Il libro analizzato presenta una narrazione complessa e stratificata, incentrata sulla figura di Oskar, un protagonista che rifiuta le convenzioni sociali e cerca la propria identità attraverso esperienze straordinarie. La storia si sviluppa in vari capitoli, ognuno dei quali esplora temi come l’infanzia, la crescita, la guerra e l’arte.Capitolo 1: Sinfonia di Latta e Cristallo
Oskar nasce in un contesto familiare borghese, ma fin da piccolo manifesta un forte desiderio di rimanere bambino. Il tamburo diventa il suo simbolo di ribellione e libertà. La sua capacità di infrangere il vetro con la voce rappresenta un modo per affermare la propria individualità. Le relazioni familiari sono complesse e segnate da triangoli amorosi, mentre Oskar si rifugia nel suono del tamburo per esplorare la sua identità.Capitolo 2: Rulli di Tamburo, Voci Tentatrici e Vetrine Infrante
Il teatro emerge come una nuova dimensione per Oskar. L’incontro con Bebra al circo offre una lezione importante sulla vita e sulle relazioni sociali. La politica entra nella sua vita con l’adesione della madre al partito nazista. Oskar utilizza il tamburo per sovvertire le manifestazioni politiche, mentre sviluppa anche abilità inquietanti legate alla tentazione notturna.Capitolo 3: Lattine e Lettere: Cronache di un Tamburino
La vita di Oskar si intreccia con quella di Meyn, un musicista che vive una trasformazione radicale. Dopo eventi drammatici come l’assalto all’ufficio postale polacco, Oskar affronta la perdita di amici e conoscenti in un contesto di guerra crescente. La sua sopravvivenza è segnata da esperienze dolorose ma formative.Capitolo 4: L’Iniziazione di Oskar
Oskar vive una relazione complessa con Maria, segnata dalla gelosia e dalla confusione. Si avvicina a Greff e alla moglie Lina, mentre entra in una compagnia teatrale itinerante. Le esperienze artistiche diventano fondamentali per la sua identità, ma anche i lutti lasciano cicatrici profonde.Capitolo 5: La Doppia Natura di Oskar
Oskar si convince della sua natura divina, ma le sue aspirazioni non portano ai risultati sperati. Diventa il leader di una banda giovanile che sfida le norme sociali attraverso atti provocatori. La crescita fisica avviene in parallelo a perdite significative nella sua vita personale.Capitolo 6: La Musica e le Lacrime
Dopo aver lasciato Maria, Oskar intraprende una carriera artistica come modello per pittori e scultori. La formazione musicale con Klepp porta a nuove opportunità nel mondo della musica dal vivo. Tuttavia, eventi tragici come la morte del gestore del locale segnano un cambiamento nella sua traiettoria professionale.Capitolo 7: L’ombra della Cuoca Nera e la fuga di Oskar
Oskar si ritrova in situazioni sempre più disperate che culminano in arresto. Il suo percorso è caratterizzato da riflessioni sul passato e sull’identità mentre affronta le conseguenze delle sue azioni.Questa opera esplora tematiche universali come l’identità, il potere dell’arte e gli effetti devastanti della guerra attraverso gli occhi di un protagonista unico nel suo genere.
