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Contenuti del libro
Informazioni
“Jezabel” di Irène Némirovsky ti catapulta nella Parigi degli anni ’30, seguendo la storia di Gladys Eysenach, una donna ricca e bellissima, ma divorata dall’ossessione per la sua giovinezza e dalla paura di invecchiare. Questo romanzo francese scava a fondo nella vanità e nel prezzo altissimo che si paga per mantenere le apparenze in una società spietata. La vita di Gladys è una corsa continua per l’adorazione maschile, un disperato tentativo di sfuggire al tempo che passa. Ma il passato non si dimentica: il conflitto madre-figlia con la sfortunata Marie-Thérèse e l’improvvisa comparsa di Bernard Martin, il nipote che lei ha abbandonato, portano alla luce segreti dolorosi e un desiderio di vendetta che culminerà in un processo per omicidio. “Jezabel” è un ritratto potente e inquietante di una donna intrappolata nella sua stessa immagine, una riflessione amara sulla bellezza effimera e sulla solitudine che si nasconde dietro la facciata. Se cerchi un libro che esplori le dinamiche umane più oscure e la lotta contro l’inevitabile, questo romanzo di Némirovsky è una lettura che ti resta dentro.Riassunto Breve
Si osserva una donna, Gladys Eysenach, la cui vita ruota attorno alla sua bellezza e al costante bisogno di essere amata e ammirata. Le sue relazioni, inclusi matrimoni e legami con uomini potenti o più giovani, sono spesso dominate dal piacere che prova nell’esercitare potere su di loro, trattandoli quasi come bambini, o dalla ricerca di conferme del proprio fascino. La paura di invecchiare diventa un’ossessione centrale, specialmente con l’avvicinarsi dei quarant’anni. Questa ansia influenza anche la sua percezione della figlia, Marie-Thérèse, che Gladys cerca di vedere e presentare come più giovane della sua età reale per evitare il confronto con il proprio invecchiamento. Quando Marie-Thérèse, diciottenne, annuncia il suo fidanzamento, Gladys prova un dolore intenso, vedendo nella maturità della figlia un riflesso della propria età che avanza. Tenta disperatamente di ritardare il matrimonio, non per il bene della figlia, ma per posticipare il proprio inevitabile passaggio al ruolo di madre della sposa e poi nonna, ruoli che percepisce come la fine della sua identità legata alla giovinezza e alla seduzione. Allo scoppio della guerra, il fidanzato di Marie-Thérèse parte e muore al fronte. Marie-Thérèse rivela di essere incinta. Gladys reagisce con orrore, ossessionata dallo scandalo che danneggerebbe la sua reputazione e la costringerebbe ad accettare il ruolo di nonna. Insiste affinché la figlia abortisca, ma Marie-Thérèse rifiuta, determinata a tenere il bambino come unico ricordo del suo amore. La notte del parto, Marie-Thérèse muore per emorragia, dando alla luce un bambino. Gladys, pur mostrando dolore, rifiuta il neonato, suo nipote, e acconsente a farlo crescere lontano da sé, esprimendo odio per lui e il desiderio di non vederlo mai più. Anni dopo, Gladys continua a vivere cercando conferme della sua bellezza, anche se i segni dell’età iniziano a comparire e fatica a ottenere l’adorazione di un tempo. Incontra Aldo Monti, un uomo più giovane, e prova un sentimento genuino, vedendo nel matrimonio una possibilità di stabilità. Tuttavia, la differenza d’età la tormenta, portandola a falsificare i documenti per ringiovanire di dieci anni. La paura che Monti scopra la sua vera età le impedisce di accettare la proposta. Il passato ritorna quando un giovane si presenta come Bernard Martin, suo nipote, il figlio abbandonato di Marie-Thérèse. Cresciuto con l’odio verso la nonna, Bernard conosce la sua vera età e la relazione con Monti. Non cerca denaro, ma vuole vendetta, disturbare la sua vita e rivelare il suo segreto. La principale paura di Gladys è che Monti scopra la verità, distruggendo l’illusione su cui si basa la loro relazione. Bernard la affronta, esprimendo indignazione per la sua vita di divertimento nonostante l’età e accusandola di