1. Controvento e Controterra
Dopo un avventuroso ritorno da Roma, Johnny si rifugia in una villa in collina, sentendosi al sicuro lontano da una città che ora gli appare ostile. La guerra e la prigionia lo hanno profondamente cambiato, ma la calma forzata di questo isolamento lo rende sempre più inquieto e insoddisfatto. Le notizie che arrivano tramite suo padre non sono rassicuranti: Mussolini è libero, il fascismo rinasce e la guerra continua senza fine. Johnny sente la crescente minaccia fascista e il bisogno di fare qualcosa, di non restare fermo. Gli incontri con i professori Chiodi e Cocito diventano momenti di confronto acceso sul significato della Resistenza e sull’identità del partigiano. Cocito rappresenta una visione ideologica, legata al comunismo, mentre Chiodi vede nel partigiano un difensore della libertà. Questi dialoghi spingono Johnny a riflettere sul suo ruolo e sulla necessità di agire. La decisione definitiva arriva quando i fascisti arrestano i genitori di chi non si arruola, compresi i suoi. Insieme al cugino Luciano e ad altri giovani, Johnny organizza un’audace azione in città per liberare i prigionieri. Riescono nell’impresa, ma sanno che la vendetta fascista non si farà attendere. Consapevole del pericolo e pronto a combattere, Johnny prende la sua decisione: lascia la sicurezza della collina per unirsi alla lotta partigiana. Scrive una lettera ai genitori, recupera la pistola che aveva nascosto e si avvia verso le montagne, pronto a diventare un combattente attivo contro il fascismo.2. Neve, Fango e Fuoco: Battesimo Partigiano
Il viaggio di Johnny per unirsi ai partigiani, a Murazzano, è un’odissea di gelo e difficoltà, segnata dalla morte di un compagno. Raggiunta la base, osserva le condizioni di vita spartane e le differenze tra i partigiani. Nasce un’amicizia con il giovane Tito, mentre altri compagni svelano le loro storie. Due disertori sudafricani, pur uniti al gruppo, evitano il combattimento. La routine si spezza con una missione a Carrù, per recuperare rifornimenti. L’incontro con un presidio di carabinieri sfocia in uno scontro. I carabinieri si arrendono, ma il maresciallo viene giustiziato dal Tenente Biondo, un gesto che sconvolge Johnny. Il gruppo torna alla base, carico di armi e vestiti. Il primo vero combattimento di Johnny contro i fascisti è un battesimo di fuoco. La paura è intensa, ma Johnny combatte, uccidendo un uomo. La ritirata strategica dei partigiani non cancella l’esperienza. Nasce un legame profondo con i compagni, superando ogni differenza iniziale.9. Tra Ghiaccio e Cenere
In un inverno gelido, un partigiano attraversa villaggi deserti in cerca di cibo e notizie. L’ombra del fascismo incombe e un avvertimento lo mette in guardia da un possibile agguato. Improvvisamente, il silenzio di un paese è squarciato dall’arrivo di camion militari: è in corso una retata. Il partigiano riesce a malapena a scappare, immergendosi nelle acque ghiacciate di un torrente. Durante il suo cammino, cattura un soldato fascista che ha disertato. Il suo piano è di scambiarlo con Ettore, un compagno condannato a morte. Questa decisione crea tensioni nel gruppo: alcuni vorrebbero punire il prigioniero. Nonostante i dubbi, il partigiano porta avanti lo scambio, affidando il disertore ad altri compagni, con la speranza di salvare Ettore. Il freddo e la fame sono insopportabili, ma la neve porta un breve momento di pace. Una donna anziana, liberata dalle prigioni fasciste, torna portando notizie del processo di Ettore e delle sue sofferenze. La sua cagna, che tutti credevano morta, riappare a sorpresa, un piccolo raggio di luce in un momento buio. Ma la calma dura poco. Il partigiano vede due compagni, Ivan e Luis, cadere in un’imboscata fascista, insieme a un bambino ferito. Il dolore per questa perdita si aggiunge alla consapevolezza che la lotta è sempre più dura, con i nemici che sembrano prendere il sopravvento. Gli viene suggerito di arrendersi e fuggire, ma il partigiano non cede, deciso a continuare la sua missione, anche se l’inverno si fa sempre più duro e le perdite aumentano.10. La Fine dell’Inverno
Indebolito dal freddo e dalla malattia, Johnny si dirige verso la Langa. Una vecchia gli parla della sua cagna, lontana da casa da giorni, e un mezzadro lo avverte della presenza di una spia diretta al Rustichello. Johnny individua l’uomo, un venditore ambulante di pelli, e lo affronta, sospettando che sia una spia al soldo dei fascisti. Nonostante i dubbi, decide di agire e lo uccide. Il contadino Anselmo conferma che l’uomo era una spia e, insieme, ne nascondono il corpo. Johnny raggiunge altri partigiani a Torretta. L’atmosfera è carica di tensione, ma l’arrivo di Nord porta un messaggio di speranza: la fine dell’inverno è vicina e l’aiuto inglese è prossimo. Pierre si unisce al gruppo con alcuni uomini provenienti da Mango, portando però cattive notizie. La guarnigione in città è diventata più aggressiva e la speranza di salvare Ettore svanisce. Un allarme improvviso annuncia l’avanzata fascista verso Neviglie e Mango. I partigiani, con poche munizioni, non possono difendere Mango e si ritirano. Ricevono qualche munizione e provano a inseguire i fascisti in ritirata, ma cadono in un’imboscata a Valdivilla. Lo scontro è duro e i partigiani perdono uomini preziosi: Franco e Tarzan muoiono, Pierre è ferito. L’arrivo di altri fascisti costringe i partigiani a fuggire. Johnny recupera le armi di Tarzan e si unisce alla ritirata. Due mesi dopo, la guerra è finita.Abbiamo riassunto il possibile
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