Contenuti del libro
Informazioni
“Il segreto del faraone nero” di Marco Butichi sembra un thriller storico pazzesco che lega millenni di storia e intrighi. Si parte dall’antico Egitto con il misterioso Faraone Nero Shebitqo e un potere arcano, per poi saltare nel Settecento e seguire l’ascesa della potente famiglia Goldmeiner, che costruisce la sua fortuna con la finanza e il potere, muovendosi tra Hannover, Londra e Parigi, incrociando vite come quella del marinaio Thomas Carroll. La trama si snoda attraverso eventi storici cruciali, dalla Rivoluzione Americana con battaglie navali e ammutinamenti, fino alla campagna napoleonica in Egitto dove un archeologo scopre indizi su una piramide nascosta e il suo tesoro egizio. Il libro non risparmia i lati oscuri del Novecento, esplorando i legami dei Goldmeiner con i nazisti, la loro ratline per l’oro rubato e le vie di fuga, toccando le atrocità di Birkenau attraverso personaggi come Rena Lorch e intrecciando spionaggio e segreti. Arriviamo poi ai giorni nostri con Oswald Breil, un agente del Mossad che indaga sulla morte dei genitori e scopre la rete di potere della famiglia Goldmeiner e la loro connessione con una società segreta Magén, portando a una caccia globale che unisce archeologia, finanza illecita e una resa dei conti finale nel deserto egiziano per quel tesoro antico. È una storia enorme che promette avventura e segreti che cambiano il corso della storia.Riassunto Breve
Una potente famiglia di banchieri, i Goldmeiner, costruisce un impero finanziario attraverso i secoli, partendo da Hersh Schmidl nel Settecento che finanzia entrambi gli schieramenti in guerra. Questa famiglia si lega a una società segreta, il Magén, e influenza eventi storici, accumulando ricchezze e potere. Parallelamente, si intrecciano storie di persone colpite dalle loro azioni, come Thomas Carroll, un marinaio che diventa un ribelle, e la famiglia Conway, rovinata dai Goldmeiner, con Richard Conway che diventa un pirata per vendetta. La famiglia Goldmeiner è coinvolta in affari illeciti, inclusi finanziamenti ai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, l’uso di oro rubato dai campi di sterminio e la creazione di reti di fuga per criminali nazisti. Un antico segreto, legato a un faraone egizio dell’ottavo secolo a.C., Shebitqo, e a un tesoro nascosto nella sua piramide, diventa un elemento centrale. L’archeologo Claude de Duras scopre la piramide durante la campagna napoleonica, ma la sua posizione rimane segreta, legata a documenti che finiscono nelle mani dei Goldmeiner. Nel presente, Oswald Breil, il cui padre è stato ucciso per aver scoperto i segreti della “Sinagoga di Satana” (legata al Magén e ai Goldmeiner), indaga sulla famiglia. Scopre la loro vasta rete criminale, i legami con i nazisti e la corruzione. La ricerca del tesoro egizio porta a una resa dei conti nel deserto. Oswald Breil, insieme ad altri, cerca la piramide di Shebitqo, mentre Cora Goldmeiner e un alleato russo cercano di fermarli e impossessarsi del tesoro. Nello scontro finale, Cora e il suo alleato muoiono, la piramide viene scoperta e il tesoro protetto. La banca Goldmeiner fallisce a seguito delle indagini e della pubblicità negativa, e la storia criminale della famiglia viene esposta. Samuel Goldmeiner, creduto morto, tenta un ultimo attacco ma viene fermato. Lo scettro del faraone, trovato nella tomba, gioca un ruolo in questo scontro.Riassunto Lungo
1. L’Eco dei Secoli
Eventi nell’antico Egitto e Giudea
Nell’ottavo secolo a.C., in Giudea, l’esercito egiziano del Faraone Shebitqo si prepara ad aiutare le truppe del fratello Taharka contro gli Assiri guidati da Sennacherib. L’arrivo dei rinforzi è ritardato da una piaga di locuste, e l’esercito di Taharka subisce una dura sconfitta. A seguito di ciò, Taharka e il generale Rihab tramano contro Shebitqo, cercando un accordo con gli Assiri. Shebitqo, intanto, confida nel potere divino e in un antico scettro. L’avanzata assira verso Gerusalemme si arresta improvvisamente a causa di una grave epidemia che colpisce duramente le truppe di Sennacherib, costringendole a ritirarsi. Questo evento viene visto come opera dei poteri dello scettro di Shebitqo. Nonostante ciò, Rihab e Taharka portano a termine il loro piano e assassinano Shebitqo. Il suo auriga fedele, Jal, riesce a fuggire. Insieme all’architetto Karam, Jal recupera il corpo mummificato di Shebitqo e lo nasconde in una piramide segreta che il faraone aveva fatto costruire, usando il corpo di un servo per la sepoltura ufficiale.
