1X
🔊 100%
Contenuti del libro
Informazioni
“La bestia. Dai misteri d’Italia ai poteri massonici che dirigono il nuovo ordine mondiale” di Carlo Palermo ti porta dentro un viaggio incredibile e inquietante nei misteri d’Italia. Partendo da eventi come il sequestro Moro e le stragi, il libro svela un sistema occulto che lega servizi segreti, mafia, massoneria (soprattutto la P2) e finanza internazionale. Si parla di traffici illeciti globali, da armi a droga, gestiti da reti potenti. Documenti come le “XI Tavole” e la “Carta M” mostrano connessioni tra figure italiane di alto livello e poteri finanziari angloamericani e arabi. L’autore, il giudice Carlo Palermo, racconta la sua esperienza diretta, dalle indagini ostacolate a Trento e Trapani, fino all’attentato di Pizzolungo. Scopri come luoghi come Trapani ed Erice siano crocevia di questi poteri occulti, tra Gladio/Stay-behind e simboli esoterici antichi. Il libro esplora le stragi degli anni ’90, il narcoterrorismo, e come simboli massonici e numeri ricorrenti sembrino legare eventi apparentemente scollegati, suggerendo una regia occulta dietro la storia italiana e mondiale. È una lettura che ti fa riflettere su chi muove davvero i fili del potere.Riassunto Breve
Esiste un sistema nascosto che collega eventi importanti come il sequestro Moro, attentati e la morte di giornalisti. Questo sistema coinvolge servizi segreti italiani e stranieri, gruppi criminali come la mafia e Settembre Nero, e associazioni come la P2 e altre massonerie con riferimenti esoterici. Attraverso reti finanziarie globali, vengono gestiti traffici internazionali di armi, droga, materiali nucleari e rifiuti tossici. Un documento dei servizi italiani, chiamato “XI Tavole”, conferma l’esistenza di questa rete, mostrando legami tra figure italiane di alto livello, membri della P2, e potenti gruppi finanziari e politici internazionali, inclusi oligarchi inglesi, petrolieri americani legati ai Rockefeller e reali sauditi. Questo documento collega questi attori a casi come il fallimento del Banco Ambrosiano e la morte di Roberto Calvi, evidenziando come affari illeciti, finanza e potere politico siano strettamente connessi a livello mondiale. Le indagini su questi traffici incontrano molta resistenza e vengono depistate attivamente. Informazioni importanti non vengono rese disponibili o vengono nascoste, e le autorità giudiziarie vengono ostacolate da segreti di Stato e interventi politici. La città di Trapani viene descritta come un punto cruciale per operazioni segrete e accordi tra servizi segreti (come Gladio/Stay-behind) e mafia, usando anche aeroporti militari per traffici illeciti. Un giudice che indaga su questi temi a Trapani affronta un ambiente ostile, subisce un attentato (Pizzolungo) e le sue indagini vengono limitate e criticate. Eventi successivi, come gli attentati del 1992-1993 che colpiscono Falcone e Borsellino, si inseriscono in questo contesto. Borsellino indaga su collegamenti tra mafia, traffico d’armi e poteri internazionali. Documenti come le “XI Tavole” e una lettera sequestrata a un massone mostrano simboli esoterici e massonici, collegando figure potenti nel mondo della finanza, come David Rockefeller, a gruppi occulti e a reti bancarie usate per riciclare denaro della droga. L’approdo del panfilo Britannia in Italia nel 1992, con a bordo élite finanziarie, si lega al contesto delle privatizzazioni e a figure citate nelle “XI Tavole”. Anche il caso Moro presenta elementi simbolici e riferimenti esoterici in un articolo di una rivista, suggerendo messaggi in codice legati a riti antichi e luoghi storici. Figure con legami con i servizi segreti americani e progetti nucleari appaiono connesse a questi eventi. Arresti ed estraddizioni importanti avvengono in modo insolito, coperti da segreti di Stato e legati a periodi di stragi. Eventi storici e simboli occulti sembrano intrecciarsi, come la piramide del Louvre e i numeri ricorrenti nelle rivendicazioni delle stragi del 1993, che richiamano simbologie apocalittiche e massoniche. Gli attentati dell’11 settembre 2001 vengono visti in relazione a questi schemi, collegati a piani per un nuovo ordine mondiale e controllo globale. Anche figure religiose in Sicilia descrivono la massoneria con simbologie apocalittiche, suggerendo legami tra ambienti