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RISPOSTA: “La casa sull’argine. La saga della famiglia Casadio” di Daniela Raimondi ci porta in un viaggio emozionante attraverso le vite di una stirpe segnata da sogni ambiziosi, passioni travolgenti e un destino che sembra intrecciarsi con le vicende storiche dell’Italia e del Brasile. Dalle nebbie di un passato intriso di superstizioni con la figura enigmatica di Viollca e il suo dono di presagire il futuro, passando per le speranze e le perdite durante le guerre mondiali che vedono protagonisti personaggi come Neve, la bambina miracolata, e il tormentato Beppe, la saga dei Casadio si dipana tra l’Italia e il Brasile. Seguiremo le vicende di Adele, che cerca un nuovo inizio in terra straniera, e di Neve, la cui vita è un susseguirsi di sfide e resilienza. Dalle crisi economiche del Brasile alle tensioni politiche dell’Italia fascista e del dopoguerra, ogni generazione affronta prove che plasmano il loro carattere e le loro scelte, come quelle radicali di Donata, la cui vita è un turbine di ideali e tragedie. Un romanzo che esplora il peso delle eredità familiari, la forza dei legami e la ricerca di un senso in un mondo in continuo cambiamento, dove i ricordi custoditi in una scatola di santini diventano il filo che lega le generazioni.Riassunto Breve
La storia dei Casadio è un racconto di come le aspirazioni, le passioni e le credenze, intrecciandosi con il destino, segnano profondamente il corso di una vita e di un’intera stirpe. Tutto inizia con Viollca, una donna zingara le cui pratiche, come l’uso dei tarocchi, sembrano anticipare un destino oscuro per la famiglia. Questa eredità di sogni irrealizzati e passioni travolgenti si trasmette attraverso le generazioni. Il figlio di Viollca, Dollaro, eredita la capacità di percepire presagi, mentre suo figlio Achille, pur brillante, viene travolto da ideali patriottici che lo portano a una morte prematura. La profezia di Viollca si avvera con matrimoni infelici, morti tragiche e una costante lotta contro un destino avverso. Edvige, nipote di Dollaro, incarna la figura della sognatrice romantica, destinata a un amore proibito con conseguenze disastrose.La vita della famiglia Casadio si intreccia con eventi straordinari e le dure realtà del loro tempo. La nascita di Neve nel 1909, in un contesto di superstizioni, è seguita da una grave malattia che la lascia paralizzata, ma un presunto miracolo a Bologna la fa camminare di nuovo, seppur con conseguenze permanenti. La Prima Guerra Mondiale porta la morte del figlio maggiore, Erasmo, annunciata da un sogno del padre Beppe, lasciando un vuoto incolmabile. Beppe è tormentato dalla perdita, mentre Armida cerca di mantenere la famiglia unita. Neve, cresciuta, sviluppa una sensibilità verso il mondo dei morti e un’abilità nell’anticipare eventi. La sorella Adele affronta un amore proibito e una pressione sociale, trovando infine una soluzione in un matrimonio combinato con un emigrato in Brasile.Adele, preparandosi per il matrimonio e un nuovo inizio in Brasile con il padre Beppe, parte per un futuro incerto, affrontando un matrimonio combinato con Rodrigo. Il suo arrivo è segnato da un iniziale distacco dal marito e difficoltà di adattamento. Dopo la perdita di due figli, Adele attraversa una profonda depressione, ma il sostegno del marito e la scoperta di una nuova vita nel paese la portano a una ripresa, culminata nella nascita di una figlia, Maria Luz, e in un ritrovato equilibrio. Parallelamente, la vita di Neve è segnata da un amore giovanile con Radames, che porta a una gravidanza e a un matrimonio affrettato. Neve affronta la maternità con la nascita di due gemelli, Guido e Rodolfo, ma la sua vita è segnata dalla tragica perdita di un terzo figlio, Vittorio, che la segna profondamente.Nel 1930, la