1. L’Anima e il Corpo di un Mito Letterario
Jack London, figura molto amata in Italia, è spesso ridotto a un mito che nasconde la sua vera essenza di scrittore. Questo mito, nato quando era ancora in vita e poi alimentato dai suoi familiari, lo dipinge come un eroe forte e coraggioso, proprio come i personaggi dei suoi libri. In Italia, la sua fama crebbe soprattutto negli anni Venti, quando il fascismo cercava eroi per la sua propaganda. London, con le sue storie di violenza e solitudine, sembrava perfetto. Lui, però, si definiva un rivoluzionario socialista. Le case editrici italiane facevano a gara per pubblicare le sue opere, dai romanzi più famosi a quelli meno conosciuti. Dopo il fascismo, gli editori comunisti si concentrarono sui suoi romanzi di denuncia sociale, come “Il tallone di ferro”, sottolineando il suo lato socialista. Eppure, alcuni critici americani lo vedevano come un precursore del fascismo, per il suo amore per la violenza. Al di là delle diverse interpretazioni, London ha portato una ventata di novità nella letteratura italiana, anticipando scrittori come Hemingway e Faulkner. I suoi libri parlano di libertà, di avventura, di vita, di morte, di amore e di paura. Temi che toccano il cuore di tutti, in ogni parte del mondo. La sua vita, breve e intensa come quella di Guy de Maupassant, e la sua grande popolarità, lo avvicinano allo scrittore francese. Entrambi, pur essendo diversi, vedevano il mondo in modo forte e chiaro, influenzati da esperienze difficili e da teorie filosofiche. Spesso la critica non ha capito London, prendendo troppo alla lettera le sue idee politiche senza capire la sua complessità. Nonostante questo, London è uno degli scrittori americani più venduti e tradotti. Forse, ad allontanare la critica, ha contribuito la sua immagine di scrittore che scriveva per soldi. Ma, anche se non tutte le sue opere sono perfette, molte sono dei capolavori. La critica americana ha spesso frainteso il suo socialismo, non comprendendo la sua esperienza di operaio e la forza delle sue previsioni sul futuro. “Il tallone di ferro”, ad esempio, anticipa situazioni sociali che oggi sembrano molto attuali. La sua vita è stata segnata da ingiustizie, soprattutto dalla mancanza del padre. Una mancanza che ha influenzato profondamente la sua vita e i suoi libri. Ha vissuto tra eccessi e momenti di rinascita, tra la dipendenza da alcol e droga e la ricerca di purezza e amore. Nonostante le sue debolezze, Jack London ha lasciato un segno profondo, creando un mito di scrittore-avventuriero che continua a vivere nei suoi libri. Un esempio di questo mito si trova in “Il Tallone di Ferro”, con il personaggio di Ernest Everhard. Avis, sua moglie, racconta la storia di Ernest, un uomo che ha dedicato la sua vita alla libertà. Il loro primo incontro avviene a casa del padre di Avis, un professore. Ernest, invitato come rappresentante degli operai, colpisce subito per il suo aspetto e la sua franchezza. Durante la cena, attacca la religione, definendola lontana dalla realtà degli operai e al servizio dei ricchi. Il dibattito si fa acceso, mostrando la forza delle idee di Ernest, un uomo carismatico e pronto a lottare per la giustizia sociale.2. Il Prezzo del Dividendo
Ernest Everhard emerge con forza, catturando l’attenzione. In un dibattito acceso, sfida la narratrice e un vescovo a confrontarsi con la realtà della lotta di classe, non un odio fomentato, ma una legge di sviluppo sociale. La sfida è diretta: indagare sul caso di Jackson, operaio segnato da un grave incidente sul lavoro. La narratrice accetta e incontra Jackson, uomo umile, mutilato nel corpo. L’indagine rivela l’ingiustizia: l’avvocato di Jackson ammette la disparità legale tra operai e aziende, i capireparto confessano di aver mentito per proteggere il lavoro, le famiglie. La stampa tace, asservita al potere industriale. Il Colonnello Ingram conferma: la legge è uno strumento nelle mani dei potenti. Le mogli dei proprietari delle filande, interpellate, mostrano indifferenza, giustificando l’abbandono di Jackson con argomenti classisti. La narratrice comprende: la società intera è complice di un sistema che sacrifica i lavoratori al profitto. Il caso di Jackson è un simbolo, la brutalità celata dietro il progresso industriale, una macchina che rende tutti schiavi, oppressori e oppressi.8. La Trappola di Chicago
Nel 1915, un’azione rivoluzionaria porta alla liberazione di molti prigionieri, ma Arthur Simpson perde la vita a causa delle torture. Avis ed Ernest trovano un rifugio sicuro, dove vivono un periodo di forte unione e attività clandestina. In questo nascondiglio, incontrano altri rivoluzionari e organizzano la lotta. Un giorno, il giovane ricco Philip Wickson scopre il loro rifugio. Viene catturato, ma invece di essere ucciso, viene educato agli ideali rivoluzionari. Wickson diventa così un agente segreto per la causa, pur continuando a fingersi un membro dell’alta società. Nel frattempo, l’Oligarchia rafforza il suo potere, creando istituzioni solide e un gruppo di mercenari. La classe al potere sviluppa una rigida morale di dominio, credendo di difendere la civiltà dal caos. Nonostante la repressione, il desiderio di giustizia continua ad alimentare la rivoluzione. Mentre l’Oligarchia sfrutta il popolo, i rivoluzionari progettano una grande rivolta per il 1918, scegliendo Chicago come punto centrale. Il Tallone di Ferro, però, prevede le mosse dei rivoluzionari e prepara una trappola proprio a Chicago. Avis, sotto copertura come agente, viene mandata in città e scopre l’inganno. Chicago è isolata: la rivolta è stata manovrata per fallire e diventare un massacro. Durante il viaggio in treno verso Chicago, Avis e il suo compagno Hartman capiscono che sta per accadere una catastrofe. Arrivano in una Chicago silenziosa e inquietante, dove avvertono la tensione e i primi segni di violenza. Hartman avverte Avis di stare attenta a Knowlton, sospettato di essere un traditore. Chicago è pronta a esplodere in una rivolta manipolata, e Avis e Hartman sono intrappolati nel cuore di questo piano.9. La Comune di Chicago
A Chicago, la situazione degenera in un istante. Il suono delle esplosioni e delle sirene fa da preludio alla rivolta. Il popolo dell’abisso, un’onda di umanità disperata, si riversa nelle strade, dando il via a una guerriglia urbana che vede coinvolti rivoluzionari, mercenari e la stessa popolazione. La narratrice, testimone diretta, osserva la cruda realtà della repressione. I mercenari, armati fino ai denti, aprono il fuoco sulla folla, trasformando le vie della città in un carnaio. Garthwaite interviene, salvando la narratrice dalla carneficina. I rivoluzionari, in un disperato tentativo di contrastare il nemico, lanciano attacchi aerei con palloni aerostatici carichi di esplosivi, mirando alle fortezze avversarie. Questi attacchi, pur ottenendo qualche risultato, causano enormi perdite. La rivolta di Chicago, nonostante la strenua resistenza, viene schiacciata nel sangue. La repressione dilaga in tutto il paese, con il Tallone di ferro impegnato a spegnere ogni focolaio di ribellione. Gruppi di terroristi, nati in questo clima di sconforto, complicano ulteriormente la lotta rivoluzionaria con azioni violente e isolate. La disfatta di Chicago segna un punto di svolta per la rivoluzione, dando inizio a una fase di repressione ancora più dura.Abbiamo riassunto il possibile
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