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Contenuti del libro
Informazioni
“La biblica Cenerentola. Generosità e cittadinanza nel libro di Ruth” di Jean-Luis Ska ci porta nel mondo antico per esplorare la storia affascinante di Rut, una figura che, come Cenerentola, parte da una situazione difficile per raggiungere una posizione importante. Rut è una vedova moabita, straniera a Betlemme, e si trova in una condizione di grande fragilità, affrontando la fame e l’insicurezza sociale insieme alla suocera Noemi. Il libro di Rut, ambientato tra Moab e Betlemme, racconta come queste due donne superano le avversità. La narrazione è costruita in modo intelligente, con una struttura in quattro parti che evidenzia la progressione dei personaggi e dei temi. Al centro c’è la straordinaria lealtà di Rut verso Noemi e l’incontro con Booz, un parente ricco e generoso. Booz, nella sua veste di go’el o redentore, gioca un ruolo cruciale. La storia non è solo un racconto personale, ma affronta temi universali come la generosità, il diritto di riscatto e l’integrazione di chi è diverso. Attraverso il matrimonio tra Rut e Booz, si risolvono i problemi economici e sociali, garantendo una discendenza a Noemi e, sorprendentemente, collegando questa vedova straniera alla futura discendenza di Davide. È un libro che mostra come la virtù e la lealtà possano superare le barriere sociali e portare a una vera redenzione.Riassunto Breve
Una donna straniera di nome Rut, rimasta vedova, torna a Betlemme con la suocera Noemi, anche lei vedova. Si trovano in una situazione difficile, senza cibo e senza protezione sociale. La mancanza di un marito e di figli lascia le donne sole e vulnerabili. Per sopravvivere, Rut va a spigolare nei campi, raccogliendo il grano rimasto dopo la mietitura, un diritto concesso ai poveri. Arriva nel campo di Booz, un uomo ricco e parente del defunto marito di Noemi. Booz nota Rut e, sapendo della sua lealtà verso Noemi, le mostra grande gentilezza, permettendole di spigolare liberamente e offrendole protezione e cibo. Noemi capisce che Booz è un “go’el”, un parente con il diritto e il dovere di riscattare la proprietà familiare e, se necessario, sposare la vedova per mantenere il nome della famiglia. Noemi suggerisce a Rut un piano per chiedere a Booz di esercitare questo diritto. Rut si presenta a Booz di notte e gli chiede di stendere il suo mantello su di lei, un modo per chiedere protezione e matrimonio. Booz riconosce la virtù di Rut e la sua richiesta, ma spiega che c’è un parente più stretto con priorità nel diritto di riscatto. Booz decide di risolvere la questione pubblicamente alla porta della città, davanti agli anziani. Presenta la situazione al parente più prossimo: Noemi sta vendendo un campo, e chi lo riscatta deve anche sposare Rut per garantire una discendenza al defunto. Il parente più prossimo rinuncia al diritto di riscatto perché sposare Rut comprometterebbe la sua eredità. Booz, allora, dichiara di riscattare sia il campo che Rut, prendendola in moglie per perpetuare il nome della famiglia di Noemi. Questo atto viene confermato con il gesto simbolico del sandalo. Booz sposa Rut, e la loro unione porta alla nascita di un figlio, Obed. Questo figlio è visto come un riscatto e una consolazione per Noemi, assicurandole un futuro e una discendenza. La storia si conclude con la genealogia che mostra come Obed sia il padre di Iesse, che a sua volta è il padre di Davide, collegando così Rut, la straniera, alla stirpe del re d’Israele. La generosità di Booz e la lealtà e virtù di Rut permettono di superare le difficoltà e le barriere sociali, portando a una risoluzione che va oltre il semplice interesse economico, garantendo sicurezza, discendenza e integrazione.Riassunto Lungo
1. La Redenzione Silenziosa di Rut
La vicenda di Rut narra una storia di riscatto, paragonabile per certi aspetti a quella di Cenerentola. Come nella fiaba, una figura femminile di umili origini riesce a raggiungere una posizione sociale elevata attraverso il matrimonio. Rut, in quanto vedova e straniera, si trova in una condizione di grande debolezza nella società antica. Essendo priva di tutele e diritti, la sua situazione appare disperata e senza via d’uscita.Il legame tra Rut e Noemi
Un elemento centrale che caratterizza la storia di Rut è il forte legame con la suocera Noemi. Entrambe vedove, le due donne affrontano insieme una condizione di grande incertezza e precarietà. La narrazione pone in evidenza due problemi principali che le protagoniste si trovano ad affrontare: la mancanza di cibo e la vulnerabilità sociale. La carestia iniziale è la ragione per cui la famiglia di Noemi si trasferisce a Moab, e la necessità di trovare sostentamento è ciò che le spinge a tornare a Betlemme. In questo contesto, l’attività di spigolatura di Rut nei campi di Booz rappresenta una risposta concreta all’esigenza primaria di sopravvivenza.Il matrimonio come soluzione
