Letteratura

La fattoria degli animali

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1. Il Sogno della Ribellione

Gli animali della Fattoria Padronale sopportano una vita miserabile, oppressi dal padrone, il signor Jones. Il Vecchio Maggiore, un maiale anziano e saggio, racconta agli altri animali un sogno che ha fatto. Nel sogno, gli uomini sfruttano gli animali, che lavorano duramente senza ricevere nulla in cambio. La vita degli animali è breve e faticosa, mentre il suolo inglese potrebbe nutrire tutti. Il Vecchio Maggiore afferma che l’uomo è il nemico e invita gli animali a ribellarsi per creare una società giusta. Insegna loro un canto, “Animali d’Inghilterra”, che parla di libertà e ricchezza per tutti. Il canto riempie gli animali di speranza.Poco dopo, il Vecchio Maggiore muore. Tre maiali, Palla di Neve, Napoleon e Clarinetto, i più intelligenti tra gli animali, prendono il suo posto. Trasformano il sogno in un’idea chiamata Animalismo e la spiegano agli altri. All’inizio, alcuni animali non capiscono o credono alle storie del corvo Mosè, che parla di un luogo meraviglioso chiamato Monte Zuccherocandito. Ma i maiali, aiutati dai forti cavalli Gondrano e Berta, convincono tutti. Un giorno, il signor Jones, ubriaco, si dimentica di dare da mangiare agli animali. Affamati, gli animali attaccano Jones e i suoi uomini, cacciandoli via. La fattoria è finalmente libera.Gli animali, felicissimi, distruggono gli oggetti che ricordano il potere dell’uomo. Cambiano il nome della fattoria in Fattoria degli Animali. Palla di Neve scrive sul muro del granaio i Sette Comandamenti dell’Animalismo, le regole della nuova vita. Ma, alla fine della giornata, il latte appena munto sparisce misteriosamente.

2. La Prosperità e la Battaglia per la Fattoria

Il raccolto di fieno è straordinariamente abbondante, frutto del duro lavoro di tutti gli animali. Grazie all’intelligenza dei maiali e all’esperienza dei cavalli, il lavoro viene completato più velocemente che in passato, nonostante gli strumenti agricoli siano più adatti agli umani. I maiali supervisionano, mentre tutti gli altri animali, comprese anatre e galline, danno il loro contributo. L’estate trascorre all’insegna dell’efficienza e della felicità. Il cibo, prodotto direttamente dagli animali, garantisce abbondanza per tutti. Il riposo aumenta e le difficoltà iniziali vengono superate grazie all’ingegno dei maiali e alla forza instancabile di Gondrano, che adotta il motto “Lavorerò di più!”. L’armonia è generale, anche se alcuni animali, come Mollie e il gatto, si impegnano meno.La domenica è il giorno del riposo e della cerimonia settimanale, con l’alzabandiera e il Consiglio. La bandiera, creata da Palla di Neve, è verde con un simbolo di zoccolo e corno, rappresentanti la Repubblica degli Animali. Durante il Consiglio, i maiali, soprattutto Palla di Neve e Napoleon, propongono i piani di lavoro, ma sono spesso in disaccordo tra loro. Palla di Neve si impegna a migliorare la vita degli animali attraverso vari comitati, mentre Napoleon si dedica all’educazione dei cuccioli, allontanandoli dagli altri. I maiali si riservano latte e mele, sostenendo che siano necessari per la loro salute e per impedire il ritorno di Jones.La notizia della Fattoria degli Animali si diffonde rapidamente, ispirando rivolte nelle fattorie vicine. I proprietari terrieri, inizialmente derisori, iniziano a diffondere false voci sugli animali, ma l’idea di una fattoria autogestita si propaga, alimentando un’atmosfera di ribellione. La canzone “Animali d’Inghilterra” diventa un inno di questa ribellione. Jones e altri uomini tentano di riprendere la fattoria, ma Palla di Neve, ispirandosi alle tattiche militari, organizza una difesa efficace. Durante la “Battaglia del Chiuso delle Vacche”, gli animali respingono gli invasori. Una pecora viene uccisa e Palla di Neve ferito. Gondrano, pur avendo ferito gravemente un uomo, prova grande rimorso. Dopo la vittoria, gli animali festeggiano, onorano gli eroi e la pecora caduta. Il fucile di Jones diventa un trofeo, simbolo della loro vittoria.

