica perdita di memoria globale causata da un oggetto alieno chiamato La Palla, che porta l’umanità sull’orlo della regressione mentale e spinge a progetti disperati come il Progetto Toro. E come se non bastasse, c’è un’incursione nella giungla africana, dove incontri figure leggendarie come Sir Mowgli e scopri civiltà nascoste come Zu-Vendis, il tutto mentre si cerca di recuperare una pericolosa formula segreta. È un libro che esplora i confini della realtà, della memoria e della natura umana, un’autentica “grande avventura” che non ti lascia un attimo di respiro.Riassunto Breve
L’esplorazione della realtà e della percezione si manifesta in vari modi. Una fiera mondiale su un’isola di rifiuti celebra diverse forme di realtà, dai mondi artificiali tascabili alla psicologia umana e alla mitologia, vista come collettiva e personale. Un viaggio spaziale sperimentale oltre la velocità della luce porta una nave, la Sleipnir, in uno spazio esterno dove l’universo appare come una sfera. Qui le leggi fisiche sono diverse, la percezione è alterata e un tentativo di rientrare nell’universo sferico causa un incidente che taglia la nave in due. Altre esperienze portano in luoghi non convenzionali, come l’interno di un corpo gigante o un mondo post-mortem fatto di ottone e gomma viola, dove i corpi sono identici, l’individualità è soppressa e la memoria del passato è proibita ma persiste, spingendo a cercare surrogati di esperienze passate. Sulla Terra, l’apparizione di un oggetto spaziale, La Palla, provoca una perdita ciclica della memoria che paralizza la società, distrugge le istituzioni e causa regressione mentale diffusa. Le persone dipendono da registrazioni per ricordare la propria identità e i compiti quotidiani. I governi tentano di contrastare La Palla con attacchi nucleari falliti e un piano a lungo termine per colpirla con un asteroide, il Progetto Toro. In questo contesto di degrado, si esplorano anche società future autoritarie o con esistenze limitate nel tempo, analizzando il comportamento umano attraverso paragoni animali e la lotta tra controllo e desiderio. Un’altra serie di eventi segue un viaggio aereo con piloti instabili, un incidente che porta a un atterraggio di emergenza nella giungla africana, l’incontro con figure enigmatiche come Sir Mowgli, la scoperta di una civiltà nascosta chiamata Zu-Vendis e il recupero di una formula segreta nascosta nell’occhio di vetro di un prigioniero tedesco. Questi eventi evidenziano temi di identità mutevole, sopravvivenza in ambienti ostili e la persistenza di segreti e conoscenze nascoste.Riassunto Lungo
1. Miti, Menti e Viaggi oltre la Luce
Su Nuova Atlantide, un’isola creata dall’accumulo dei rifiuti terrestri nell’Oceano Atlantico, prende vita una fiera mondiale che celebra l’opera di un autore attraverso diversi padiglioni tematici. Il Padiglione del Mondo a Livelli espone universi artificiali e tascabili con ecosistemi e popolazioni uniche, ispirati a una serie popolare, esplorando l’idea di realtà create. Il Padiglione della Psicologia, dall’aspetto austero, si addentra nella psiche umana non attraverso studi accademici, ma tramite le visioni di grandi scrittori, mostrando scene illustrate dai loro romanzi e suggerendo come la letteratura possa svelare i segreti della mente. Il Padiglione dello Spazio simula l’universo, permettendo ai visitatori di sperimentare effetti come l’antigravità e illusioni olografiche di navi spaziali che sembrano superare la velocità della luce, toccando i limiti della conoscenza fisica e della percezione. Il Padiglione dell’Avventura fonde tecnologia antica e futura, illustrando momenti cruciali da quasi tutti i racconti dell’autore, visti come celebrazioni dell’esplorazione e dello spirito umano. Al centro di tutto si trova il Padiglione della Mitologia, considerato cruciale per comprendere la società. Qui si incontrano figure mitologiche classiche e eroi moderni come Tarzan o Doc Savage, posti accanto ai personaggi creati dall’autore, evidenziando come la mitologia sia una forza potente, radicata sia nella coscienza collettiva che nell’esperienza personale.Un Esempio Concreto: L’Incidente della Sleipnir
Un evento drammatico su una nave spaziale sperimentale, la Sleipnir, che cerca di superare la velocità della luce, offre un esempio concreto di alcuni di questi temi esplorati alla fiera. A bordo, una passeggera di nome Donna Wellington, profondamente turbata dalla morte del marito, cede alla disperazione. Prende il controllo della nave, scambiando il Capitano Grettir per il consorte defunto e, sotto l’effetto del suo trauma, accelera la Sleipnir a velocità estreme. La donna muore nello spazio, un tragico epilogo della sua fuga dalla realtà. Subito dopo la sua morte, la nave subisce una distorsione fisica inspiegabile, e l’equipaggio si ritrova improvvisamente in una posizione completamente sconosciuta nell’universo.Realtà Fluida e Storie Viventi
