Letteratura

Il Piccolo Principe

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1. L’incontro nel Deserto e i Disegni Incompresi

A sei anni, un’immagine di un boa che inghiotte un elefante in un libro sulla foresta vergine, ispira un bambino a disegnare. Il suo primo disegno, però, viene scambiato per un cappello dagli adulti. Anche un secondo disegno, che mostra l’interno del boa, non viene compreso. Gli adulti consigliano al bambino di dedicarsi a studi più concreti. Deluso, abbandona l’arte e, crescendo, diventa pilota. Un giorno, a causa di un guasto al motore, è costretto a un atterraggio di emergenza nel deserto del Sahara. Solo, con poca acqua, viene svegliato all’alba da una voce sottile che chiede: “Per favore, disegnami una pecora!”. Il pilota, sorpreso, scopre un bambino biondo, il Piccolo Principe. I primi tentativi di disegnare una pecora non soddisfano il principe. Esasperato, il pilota disegna una cassetta, dicendo che la pecora è dentro. Il Piccolo Principe, con sua grande sorpresa, accetta il disegno.

2. Il Pianeta del Piccolo Principe e i Baobab

Il piccolo principe, incuriosito dall’aeroplano, chiede al narratore se anche lui sia “caduto dal cielo”, svelando così la sua provenienza da un altro mondo. Anche se non lo dice apertamente, lascia intendere di venire da un luogo non troppo lontano. Il suo pianeta è minuscolo, grande quanto una casa: l’asteroide B 612, un piccolo corpo celeste scoperto da un astronomo turco. Questo astronomo, però, non fu preso sul serio per via dei suoi abiti tradizionali, a dimostrazione di quanto gli adulti si fermino spesso all’apparenza. Gli adulti si interessano solo a numeri e dettagli, perdendo di vista le cose importanti. Il narratore teme di diventare come loro, dimenticando il suo piccolo amico e iniziando a pensare solo alle cifre. Un pericolo incombe sul pianeta del piccolo principe: i baobab. Questi alberi, se non vengono estirpati subito, crescono a dismisura fino a distruggere il pianeta. Per questo, il piccolo principe si dedica ogni giorno a estirpare i germogli di baobab, un lavoro che richiede impegno e costanza. I baobab sono come i problemi: se non li affronti subito, diventano troppo grandi per essere gestiti.

3. Il valore dei sentimenti e l’addio al fiore orgoglioso

Il quinto giorno, una domanda sorge spontanea nel piccolo principe: a cosa servono le spine dei fiori? Il pilota, intento a riparare il suo aereo, risponde in modo frettoloso, suscitando lo sdegno del bambino. Il piccolo principe lo accusa di parlare come gli adulti, che si perdono in cose apparentemente serie, dimenticando ciò che conta davvero. Un uomo, che si crede serio, in realtà non è altro che un fungo, incapace di cogliere la bellezza e i sentimenti. L’esistenza del fiore unico del piccolo principe è fondamentale, la sua possibile scomparsa, causata da una pecora, sarebbe come se tutte le stelle si spegnessero all’improvviso. Il piccolo principe scoppia in lacrime e il pilota, commosso, abbandona i suoi attrezzi per consolarlo, promettendogli di proteggere il suo amato fiore. Il fiore del piccolo principe nasce da un seme portato chissà da dove, rivelandosi vanitoso ed esigente. La sua bellezza è il risultato di una lunga preparazione, e quando finalmente sboccia, richiede subito molte attenzioni. Nonostante le sue spine, il fiore ha paure immotivate, come quella delle tigri e delle correnti d’aria. Il piccolo principe, inizialmente incantato, inizia a sentirsi confuso e triste per le parole del fiore. Capisce di aver sbagliato a non dare importanza ai gesti, come il profumo e la luce che il fiore donava. Ammette di essere stato troppo giovane per capire la tenerezza nascosta dietro le sue piccole astuzie. Quando arriva il momento di partire, il piccolo principe si prende cura del suo pianeta, pulendo i vulcani ed estirpando gli ultimi germogli di baobab. L’addio al fiore è un momento toccante. Il fiore, sorprendentemente, non lo rimprovera, ma gli chiede scusa e lo invita a essere felice. Gli confessa il suo affetto e rifiuta la protezione della campana di vetro, mostrando un orgoglio che nasconde la tristezza e la fragilità del momento.