crisi economica in Brasile colpisce Rodrigo, proprietario terriero, che viene assassinato, lasciando Adele in una profonda crisi e con il desiderio di tornare in Italia. In Italia, nel 1936, il regime fascista promuove un forte nazionalismo. La famiglia Martiroli, composta da Radames e Neve, vive in estrema povertà. La disperazione porta Radames a partire per l’Africa, lasciando la famiglia in difficoltà. Neve, nonostante le avversità, dimostra grande forza d’animo. La vita della famiglia Martiroli è segnata da continue difficoltà economiche e decisioni dolorose. L’incidente di Radames e la successiva vendita del loro patrimonio li costringono a una vita ancora più precaria. La proposta dei fratelli di Neve di adottare i gemelli Vasco e Clara porta a una dolorosa separazione. La guerra aggrava ulteriormente la situazione, spingendo la famiglia a trasferirsi e a vivere con la costante minaccia dei bombardamenti. La perdita dei gemelli segna Neve, che trova conforto nella religione, mentre Radames si avvicina al comunismo.Durante la Seconda Guerra Mondiale, Adele, un’imprenditrice di successo in Brasile, lotta con un rapporto complicato con sua figlia Maria Luz, sentendosi inadeguata come madre. Maria Luz, desiderando l’affetto materno, sviluppa un risentimento che la porta a scelte impulsive, come un matrimonio infelice e la dissipazione del patrimonio familiare. Adele si impegna a recuperare i terreni venduti dalla figlia. In Italia, la guerra porta lutti: Armida Casadio muore durante un bombardamento, mentre suo marito Beppe diventa eccentrico e solitario. Luciana, un’amica di Neve, sposa Attilio Coppi, un uomo autoritario e violento che la maltratta e aggredisce brutalmente Radames Martiroli, padre di Neve, e viene poi coinvolto nell’omicidio di Samuele Modena. Il giovane Guido Martiroli, dotato di una bellissima voce, scopre la sua passione per il canto, nonostante le preoccupazioni della madre Neve. Guido viene coinvolto nella Resistenza, affrontando la dura realtà della guerra, la prigionia e la violenza, un evento che lo segnerà profondamente.Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia affronta la ricostruzione. Attilio Coppi, temendo per la sua incolumità, viene fermato e giustiziato dai partigiani. Dolfo Martiroli partecipa a una fucilazione e porta con sé il peso di quell’atto. I fratelli Guido e Dolfo Martiroli trovano l’amore e si sposano. Guido ed Elsa si trasferiscono a Viggiù, affrontando difficoltà economiche e ambientandosi in un nuovo contesto. Le loro figlie, Norma e Donata, crescono in modo diverso: Norma mostra un’inclinazione artistica, mentre Donata ha un carattere più avventuroso e ribelle. La vita a Viggiù è segnata dall’immigrazione e dal contrabbando di sigarette. La famiglia di Guido ed Elsa attraversa momenti difficili, segnati da litigi e dalla separazione dei genitori. Norma sente la mancanza dell’affetto paterno.La vita di Donata Martiroli si sviluppa attraverso un percorso di crescita personale e impegno politico, segnato da scoperte interiori e relazioni significative. La sua partecipazione ai movimenti studenteschi degli anni ’60 la porta a confrontarsi con le contraddizioni della società. L’incontro con Stefano Lorenzi segna una svolta importante nella sua vita. La loro relazione è intensa e passionale, ma complicata dalle loro diverse visioni del mondo. La famiglia Martiroli attraversa momenti di cambiamento e difficoltà, come la malattia del nonno Anselmo, che inizia a perdere la memoria.La vita di Donata è segnata da scelte radicali e conseguenze drammatiche. Dopo l’attentato di Piazza Fontana nel 1969, decide di abbandonare la sua vita precedente, inclusa la relazione con Stefano, per dedicarsi alla lotta politica. Questo la porta a un matrimonio infelice con Gino Taxi. Incinta e con Gino in carcere, cerca