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4. Il Regno del Terrore e del Tradimento

Un inverno particolarmente rigido ostacola la ricostruzione del mulino. Il cibo scarseggia, ma gli animali, consapevoli del giudizio del mondo esterno, continuano a lavorare. Gli umani, mossi dall’invidia, attribuiscono il crollo del mulino a difetti di costruzione, ma la verità è un’altra: il sabotaggio di Palla di Neve. La situazione alimentare precipita e le scorte si esauriscono. Per ingannare gli umani, Napoleon riempie i depositi di sabbia, simulando un’abbondanza inesistente. Nel frattempo, si isola nella casa colonica, circondato da cani feroci, consolidando il suo potere. Le galline sono costrette a consegnare le uova. La loro ribellione, la prima, viene repressa nel sangue: niente più razioni e la condanna a morte per chiunque le aiuti. Nove galline muoiono, ufficialmente di malattia. Palla di Neve diventa il capro espiatorio perfetto. Si dice che si aggiri di notte nella fattoria, sabotando e danneggiando. Napoleon sfrutta la paura per avviare una purga interna. Confessioni estorte con la violenza portano all’esecuzione pubblica di numerosi animali, accusati di tradimento: quattro maiali, tre galline, un’oca e diverse pecore. Il massacro lascia gli animali superstiti nello sgomento. L’uguaglianza e la fratellanza della rivoluzione sono ormai un ricordo lontano. Berta, in particolare, avverte la distanza tra gli ideali iniziali e la cruda realtà. Eppure, la paura del ritorno degli umani e la fiducia in Gondrano la spingono a continuare a lavorare. Berta prova a intonare “Animali d’Inghilterra” per alleviare l’angoscia, ma Clarinetto, per ordine di Napoleon, bandisce il canto rivoluzionario, ormai inadatto. La rivoluzione, dichiara, è conclusa. Un nuovo inno, celebrativo di Napoleon, sostituisce il vecchio, ma senza la stessa forza emotiva. Qualche tempo dopo, le esecuzioni mettono in discussione il sesto comandamento, “Nessun animale ucciderà un altro animale”. Gli animali scoprono che è stato modificato: “Nessun animale ucciderà un altro animale senza motivo”. Le uccisioni dei presunti traditori trovano così una giustificazione. La vita nella fattoria si fa più dura: il lavoro aumenta, le razioni diminuiscono, nonostante le statistiche di Clarinetto parlino di prosperità. Napoleon, sempre più distaccato, si circonda di lussi e adulazione. Un poema in suo onore viene affisso nel granaio. Si intensificano le trattative commerciali con Frederick e Pilkington. La paura di un attacco di Frederick cresce. Inaspettatamente, Napoleon vende il legname a Frederick, tradendo Pilkington. Ma Frederick lo paga con banconote false. L’inganno scatena la furia di Napoleon, che lo condanna a morte. L’attacco temuto si concretizza: Frederick e i suoi uomini invadono la fattoria e distruggono il mulino con la dinamite. Gli animali, in una battaglia disperata, riescono a respingere gli invasori. Una vittoria amara, segnata dalla distruzione del mulino. I maiali scoprono una cassa di whisky e si ubriacano. Napoleon, in preda ai fumi dell’alcol, modifica il quinto comandamento: ora è vietato bere alcool “in eccesso”. Un incidente notturno, che coinvolge Clarinetto e una scala appoggiata al muro dei comandamenti, lascia intuire ulteriori manipolazioni delle regole.

5. La Rivelazione dell’Uguaglianza

La ricostruzione del mulino impegna tutti, ma Gondrano lavora senza sosta, anche dopo un infortunio. Il cibo scarseggia per tutti, tranne che per maiali e cani. Clarinetto giustifica questa disparità come un sacrificio necessario per i principi dell’Animalismo. Nonostante le difficoltà, le “Dimostrazioni Spontanee” settimanali, celebrate per glorificare i successi della fattoria, ora guidata dal presidente Napoleon, distraggono gli animali.Si intensificano le calunnie contro Palla di Neve, ora descritto come un traditore da sempre. Il ritorno di Mosè, il corvo, con i suoi racconti fantastici del Monte Zuccherocandito, viene tollerato dai maiali, che ne sfruttano le storie. Gondrano, ormai sfinito, crolla mentre lavora. Viene portato via con l’inganno, apparentemente per essere curato, ma l’asino Benjamin rivela che è destinato al macello. Clarinetto mistifica anche la sua morte, presentandola come un’eroica fine al servizio di Napoleon. Un banchetto in onore di Gondrano si trasforma in una gozzoviglia a base di whisky, acquistato con il denaro ricavato dalla sua vendita.Il tempo passa, la fattoria si espande, ma solo maiali e cani godono dei benefici. Per gli altri, la vita è fatta di duro lavoro e scarse risorse. L’illusione di un futuro migliore si dissolve, lasciando il posto a un’uguaglianza di facciata. Clarinetto convince le pecore a ripetere un nuovo slogan: “Quattro gambe, buono; due gambe, meglio!”. I maiali, Napoleon in testa, iniziano a camminare su due zampe, impugnando fruste. Il cambiamento è radicale, i Sette Comandamenti sono ormai un ricordo, sostituiti da un’unica massima: “TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI MA ALCUNI SONO PIÙ UGUALI DEGLI ALTRI”.I maiali adottano abitudini umane: vestiti, giornali, persino visite di agricoltori. Durante una cena, l’agricoltore Pilkington loda l’efficienza della Fattoria Padronale, dove gli animali lavorano più a lungo con meno cibo. Napoleon annuncia la fine della “Fattoria degli Animali”, ripristinando il vecchio nome, “Fattoria Padronale”. Spiando dalla finestra, gli animali non distinguono più i maiali dagli uomini: la trasformazione dei maiali nei vecchi oppressori è completa.

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