religiosi, massonici e mafiosi. Figure chiave delle indagini di Trento e Trapani sono legate a logge massoniche e servizi segreti. La firma su un documento importante viene confrontata con quella di una figura con ampi contatti internazionali e legami con la P2, suggerendo la sua possibile identità come figura centrale in queste reti occulte. La fondazione di una società Rosacrociana in Italia negli anni ’30, legata a figure politiche e finanziarie, indica un’influenza occulta di lunga data. Il monte di Erice, con la sua forma triangolare e i simboli antichi, viene collegato a culti antichi e a organizzazioni moderne come la massoneria e i Rosa-Croce, suggerendo un legame tra misteri antichi e le dinamiche di potere occulte che influenzano gli eventi storici in Italia.Riassunto Lungo
1. Intrecci Segreti e Traffici Globali
Una rete segreta lega eventi come il sequestro Moro, l’attentato al papa e la morte di giornalisti a Beirut. Questa rete coinvolge servizi segreti italiani e stranieri, gruppi criminali organizzati come Settembre Nero e la mafia, e associazioni come la P2 e altre massonerie con riferimenti esoterici. Attraverso reti finanziarie globali, vengono gestite operazioni di traffico internazionale di armi e droga, inclusi materiali nucleari e rifiuti tossici. L’esistenza e il funzionamento di questa rete sono confermati da un documento dei servizi italiani noto come le “XI Tavole”. Questo documento fornisce dettagli cruciali sui collegamenti e sulle attività.Le “XI Tavole” e i Poteri Occulti
Le “XI Tavole” indicano collegamenti tra figure italiane di alto livello, come Pugliese e Santovito (membri della P2), e potenti gruppi finanziari e politici internazionali. Tra questi figurano oligarchie inglesi, petrolieri americani (come Bunker Hunt, legati ai Rockefeller) e reali sauditi (come Mahmud Fustok). Il documento lega questi attori a casi eclatanti come il crac del Banco Ambrosiano e la morte di Roberto Calvi. Questo dimostra come affari illeciti, finanza e potere politico siano strettamente connessi a livello mondiale in una rete di influenze reciproche. Le informazioni contenute nelle “XI Tavole” offrono uno sguardo inquietante su queste dinamiche nascoste.Ostacoli alle Indagini
Fare piena luce su questi complessi intrecci che collegano crimine, terrorismo e potere è reso difficile. Le indagini su questi traffici incontrano forte resistenza e vengono attivamente depistate. Informazioni cruciali, come quelle contenute nelle “XI Tavole” o su figure chiave come i palestinesi di Settembre Nero (beneficiari del Lodo Moro), non vengono rese disponibili o vengono nascoste. Le autorità giudiziarie vengono ostacolate da segreti di Stato e interventi politici, impedendo di procedere efficacemente. Questa costante opposizione rende estremamente arduo svelare l’intera portata di queste attività occulte.Se l’esistenza di una rete segreta globale è confermata principalmente dalle “XI Tavole”, quanto è valida questa conclusione senza un’analisi critica della fonte stessa?
Il capitolo basa una tesi di vasta portata sull’esistenza e sul contenuto di un documento specifico, le “XI Tavole”, presentandolo come prova definitiva. Tuttavia, per valutare la solidità di un’argomentazione che poggia su una singola fonte, è indispensabile conoscere la natura di tale fonte: chi l’ha prodotta, in quale contesto, quale sia la sua attendibilità storica o investigativa e se sia stata oggetto di verifiche indipendenti. Per approfondire, sarebbe utile studiare la storia dei servizi segreti italiani e internazionali, le indagini sui singoli eventi citati e le metodologie di analisi storiografica e documentale. Autori che si sono dedicati alla storia contemporanea italiana e ai cosiddetti “misteri d’Italia” possono fornire strumenti critici per valutare questo tipo di affermazioni.2. Trapani: crocevia di poteri e misteri
Un appunto importante, che parla di finanziamenti illeciti legati a un partito politico, di traffici di armi e droga, e di organizzazioni segrete come la massoneria, inclusa la P2 e logge americane, viene inviato a diverse autorità giudiziarie e a una commissione parlamentare. Questo documento collega questi elementi alla nascita di un tipo di terrorismo in Sicilia legato al traffico di droga. Nonostante la gravità delle informazioni, il documento sembra non portare a indagini efficaci, venendo forse ignorato o deviato verso uffici non competenti. Questo appunto mette in luce legami stretti tra figure della politica, importanti imprenditori, come quelli di Catania, e ambienti criminali organizzati. Le informazioni contenute sono allarmanti e suggeriscono una rete di poteri occulti.L’indagine a Trento