Questo incidente mostra come stati psicologici estremi possano alterare la percezione della realtà, un tema centrale nel Padiglione della Psicologia. Suggerisce anche che le condizioni fisiche inesplorate, come i viaggi a velocità super-luminale, possano distorcere lo spazio e il tempo in modi inattesi, collegandosi alle esplorazioni del Padiglione dello Spazio. La storia della Sleipnir stessa, nata inizialmente come un’idea rifiutata per la televisione, porta a riflettere sulla natura delle storie, un concetto caro al Padiglione della Mitologia. Forse le storie possiedono una loro verità intrinseca o esistono in molteplici versioni attraverso universi paralleli. La realtà e la percezione non sono fisse, ma possono essere profondamente influenzate dalla mente e dalle condizioni esterne, rendendo i confini tra il possibile e l’impossibile fluidi e incerti.Come può lo stato psicologico di un passeggero, pur portando ad azioni estreme, causare una “distorsione fisica inspiegabile” di un’astronave e la sua teletrasporto?
Il capitolo collega lo stato mentale e le azioni di un personaggio direttamente a un evento fisico radicale nello spaziotempo. Questo solleva interrogativi sulla causalità e sul rapporto tra mente e realtà fisica. Mentre il capitolo esplora la fluidità della percezione, attribuire distorsioni fisiche della realtà stessa a stati psicologici manca di basi scientifiche e richiede un contesto o una spiegazione significativi. Per comprendere le complessità dell’interazione mente-materia e la fisica speculativa della distorsione spaziotemporale, sarebbe utile esplorare concetti di fisica teorica, magari guardando ad autori che approfondiscono le implicazioni filosofiche della meccanica quantistica o gli studi sulla coscienza, pur considerando i confini tra espediente narrativo e plausibilità scientifica.2. Il Confine dell’Universo Sferico
La nave Sleipnir si trova in uno spazio esterno, illuminato da una luce grigia e privo di stelle. In questo ambiente si osservano grandi sfere. Una sfera più piccola, di dimensioni simili alla luna terrestre rispetto alla nave, orbita attorno a una sfera primaria molto più grande. Si comprende che la sfera piccola è l’universo da cui la nave è uscita, attraversandone la “pelle”. Un altro corpo, il cadavere della Wellington, orbita anch’esso attorno al primario, apparendo enorme e distorto.Le Leggi dello Spazio Esterno
Le leggi fisiche in questo spazio esterno sembrano diverse rispetto a quelle conosciute. La nave non subisce attrazione dal primario, a differenza del corpo della Wellington che ne è influenzato. Le misurazioni di velocità effettuate dall’equipaggio risultano incoerenti, aggiungendo un senso di disorientamento. L’equipaggio sperimenta un profondo senso di dissociazione, come se la realtà circostante non seguisse le regole attese. Questo ambiente alieno mette a dura prova la comprensione e la percezione di chi si trova a bordo della Sleipnir. La gravità e il movimento si comportano in modi inaspettati, aumentando la tensione e l’incertezza.Il Tentativo di Rientro
Viene tentato un rientro nell’universo sferico. Un primo avvicinamento alla superficie della sfera causa distorsioni a bordo della nave. Durante questa fase, appaiono piccoli oggetti incandescenti che attraversano lo scafo, provocando ustioni all’equipaggio. Questi oggetti vengono identificati come galassie dell’universo, che a questa scala e da questa prospettiva appaiono come particelle energetiche. Considerando il pericolo di collisioni con queste “galassie”, si decide di creare un’apertura temporanea nella superficie della sfera. Viene utilizzato un cannone laser per generare un foro. Questo foro si manifesta come un buco nero che si restringe rapidamente e ruota insieme alla sfera dell’universo.Il Passaggio Fallito
Durante il secondo passaggio del foro, la nave tenta di entrare automaticamente al suo interno. Tuttavia, il foro si chiude troppo velocemente, prima che l’intera Sleipnir possa attraversarlo. La nave viene parzialmente tranciata dalla chiusura del varco. La sezione anteriore, contenente parte dell’equipaggio e i propulsori di retrospinta, viene tagliata via e rimane intrappolata all’interno dell’universo sferico. La parte principale della nave, invece, viene violentemente respinta nello spazio grigio esterno, rimanendo senza la capacità di muoversi all’indietro a causa della perdita dei propulsori.Come possono intere galassie ridursi a “piccoli oggetti incandescenti” capaci di attraversare lo scafo di una nave e causare ustioni?