Riassunto Breve
Un uomo emigra in America e fa fortuna, ma la narrazione si concentra sul nipote, Oskar. Oskar nasce sotto la luce di due lampadine e fin da subito rifiuta il destino borghese. Il tamburo promessogli diventa il simbolo della sua volontà di rimanere bambino e di sfuggire alle convenzioni adulte. L’album di famiglia serve ad analizzare il passato e le relazioni, come il triangolo tra sua madre, Matzerath e Jan Bronski. A tre anni, Oskar decide di interrompere la crescita fisica con una caduta volontaria in cantina, evento interpretato come causa del suo nanismo. Il tamburo è il suo strumento di espressione, ma sviluppa anche una voce capace di frantumare il vetro. A scuola, usa la voce per rompere i vetri e affermare l’individualità. La sua educazione non convenzionale include la lettura di “Rasputin e le donne”. Rimane isolato, rifugiandosi nel tamburo e nel potere della voce, dimostrato distruggendo i vetri del teatro municipale. Questo attira l’attenzione e porta a una dichiarazione d’amore rifiutata alla madre. Il tamburo lo lega alla Polonia e alla sua identità. Il teatro lo attrae, culminando in esperienze sceniche e un evento caotico a Zoppot dove la sua voce provoca un blackout. L’incontro con il nano Bebra al circo è cruciale; Bebra consiglia di occupare le tribune, non di porsi di fronte. La politica entra in famiglia con l’adesione di Matzerath al nazismo. Oskar disturba i raduni politici con il tamburo, sovvertendo i ritmi. Di notte, sviluppa l’abilità di tentare i passanti a rubare, usando la voce per incrinare le vetrine. Questa arte è appresa dalla nonna. La madre diventa devota e lo porta in chiesa, dove tenta un esperimento sacrilego con la statua di Gesù Bambino. La madre muore dopo aver mangiato troppo pesce. Oskar trova un compagno in Herbert Truczinski, con cui compie piccoli furti. La loro collaborazione finisce quando Herbert trova lavoro in un museo navale. Nel museo, entrambi sono attratti dalla polena Niobe. Herbert, ossessionato, tenta un amplesso con la statua e muore. Un musicista di nome Meyn si unisce alle SA, abbandonando l’alcol. Dopo aver ucciso i suoi gatti e partecipato alla Notte dei Cristalli, entra nelle SS. Il negozio di giocattoli di Markus, fornitore di tamburi di Oskar, viene distrutto. Oskar si ritrova nell’assedio dell’ufficio postale polacco con Jan Bronski. Intrappolati, giocano a skat; Kobyella muore, ma Jan continua a giocare. Dopo la resa, Jan viene giustiziato. Oskar incontra Schugger Leo che lo porta al cimitero di Jan. Maria Truczinski entra nella vita di Oskar e Matzerath, portando stabilità. Offre a Oskar un nuovo tamburo e affetto, che diventa il suo primo amore, segnato dalla scoperta della sessualità. La polvere effervescente segna l’inizio di una relazione sensuale con Maria. Maria rimane incinta e Oskar si crede il padre, nonostante Matzerath. La gelosia lo tormenta. Stringe relazione con il venditore di verdure Greff e sua moglie Lina. Greff costruisce una macchina tamburo per Oskar. La morte di Greff si lega alla macchina. Oskar si unisce alla compagnia di Bebra, viaggiando a Parigi con Bebra e Roswitha Raguna. Ha una relazione con Roswitha, che muore in Normandia. Tornato, incontra suo figlio Kurt e Maria. Cerca un legame con Kurt offrendogli un tamburo, ma viene rifiutato. In chiesa, ha un incontro bizzarro con una statua di Gesù. Oskar si crede successore di Cristo, ma le visite in chiesa non portano miracoli. Si unisce a una banda giovanile, i “Conciatori”, diventandone capo, soprannominato “Gesù”. La banda compie furti e atti vandalici. Progettano una rappresentazione natalizia in chiesa che diventa una messa blasfema, portando all’arresto. Oskar viene assolto al processo, sfruttando l’apparenza infantile. Dopo il processo, sperimenta una crescita fisica inaspettata, legata alla morte di Matzerath. La crescita è accompagnata da malattia e disorientamento, ma anche nuova consapevolezza. La guerra e l’occupazione russa portano miseria e perdita. Muoiono Mamma Truczinski e Matzerath. Oskar cerca nuovo scopo nel lavoro di marmista. L’incisione di pietre tombali diventa espressione. La relazione con le infermiere rivela desiderio di normalità. Dopo aver lasciato Maria, diventa modello artistico. Alloggia da Zeidler, attratto da Sorella Dorothea. Conosce Klepp, musicista jazz, e formano un trio, “The Rhine River Three”. Suonano alla “Cantina delle Cipolle”, dove i clienti piangono sbucciando cipolle. Schmuh, il gestore, muore in un incidente, ponendo fine all’impiego. Oskar riceve offerta da un agente per carriera da solista, ma rifiuta e parte per la Normandia con il pittore Lankes. Si rifugiano in un bunker, Dora Sette. Lankes racconta storie militari. Arriva il tenente Herzog, che Lankes aggredisce. Un gruppo di suore arriva, tra cui Agneta. Lankes paragona le suore a navi. Agneta visita il bunker. Oskar suona il tamburo, riflettendo. La superiora Scolastica cerca Agneta; Oskar la indirizza. Lankes, ispirato, dipinge quadri di successo. Oskar riprende carriera da batterista con Bebra. Ha successo economico e artistico. La morte di Bebra lo segna. Affitta un cane, Lux. Durante una passeggiata, trova un dito umano con un anello. Questo lo porta a conoscere Vittlar. Vittlar testimonia sul ritrovamento, la creazione di un calco, l’ossessione di Oskar per il dito, una preghiera. Racconta di un episodio in tram con Oskar, assistendo a un’esecuzione, dove il tamburo evoca cavalleria polacca fantasma. Vittlar rivela che Oskar gli consegna il dito, chiedendogli di denunciarlo. Oskar fugge verso Parigi e viene arrestato il giorno del suo trentesimo compleanno. In prigione, riflette sulla vita e sul processo per l’omicidio di suor Dorothea. È perseguitato dalla “Cuoca Nera”. Al culmine della scala mobile della metropolitana, dichiara “Io sono Gesù” prima dell’arresto, tormentato dalla Cuoca Nera.