di riavvicinarsi a Stefano, ma questo tentativo si trasforma in un piano per vendicarsi del padre di Stefano, un giudice, attraverso un attentato. Il piano va terribilmente storto: Stefano viene ucciso per errore, e Donata, distrutta dal dolore e dalla colpa, si toglie la vita. Le scelte di Donata hanno ripercussioni su tutta la famiglia. I genitori, Dolfo e Zena, vivono il lutto, mentre la cugina Norma cerca di mantenere i legami familiari. La vecchiaia porta con sé la riflessione sul tempo che passa e sulla fragilità della vita. La morte di Neve, trovata serenamente nel sonno, chiude un ciclo, lasciando un senso di continuità e di memoria familiare.La vendita della casa di famiglia a Stellata segna la fine di un’epoca. La scatola dei santini, raccolta dalla madre, diventa il simbolo tangibile di un passato fatto di perdite. Le lettere ritrovate nella stanza di Edvige suggeriscono una storia d’amore segreta e mai vissuta appieno. La figura di Donata sembra ancora aleggiare attraverso piccoli eventi inspiegabili. Il racconto di Dolfo sull’ex dirigente di partito evidenzia la disillusione verso ideali politici traditi. La fotografia del padre, Guido, scattata poco prima della diagnosi di tumore, anticipa la sua malattia. La morte del padre, avvenuta nella stessa chiesa dove erano stati celebrati i funerali dei suoi antenati, vede la partecipazione di pochi cari. I ricordi condivisi con il padre dipingono un quadro di distanza e di intimità inespressa. L’ultima immagine del padre, che fissa la neve cadere, simboleggia la fine di un ciclo. La chiusura della casa e la partenza segnano il distacco definitivo dal passato, lasciando spazio al futuro e alla necessità di vivere nel presente, accettando le perdite e valorizzando le piccole gioie quotidiane. La terra, elemento ricorrente nei volti dei defunti, rappresenta un legame ancestrale e un destino condiviso, un’eredità che continua a vivere dentro.Riassunto Lungo
1. Il peso dei sogni e il destino dei Casadio
L’eredità di Viollca e le prime profezie
La storia dei Casadio è segnata da una sorta di maledizione familiare, un’eredità di sogni irrealizzati e passioni travolgenti che sembrano predestinare i membri della famiglia a sofferenze e tragedie. Tutto inizia con Viollca, una donna zingara che porta con sé tradizioni e credenze lontane, scontrandosi con la mentalità più pragmatica della famiglia del marito. Le sue pratiche, considerate strane e superstiziose, come l’uso dei tarocchi per predire il futuro, sembrano anticipare un destino oscuro per la stirpe.La trasmissione del destino attraverso le generazioni
Il figlio di Viollca, Dollaro, eredita questa predisposizione a vivere in un mondo interiore, capace di comunicare con gli spiriti e di percepire presagi. Anche suo figlio Achille, pur essendo un intelletto brillante, viene travolto da ideali patriottici che lo portano a una morte prematura, confermando le paure della nonna riguardo alle passioni che consumano la famiglia. La profezia di Viollca, letta nei tarocchi, sembra avverarsi con ogni generazione: matrimoni infelici, morti tragiche e la costante lotta contro un destino avverso.Edvige e il compiersi delle predizioni
La discendenza dei Casadio continua a essere influenzata da questa eredità, con Edvige, nipote di Dollaro, che incarna la figura della sognatrice romantica, destinata a un amore proibito che porta a conseguenze disastrose per la sua famiglia. La storia dei Casadio è quindi un racconto di come le aspirazioni, le passioni e le credenze, intrecciandosi con il destino, possano segnare profondamente il corso di una vita e di un’intera stirpe.Ma siamo sicuri che una “maledizione familiare” basata su sogni e profezie sia un’argomentazione solida, o semplicemente un modo per mascherare una narrazione priva di un’analisi causale concreta?