Il capitolo descrive un fenomeno che, pur suggestivo, presenta una notevole lacuna logica: la trasformazione di entità cosmiche immense come le galassie in particelle fisiche che interagiscono direttamente con la materia della nave. Questa drastica alterazione di scala e natura degli oggetti celesti, se non supportata da una chiara spiegazione delle leggi fisiche di questo “spazio esterno” o del meccanismo di percezione/interazione, lascia perplesso il lettore. Per comprendere come si possano conciliare concetti di scala cosmica con interazioni a livello di particelle, sarebbe utile approfondire i principi della cosmologia e della fisica teorica, magari esplorando le opere di autori che trattano di universi con leggi diverse o di manipolazioni dello spazio-tempo, come C. Sagan o K. Thorne, per avere un quadro più solido delle sfide concettuali in gioco.3. Oltre la Morte e la Magia
Avvicinandosi a un corpo gigante, la nave Sleipnir perde il controllo. Un sabotaggio ha danneggiato i circuiti di comando. La nave rallenta e sembra rimpicciolirsi, come se forze non gravitazionali la influenzassero. La traiettoria cambia, portandola a entrare nel corpo attraverso la bocca. All’interno, la temperatura sale rapidamente mentre la nave si contrae. L’equipaggio prova una sensazione di sollievo e profonda connessione. Una volta riparato il guasto, la Sleipnir esce dal corpo, creando un nuovo varco. L’equipaggio nota che i varchi più grandi si richiudono più velocemente. Il ritorno lascia nell’equipaggio una forte incertezza sul tempo trascorso e provoca stress psicologico.Credenze sulla vita dopo la morte
Si riflette sul legame tra peccato e castigo. Esiste un forte desiderio umano di vedere gli altri puniti per i loro errori. Molti credono che le punizioni avvengano nell’aldilà se non si manifestano sulla Terra. I riti religiosi, come il battesimo, vengono visti come una forma di pensiero magico che promette salvezza. Si contrappone l’idea di una salvezza o dannazione imposta dall’esterno alla necessità di un profondo cambiamento interiore. Esistono diverse visioni dell’aldilà, inclusa l’idea di un inferno che potrebbe non essere eterno, la reincarnazione come nel buddhismo, o persino l’ipotesi che la Terra stessa possa essere una forma di inferno.Una diversa realtà post-mortem
Un’altra esperienza legata alla morte porta un individuo di nome Morfiks in una realtà inattesa. Si ritrova in una gigantesca scodella fatta d’ottone. Scivola su una superficie priva di attrito, scoprendo che il suo corpo è completamente cambiato: è liscio, non ha sesso ed è invulnerabile a ciò che lo circonda. Incontra esseri che impongono regole severe e puniscono chiunque non si conformi. Questa particolare realtà dopo la morte funziona secondo leggi fisiche e sociali molto diverse da quelle che conosciamo.Come si conciliano la presenza di un villaggio con abitanti e lingua di chiara derivazione persiana antica con un ambiente da giungla e la figura di Mowgli?
