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Contenuti del libro
Informazioni
“Illuminismo adesso. In difesa della ragione, della scienza, dell’umanesimo e del progresso” di Steven Pinker è un libro che ti prende e ti scuote, dicendoti che, contro ogni aspettativa e contro tutto il pessimismo che senti in giro, il mondo sta davvero migliorando. Pinker non si limita a dirlo, lo dimostra con un sacco di dati concreti, mostrandoci come il progresso umano, guidato dalla ragione illuminista, dalla scienza e dall’umanesimo, abbia portato a miglioramenti incredibili nella salute globale, nella riduzione della povertà estrema, nella diminuzione della violenza e nell’espansione dei diritti civili e della conoscenza. È un viaggio attraverso la storia e il presente, che smonta le paure infondate e la “progressofobia” dilagante, spiegando perché, nonostante le sfide come la disuguaglianza o il cambiamento climatico, abbiamo gli strumenti (la conoscenza, la tecnologia, la cooperazione) per affrontarle. È un invito a riscoprire la fiducia nella capacità umana di risolvere i problemi e a vedere il mondo non attraverso la lente distorta del pessimismo, ma con la lucidità dei fatti e la speranza che deriva dal riconoscere quanto lontano siamo arrivati.Riassunto Breve
Ideali come ragione, scienza, umanesimo e progresso, nati dall’Illuminismo, sono fondamentali ancora oggi per affrontare l’ignoranza e la superstizione, promuovendo un pensiero critico basato sull’evidenza. La ragione è lo strumento principale per capire il mondo, che si può descrivere attraverso concetti come entropia, evoluzione e informazione; l’entropia indica la tendenza al disordine, l’evoluzione spiega come emergono strutture complesse che localmente contrastano il disordine, e l’informazione rappresenta l’ordine e la conoscenza che permettono di agire. Nonostante i limiti del pensiero umano e i pregiudizi, è possibile migliorare sviluppando istituzioni e norme che indirizzano gli interessi individuali verso il bene comune, come la libertà di parola, la cooperazione e la democrazia. Esiste un paradosso: nonostante i miglioramenti concreti nella vita umana, c’è una diffusa sfiducia nel progresso, alimentata da critiche agli ideali illuministici e da una visione negativa amplificata dai media che si concentrano sugli eventi negativi, distorcendo la percezione della realtà. Tuttavia, i dati mostrano un aumento straordinario dell’aspettativa di vita, una diminuzione della mortalità infantile e materna, e un miglioramento generale della salute. La percezione di declino è spesso legata a distorsioni cognitive. Il progresso è tangibile, specialmente in salute, cibo e prosperità. La lotta contro le malattie infettive tramite vaccinazioni, igiene e farmaci ha salvato miliardi di vite. La produzione alimentare è aumentata grazie alla Rivoluzione Verde e alla tecnologia, riducendo la fame nel mondo. La prosperità economica è cresciuta enormemente dalla Rivoluzione Industriale, grazie all’applicazione della scienza, a istituzioni aperte e alla diffusione di valori che favoriscono il commercio e l’innovazione; la globalizzazione e la tecnologia mobile hanno contribuito a ridurre la povertà estrema. Disuguaglianza economica e degrado ambientale sono sfide, ma la disuguaglianza non è povertà e la crescita economica può beneficiare tutti; la tecnologia, spesso vista come causa di problemi ambientali, è in realtà la chiave per risolverli, come dimostrano i miglioramenti nella qualità dell’aria e dell’acqua e le soluzioni proposte per il cambiamento climatico, che richiedono innovazione e cooperazione. Il mondo è diventato più sicuro: la guerra tra grandi potenze è rara, i conflitti tra stati diminuiscono, e i decessi per incidenti o omicidi sono in calo in molte aree, grazie a fattori come il commercio, la democrazia, il diritto internazionale e un cambiamento culturale. Il terrorismo, pur generando paura, è una minaccia statisticamente minore rispetto ad altre cause di morte. La democrazia si è espansa, offrendo equilibrio tra sicurezza e libertà e aumentando la prosperità. I diritti civili sono migliorati, con una riduzione del pregiudizio e progressi per minoranze, donne e persone LGBTQ+, favoriti dalla modernizzazione e dalla