Letteratura

Jean Santeuil

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1. L’Infanzia Nervosa di Jean Santeuil

Il piccolo Jean Santeuil soffre di una profonda angoscia quando arriva il momento di andare a letto. Questo momento è vissuto con terrore, paura e solitudine. La madre è per lui un conforto fondamentale, e il bacio della buonanotte è atteso come un rito che lo salva dall’oscurità e dalla paura della notte. I genitori, vedendo la sua sensibilità, si preoccupano per il suo futuro. Vorrebbero per lui una carriera prestigiosa, lontana dalle incertezze dell’arte, anche se riconoscono in lui un talento per la poesia. La famiglia si trasferisce a Dieppe, ma Jean non riesce ad adattarsi e sente la mancanza delle sue abitudini. La sua vita cambia radicalmente quando incontra Marie Kossichef. Jean è subito attratto dalla vitalità e dall’allegria della ragazza russa. Nasce un’infatuazione intensa che lo coinvolge completamente. La felicità di Jean dipende dalla presenza di Marie, e l’idea di una separazione lo fa disperare. I genitori, preoccupati per l’eccessiva eccitazione del figlio, decidono di allontanarlo da Marie. Questa separazione è molto dolorosa per Jean, che reagisce con rabbia. A poco a poco, però, Jean inizia ad accettare la situazione, si dedica allo studio e trova conforto nella poesia. In questo periodo difficile, riceve un inaspettato gesto di tenerezza dal nonno, solitamente severo, trovando in lui un conforto inatteso. Grazie alla poesia, Jean inizia a esprimere i suoi sentimenti più profondi, trasformando il dolore in una forma di espressione personale.

2. Formazione e Sensazioni di Jean

La signora Lepic vive un matrimonio infelice con un uomo dispotico, che la rende triste e sola fino alla morte di entrambi. Jean, rimasto orfano, è affezionato ai Lepic, ma la loro perdita non lo tocca nel profondo. A scuola, Jean è presuntuoso e svogliato, anche se in molti credono nel suo talento per la scrittura. Al liceo Henri IV, il professor Rustinlor lo avvicina alla letteratura, spingendolo verso una poesia più concreta e meno legata ai sentimenti. Un giorno, Jean entra in una casa di piacere: un’esperienza che lo sconvolge, confondendolo sul desiderio e sulla moralità. Le vacanze a Etreuilles sono l’opposto della vita a scuola. La casa di campagna, il giardino pieno di fiori in primavera, le abitudini di ogni giorno: tutto crea un mondo di sensazioni semplici e intense. Jean ama il fuoco acceso al mattino, le passeggiate, i pranzi abbondanti e i momenti in cui legge da solo. I libri diventano un rifugio, soprattutto “Capitan Fracassa”, che lo porta in un mondo di avventure. La sera, la lanterna magica rende tutto più fantastico, con le sue immagini proiettate sui muri della stanza. A Etreuilles, il tempo e i ricordi diventano importanti. Ogni piccolo piacere, come il sole che entra dalla finestra o il ronzio delle mosche d’estate, diventa un ricordo prezioso. Questi momenti raccontano la dolcezza dell’infanzia e la bellezza di un attimo che scompare subito. Ogni sensazione, anche la più semplice, contribuisce a formare il carattere e le emozioni di Jean.

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18. Intimità e Misteri Svelati

Henri torna ad Anversa, nel convento di Suor Aline, un tempo sua amante. La ritrova invecchiata, più incline alla quiete che alla passione di un tempo. Lei stessa ammette di aver scelto la tranquillità del convento, rinunciando alla vita mondana. Anche Jean, su invito di Henri, incontra Suor Aline, riconoscendola all’istante: dietro l’abito monastico, percepisce la sua vera natura. Anni dopo, giunge notizia della sua morte. La vita, però, riserva sempre nuove svolte, come la tragica fine del Visconte di Lomperolles, suicida a causa di un ricatto legato alla sua omosessualità. Mentre la Signora di Closeterres, dopo la vedovanza, ritrova l’amore e vede la figlia Marianne unirsi in matrimonio con Henri de Serves, la salute malferma di Perrotin desta preoccupazione. In questo turbinio di eventi, il Marchese di Réveillon si rifugia nel suo palazzo, un’oasi moderna dedicata alle sue passioni artistiche. Tra queste, spicca una sala Luigi XVI, dove accoglie gli amici per condividere momenti musicali. Jean, ospite del marchese, rimane affascinato dalla sua collezione di Monet, tele che catturano l’essenza effimera di luoghi e istanti. L’intimità, tuttavia, si ritrova anche nei momenti semplici, come la mattinata che Jean trascorre con la madre. Dopo una serata fuori, un biglietto affettuoso di lei lo invita a non temere di disturbarla. Il giorno seguente, madre e figlio si ritrovano, leggono insieme, passeggiano per Parigi, condividendo una profonda complicità. Jean sente forte il legame con la madre e con le proprie radici. Ma la vita, si sa, è fatta anche di contrasti. Una sera, una nebbia fitta cala su Parigi, trasformando i caffè illuminati in isole di festa surreale. Il signor Santeuil, dopo essersi intrattenuto in uno di questi caffè, torna a casa, stanco e malinconico. Un’occhiata al cane addormentato, e poi il rifugio nella camera da letto, dove il sonno, carico di tristezza, offre un momentaneo oblio.

19. L’Onda della Marea

Jean Santeuil appare trasformato, da studente trasandato a giovane uomo brillante. I genitori, però, osservano con preoccupazione la sua inattività. Il padre teme che la vita mondana del figlio possa compromettere la reputazione familiare. Jean, visitando lo scrittore Bastelle, ne intuisce l’infelicità, nonostante la ricchezza. La sua attenzione si sposta verso la vita interiore, le immagini e le sensazioni che alimentano la sua ispirazione. Considera “bene” tutto ciò che nutre questo flusso creativo, persino la pigrizia, e “male” ciò che lo ostacola, come la mondanità. La scrittura diventa un atto intuitivo, guidato dalla gioia interiore. Con l’avanzare dell’età, il signor Santeuil si ritira dagli impegni pubblici, lasciando spazio a una malinconica dolcezza. La preoccupazione per il futuro di Jean si accompagna a una serena accettazione del destino. I genitori si trasferiscono vicino al Bois de Boulogne e rivisitano con nostalgia la vecchia casa. Le passeggiate serali lungo il lago diventano un momento di contemplazione della natura. La signora Santeuil, pur mantenendo la sua indole devota, subisce un’evoluzione, influenzata dal figlio. La sua visione morale si ammorbidisce, diventando più tollerante. Questo cambiamento si manifesta come un’onda, trasformando valori e pregiudizi. La signora Santeuil resta però ancorata ai valori tradizionali, dedita al dovere e alla famiglia. La sua essenza rimane immutata, definita da un amorevole sacrificio, osservando con malinconia l’invecchiamento del marito e la fragilità della vita.

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