Parallelamente alla questione economica, emerge con forza il problema sociale legato alla condizione di vedovanza e alla mancanza di eredi. In questo contesto, il matrimonio assume un ruolo cruciale, configurandosi come la soluzione a entrambe le difficoltà. Booz, un uomo ricco e parente del defunto marito di Noemi, si presenta come la figura chiave per la redenzione delle due donne. Grazie alla sua posizione e al suo status, Booz è in grado di garantire a Rut e Noemi la sicurezza economica di cui necessitano e di assicurare la continuità della stirpe familiare. Il matrimonio tra Rut e Booz non rappresenta soltanto un lieto fine individuale per la protagonista, ma soprattutto un atto di riparazione e di riscatto per Noemi, offrendole un futuro sereno e una discendenza. La nascita del figlio di Rut e Booz sancisce la definitiva risoluzione delle difficoltà economiche e sociali, ristabilendo pienamente la posizione di Noemi all’interno della comunità.È davvero appropriato interpretare la storia di Rut unicamente come una “redenzione silenziosa”, riducendola a una favola di riscatto sociale e matrimoniale, senza considerare le più ampie implicazioni teologiche e culturali del testo biblico?
Il capitolo sembra concentrarsi eccessivamente sull’aspetto della redenzione sociale e personale di Rut e Noemi attraverso il matrimonio con Booz, trascurando altri livelli di lettura presenti nel testo biblico. Per una comprensione più completa, sarebbe utile approfondire gli studi biblici e teologici, in particolare quelli relativi al libro di Rut nel contesto dell’Antico Testamento. Autori come Adele Berlin o Phyllis Trible potrebbero offrire prospettive più sfumate e approfondite sulla storia di Rut, considerando anche le dinamiche di genere e le implicazioni religiose del racconto.2. La Simmetria Narrativa e la Progressione di Rut
Questa opera è divisa in quattro sezioni, ognuna dedicata a un tema e a un periodo specifici. Questa organizzazione, basata su ripetizioni e parallelismi, è essenziale per capire il significato della storia.Struttura in quattro parti
La narrazione si apre con un ritorno a Betlemme. L’attenzione è posta sul dialogo cruciale tra Noemi e le nuore, in particolare sulla decisione di Rut di seguire la suocera. Questo capitolo iniziale introduce il tema del ritorno e presenta i personaggi principali.I capitoli secondo e terzo seguono uno schema simile. Al centro troviamo una scena tra Rut e Booz, preceduta e seguita da conversazioni tra Rut e Noemi. Queste scene hanno lo scopo di far avvicinare Rut e Booz, superando gli impedimenti al loro matrimonio. Questo avviene prima nel campo e poi nell’aia. Le conversazioni con Noemi aiutano a capire meglio gli eventi narrati.Il passaggio da un capitolo all’altro è reso fluido dal fatto che l’ultima frase di ogni capitolo anticipa l’argomento del capitolo successivo. Ad esempio, la fine del primo capitolo introduce il tema della mietitura, preparando così il terreno per il secondo capitolo.Il quarto capitolo conclude la vicenda, risolvendo l’ultimo ostacolo al matrimonio tra Booz e Rut, ovvero la presenza di un altro redentore. Booz riesce a superare questo rivale, sposando Rut e assicurando così una discendenza a Noemi. La nascita del figlio Obed e la genealogia di Davide, aggiunta in seguito, completano la narrazione. In questo modo, Rut, la straniera, viene collegata alla stirpe reale di Davide.La progressione attraverso gli ostacoli
La storia si sviluppa attraverso il superamento di difficoltà. All’inizio, Noemi e Rut si trovano in una situazione molto difficile perché sono vedove e straniere. La decisione di Rut di seguire Noemi è un gesto di grande generosità che le restituisce dignità. Booz riconosce questa generosità, aprendo la strada al superamento della barriera sociale dovuta all’origine straniera di Rut.Nonostante la differenza di condizione sociale, Rut chiede a Booz di sposarla in quanto redentore. Questa richiesta rappresenta un’interpretazione nuova della legge, che unisce la redenzione e il levirato per garantire un futuro a Noemi. Booz accetta, riconoscendo le qualità di Rut. Queste qualità le conferiscono una nobiltà interiore che va oltre le convenzioni sociali. La generosità e la virtù di Rut diventano i suoi “titoli nobiliari”, permettendole di superare le barriere sociali e di essere pienamente accettata nella comunità di Betlemme.Ma concentrarsi eccessivamente sulla “simmetria narrativa” non rischia di ridurre la ricchezza interpretativa del capitolo, trascurando magari sfumature tematiche e contestuali più profonde?