Nuove strategie finanziarie e una fuga nel Settecento
Molti secoli dopo, nel 1760, ad Hannover, un giovane banchiere ebreo ungherese di nome Hersh Schmidl presenta al suo capo, Baumann, un’idea innovativa per finanziare i conflitti: offrire prestiti a entrambe le parti in guerra per assicurarsi sempre un guadagno o il recupero del capitale. Questa mossa porta Schmidl a un rapido e grande successo. Più tardi, durante un viaggio d’affari ad Amburgo, incontra Thomas, un giovane calzolaio che ama le navi. Un evento drammatico cambia la vita di Thomas: uccide accidentalmente il suo patrigno ubriaco. Per sfuggire alle conseguenze, è costretto a fuggire e a nascondersi su una nave da guerra inglese, la HMS Royal George.
Un segreto nel presente
Passando a tempi più recenti, nel 2018, Oswald Breil, che in passato è stato un agente dei servizi segreti israeliani, raggiunge la sua madre adottiva a Tel Aviv, che sta morendo. Poco prima di spegnersi, la donna gli svela che suo padre fu assassinato. Il motivo? Aveva scoperto i segreti di un gruppo molto potente, chiamato la “Sinagoga di Satana”, che sembra avere un grande impatto sugli eventi di tutto il mondo.
Come si conciliano eventi storici distanti secoli con poteri magici e oscure cospirazioni?
Il capitolo presenta una narrazione che salta attraverso i secoli, mescolando eventi storici (come le guerre assire o lo sviluppo finanziario) con elementi che sembrano attingere al soprannaturale (lo scettro) e alla cospirazione (la “Sinagoga di Satana”). Questa giustapposizione solleva dubbi sulla coerenza logica e sulla plausibilità degli eventi, soprattutto quando si attribuiscono svolte storiche a poteri arcani o a gruppi segreti senza un chiaro fondamento. Per esplorare come si possano tessere insieme epoche diverse in modo narrativo, o per analizzare criticamente l’uso di teorie cospirative e elementi fantastici nella finzione, si possono consultare testi sulla teoria della narrativa e sulla storiografia. Autori che scrivono di storia o di sociologia del potere potrebbero offrire prospettive diverse.2. Oro, Navi e un Antico Segreto
Spinto da una grande ambizione, Hersh Schmidl lascia il suo posto nella banca Baumann per inseguire la propria fortuna, cambiando il suo nome in Goldmeiner. Costruisce il suo potere finanziario con una strategia molto decisa, che lo porta ad acquistare miniere d’oro e a concedere prestiti a diverse nazioni, incluse quelle che si stavano riprendendo dalla Guerra dei Sette Anni.La Scalata di Goldmeiner
Goldmeiner decide di stabilirsi a Londra, un centro cruciale per i suoi affari, e inizia a costruire una rete di contatti importanti nel mondo della politica. Tra questi, incontra Lord Bute, una figura influente. La sua ricerca di opportunità lo porta anche a viaggiare fino a San Pietroburgo, dove propone finanziamenti all’imperatrice Caterina. Durante questo soggiorno, l’ammiraglio Burnakov gli mostra un amuleto che assomiglia in modo sorprendente al suo. L’ammiraglio rivela l’esistenza di un’antica leggenda che parla di un regno dimenticato e di un legame segreto che unisce coloro che possiedono queste “stelle”, suggerendo che appartengano a una stirpe destinata a detenere il potere.Il Viaggio di Thomas
Parallelamente, il giovane calzolaio Thomas è costretto a fuggire da Amburgo dopo un brutto incidente con il suo patrigno, Hans. Per scappare, si imbarca di nascosto sulla HMS Royal George, la nave ammiraglia inglese. La sua vita prende una svolta inaspettata durante un attacco da parte dei francesi: Thomas dimostra un coraggio eccezionale riuscendo a riparare una vela danneggiata in un momento critico. Questo atto gli fa guadagnare l’ammirazione dell’ammiraglio Hawke e persino del primo ministro Lord Bute, che decidono di aiutarlo a entrare nell’accademia navale per diventare ufficiale.Incontri e Pericoli