avergli rovinato la vita. La insulta per la sua età, la chiama “vecchia”, sostenendo che felicità e amore appartengono solo ai giovani e che lei glieli sta rubando. Gladys cerca di spiegare il suo amore per Monti e la sua sofferenza, ma Bernard respinge i suoi sentimenti come innaturali per la sua età. Minaccia di rivelare la sua vera età a Monti. Mentre il telefono squilla, Bernard si muove per rispondere. Gladys, in preda al panico, afferra una pistola e gli spara. Il giovane cade. L’atto è una disperata difesa della sua illusione di giovinezza e del suo ultimo legame basato su di essa, una conseguenza estrema della sua incapacità di accettare il tempo e il passato.Riassunto Lungo
1. Jezabel in Corte
Il processo vede imputata Gladys Eysenach, una donna ricca e vedova, nota per la sua intensa vita sociale e i numerosi viaggi. È accusata dell’omicidio di Bernard Martin, un giovane studente di origini umili. Gladys aveva una relazione con il conte Aldo Monti, ma ebbe anche un legame con Martin. Questo contesto di relazioni e differenze sociali è centrale nell’accusa contro di lei. La sua posizione sociale e la sua storia personale diventano elementi chiave nel dibattito giudiziario che si svolge in aula.L’Accusa
L’accusa dipinge Gladys come una figura calcolatrice e manipolatrice. Sottolinea la sua notevole ricchezza e le sue precedenti relazioni, suggerendo che abbia usato il denaro per corrompere Bernard Martin. Secondo l’accusa, l’omicidio sarebbe avvenuto per evitare uno scandalo che avrebbe potuto compromettere la sua posizione sociale o forse per gelosia legata alla sua relazione con il conte Monti. Un elemento cruciale portato come prova di premeditazione è l’acquisto di una rivoltella da parte di Gladys poco tempo dopo aver iniziato a frequentare Martin. La pubblica accusa insiste sul fatto che la sua condotta fosse premeditata e dettata da intenti cinici.La Difesa
La difesa offre una versione radicalmente diversa degli eventi, sostenendo che Gladys amasse profondamente il conte Aldo Monti. Secondo la linea difensiva, l’omicidio di Bernard Martin non fu un atto premeditato, ma avvenne in un momento di estremo panico. La difesa afferma che Martin seguì Gladys fino a casa sua in stato di ubriachezza. Una volta lì, l’avrebbe minacciata di rivelare la loro relazione al conte Monti. Questa minaccia improvvisa, secondo la difesa, avrebbe spinto Gladys a sparare d’impulso per la paura e la disperazione.Elementi Aggiuntivi
Durante il processo emergono ulteriori dettagli e testimonianze che arricchiscono il quadro. Bernard Martin viene descritto da alcuni testimoni come un giovane ambizioso e piuttosto riservato. Vengono anche forniti particolari sulla vita di Gladys, inclusa la sua frequentazione di luoghi considerati discutibili. Un testimone arriva a paragonare Gladys alla figura biblica di Jezabel, suggerendo un giudizio morale sulla sua persona.Viene inoltre presentata una lettera che Gladys aveva scritto a un parente, ma che non aveva mai spedito. In questa lettera, la donna esprimeva sentimenti di profonda solitudine e vergogna, offrendo uno sguardo sulla sua interiorità. Un ricordo del passato la mostra da giovane, già consapevole della sua bellezza e del fascino che esercitava sugli uomini, un potere che contrastava con la fragilità della cugina. Questi elementi contribuiscono a delineare un ritratto più complesso di Gladys, al di là delle semplificazioni dell’accusa e della difesa.Il Verdetto
Il processo si conclude con la condanna di Gladys Eysenach. La sentenza stabilisce per lei una pena di cinque anni di reclusione. Dopo l’annuncio del verdetto e la conclusione del dibattimento giudiziario, l’interesse del pubblico per il caso si affievolisce rapidamente. L’attenzione mediatica e popolare che aveva circondato la vicenda svanisce, lasciando il caso e i suoi protagonisti lontani dai riflettori.Come è possibile che il capitolo non chiarisca perché la prova della rivoltella non abbia demolito la tesi della difesa sull’atto d’impulso?