Il capitolo introduce elementi narrativi che sembrano provenire da contesti geografici e culturali molto distanti tra loro, senza fornire un ponte logico o una spiegazione plausibile per la loro coesistenza. Questa mancanza di coerenza interna può disorientare il lettore. Per affrontare temi simili in modo più rigoroso, è fondamentale approfondire le discipline della geografia storica, dell’antropologia culturale e della linguistica comparata, che studiano la diffusione dei popoli, delle lingue e delle culture nel tempo e nello spazio. Comprendere i meccanismi delle migrazioni, delle conquiste e degli scambi culturali è essenziale per costruire scenari, anche fittizi, che mantengano una credibilità di fondo.13. Identità, Fuga e la Formula Nascosta
Un baronetto si unisce al gruppo, presentandosi con il nome di Mowgli, un’identità che suscita immediately i dubbi di Holmes. Egli osserva nel comportamento dell’uomo un’alternanza sorprendente tra modi raffinati e atteggiamenti quasi selvaggi, che non sembrano compatibili con un titolo nobiliare. Il baronetto propone a Holmes un compenso per indagare sulla sua storia e confermare la sua vera identità, un’offerta che viene accettata da Holmes in vista del potenziale guadagno, anche se al momento non ha intenzione di iniziare subito le ricerche.La Fuga da Zu-Vendis
Il gruppo scopre di trovarsi nella regione di Zu-Vendis, una civiltà reale che era stata descritta in un romanzo come un luogo fittizio per proteggerne l’esistenza. Vengono però catturati dagli abitanti di questa terra misteriosa. Durante un tentativo di fuga, si trovano di fronte a un ostacolo inaspettato: un enorme sciame di api sbarra loro la strada. In questo frangente critico, Holmes dimostra una sorprendente conoscenza del linguaggio delle api. Utilizzando una lente d’ingrandimento per dirigere la luce solare, esegue una sorta di danza che riesce a ingannare gli insetti, indirizzando il loro attacco verso gli inseguitori e permettendo così al gruppo di mettersi in salvo.La Condizione del Baronetto
Durante la concitata fuga, il baronetto riporta una ferita alla testa che provoca un’amnesia temporanea. Questo trauma lo fa regredire a uno stato quasi primitivo, dimenticando completamente la sua vita civile. L’uomo spiega che questo è un effetto ricorrente dei traumi cranici che subisce, una condizione che lo porta a perdere i ricordi della sua esistenza “normale” e a tornare a identificarsi con la sua percezione di “Uomo-Lupo”. Successivamente, una volta ripresosi completamente dall’amnesia, il baronetto mantiene la sua promessa e invia a Holmes il pagamento concordato per l’incarico.La Formula Segreta
In un altro momento cruciale delle vicende, il tedesco Von Bork viene catturato. Holmes, con la sua acuta capacità deduttiva, intuisce che la formula segreta di un’arma chimica estremamente pericolosa, identificata come BS, è nascosta in un posto insolito: il suo occhio di vetro. Dopo un incidente che rende Von Bork incosciente, Holmes riesce ad accedere all’occhio artificiale e a recuperare la preziosa formula. Una volta che la formula è al sicuro, il gruppo fa ritorno in Inghilterra, dove il documento segreto viene prontamente consegnato alle autorità competenti.È scientificamente plausibile che un uomo possa comunicare con uno sciame d’api e dirigerlo con una lente e una danza?
Il capitolo presenta questa capacità come un’abilità sorprendente del protagonista, ma non fornisce alcuna base logica o scientifica per giustificarla. La comunicazione tra specie, specialmente in termini di controllo direzionale di massa, è un campo complesso e l’idea di influenzare uno sciame con metodi così rudimentali solleva seri dubbi sulla credibilità dell’argomentazione. Per comprendere meglio i limiti e le possibilità della comunicazione animale, in particolare quella degli insetti sociali, sarebbe utile approfondire gli studi di etologia, concentrandosi sul lavoro di pionieri come Karl von Frisch.Abbiamo riassunto il possibile
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