Il giudice che inizia a indagare su questi temi a Trento incontra subito forti ostacoli. Ci sono tentativi chiari di bloccare la sua attività investigativa e di far spostare il processo. Nonostante le pressioni e le difficoltà, il giudice riesce a completare una parte del suo lavoro. Deposita un provvedimento conclusivo con le sue scoperte. Questo avviene poco prima che un organo giudiziario superiore decida di trasferire il caso in un’altra città, Venezia.L’arrivo a Trapani
Trasferito a Trapani, il giudice si trova ad affrontare un ambiente estremamente difficile e ostile. Le indagini che cerca di portare avanti, che riguardano fatti accaduti nella zona, vengono ostacolate in ogni modo. Si tratta, ad esempio, di indagini su false fatturazioni che coinvolgono gli stessi imprenditori già emersi a Catania. Ci sono anche intercettazioni importanti relative a omicidi di altri magistrati che vengono bloccate. Le autorità locali sembrano poco disposte a garantire una protezione adeguata al giudice e alla sua famiglia. Questo lo costringe a cercare alloggi privati e limita fortemente la sua scorta. L’ambiente è chiaramente pericoloso e isolante.L’attentato di Pizzolungo
La situazione di pericolo culmina con un attentato dinamitardo. Una bomba esplode vicino all’auto su cui viaggia il giudice, in località Pizzolungo. Purtroppo, l’attacco non colpisce il giudice, ma causa la morte tragica di tre persone innocenti che si trovavano nelle vicinanze. Questo attacco avviene poco tempo dopo l’arrivo del giudice in città. Si inserisce in un periodo in cui le minacce contro di lui erano diventate sempre più frequenti e concrete. L’attentato dimostra la ferocia e la determinazione di chi voleva fermare le indagini.Le conseguenze giudiziarie
Dopo l’attentato, l’attività del giudice sui casi che aveva riaperto a Trapani viene fortemente limitata. Gli organi giudiziari superiori intervengono in modo critico. Un organo giudiziario importante annulla gli ordini di cattura che il giudice aveva emesso contro gli imprenditori catanesi indagati. Questa decisione critica apertamente il modo in cui il giudice aveva operato. Questo momento segna un cambiamento netto nella situazione. Gli attacchi contro il giudice arrivano ora da molte direzioni: dagli imputati, dai loro avvocati, da esponenti politici, da parte della stampa e persino da organi della magistratura di grado superiore. La pressione diventa insostenibile.Trapani: un crocevia di segreti
Emergono informazioni che chiariscono perché Trapani fosse un luogo così difficile per le indagini. La città ha una storia come centro di operazioni segrete e di accordi tra servizi di sicurezza dello Stato e criminalità organizzata. Si parla in particolare di legami tra strutture come Gladio o Stay-behind e la mafia locale. Questi legami sono spesso connessi all’uso di aeroporti militari, come quello di Milo, per traffici illeciti di vario tipo. La zona di Trapani appare come un’area sottratta al pieno controllo dello Stato italiano. Sembra essere sotto l’influenza di poteri militari esterni. Questi legami locali si inseriscono in un quadro internazionale più ampio. Riflettono cambiamenti strategici globali e convergenze tra blocchi internazionali nel supportare gruppi terroristici per propri fini.Minacce persistenti
Nonostante il giudice venga trasferito a Roma, lontano da Trapani, e non ricopra più ruoli investigativi diretti, le minacce contro di lui non cessano. La situazione rimane pericolosa. A un certo punto, viene avanzata la proposta di una sistemazione all’estero per il giudice. Questa proposta viene percepita come un tentativo di allontanarlo in modo definitivo dall’Italia. Sembra un modo per impedirgli di continuare a interessarsi alle indagini che aveva avviato e ai segreti che aveva scoperto.Come si dimostra, nel capitolo, che le difficoltà incontrate dal giudice siano direttamente riconducibili a “poteri militari esterni” o a “convergenze tra blocchi internazionali”?