Il capitolo presenta tesi contrapposte, ma non spiega come il processo abbia gestito la contraddizione tra l’acquisto della rivoltella (prova di premeditazione per l’accusa) e l’atto d’impulso (tesi della difesa). Questa lacuna rende poco chiaro il percorso logico che ha portato al verdetto. Per comprendere meglio come funzionano questi meccanismi, sarebbe utile approfondire gli studi sul sistema giudiziario e sulla logica dell’argomentazione legale.2. La Ricerca Incessante dell’Adorazione
La vita di Gladys è profondamente segnata dalla sua bellezza e da un bisogno insaziabile di essere amata e ammirata. Dopo un breve e fallito matrimonio con il conte Tarnovsky, incontra Richard Eysenach, un uomo di finanza molto potente. Con Richard, Gladys scopre un piacere particolare nel potere che esercita su di lui, che la tratta quasi come una bambina. Questa dinamica di dominio diventa un elemento centrale e ricorrente nelle sue relazioni successive.L’impatto di una perdita
La morte di Richard Eysenach rappresenta un momento cruciale nella vita di Gladys. Nonostante le sue infedeltà, Richard era per lei una fonte di felicità insostituibile. La sua perdita segna l’inizio di una crescente inquietudine, legata soprattutto alla consapevolezza del tempo che scorre inesorabile.Il culmine della bellezza e l’ammirazione
Gladys intrattiene diverse relazioni, come quella con Sir Mark Forbes, un politico ambizioso, su cui esercita un notevole ascendente. La sua bellezza raggiunge il suo massimo splendore, alimentata dalla soddisfazione dei suoi desideri. È costantemente circondata da ammiratori e da donne che la invidiano e cercano di imitarla, e trova piacere nel vedere la loro ammirazione, anche se forzata. La sua intera esistenza ruota attorno alla cura del proprio aspetto e alla ricerca del piacere che deriva dall’essere desiderata. Considera questa sete di adorazione come una caratteristica innata e inestinguibile della natura femminile.La paura del tempo che passa
Nonostante l’apparente sicurezza, Gladys è tormentata dalla consapevolezza dell’avanzare dell’età, in particolare dall’avvicinarsi dei quarant’anni, un traguardo che teme profondamente e che cerca di ignorare. Questa ansia influenza anche la sua percezione della figlia, Marie-Thérèse. Descrive la figlia come più giovane della sua età reale, proiettando su di lei l’immagine di un’adolescente. Questo le permette di ritardare il confronto inevitabile con il proprio invecchiamento. Una conversazione con l’amica Lily Ferrer mette ulteriormente in luce il tema dell’invecchiamento e di quanto la felicità sia legata alla giovinezza. Lily, che è più anziana, la mette in guardia sulla perdita della bellezza e dell’amore. Gladys, pur mostrando una forma di empatia, rimane concentrata sulla propria situazione e sulla sua capacità di attrarre.Orgoglio ferito e potere
La sua indipendenza emotiva emerge con chiarezza quando Sir Mark le comunica di doverla lasciare, a causa delle pressioni della moglie e della propria stanchezza. Gladys è ferita, ma la sua sofferenza non nasce dall’amore per lui. Deriva piuttosto dall’orgoglio ferito e dal timore di aver perso il suo potere di seduzione. Chiede esplicitamente a Mark se il motivo sia il suo invecchiamento, rivelando la sua paura più profonda. Tuttavia, di fronte alla sua partenza, riafferma immediatamente la sua fiducia nella propria bellezza, considerandola una garanzia di future conquiste. La sua felicità non dipende dall’amore reciproco, ma dalla conferma costante della sua desiderabilità e del suo dominio sugli uomini.Davvero la sete di adorazione è una caratteristica innata e inestinguibile della natura femminile, come suggerisce il capitolo?