diffusione della conoscenza. L’espansione della conoscenza è un aspetto vitale del progresso, con tassi di alfabetizzazione e istruzione in aumento e accesso democratizzato all’informazione. La vita moderna offre più tempo libero e accesso a beni e servizi essenziali, liberando risorse per attività gratificanti; la tecnologia arricchisce le relazioni e l’accesso alla cultura. I dati indicano che la felicità globale aumenta con la crescita economica, essendo correlata al reddito e alla libertà di scelta. Le paure di solitudine o depressione non trovano riscontro nei dati. Le minacce esistenziali vanno valutate razionalmente; la storia mostra la resilienza umana e la capacità di integrare nuove tecnologie. Il progresso umano, iniziato con l’Illuminismo, è cumulativo e si manifesta in dati concreti, nonostante periodi di stagnazione o sfide politiche come il populismo, le cui radici sono spesso culturali. La narrazione negativa dominante rischia di minare la fiducia nel progresso. Riconoscere i successi e contestualizzare le sfide è cruciale per continuare a migliorare. Opporsi alla ragione è irragionevole; la ragione è il fondamento del dibattito. Le debolezze cognitive umane e la politicizzazione delle credenze ostacolano la razionalità, ma non invalidano l’ideale illuminista. La scienza è la più alta espressione della ragione, un processo dinamico che si auto-corregge. Integrare scienza e umanistiche può arricchire entrambe. L’umanesimo offre una guida etica laica basata sulla ragione e sul benessere universale, distinguendosi dalla morale teistica o dall’eroismo romantico; promuove pace, cooperazione e comprensione reciproca, riconoscendo la vulnerabilità umana e la necessità di un impegno morale condiviso. La secolarizzazione globale si accompagna al progresso sociale.Riassunto Lungo
1. La Luce della Ragione: Illuminare il Cammino del Progresso
L’Illuminismo è un insieme di principi importanti ancora oggi. Questi principi si basano su quattro concetti fondamentali: ragione, scienza, umanesimo e progresso.I principi dell’Illuminismo
La ragione è considerata lo strumento principale per superare l’ignoranza e le superstizioni. Grazie alla ragione, possiamo sviluppare un pensiero critico e rifiutare le credenze che non hanno fondamento nella realtà, ma che si basano solo sulla fede o su dogmi. L’umanesimo mette al centro dell’attenzione il benessere della persona. Questo principio promuove la gentilezza e la comprensione verso tutti gli esseri umani, senza distinzioni di origine o nazionalità. Il progresso, guidato dalla ragione e dall’umanesimo, non è visto come qualcosa di magico o inevitabile. Al contrario, è considerato un obiettivo che possiamo raggiungere impegnandoci e migliorando le nostre società e istituzioni.Entropia, evoluzione e informazione
Per capire meglio la condizione umana, è utile conoscere tre concetti importanti: entropia, evoluzione e informazione.L’entropia descrive la tendenza naturale dell’universo verso il disordine. Tutto ciò che esiste sembra spontaneamente andare verso il caos. L’evoluzione ci spiega come, nonostante l’entropia, possono nascere strutture complesse. Questo avviene grazie a processi di auto-organizzazione e adattamento, che in alcune zone riescono a contrastare la tendenza al disordine. L’informazione è fondamentale perché rappresenta l’ordine e la conoscenza. Grazie all’informazione, i sistemi, compresa la nostra mente, possono capire il mondo che li circonda e agire in modo consapevole.La capacità di migliorare
Nonostante i nostri limiti mentali e i pregiudizi che abbiamo dentro di noi, gli esseri umani hanno la capacità di migliorare. Usando la ragione, possiamo creare regole e istituzioni che indirizzano gli interessi personali verso il bene di tutti.La libertà di parola, la collaborazione e il governo democratico sono esempi di principi illuministici che favoriscono il progresso e un mondo migliore. Continuare a seguire questi ideali può dare un significato e uno scopo alla vita di ciascuno.Se l’entropia è una forza universale, come possiamo essere così sicuri che la ‘ragione’ illuminista sia sufficiente a ‘illuminare il cammino del progresso’ senza considerare le innumerevoli forze irrazionali e caotiche che plasmano la storia umana?