Il capitolo presenta un quadro molto ampio di poteri occulti e influenze internazionali che convergerebbero su Trapani, ma la narrazione delle specifiche indagini del giudice si concentra maggiormente su ostacoli locali e nazionali (politica, imprenditoria, magistratura superiore). Per colmare questa potenziale lacuna argomentativa e comprendere meglio come le dinamiche globali possano influenzare eventi giudiziari specifici, sarebbe utile approfondire gli studi sulla strategia della tensione, le operazioni dei servizi segreti deviati e le relazioni tra mafia e apparati dello Stato in Italia. Autori come Paolo Barnard o Ferdinando Imposimato hanno esplorato questi temi, offrendo prospettive che potrebbero aiutare a contestualizzare le affermazioni del capitolo.3. Trame occulte e piramidi rovesciate
Eventi accaduti tra il 1988 e il 1989, come l’attentato di Lockerbie e l’omicidio di Alfred Herrhausen, capo di Deutsche Bank, sembrano indicare profondi cambiamenti nelle strategie globali e possibili tentativi di nascondere attività segrete. Un episodio particolarmente significativo per l’Italia è l’attentato fallito contro Giovanni Falcone all’Addaura nel giugno 1989. La presenza di esplosivo sul luogo e i sospetti di Falcone su collegamenti tra la mafia e centri di potere nascosti aprono scenari inquietanti. Documenti emersi in seguito suggeriscono che operazioni legate alla rete NATO/Stay-behind potrebbero essere state attive nell’area dell’attentato. Queste operazioni avrebbero utilizzato nomi in codice che richiamano simboli imperiali e massonici, e l’esplosivo impiegato sarebbe collegato a stabilimenti specifici, suggerendo un coinvolgimento di strutture non convenzionali.Flussi finanziari e connessioni internazionali
Le indagini sul riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga, note come “Big John”, hanno rivelato complessi flussi finanziari. Questi flussi si muovevano tra la mafia siciliana, potenti cartelli colombiani e banche svizzere, tra cui la TDB e la Banca del Gottardo. Il denaro raggiungeva figure a New York, inclusi avvocati legati a importanti famiglie ebraiche e persino un giudice della Borsa di Wall Street, evidenziando una vasta rete di connessioni che univa criminalità organizzata, finanza internazionale e figure di potere. Questa indagine ha gettato luce su come i proventi illeciti venissero riciclati e integrati nel sistema economico globale attraverso canali sofisticati e figure influenti.Pressioni e minacce
L’estradizione di un terrorista arabo, Khalid Duhham al-Jawary, avvenuta dall’Italia agli Stati Uniti nel 1992 e gestita da Falcone, si è svolta sotto forte pressione americana. Questo evento è stato accompagnato da minacce esplicite rivolte all’Italia dal mondo arabo. La vicenda si lega anche alla storia di Silvia Baraldini e a un possibile scambio di prigionieri che, di fatto, non si è mai concretizzato, sottolineando un contesto di intense negoziazioni e tensioni internazionali che coinvolgevano direttamente la magistratura italiana e le sue indagini.Eventi sospetti e avvertimenti
Il disastro del traghetto Moby Prince a Livorno nel 1991, avvenuto in prossimità di una base militare statunitense, si inserisce in questo quadro complesso. L’incidente si è verificato durante operazioni militari segrete nell’area e potrebbe essere connesso al clima di pressioni e minacce che caratterizzava quel periodo. Un messaggio dei servizi segreti italiani (SIOS Marina) inviato poco dopo la tragedia segnalava un’operazione Stay-behind a Palermo, vicino alle abitazioni di Falcone e Borsellino. Questo messaggio potrebbe essere interpretato sia come un preavviso di pericolo imminente sia come una vera e propria minaccia rivolta ai due magistrati, suggerendo una connessione tra eventi apparentemente distinti e le sorti dei giudici.Le stragi e la “chiave occulta”
Le tragiche stragi del 1992 e del 1993, che hanno causato la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono seguite alla conferma delle pesanti condanne inflitte alla mafia nel maxiprocesso e all’inizio dell’inchiesta “Mani Pulite”. Paolo Borsellino, in particolare, stava indagando su legami tra la mafia di Agrigento, il traffico internazionale d’armi e l’omicidio di un politico belga, André Cools. Quest’ultimo era coinvolto in rivelazioni riguardanti la NATO e forniture militari, suggerendo l’esistenza di una “chiave occulta” che connetteva la criminalità organizzata, il mondo arabo, poteri internazionali e influenze massoniche, indicando che le stragi non fossero solo un regolamento di conti interno alla mafia.Reti nascoste e simbolismi
Un documento del 1984, noto come “XI Tavole” e attribuito a un massone, descriveva la nascita di un “réseau narcoterroristico” con collegamenti a banche siciliane e a figure che sarebbero poi state coinvolte nelle grandi privatizzazioni statali. Questo documento anticipava scenari di intrecci tra criminalità, finanza e potere politico. La rappresentazione della loggia P2 come “P 2” (P al quadrato) viene interpretata come una “piramide rovesciata”, un simbolo che indicherebbe un livello occulto superiore alla loggia conosciuta. Questo livello superiore potrebbe essere legato a gruppi esoterici come i Rosa-Croce ed essere simboleggiato anche da opere architettoniche cariche di significati nascosti, come la piramide del Louvre. Questi elementi suggeriscono l’esistenza di poteri segreti, con una forte base finanziaria e legami con la massoneria, che avrebbero operato dietro le quinte degli eventi, influenzando in modo determinante la storia italiana ed europea.Ma è davvero sufficiente trovare simboli e numeri ricorrenti per dimostrare l’esistenza di una “regia occulta” che muove i fili della storia, o non si rischia piuttosto di scambiare semplici coincidenze per prove di un complotto globale?