Il capitolo presenta una lettura strutturalista, enfatizzando la simmetria narrativa. Sebbene utile per comprendere l’organizzazione del testo, tale approccio potrebbe limitare l’interpretazione. Concentrarsi unicamente sulla struttura rischia di trascurare la complessità tematica e le sfumature contestuali. Per ampliare la prospettiva, è utile approfondire la critica letteraria e le diverse metodologie di interpretazione biblica. Studiare autori come Northrop Frye o Mikhail Bakhtin, ad esempio, può offrire strumenti per analizzare il testo in modo più ricco e multidimensionale, andando oltre la semplice identificazione di parallelismi strutturali.3. Redenzione e Lealtà: Il Gesto di Booz
All’epoca dei Giudici, una grave carestia colpì la regione di Betlemme. Per sfuggire alla fame, Elimèlec, insieme a sua moglie Noemi e ai loro due figli, Maclon e Chilion, decise di trasferirsi nella terra di Moab.La Tragedia Familiare a Moab
La situazione familiare precipitò tragicamente. Elimèlec morì, lasciando Noemi vedova in terra straniera. Anche i figli di Noemi, Maclon e Chilion, morirono prematuramente. Noemi si ritrovò così sola con le sue nuore, donne moabite di nome Orpa e Rut.Il Ritorno a Betlemme e l’Incontro con Booz
Dopo un periodo imprecisato, Noemi venne a sapere che la carestia era finalmente cessata nella sua terra natale. Decise quindi di fare ritorno a Betlemme. Rut, dimostrando grande attaccamento e lealtà verso la suocera, scelse di seguirla, mentre Orpa preferì rimanere a Moab.La Questione della Redenzione del Campo
Una volta tornate a Betlemme, Noemi si trovò di fronte a una difficile realtà economica. Per far fronte alle necessità, dovette mettere in vendita un terreno che apparteneva alla sua famiglia. In questa delicata situazione, entrò in scena Booz, un uomo facoltoso e parente di suo marito Elimèlec, che si offrì come possibile redentore del campo.La Scena Davanti agli Anziani e la Condizione Inattesa
La questione della redenzione venne discussa pubblicamente davanti agli anziani della città. Booz si confrontò con un altro uomo, un redentore anonimo che aveva la priorità nel diritto di riscatto. Booz informò questo redentore dell’esistenza del campo da riscattare. Inizialmente, il redentore anonimo si mostrò interessato all’acquisto, vedendo probabilmente un vantaggio economico nell’operazione.Fu a questo punto che Booz rivelò una condizione inattesa e determinante: chiunque avesse redento il campo, avrebbe dovuto anche sposare Rut, la vedova di Maclon. Questo matrimonio aveva lo scopo di garantire una discendenza a Elimèlec, perpetuando così il nome della famiglia.La Rinuncia del Primo Redentore e la Generosità di Booz
La clausola del matrimonio con Rut cambiò completamente la prospettiva del redentore anonimo. Preoccupato di non compromettere la sua eredità familiare con questa unione, l’uomo rinunciò al diritto di redenzione.Booz, allora, si fece avanti. Spinto da un sentimento di generosità e ammirazione per la fedeltà dimostrata da Rut nei confronti di Noemi, Booz decise di redimere sia il campo che Rut stessa. Sposò Rut e il figlio che nacque dalla loro unione fu considerato l’erede di Elimèlec e Noemi, assicurando la continuità della discendenza familiare.Il Riconoscimento della Comunità e la Redenzione Completa
Le donne di Betlemme riconobbero in questo evento un segno della benevolenza divina verso Noemi. Vedevano in Rut la fonte della sua redenzione e consolazione dopo le dolorose perdite che aveva subito. L’azione di Booz si rivelò quindi un gesto di redenzione che andava ben oltre il semplice interesse economico. Fu motivato da una sincera volontà di aiutare Noemi e Rut, imitando la profonda lealtà che Rut aveva dimostrato.Il capitolo presenta la generosità di Booz come motore degli eventi. Ma è plausibile che dinamiche sociali e consuetudini dell’epoca abbiano avuto un ruolo altrettanto, se non più, determinante?