Il capitolo, pur offrendo un ritratto vivido di un personaggio, generalizza eccessivamente le motivazioni di Gladys attribuendole all’intera “natura femminile”. Basare una conclusione così ampia sull’esperienza di un singolo individuo, per quanto dettagliata, rappresenta una lacuna argomentativa significativa. Per esplorare in modo più critico e fondato la complessità delle motivazioni umane e le costruzioni sociali legate al genere, sarebbe opportuno approfondire studi di psicologia, sociologia e teoria di genere. Autori come Simone de Beauvoir o Judith Butler offrono prospettive fondamentali su come i ruoli e i desideri femminili siano spesso plasmati da fattori culturali e sociali, piuttosto che da una presunta essenza innata.3. Lo Specchio e il Tempo
Gladys dà un valore enorme alla propria giovinezza e a quanto appare desiderabile agli altri. Per lei conta solo la bellezza che non è stata toccata dal tempo, non quella che resiste nonostante l’età che avanza. Sentire lo sguardo degli uomini per strada o ricevere un complimento le dà un senso di benessere fisico profondo. Vedere le rughe sul viso dell’amica Lily Ferrer, che ha solo dieci anni più di lei, la riempie di orrore e le fa capire con forza quanto il tempo stia passando velocemente anche per lei. Gladys non accetta l’idea di essere definita “ancora bella”, perché vorrebbe apparire come una trentenne e si rifiuta di rassegnarsi alla fine della sua giovinezza trionfante.Il Ricordo di un Amore Passato
Un incontro con Claude Beauchamp, un uomo che l’aveva amata in passato, non riesce a far rinascere in lui il vecchio sentimento. Claude la vede solo come un “fantasma” della ragazza che conosceva, dicendo di essersi ormai liberato da quell’amore. Gladys, anche se non era mai stata innamorata di lui, riconosce che è stato proprio Claude il primo a farle scoprire quanto fosse capace di sedurre, e che questa scoperta le ha poi avvelenato la vita spingendola a cercare sempre quella sensazione.L’Annuncio che Cambia Tutto
La figlia di Gladys, Marie-Thérèse, le annuncia che si è fidanzata con Olivier Beauchamp, che è il cugino di Claude. Questa notizia colpisce Gladys con un dolore molto forte e la obbliga a fare i conti con il fatto che sua figlia è diventata una donna adulta e che lei stessa sta invecchiando. Marie-Thérèse ha diciotto anni e si sente già una donna, ma Gladys continua a vederla come una bambina e cerca in tutti i modi di convincerla a rimandare il matrimonio di tre anni.La Verità Nello Sguardo Altrui
Olivier incontra Gladys per chiederle il permesso di sposare Marie-Thérèse. Lui la vede semplicemente come la madre della sua fidanzata, un ostacolo alla sua felicità, e non come una donna che potrebbe desiderare. Questo è un colpo durissimo per Gladys, che capisce di non essere più vista dagli altri prima di tutto per la sua bellezza. La sua richiesta di rimandare le nozze, prima di tre anni e poi di uno solo, nasce dal bisogno disperato di rallentare il momento inevitabile in cui diventerà la madre della sposa e, in futuro, una nonna; ruoli che per lei segnano la fine della sua identità legata alla giovinezza e alla capacità di sedurre.Lo Scontro Finale
Marie-Thérèse si rifiuta di obbedire alla madre, accusandola di pensare solo a sé stessa e di volerle rubare anni importanti della sua vita. La figlia le dice chiaramente di provare vergogna e compassione per le illusioni in cui vive. Gladys scoppia a piangere, implorando pietà e comprensione da parte della figlia, ma Marie-Thérèse se ne va. Nonostante tutto, Gladys continua a cercare la conferma di essere ancora desiderabile nello sguardo di un altro uomo presente alla festa.Su quali basi logiche Bernard attribuisce a Gladys la responsabilità della morte di Laurette e della propria disperazione?