Il capitolo presenta una narrazione che lega indissolubilmente il destino della famiglia Casadio a presagi e influenze soprannaturali, senza fornire un’analisi approfondita delle dinamiche psicologiche, sociali o ambientali che potrebbero aver realmente influenzato le vite dei suoi membri. L’attribuzione di tragedie a una “maledizione” o a “passioni travolgenti” rischia di semplificare eccessivamente la complessità delle vicende umane, trascurando fattori concreti. Per comprendere meglio come eventi apparentemente predestinati possano essere il risultato di condizionamenti più tangibili, sarebbe utile esplorare autori che analizzano la trasmissione intergenerazionale di traumi e schemi comportamentali, come ad esempio gli studi di Boris Cyrulnik sulla resilienza e le ferite emotive, o le teorie sulla psicologia delle famiglie di Murray Bowen. Approfondire la psicologia sociale e i meccanismi di auto-avveramento delle profezie potrebbe inoltre fornire strumenti per decostruire l’idea di un destino immutabile.2. La Vita e i Sogni dei Casadio tra Guerre e Miracoli
La Nascita e le Sfide di Neve
La vita della famiglia Casadio si intreccia tra eventi straordinari e le dure realtà del loro tempo. Nel 1909, la nascita della sesta figlia, Neve, avviene in un contesto di stranezze naturali e superstizioni popolari. La gente del posto attribuiva significati particolari a eventi come la morte di serpenti dal ventre bianco, lasciando latte sulle soglie delle case. Neve, nata durante una tempesta, sopravvisse a una grave malattia che la lasciò paralizzata. Tuttavia, un presunto miracolo a Bologna, legato a Santa Caterina, le permise di camminare di nuovo, sebbene con conseguenze fisiche permanenti.L’Ombra della Guerra e la Perdita di Erasmo
La Prima Guerra Mondiale segnò profondamente la famiglia con la partenza del figlio maggiore, Erasmo, al fronte. La sua morte, preannunciata dal padre Beppe attraverso un sogno e poi confermata da un telegramma, lasciò un vuoto incolmabile. Beppe, influenzato dalle credenze familiari sulla comunicazione con i defunti, fu tormentato dalla perdita, mentre Armida cercava con tutte le sue forze di mantenere l’unità familiare.Sensi di Neve e il Destino di Adele
Negli anni successivi, Neve, ormai cresciuta, manifestò una sensibilità particolare verso il mondo dei morti e un’abilità nell’anticipare eventi. Queste caratteristiche la rendevano diversa dalle altre persone. La sorella Adele, invece, visse una vita segnata da un amore proibito e dalla pressione sociale che la spingeva al matrimonio. Trovò infine una soluzione in un matrimonio combinato con un uomo che era emigrato in Brasile.Un Destino Plasmato da Esperienze
La famiglia Casadio, con le sue superstizioni, le sue perdite e i suoi inaspettati “miracoli”, continuò a vivere. Le esperienze vissute plasmarono il loro destino, creando una storia familiare unica e profondamente segnata dal tempo in cui visse.Come si concilia la presunta guarigione miracolosa di Neve con una spiegazione razionale dei suoi miglioramenti fisici, e quale fondamento scientifico o storico hanno le superstizioni che sembrano guidare le azioni della famiglia Casadio?