Il capitolo fonda gran parte della sua tesi sull’interpretazione di simboli e ricorrenze numeriche in eventi storici, dal Louvre alle stragi, collegandoli a presunte reti occulte. Questo metodo, pur suggestivo, presenta evidenti lacune logiche. L’attribuzione di significati precisi a numeri o simboli, e la loro connessione diretta a una “regia” predeterminata, ignora la possibilità di casualità, di interpretazioni multiple o di spiegazioni che non implicano un complotto centralizzato. Per un’analisi più solida, sarebbe fondamentale confrontare queste ipotesi con la storiografia consolidata, che si basa su fonti verificabili e nessi causali dimostrabili, e studiare i meccanismi psicologici e sociali che portano alla costruzione delle teorie del complotto. Approfondire autori che trattano di metodologia storica rigorosa o di pensiero critico può fornire gli strumenti necessari per valutare la validità di argomentazioni basate su pattern apparenti.6. Il Monte Triangolare e i Misteri Antichi
Il monte di Erice si distingue per la sua forma naturalmente triangolare, arricchita da antiche mura e simboli incisi dai Fenici, tra cui l’occhio, la casa e la bocca. Questa particolare conformazione geografica e la presenza di questi simboli sono storicamente legati a culti molto antichi, come quello dedicato a Venere e alla figura della Grande Madre. Questi culti prevedevano pratiche come la prostituzione sacra e riti volti a promuovere la fertilità. Un elemento curioso e suggestivo è l’associazione del numero 666 all’altezza percepita del monte, un dettaglio che richiama simbologie spesso legate alla figura del diavolo, aggiungendo un ulteriore strato di mistero al luogo.Legami con Poteri Occulti e Eventi Storici
Questi elementi antichi e i loro simboli non rimangono confinati nel passato, ma vengono collegati a organizzazioni che operano in tempi moderni, come la massoneria e i Rosa-Croce. Documenti specifici, citati come la Carta M. e le XI Tavole, vengono presentati come rivelatori di legami tra simboli esoterici e figure di grande potere nel mondo della finanza, come David Rockefeller. Queste connessioni si estenderebbero anche a importanti istituzioni scientifiche internazionali, quali il CERN e il Fermilab, suggerendo una rete di influenze occulte su scala globale. A questa complessa trama si aggiungono riferimenti a figure storiche enigmatiche come Cagliostro e a concetti mistici potenti come quello della fenice, simbolo universale di rinascita e immortalità. Questa struttura di potere, che sembra unire antiche sapienze, simboli esoterici e una vasta influenza globale, viene associata a eventi storici di grande rilevanza accaduti in Italia, inclusi attentati e stragi che hanno segnato la storia del paese. L’attentato di Pizzolungo, in particolare, viene inserito in questo contesto, suggerendo un possibile collegamento tra i misteri millenari custoditi a Erice e le oscure dinamiche di potere occulto che avrebbero influenzato quegli eventi. La ricerca per portare alla luce questa complessa verità si estende fino a investigare figure contemporanee, indagini su traffici illeciti e presunti depistaggi, indicando una profonda e persistente influenza di queste forze nascoste.Ma su quali prove concrete si basa l’azzardato collegamento tra antichi culti, simboli esoterici, un numero “percepito” e le dinamiche di potere globale o eventi storici tragici?
Il capitolo presenta una serie di associazioni suggestive tra elementi molto diversi – dalla forma di un monte a culti millenari, da simboli antichi a organizzazioni moderne, fino a figure di potere e tragici eventi storici – senza fornire un apparato probatorio robusto che dimostri un nesso causale o una dipendenza reale. Questo tipo di narrazione, che lega elementi disparati attraverso interpretazioni simboliche e riferimenti a presunti documenti segreti, rischia di cadere nel campo della speculazione non verificabile. Per valutare criticamente queste affermazioni e comprendere come si costruiscono tali narrazioni, è fondamentale approfondire la metodologia della ricerca storica, la sociologia delle teorie del complotto e la storia delle religioni e dell’esoterismo con un approccio rigoroso. Autori che si occupano di storiografia critica o di analisi dei fenomeni sociali complessi possono offrire gli strumenti per distinguere le ipotesi fondate dalle mere congetture.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]