1. Un Formicolio Inquietante
Un formicolio all’inguine, inizialmente ignorato per via di una certa tendenza all’ipocondria, diventa un pensiero fisso. Le continue auto-ispezioni non rivelano nulla, ma il dubbio si insinua. Dopo una settimana, compare una macchia rosata, subito scambiata per una semplice irritazione. Ma la macchia cambia, si fa più intensa, e nel giro di un’altra settimana si trasforma in una chiazza rossastra proprio alla base del pene. L’idea dell’irritazione svanisce, lasciando spazio a un’inquietudine crescente. In quelle stesse settimane, un desiderio sessuale insolitamente forte si era fatto strada, inizialmente accolto come un piacevole risveglio nella relazione con Claire. Ma ora, anche questo sintomo si aggiunge al quadro, alimentando i dubbi. La preoccupazione si trasforma in paura, la paura del cancro. Una telefonata notturna al dottor Gordon, il medico curante, si conclude con la decisione di aspettare il mattino seguente per una visita.2. La Metamorfosi Mammaria
A causa di un improvviso cambiamento ormonale, descritto come un’esplosione di cromosomi, il protagonista si trasforma in un seno. La sua nuova forma è quella di una grossa ghiandola mammaria, simile a una palla, pesante e spugnosa. Nonostante la trasformazione, conserva in parte le funzioni vitali, come la circolazione e la respirazione, ma in modo ridotto. La sua anatomia è ora principalmente composta da tessuto grasso, con un capezzolo che presenta diciassette aperture, i dotti del latte. La pelle è liscia e chiara, mentre il capezzolo è di un rosa acceso. Scopre che la sua voce proviene da una piccola fessura nel corpo, e il capezzolo, molto sensibile, sembra derivare da parti del suo precedente organo maschile.Dopo la trasformazione, a causa dello shock e della perdita dei sensi, viene sedato. Inizialmente, le cure quotidiane sono dolorose, ma poi le attenzioni dell’infermiera verso il suo nuovo corpo diventano fonte di piacere erotico. Questa sensazione è amplificata dal fatto di essere immobile e di non poter vedere. I medici lo studiano, e lui si sente come un animale in mostra. Pur avendo perso dignità e privacy, la sua priorità è rimanere lucido e non impazzire.Nonostante la disperazione e la consapevolezza che non potrà tornare come prima, non vuole morire, spinto da una paura profonda. Il medico interpreta la sua sopravvivenza come segno di forza, ma il protagonista, pur accettando questa visione, sa di non potersi arrendere all’orrore della sua nuova vita. La sua capacità di ragionare e rimanere lucido diventano il suo unico modo per affrontare questa situazione assurda.4. La Crisi di Fede e la Visita Inaspettata
Una visita inattesa sconvolge l’uomo ricoverato in ospedale: Arthur Schonbrunn, vecchia conoscenza e capo dipartimento, si presenta nella sua stanza. Quello che doveva essere un momento di sollievo si trasforma in un’umiliazione. Arthur, vedendo l’uomo trasformato, scoppia in una risata incontrollabile, ferendolo profondamente. L’episodio innesca una profonda crisi. L’uomo inizia a dubitare della sua stessa metamorfosi, arrivando a considerarla un’allucinazione o un sogno. Il dottor Klinger, però, insiste sulla concretezza della trasformazione, escludendo che si tratti di una fissazione mentale. L’uomo, tormentato, oscilla tra la paura di essere impazzito e la difficoltà di accettare l’incredibile realtà . Nel dialogo con Klinger, emergono suggestioni letterarie: la metamorfosi viene collegata a Gogol’ e Kafka, autori studiati e insegnati dall’uomo. Nonostante la ricerca di una spiegazione razionale, Klinger ribadisce che si tratta di un evento reale e inspiegabile. La visita del padre, la domenica, offre un ulteriore confronto. In un momento di lucidità , l’uomo chiede al padre se sia pazzo e quale sia la natura della sua trasformazione. Il padre, cercando di confortarlo, inizialmente conferma l’idea della malattia mentale, per poi ritrattare, confondendolo ulteriormente. Eppure, nelle parole del padre, l’uomo percepisce un barlume di verità : forse non è un seno, ma un malato di mente. Pur nella confusione, nasce la determinazione di lottare contro la “pazzia” e di tornare alla normalità . Rimane un’inquietudine di fondo, un interrogativo sulla possibilità di una trasformazione completa, fino alla produzione di latte: il confine tra realtà e follia è sempre più labile.5. La Parola si Fa Carne
Sono passati quindici mesi, la vita scorre tranquilla, anche se si teme un peggioramento. Claire continua le sue visite, ogni giorno. Dedica la prima parte di ogni visita al benessere del protagonista, poi lo aiuta a studiare Shakespeare. L’ascolto delle tragedie di Shakespeare, iniziato con l’Amleto regalato dagli Schonbrunn, riempie molte ore della giornata. È un modo per distrarsi, anche se a volte è difficile capire il linguaggio e la mente tende a vagare.Nonostante l’impegno nel seguire le storie degli eroi di Shakespeare, le sofferenze personali sembrano sempre più grandi. Il protagonista ripensa al testo di Shakespeare che usava all’università , cerca significati dimenticati con l’aiuto di Claire. Vuole dare un senso all’ascolto delle opere, che altrimenti sarebbe solo un passatempo.Ammira molto Olivier e la sua bravura come attore. Di sera, imita i suoi monologhi, soprattutto il discorso della morte di Otello. Ma si interrompe subito, perché si sente osservato. Gli sembra di esagerare, di essere patetico, non adatto alla sua condizione.Parlando con il dottor Klinger, riflette sulla trasformazione che ha subito. Si chiede se possa essere considerata una forma d’arte estrema, come le opere di Kafka, Gogol’ o Swift. Arriva a dire di essere più kafkiano di Kafka, perché ha trasformato la parola in carne.Pensa di poter sfruttare la sua condizione per diventare famoso e ricco. Immagina un futuro di eccessi, di perversioni, magari con un complice. Desidera liberarsi da tutto: dalle regole, dal rapporto con Claire, dalla figura del padre, dall’ascolto continuo di Shakespeare.La poesia di Rilke, “Torso arcaico di Apollo”, risuona come un avvertimento. Klinger, parlando della sua condizione, fa capire che la gente non crederebbe mai alla sua trasformazione. Meglio non parlarne con nessuno. La poesia di Rilke invita a cambiare profondamente la propria vita, di fronte alla realtà .Abbiamo riassunto il possibile
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