Il capitolo intreccia eventi di vita quotidiana con presunti miracoli e superstizioni, senza fornire un’analisi critica o un contesto che permetta di distinguere tra credenza popolare e fatti verificabili. La narrazione attribuisce un ruolo causale a elementi come la morte di serpenti dal ventre bianco o la devozione a Santa Caterina per la guarigione di Neve, ma manca un’esplorazione delle possibili spiegazioni mediche o psicologiche, o un’indagine sulle origini e la diffusione di tali credenze. Per approfondire la comprensione di come le superstizioni si intrecciano con la storia e la psicologia umana, sarebbe utile consultare studi di antropologia culturale e storia delle religioni, oltre a testi che analizzano il fenomeno del “miracolo” da una prospettiva scientifica, come quelli che esplorano la psicologia della guarigione o la storia della medicina. Autori come James Frazer, con i suoi studi sul folklore e la magia, o storici della medicina che hanno analizzato il ruolo della fede e delle pratiche curative nel corso dei secoli, potrebbero offrire spunti preziosi per comprendere meglio le dinamiche presentate nel capitolo.Adele e Neve: Destini intrecciati tra Italia e Brasile
Un Nuovo Inizio in Brasile
La storia si concentra sulle vite di due sorelle, Adele e Neve, e delle loro famiglie, narrando eventi personali che si svolgono sullo sfondo dell’Italia tra il 1925 e il 1927. Adele, insieme a suo padre Beppe, si prepara per il matrimonio e per un nuovo capitolo della sua vita in Brasile. Nonostante le preoccupazioni del padre riguardo al regime fascista, Adele intraprende il viaggio verso un futuro incerto, accettando un matrimonio combinato con Rodrigo. Il suo arrivo in Brasile è inizialmente caratterizzato da un senso di distacco dal marito e dalla difficoltà di ambientarsi in una cultura diversa.Resilienza e Rinascita
Dopo aver affrontato la dolorosa perdita di due figli, Adele attraversa un periodo di profonda depressione. Tuttavia, il sostegno del marito Rodrigo e la scoperta di una nuova vita nel paese le permettono una graduale ripresa. Questo percorso di guarigione culmina nella nascita della figlia Maria Luz e nel ritrovato equilibrio all’interno della sua relazione.Amore Giovanile e Perdite Familiari
Parallelamente, la vita di Neve è segnata da un amore giovanile con Radames, che porta a una gravidanza e a un matrimonio affrettato. La famiglia di Radames, sebbene inizialmente sorpresa, accetta la situazione. Neve diventa madre di due gemelli, Guido e Rodolfo, ma la sua gioia è offuscata dalla tragica perdita di un terzo figlio, Vittorio, nato prematuramente. Questa perdita lascia un segno indelebile su di lei, alimentando un attaccamento quasi ossessivo alla sua immagine.Echi di un’Epoca
Le vicende delle due sorelle, nonostante la distanza geografica, riflettono le sfide e le speranze tipiche di quell’epoca. Emergono la forza della resilienza di fronte alle avversità, le gioie profonde della maternità e il peso delle perdite che segnano l’esistenza.È davvero la radicalità delle scelte politiche a determinare esiti tragici, o è la narrazione a semplificare un contesto storico complesso, attribuendo alla sfera individuale un peso sproporzionato rispetto alle dinamiche sociali e politiche del tempo?
Il capitolo presenta la vita di Donata come un percorso lineare di scelte radicali con conseguenze dirette e inevitabili. Tuttavia, manca un’analisi più approfondita del contesto storico-politico in cui queste scelte sono maturate. Le decisioni di Donata, pur essendo estreme, potrebbero essere state influenzate da un clima sociale e politico di forte polarizzazione e da eventi traumatici come l’attentato di Piazza Fontana, che hanno segnato profondamente un’intera generazione. Per comprendere appieno la complessità di tali vicende, sarebbe utile approfondire gli studi sulla psicologia delle masse in periodi di crisi e sulle ideologie politiche che hanno animato quegli anni. Autori come Hannah Arendt, con le sue riflessioni sulla banalità del male e sulla natura del potere, o studi specifici sul terrorismo e sulla radicalizzazione politica potrebbero offrire prospettive più sfumate. È fondamentale considerare se la narrazione si concentra eccessivamente sulla dimensione personale, trascurando le forze sistemiche che hanno contribuito a plasmare le vite degli individui in quel periodo.6. La scatola dei ricordi e il peso della terra