Divenuto guardiamarina, Thomas inizia il suo primo incarico sulla HMS Good Hope sotto la guida del tenente Ward. Poco dopo, a Gravesend, subisce un’aggressione: è il suo patrigno Hans, che lo ha cercato per vendicarsi dopo essere stato licenziato proprio da Goldmeiner. Nonostante la ferita, Thomas sceglie di non rivelare chi lo ha aggredito per evitare che il suo passato difficile venga di nuovo a galla. Durante un periodo di licenza, ha l’occasione di visitare la famiglia del suo amico Richard Conway e in questa circostanza sviluppa un legame speciale con la sorella di Richard, Lizzy.Destini Incrociati
Mentre Thomas costruisce la sua carriera in marina, Goldmeiner prosegue la sua ascesa in Europa. Si sposta a Parigi, dove usa la sua astuzia per influenzare il conte Frasier, un cortigiano molto potente. Riesce a manipolarlo per ottenere finanziamenti per la Francia e la Spagna, consolidando ulteriormente la sua influenza. Come parte di questo accordo strategico, Goldmeiner arriva a sposare la figlia del conte Frasier. Le vite di Goldmeiner e Thomas, apparentemente molto diverse, si muovono su percorsi che, sebbene lontani, sono legati da eventi inattesi e connessioni nascoste, mentre entrambi perseguono le loro ambizioni in mondi distinti.Davvero bastava rattoppare una vela per passare da calzolaio fuggiasco a candidato ufficiale della Royal Navy, con tanto di sponsorizzazione del Primo Ministro?
Il capitolo presenta la fulminea ascesa sociale del giovane Thomas come una conseguenza quasi automatica di un singolo atto di coraggio. Questa narrazione, sebbene avvincente, trascura completamente le complesse e rigide strutture sociali, le dinamiche di classe e i meccanismi di reclutamento e avanzamento della marina britannica nel XVIII secolo. Un salto di status così drastico, dal fondo della scala sociale ai ranghi della nobiltà (necessaria per diventare ufficiale), richiedeva ben più di un’azione eroica isolata; implicava patronage potenti, connessioni familiari, un’educazione adeguata e la navigazione di un sistema sociale estremamente stratificato. Per comprendere meglio le lacune di questa rappresentazione, sarebbe utile approfondire la storia sociale della Gran Bretagna nel Settecento e la storia della Royal Navy, magari leggendo autori che si sono occupati della vita a bordo e delle classi sociali dell’epoca.3. La Caduta dei Conway e la Ribellione del Good Hope
A Londra, il banchiere Hersh Goldmeiner accresce notevolmente il suo potere finanziario. Sfrutta la grave crisi economica che colpisce la famiglia Conway, causata da un cattivo raccolto e da un’epidemia orchestrata dal suo scagnozzo Hans Foster. In questo modo, riesce a ottenere il titolo nobiliare del barone Geoffrey Conway. La rovina spinge Geoffrey al suicidio, lasciando sua figlia Elizabeth, sorella di Richard, senza mezzi. Elizabeth è così costretta a diventare serva nella casa di Goldmeiner.La situazione a Boston
Intanto, nella città coloniale di Boston, cresce una forte tensione tra i sudditi della Corona e le truppe britanniche, presenze sempre più opprimenti. Il brigantino Good Hope è assegnato alla difesa del porto in questo clima teso, con a bordo gli ufficiali Thomas Carroll e Richard Conway. Purtroppo, il comandante della nave, Ward, si distingue per la sua estrema crudeltà verso l’equipaggio, infliggendo punizioni severe e ingiuste. Questo comportamento crea un profondo malcontento e risentimento a bordo, preparando il terreno per eventi drammatici. La situazione generale in città è pronta a esplodere.Il massacro e la ribellione