4. Figure Adulte e Strani Pianeti

Il viaggio inizia con l’esplorazione di una serie di asteroidi. Il primo ospita un re, vestito di porpora e seduto su un trono. L’unico abitante di un piccolo mondo, ma si considera sovrano dell’intero universo. Il re vuole che i suoi ordini siano eseguiti, ma solo se sono ragionevoli. Il piccolo principe, considerato un suddito, si vede offrire cariche importanti, ma decide di proseguire il viaggio, percependo l’assurdità di quel potere solitario.Proseguendo, si arriva a un asteroide dove vive un uomo d’affari. Quest’uomo è sempre impegnato a contare le stelle, convinto di possederle. Accumula numeri senza altro scopo che diventare ricco e comprare altre stelle, definendosi serio e preciso. Ma per il piccolo principe, possedere stelle senza prendersene cura è un’attività inutile.Il quinto pianeta è abitato da un lampionaio. Il suo compito è accendere e spegnere un lampione ogni minuto. Un tempo questa attività aveva un senso, ma ora, con la rotazione accelerata del pianeta, è diventata una fatica senza fine. Eppure, il lampionaio continua a farlo, per rispettare la consegna ricevuta. Il piccolo principe ammira questa dedizione, diversa dall’egoismo e dalla vanità degli altri adulti. Il lampionaio, pur desiderando riposo, continua a lavorare, dimostrando un impegno che lo rende unico.

5. Incontri e Segreti sulla Terra

Il sesto pianeta è dieci volte più grande del precedente. Qui, il piccolo principe incontra un geografo, immerso nella scrittura di libri enormi. Il geografo si definisce uno studioso di mari, fiumi, città, montagne e deserti, ma ammette di non conoscere il proprio pianeta, non essendo un esploratore. Il suo compito è accogliere gli esploratori, interrogarli, annotare i loro racconti e verificarne l’accuratezza. Il piccolo principe, descrivendo i suoi tre vulcani e il suo fiore, si presenta come esploratore. Il geografo, però, non registra l’esistenza dei fiori, considerati effimeri, preferendo concentrarsi su ciò che è eterno, come le montagne. Il piccolo principe, colpito dall’idea che qualcosa possa svanire presto, pensa al suo fiore, rimasto solo. Seguendo il consiglio del geografo, decide quindi di visitare la Terra. Nel deserto africano, il piccolo principe incontra un serpente. Questo essere misterioso afferma che nel deserto non c’è nessuno e che la solitudine esiste anche tra gli uomini. Si presenta come potente, capace di restituire chiunque alla propria terra d’origine, ma riconosce la purezza del piccolo principe, giunto da una stella. In seguito, il piccolo principe incontra una volpe, che desidera essere addomesticata. Addomesticare, spiega la volpe, significa creare legami, che rendono unici gli esseri tra loro. Attraverso un rituale fatto di pazienza, il piccolo principe addomestica la volpe. La volpe gli svela un segreto: l’essenziale è invisibile agli occhi, si vede bene solo con il cuore. Il tempo che si dedica a qualcuno o a qualcosa, rende importante quella persona o quella cosa, e si diventa responsabili per sempre di ciò che si è addomesticato. Il piccolo principe capisce così il valore unico della sua rosa, a cui ha dedicato tempo e cure.

6. Il segreto del deserto e il dono delle stelle che ridono

All’ottavo giorno di guasto nel deserto, la sete si faceva intensa. Ma anche in un luogo così arido, c’è una bellezza nascosta, un segreto simile a un tesoro in una vecchia casa. Questa bellezza è invisibile, ma fondamentale, come il valore di un pozzo che rende preziosa la sabbia intorno. All’alba, ecco apparire un pozzo. L’acqua che se ne attinge non è solo un bisogno fisico, ma diventa qualcosa di sacro, conquistato con fatica e desiderio. Spesso si cerca la felicità in cose complicate, senza capire che può trovarsi in un sorso d’acqua o in un fiore. Il segreto è cercare con il cuore, perché gli occhi non vedono l’essenziale. Il piccolo principe, ricordando una promessa, chiede un disegno di una museruola per la sua pecora. Rivela poi che il giorno dopo sarà l’anniversario del suo arrivo sulla Terra. Il giorno seguente, il piccolo principe parla con un serpente, chiedendogli un veleno potente per tornare a casa. Il narratore interviene, ma il serpente fugge via, scomparendo tra la sabbia. Il piccolo principe rassicura il narratore: anche lui sta per tornare a casa, in un viaggio ancora più lontano. Gli fa un regalo speciale: quando guarderà le stelle, le sentirà ridere, come un ricordo felice. Spiega che il suo corpo è troppo pesante per questo viaggio, e che la sua partenza sembrerà una morte, ma non lo sarà. Chiede al narratore di non essere presente in quel momento. Poi, in silenzio, il piccolo principe cade sulla sabbia, dolcemente, come un albero che si accascia senza rumore.

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