Il capitolo presenta una visione forse eccessivamente ottimistica del progresso, quasi come se fosse una conseguenza automatica dell’applicazione dei principi illuministici. Tuttavia, la storia è costellata di esempi in cui la ragione è stata sopraffatta da dinamiche irrazionali, passioni, ideologie e conflitti di potere. Per comprendere appieno le sfide al progresso, sarebbe utile approfondire le opere di autori che hanno analizzato le zone d’ombra della ragione e la persistenza dell’irrazionale nella storia umana, come ad esempio Freud o Canetti.2. Controcorrente: La Realtà del Progresso
Il paradosso del progresso
Oggi, molte persone non amano l’idea di progresso, anche se la vita è migliorata concretamente. Questa diffidenza verso il progresso si vede in molti settori della cultura e tra gli intellettuali. Spesso, si critica il modo in cui funzionano le istituzioni moderne e le idee dell’Illuminismo, come la ragione, la scienza e il progresso stesso. Alcuni gruppi culturali importanti, ma lontani dalla gente comune, pensano che la ragione non sia in grado di migliorare la società. Questi gruppi propongono alternative come la fede religiosa, il nazionalismo, oppure un tipo di ambientalismo molto radicale che mette l’ambiente al di sopra del benessere delle persone.L’influenza dei media
Questa visione negativa è resa ancora più forte dal modo in cui funzionano i giornali e le televisioni. Questi mezzi di comunicazione tendono a parlare soprattutto delle cose negative che succedono. Questo modo di informare crea una visione distorta della realtà. Infatti, le persone ricordano più facilmente le notizie negative, e questo le porta a essere pessimiste e a pensare che non ci siano miglioramenti. Così, si dimenticano i progressi reali che sono stati fatti e che si possono misurare.I miglioramenti concreti
Però, se si guardano i dati con attenzione, si vede una realtà diversa. La vita delle persone è migliorata molto, sia per quanto riguarda la durata, sia per la salute. In tutto il mondo, la vita media si è allungata molto. Sono diminuite moltissimo le morti dei bambini appena nati e delle mamme durante il parto. Oggi, in generale, si vive più a lungo e in condizioni di salute migliori.La percezione sbagliata e la cultura
Nonostante questi fatti, la maggior parte delle persone continua a pensare che le cose stiano peggiorando. Questo accade perché siamo portati a dare più importanza alle notizie negative e perché spesso ci ricordiamo del passato in modoidealizzato, pensando che fosse meglio di adesso. Invece di aiutare a capire questi errori di percezione, spesso la cultura intellettuale li rende ancora più forti, creando un circolo vizioso di pessimismo. È fondamentale capire che il progresso esiste ed è reale, anche se non è sempre costante e senza problemi. Questo progresso si può vedere soprattutto nel miglioramento della durata e della qualità della vita delle persone.Ignorare le critiche al progresso in nome di un ottimismo basato solo su dati di longevità e salute non è una forma pericolosa di cecità volontaria?
Il capitolo sembra concentrarsi eccessivamente sugli aspetti quantitativi del progresso, come l’aumento della durata della vita, trascurando le critiche qualitative che vengono mosse al modello di sviluppo attuale. Per rispondere a questa domanda, è utile approfondire discipline come la sociologia e la filosofia politica, studiando autori come Zygmunt Bauman per comprendere le ambivalenze della modernità, o Naomi Klein per le critiche ambientali e sociali al progresso.Se la scienza è davvero “massima espressione della ragione umana”, come si concilia questa affermazione con la critica, menzionata nel capitolo, che la scienza sia “riduzionista” e “invasione” nel campo umanistico?