La fine di un’epoca a Stellata
La vendita della casa di famiglia a Stellata segna la fine di un’epoca. Il trasloco ha portato via gli oggetti che hanno segnato la vita dei suoi abitanti, lasciando dietro di sé un senso di cambiamento e di distacco dal passato. La scatola dei santini, raccolta dalla madre, diventa il simbolo tangibile di questo passato, un contenitore di volti che si susseguono, da nonno Radames a Edvige, morta in circostanze particolari, fino al padre. Ogni santino racchiude una storia, un ricordo, un legame con chi non c’è più.Echi di amori e presenze inspiegabili
Tra le cose ritrovate nella stanza di Edvige, ci sono lettere indirizzate a un certo Umberto, lettere che non sono mai state spedite. Questi scritti suggeriscono una storia d’amore segreta, un sentimento mai vissuto appieno, che si aggiunge al mosaico di vite passate e di desideri inespressi. La figura di Donata, con la sua vitalità, sembra ancora aleggiare attraverso piccoli eventi inspiegabili, come se la sua presenza continuasse a farsi sentire in modi sottili. Il ricordo del matrimonio dei genitori, Zena e Dolfo, evoca un’eccentricità che forse nascondeva un desiderio di farsi notare, di lasciare un segno nel mondo.Disillusione politica e eredità di talento
Il racconto di Dolfo sull’ex dirigente di partito che riappare in televisione con Berlusconi evidenzia una profonda disillusione verso ideali politici traditi. Questo tema si intreccia con la storia personale, mostrando come le vicende pubbliche possano riflettersi e influenzare la vita privata. La fotografia del padre, Guido, scattata poco prima della diagnosi di tumore, anticipa la sua malattia e la sua progressiva fragilità. È un’immagine che racchiude la consapevolezza di un destino segnato, culminata in un ultimo sguardo alla nipote Federica, l’unica a ereditare il suo talento, un segno di continuità nonostante la sofferenza.Un addio nella chiesa degli antenati
La morte del padre avviene nella stessa chiesa dove erano stati celebrati i funerali dei suoi antenati, creando un forte legame con la storia familiare e con il passato. La cerimonia vede la partecipazione di pochi cari, tra cui Dolfo, ormai anziano e cieco, che stringe la mano alla madre, simbolo di un affetto profondo e di una vicinanza che supera le difficoltà. I ricordi condivisi con il padre, legati ai pomeriggi nella sua stanza, alla pioggia vista dalla finestra e all’esperienza dell’ictus, dipingono un quadro di distanza e di intimità inespressa, di sentimenti che faticano a trovare piena espressione. L’ultima immagine del padre, che fissa la neve cadere, simboleggia la fine di un ciclo e la consapevolezza di un addio imminente, un momento di quiete prima del distacco definitivo.Il distacco dal passato e il legame con la terra
La chiusura della casa e la partenza segnano il distacco definitivo dal passato, lasciando spazio al futuro e alla necessità di vivere nel presente, accettando le perdite e valorizzando le piccole gioie quotidiane. La terra, elemento ricorrente nei volti dei defunti, rappresenta un legame ancestrale e un destino condiviso, un’eredità che, nonostante le apparenze, continua a vivere dentro ognuno, un filo invisibile che unisce generazioni.Considerando il profondo legame emotivo con la terra e il passato familiare evocato nel capitolo, come si concilia la necessità di “vivere nel presente” con la potenziale perdita di identità che un distacco radicale da tali radici potrebbe comportare?
Il capitolo dipinge un quadro malinconico della fine di un’epoca, segnata dalla vendita della casa di famiglia e dal distacco dai ricordi materiali. Tuttavia, l’affermazione finale che la terra rappresenti un legame ancestrale che “continua a vivere dentro ognuno” sembra in contrasto con l’enfasi posta sulla necessità di “vivere nel presente” e accettare le perdite. Manca un’analisi approfondita di come questi due aspetti, il radicamento nel passato e la proiezione nel futuro, possano coesistere senza generare un conflitto interiore o una perdita di identità. Per approfondire questo tema, sarebbe utile esplorare le teorie psicologiche sull’attaccamento e sull’identità, magari consultando autori come Erik Erikson, che ha studiato le fasi dello sviluppo psicosociale, o filosofi che hanno indagato il rapporto tra memoria, identità e continuità nel tempo, come Paul Ricoeur.Abbiamo riassunto il possibile
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