La tensione culmina nel tragico massacro del 5 marzo 1770. Ward ordina di sparare sui civili disarmati che protestano. Richard si rifiuta di eseguire un ordine così crudele. Thomas interviene subito per proteggere l’amico, ma Ward li attacca entrambi con violenza. Per legittima difesa, Richard spara e uccide il comandante Ward. A questo punto, Thomas, Richard e gran parte dell’equipaggio del Good Hope decidono di ammutinarsi. Fuggono dalla nave e dalla città, diventando così ricercati dalle autorità britanniche.Elizabeth a Boston
Nel frattempo, anche Elizabeth giunge a Boston. Si trova in città al seguito dei Goldmeiner, che si sono trasferiti per affari. Appena arrivata, cerca notizie del fratello Richard, di cui non sa nulla. Purtroppo, viene rapidamente arrestata dalle autorità britanniche, che la identificano come la sorella di un ammutinato. Le forze inglesi decidono di tenerla in ostaggio per fare pressione su Richard. Intanto, Goldmeiner apre una banca in città e inizia a finanziare segretamente i coloni ribelli, un’attività che attira l’attenzione del commodoro Hood.Il salvataggio e la fuga
Thomas e Richard vengono a sapere della prigionia di Elizabeth. Decidono di elaborare un piano audace per liberarla dalla prigione. Mascherano il brigantino per non essere riconosciuti e usano barche da pesca per bloccare l’imboccatura del porto con una catena. Attaccano la prigione direttamente dal mare, riuscendo a irrompere nell’edificio. Trovano Elizabeth e la liberano rapidamente. Durante la fuga verso le barche, Thomas affronta e uccide Hans Foster, l’uomo che aveva causato la rovina della famiglia Conway. Riescono a tornare a bordo del Good Hope, portando in salvo anche il nostromo Danielson, rimasto ferito durante l’azione. La catena posizionata all’uscita del porto intrappola e danneggia le navi inglesi che cercano di inseguirli. Questo permette al Good Hope di fuggire senza essere catturato. La nave viene riarmata e si dirige verso sud per trovare rifugio. A bordo, Thomas chiede a Elizabeth di sposarlo, e Richard, felice per la sorella, acconsente a celebrare le nozze.Come può un capitolo trattare con tanta disinvoltura la morte di un personaggio durante un interrogatorio e un atto di giustizia sommaria senza indagarne le implicazioni?
Il capitolo presenta eventi cruciali, come il decesso di Robert Goldmeiner durante un confronto con un agente egiziano e l’uccisione di Samuel Goldmeiner da parte di Oswald Breil, in modo quasi incidentale. Questa narrazione superficiale non affronta le profonde questioni etiche e legali che tali azioni sollevano. Per una comprensione più completa delle dinamiche di potere, giustizia e violenza, sarebbe opportuno esplorare discipline come la filosofia del diritto, la criminologia e l’etica, magari leggendo autori che si sono occupati di questi temi complessi.11. Il Tesoro del Faraone Nero e la Caduta dei Goldmeiner
Cora Goldmeiner perde il controllo del Magén, che passa nelle mani di Augusto Sabelli. Intanto, la sua banca attraversa una grave crisi finanziaria, con indagini in corso e un forte calo del valore delle azioni. Per cercare una via d’uscita e per vendicarsi, Cora si allea con Vilen Daniakov, un potente uomo d’affari russo con un passato nel KGB. Gli cede metà della banca in cambio di denaro e supporto. Daniakov, in risposta, organizza un attentato con l’esplosivo contro Sabelli, colpendolo durante una riunione del Magén che si tiene nel suo castello.La ricerca della piramide in Egitto
Parallelamente, Oswald Breil, Sara Terracini, Rolff e Jal al Karam si trovano in Egitto, vicino ad Assuan, alla ricerca di una piramide sepolta. Utilizzano vecchie mappe per guidarsi e un georadar, trainato da un cammello, per scandagliare il terreno. Riescono così a localizzare la piramide di Shebitqo, noto come il Faraone Nero. Decidono di prepararsi ad aprire un varco per accedervi, pianificando l’uso di esplosivi.L’imboscata e la trappola mortale