1. Sinfonia di Latta e Cristallo
La storia di Oskar inizia con la sua nascita, un evento segnato da due lampadine che illuminano la scena. Fin da subito, Oskar dimostra una consapevolezza diversa, un rifiuto del destino borghese che la sua famiglia vorrebbe per lui. Il tamburo, promessogli, diventa il simbolo di questa sua volontà: rimanere bambino, lontano dalle regole degli adulti. Le fotografie di famiglia sono lo specchio del passato, dei legami, dei sentimenti nascosti, come quelli tra sua madre, Matzerath e Jan Bronski. Il giorno del suo terzo compleanno, Oskar sceglie di non crescere più. Una caduta voluta in cantina, che gli adulti scambiano per un incidente, segna questo confine. Il tamburo diventa la sua voce, ma presto si scopre un altro potere: una voce capace di rompere il vetro. A scuola, Oskar non accetta orari e imposizioni. La sua voce infrange i vetri, afferma la sua individualità. Impara in modo diverso, con Gretchen Scheffler e il libro “Rasputin e le donne”, uno strumento inatteso per scoprire il mondo. Ma Oskar rimane un bambino solo, che si rifugia nel suono del tamburo e nel potere della sua voce. Un potere che usa per distruggere le finestre del teatro, attirando l’attenzione e assistendo a una dichiarazione d’amore del negoziante Markus alla madre, che però lo rifiuta. Con il suo tamburo, Oskar continua a suonare, a chiedersi chi è, evocando la Polonia, la sua terra, un’identità lontana ma sempre presente.
2. Rulli di Tamburo, Voci Tentatrici e Vetrine Infrante
Il teatro esercita un’attrazione irresistibile, che porta a un primo, audace approccio all’arte scenica: la rottura delle vetrate del teatro municipale. L’immersione nel mondo teatrale continua con la rappresentazione di Pollicino, che accende un’immedesimazione profonda. Più tardi, a Zoppot, un’opera di Wagner si tinge di caos quando la voce di Oskar scatena un blackout e le fiamme divampano nel teatro.Al circo, l’incontro con il nano Bebra, clown e musicista, segna una svolta. Il suo consiglio – occupare le tribune, anziché porsi di fronte ad esse – diventa una massima di vita. Intanto, la politica entra in casa: Matzerath aderisce al nazismo e il volto di Hitler prende il posto di quello di Beethoven.Oskar, memore delle parole di Bebra, si apposta sotto le tribune durante le parate, trasformando le marce militari in valzer e charleston con il ritmo del suo tamburo. Un gesto di sfida all’ordine costituito.Di notte, emerge un’altra dote di Oskar: l’arte della tentazione. Appostato dietro i portoni, seduce i passanti, li spinge a rubare. La sua voce infrange le vetrine, aprendo la strada al taccheggio. Un’abilità appresa dalla nonna, abile venditrice al mercato.La madre si immerge sempre più nella religione, e trascina Oskar con sé in chiesa. Qui, durante la Settimana Santa, un tentativo sacrilego – far suonare il tamburo al Gesù Bambino – provoca scandalo e allontanamento.