Il capitolo sembra concentrarsi eccessivamente sull’aspetto individuale della generosità, rischiando di oscurare il contesto socio-economico in cui si svolge la vicenda. Per comprendere appieno le dinamiche descritte, sarebbe utile approfondire le consuetudini agrarie e le strutture sociali dell’antica società ebraica, studiando autori che si sono occupati di storia sociale e diritto antico.5. Redenzione e Discendenza
Booz si reca alla porta della città, un luogo pubblico e importante per le decisioni comunitarie. Qui convoca dieci anziani, figure rispettate e autorevoli nella comunità, e il parente più prossimo di Noemi, colui che per legge aveva il diritto di riscatto sulle proprietà della famiglia di Elimèlec. Booz informa questo parente della volontà di Noemi di vendere il campo che apparteneva a Elimèlec. Davanti ai testimoni, Booz offre al parente la possibilità di esercitare il suo diritto di riscatto, permettendogli di riacquistare il terreno e preservarlo all’interno della famiglia di Elimèlec. Inizialmente, il parente acconsente al riscatto del campo, mostrando interesse per l’acquisto della proprietà terriera.La condizione matrimoniale
Tuttavia, Booz aggiunge un dettaglio cruciale: l’acquisto del campo non è l’unico aspetto del riscatto. Acquistare il campo di Elimèlec significa anche sposare Rut, la giovane moabita vedova di Maclon, figlio di Elimèlec. Questo matrimonio è necessario per garantire che il nome del defunto Maclon non si estingua e che l’eredità familiare rimanga viva attraverso un discendente. Di fronte a questa condizione inattesa e alle implicazioni che essa comporta per la sua eredità familiare, il parente più prossimo cambia idea. Temendo di compromettere la propria eredità e di creare potenziali complicazioni legali e patrimoniali, l’uomo decide di rinunciare al diritto di riscatto.Il gesto simbolico
Per formalizzare la rinuncia e trasferire legalmente il diritto di riscatto a Booz, il parente compie un gesto simbolico e significativo. Secondo un’antica usanza israelita, l’uomo si toglie il sandalo, simbolo di proprietà e diritto di passaggio, e lo consegna a Booz. Questo atto pubblico e ritualizzato convalida legalmente il trasferimento del diritto di riscatto e permuta, sancendo il passaggio di responsabilità dal parente a Booz.Booz sposa Rut
A questo punto, di fronte agli anziani e all’intera popolazione radunata come testimoni, Booz dichiara apertamente di aver acquistato tutti i beni appartenuti a Elimèlec, Chilion e Maclon, grazie alla rinuncia del parente più prossimo. Inoltre, annuncia di aver preso in moglie Rut, la moabita, con l’obiettivo preciso di perpetuare il nome del defunto Maclon e di assicurare la continuità della sua eredità. La folla presente si fa garante e testimone di questo importante atto legale e matrimoniale. La comunità benedice Rut, augurandole prosperità e una discendenza numerosa, paragonandola alle grandi matriarche bibliche Rachele, Lia e Tamar, figure fondamentali nella storia d’Israele per la loro fertilità e per il ruolo nella formazione del popolo.La discendenza di Davide
Successivamente, Booz sposa Rut, e Dio ascolta le loro preghiere concedendole di concepire un figlio, che chiamano Obed. La nascita di Obed viene accolta con gioia dalle donne del luogo, che lo riconoscono come un dono e una consolazione per Noemi nella sua vecchiaia. Le donne affermano che Obed è più prezioso di sette figli, sottolineando il suo valore speciale come riscatto e continuazione della famiglia. Noemi stessa accoglie Obed come se fosse suo figlio, prendendosi cura di lui e inserendolo a pieno titolo nella sua discendenza familiare. Obed, a sua volta, diventa padre di Iesse, il quale sarà padre del celebre re Davide. In questo modo, si stabilisce la genealogia davidica, che collega direttamente Rut e Booz alla stirpe reale di Davide. Infine, viene richiamata la discendenza di Peres, un antenato importante, per evidenziare ulteriormente la linea genealogica illustre che conduce fino a Davide, passando attraverso Booz e Obed, e sottolineando la continuità della storia familiare e del piano divino.Ma è davvero razionale che un diritto di famiglia e successorio dipenda da usanze tanto arcaiche e da una visione religiosa del mondo?
Il capitolo presenta la vicenda come se le usanze descritte fossero del tutto naturali e indiscutibili. Tuttavia, è lecito interrogarsi sulla validità di un sistema legale e sociale che si fonda su tradizioni così remote e su una specifica interpretazione religiosa. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire studi di antropologia culturale e diritto comparato, magari iniziando con le opere di autori come Clifford Geertz o Paul Bohannan, per comprendere come diverse culture e sistemi legali affrontano questioni di famiglia e proprietà.Abbiamo riassunto il possibile
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