Il capitolo descrive con efficacia il dolore e la rabbia di Bernard, che lo portano a identificare Gladys come bersaglio della sua vendetta. Tuttavia, il nesso causale tra la ricchezza di Gladys (o della sua classe sociale) e la morte di Laurette, o la miseria di Bernard, appare più come una proiezione emotiva dettata dall’odio di classe e dal lutto che come una conclusione basata su azioni dirette di Gladys. Il capitolo non chiarisce sufficientemente come Gladys, al di là della sua appartenenza a una classe odiata e di un aiuto economico che Bernard ha accettato pur risentendosi, possa essere considerata “responsabile” in senso stretto. Per esplorare la complessità di tali dinamiche psicologiche e sociali, si potrebbero approfondire gli studi sulla psicologia del lutto e della proiezione, la sociologia del conflitto di classe e del risentimento, o la filosofia morale riguardo i concetti di colpa e responsabilità. Autori come Freud, Marx o Nietzsche possono offrire spunti di riflessione su questi temi.8. Il prezzo della giovinezza
Una donna non più giovane si trova a una festa, in una sorta di gara con una donna più giovane per conquistare l’attenzione di un uomo. Nonostante gli anni, si sforza di muoversi con energia e sembrare giovane, usando trucco e gioielli per nascondere i segni del tempo. Avverte che l’uomo che desidera le sta sfuggendo e prova una forte gelosia. Vuole a tutti i costi mantenere un’aria giovanile, per piacere a lui e per non mostrare la sua vera età. Il desiderio di apparire giovane domina i suoi pensieri e le sue azioni durante la serata.L’arrivo inatteso
Un giovane attende la donna fuori dalla festa. Prova una forte rabbia nei suoi confronti, perché pensa che lei, nonostante l’età, stia vivendo una vita di divertimento e relazioni che non le si addice più. La affronta poi direttamente nella sua casa. Il giovane esprime odio e risentimento, non cerca più denaro ma desidera solo farla soffrire. Chiede alla donna di usare le sue conoscenze per dargli un’opportunità, convinto che la sua vita sia rovinata per colpa di lei. Vuole che lei cambi la sua situazione.Parole che feriscono
La donna rifiuta la richiesta, spaventata dalle possibili conseguenze che potrebbero derivare dall’aiutarlo. Il giovane reagisce con un attacco verbale violento, insultandola per la sua età e il suo aspetto, chiamandola “vecchia”. Afferma con rabbia che la felicità e l’amore sono un diritto solo dei giovani, accusandola di rubarglieli. La donna cerca di difendersi, spiegando che è innamorata e che soffre, e che l’uomo che ama è tutto per lei. Ma il giovane non accetta i suoi sentimenti, considerandoli innaturali per una persona della sua età.La tragica conclusione
Allora il giovane minaccia di rivelare la sua vera età all’amante della donna, sapendo che questo distruggerebbe il suo legame. Proprio in quel momento, il telefono inizia a squillare. Il giovane si muove per rispondere, pronto a mettere in atto la sua minaccia. La donna, sopraffatta dal panico, afferra una pistola e spara al giovane. Lui cade a terra, mentre il telefono smette di suonare. Per un istante, la donna sente una strana pace, subito sostituita da un’angoscia profonda e dal rimorso per quello che ha fatto.Su quali basi il giovane accusa la donna di avergli rovinato la vita, e perché il capitolo non chiarisce questo punto cruciale?
Il capitolo, pur descrivendo con efficacia la tragica conclusione, lascia una voragine logica nel cuore della vicenda: la motivazione del giovane. Egli accusa la donna di avergli rovinato la vita con un’intensità che sfocia nell’odio e nella violenza, ma il testo non offre alcun elemento concreto che giustifichi tale convinzione. Questa mancanza di contesto rende l’escalation degli eventi meno comprensibile e la figura del giovane quasi caricaturale. Per dare spessore a un conflitto così cruciale, sarebbe indispensabile esplorare le radici psicologiche di un risentimento così profondo e le dinamiche sociali che possono generare un senso di diritto e accusa verso gli altri, magari attingendo a studi sulla psicologia della motivazione e sulle teorie del conflitto sociale.Abbiamo riassunto il possibile
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