La madre, intanto, intraprende un percorso autodistruttivo, consumando quantità eccessive di pesce, fino alla morte. Oskar trova un nuovo compagno: Herbert Truczinski, barista dal corpo segnato. Insieme compiono piccoli furti, fino a quando Herbert non trova impiego come custode in un museo navale.Qui, nel museo, si compie l’ultimo atto. Oskar segue Herbert e, insieme, sono attratti da Niobe, polena di legno, presagio di sventura. Herbert, in preda a un’ossessione fatale, tenta un amplesso con la statua, ferendosi a morte. La sua fine è assurda, emblematica.
Oskar, dopo aver lasciato Maria, diventa modello all’Accademia di Belle Arti e trova alloggio da Zeidler, incuriosito dall’infermiera Dorothea. Conosce Klepp, un musicista jazz costretto a letto, e insieme a lui e al chitarrista Scholle forma il trio “The Rhine River Three”. Il gruppo suona alla “Cantina delle Cipolle”, un locale dove i clienti, sbucciando cipolle, trovano sollievo nel pianto. La musica di Oskar e compagni accompagna questo sfogo emotivo. La morte del gestore Schmuh in un incidente pone fine all’impiego del trio. Oskar riceve un’offerta per una carriera da solista dal dottor Dösch. Nonostante un iniziale rifiuto, accetta un anticipo e parte per la Normandia con il pittore Lankes, lasciandosi alle spalle Düsseldorf. Il viaggio verso i bunker della costa atlantica apre una nuova fase.
7. L’ombra della Cuoca Nera e la fuga di Oskar
Nel bunker Dora Sette, Oskar e Lankes trovano rifugio e preparano un pasto a base di pesce. Mentre Lankes si allontana in cerca di materiali per dipingere e per ravvivare il fuoco, i due consumano il cibo accompagnato da vino rosso. Lankes intrattiene Oskar con racconti delle sue esperienze militari nel bunker, evocando la figura del tenente Herzog. L’atmosfera cambia quando Herzog, inaspettatamente, giunge al bunker per un’ispezione, ma viene aggredito e allontanato da Lankes.
L’arrivo di un gruppo di suore, tra cui la giovane novizia Agneta, interrompe la loro routine. Lankes, con la sua fervida immaginazione, paragona le suore a navi a vela, mentre Agneta, spinta dalla curiosità, visita brevemente il bunker. Oskar, rimasto solo, si immerge nel suono del suo tamburo, riflettendo sugli amori passati e sulle perdite subite.
La superiora Scolastica, alla ricerca di Agneta, si avvicina, e Oskar la indirizza verso la foce dell’Orne. La scena delle suore ispira Lankes, che immagina quadri dai titoli evocativi, come “Suore nella marea”. Il successo delle sue opere spinge Oskar a riprendere la carriera di batterista, guidato da Bebra.
Il successo arride a Oskar, sia dal punto di vista economico che artistico, ma la morte di Bebra lo lascia profondamente solo. Per colmare il vuoto, affitta un cane, Lux, e durante una passeggiata si imbatte in un dito umano, ornato da un anello. Questo macabro ritrovamento lo porta a conoscere Vittlar, che in seguito testimonierà in tribunale sugli eventi che ne seguirono. Vittlar racconta del ritrovamento del dito, della creazione di un calco, dell’ossessione di Oskar per il dito, che conserva in un vaso e davanti al quale recita strane preghiere. Narra anche di un episodio in cui, alla guida di un tram con Oskar, assistono all’esecuzione di un uomo, mentre il tamburo di Oskar sembra evocare una spettrale cavalleria polacca.
In un momento di crisi, Oskar consegna a Vittlar il vaso con il dito, chiedendogli di denunciarlo alla polizia. Oskar fugge a Parigi, ma nel giorno del suo trentesimo compleanno viene arrestato. In prigione, riflette sulla sua vita, sull’imminente processo per l’omicidio di suor Dorothea e sulla figura della Cuoca Nera, incarnazione delle sue paure infantili, che lo perseguita senza tregua. Giunto in cima alla scala mobile della metropolitana, Oskar pronuncia le parole “Io sono Gesù”, prima di essere arrestato. Il suo futuro rimane incerto, avvolto dall’ombra incombente della Cuoca Nera.
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