Il capitolo promuove l’integrazione tra scienza e discipline umanistiche, ma non affronta in modo approfondito le tensioni e le sfide che possono emergere da questa unione. È fondamentale esplorare criticamente le diverse epistemologie e metodologie di questi campi, e considerare se una “integrazione” possa portare a una vera sinergia o a una semplice assimilazione delle discipline umanistiche al modello scientifico. Per comprendere meglio queste dinamiche, si potrebbe approfondire il pensiero di autori come Paul Feyerabend e Thomas Kuhn, che hanno messo in luce la complessità e la relatività della conoscenza scientifica.11. La Morale Umanistica: Il Bene Senza Dio
L’umanesimo vuole far crescere il benessere delle persone. Questo benessere comprende molti aspetti importanti come la vita, la salute, la felicità, la libertà, la conoscenza, l’amore e le esperienze positive. L’umanesimo offre una guida per comportarsi in modo etico anche senza la religione. Non si limita a dire cosa è tecnicamente possibile fare, ma si interroga anche su cosa è giusto fare, unendo il mondo dei fatti con quello dei valori. Per fare questo, si basa sulla ragione e sull’osservazione della realtà, con l’obiettivo di migliorare la vita di tutti.Morale umanistica e morale religiosa
La morale umanistica è diversa dalla morale religiosa. Quest’ultima dice che le regole etiche vengono da dogmi religiosi e da ciò che si pensa sia la volontà di Dio. Però, questa idea ha dei problemi. Prima di tutto, non ci sono prove certe che esista davvero un’entità superiore che detta le leggi morali. E anche se esistesse, non è detto che i suoi comandi siano automaticamente giusti. Infatti, i principi morali dovrebbero nascere dal ragionamento e da ciò che è meglio per le persone, non dall’autorità divina.Umanesimo contro il relativismo morale
Spesso si pensa che chi non crede in Dio finisca per credere che tutto sia relativo e che non esistano valori morali validi per tutti. L’umanesimo invece si propone come risposta a questo relativismo. Offre un sistema etico valido per tutti, che si basa su ciò che accomuna tutti gli esseri umani e sull’interesse reciproco a collaborare per il bene comune. La storia mostra che nel mondo c’è una tendenza verso la laicità, con sempre meno persone che credono nelle religioni tradizionali e sempre più persone non religiose, soprattutto nelle società dove c’è più istruzione e benessere. Questo cambiamento non porta al caos o alla mancanza di valori, ma anzi va di pari passo con il progresso della società e con il miglioramento delle condizioni di vita delle persone.La sfida dell’eroismo romantico
Un altro problema per l’umanesimo arriva da una filosofia chiamata eroismo romantico. Questa idea mette al primo posto la forza di volontà, la ricerca della gloria personale e il disprezzo per le persone comuni. Questa filosofia, che ha avuto in Nietzsche uno dei suoiMassimi rappresentanti, ha ispirato movimenti politici autoritari e dittature, portando alle tragedie del Novecento. L’umanesimo invece promuove la pace, la collaborazione e la comprensione tra le persone. Riconosce che gli esseri umani sono fragili e che hanno bisogno di impegnarsi insieme per costruire un futuro positivo per tutti. Difendere l’umanesimo diventa quindi una sfida importante, quasi eroica, basata sulla ragione, sulla scienza e sulla continua ricerca di come migliorare la vita delle persone.Ma è davvero così pacifico che la morale umanistica rappresenti un superamento delle morali religiose, o non rischia invece di riproporne alcune dinamiche autoritarie sotto mentite spoglie?
Il capitolo presenta la morale umanistica come un’evoluzione positiva e razionale rispetto alla morale religiosa, ma trascura di analizzare criticamente le possibili derive insite in ogni sistema morale. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire la storia delle religioni e la sociologia della conoscenza, per comprendere come ogni sistema di valori, anche quelli laici, possa strutturarsi in dogmi e generare forme di intolleranza o esclusione.Abbiamo riassunto il possibile
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