Cora e Daniakov scoprono dove si trova la squadra di Breil e li raggiungono in Egitto. Organizzano un’imboscata al sito di scavo. Durante l’attacco, uccidono Jal al Karam e riescono a catturare Breil, Sara e Rolff. Li costringono a entrare nella piramide, quindi sigillano l’ingresso per intrappolarli. Per assicurarsi la loro morte e potersi impadronire del tesoro, immettono gas di scarico all’interno, cercando di asfissiarli.La scoperta nella piramide e la fuga audace
Una volta dentro la piramide, Breil trova il corpo di Rolff, ucciso dagli uomini di Daniakov prima di essere intrappolato. Scopre anche che Rolff aveva lasciato una scorta di esplosivo Semtex. Esplora la piramide insieme a Sara e Bernstein, un altro membro della squadra. Trovano la tomba del Faraone Nero, che è rimasta intatta per millenni, e scoprono i resti di Olivier Dubois, un uomo che aveva collaborato con Claude de Duras. Utilizzando l’esplosivo trovato, Breil e Hedas, un altro componente del gruppo, piazzano delle cariche vicino al magazzino di Daniakov, situato in superficie. L’esplosione che ne deriva è potente, uccide Daniakov, Cora e la maggior parte dei loro uomini, innescando altre esplosioni a catena. Breil e la sua squadra riescono così a fuggire dalla piramide prima di soccombere al gas.Le conseguenze e il riconoscimento ufficiale
Le autorità egiziane arrivano sul luogo. Breil si presenta e chiede di parlare direttamente con il presidente. Due mesi dopo questi eventi, la piramide viene completamente portata alla luce e aperta al pubblico come museo. Sara tiene un discorso durante la cerimonia di inaugurazione. Breil e la sua squadra israeliana ricevono un’importante onorificenza dall’Egitto, l’Ordine del Nilo, per il loro ruolo nella scoperta. Breil, in quell’occasione, espone anche alcuni simboli che rappresentano il male e che sono legati alla famiglia Goldmeiner, rivelando pubblicamente la loro natura criminale.L’ultimo scontro e la fine dei Goldmeiner
In un momento successivo, mentre si trovano su un aereo diretto in Alaska, Breil e Sara vengono attaccati da Samuel Goldmeiner. Samuel, il padre di Cora, era creduto morto, ma si presenta per un ultimo confronto. Bernstein, reagendo rapidamente, usa lo scettro del Faraone Nero per rompere un finestrino dell’aereo, causando una decompressione improvvisa. Nella confusione che segue, Samuel viene ucciso dalla squadra di Breil. A seguito delle indagini e della cattiva pubblicità generata dagli eventi, la banca Goldmeiner fallisce definitivamente. La storia criminale della famiglia Goldmeiner viene così completamente esposta e resa nota.Come si spiegano le apparizioni provvidenziali di personaggi e oggetti cruciali all’interno di una trappola mortale?
Il capitolo presenta una sequenza di eventi in cui i protagonisti, intrappolati in una piramide sigillata e gassati, riescono a fuggire grazie alla presenza di esplosivi e all’intervento di membri della squadra non menzionati tra i catturati. La narrazione suggerisce che Rolff, ucciso prima di essere intrappolato, abbia lasciato l’esplosivo all’interno, e che Bernstein ed Hedas si trovassero anch’essi nella piramide. Questa concatenazione di coincidenze e l’improvvisa comparsa di personaggi e risorse nel luogo e nel momento esatto in cui sono necessari per la fuga sollevano interrogativi sulla coerenza interna e sulla plausibilità degli eventi. Per approfondire come le trame gestiscono o meno le necessità narrative rispetto alla logica interna, si possono esplorare i principi della costruzione del racconto e le tecniche narrative, magari studiando autori che si sono confrontati con la gestione del caso e della necessità nella finzione, come ad esempio A. Manzoni o V. Hugo.Abbiamo riassunto il possibile
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