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Contenuti del libro
Informazioni
“Il figlio di Ramses – La tomba maledetta” di Christian Jacq ci porta nell’Antico Egitto al tempo del potente faraone Ramses II. Qui incontriamo Setna, uno dei suoi figli, che preferisce studiare antichi testi e diventare sacerdote di Ptah piuttosto che seguire la carriera militare del fratello Ramesse. Ma la tranquillità di Menfi viene sconvolta quando un potente mago nero ruba un misterioso vaso sigillato da una tomba maledetta, un oggetto che si dice contenga il segreto della vita e della morte, minacciando l’intero regno. Mentre Setna si immerge nei segreti della magia egizia e incontra Sekhet, una giovane e indipendente sacerdotessa di Sekhmet con poteri di guarigione, le loro vite si intrecciano con l’indagine sul furto e la crescente minaccia. Tra intrighi politici, rivalità familiari e un amore inaspettato, Setna e Sekhet si ritrovano al centro di una lotta contro un nemico oscuro che usa la magia per i suoi scopi distruttivi, scoprendo che il pericolo è più vicino di quanto immaginassero e che il destino dell’Egitto potrebbe dipendere dalla loro capacità di affrontare questa antica minaccia.Riassunto Breve
Un antico vaso sigillato, descritto come contenente il segreto della vita e della morte, viene rubato da una tomba nel deserto da un mago nero. Il mago usa il potere letale del vaso per eliminare i suoi complici e progetta di usarlo per rovesciare il faraone Ramses II. Ramses II, intanto, guida una spedizione militare in Nubia con i suoi figli, il generale Ramesse e lo scriba Setna. Setna, posto al comando della retroguardia nonostante la sua natura pacifica, dimostra coraggio e contribuisce a sventare un attacco ribelle al faraone. La rivolta nubiana viene sconfitta, ma la minaccia del mago nero con il vaso persiste. Setna risiede a Menfi, dedicandosi allo studio dei testi antichi nella Casa della Vita e aspirando a diventare sacerdote, lontano dalle ambizioni militari del fratello Ramesse, che lo guarda con sospetto. Setna riceve insegnamenti sui geroglifici come parole divine. A Menfi vive anche Sekhet, figlia di un notabile, che rifiuta i pretendenti, incluso Ramesse, preferendo la sua indipendenza e il suo lavoro come sacerdotessa e terapeuta al servizio della dea Sekhmet. Sekhet è esperta in medicina e magia e affronta infestazioni magiche. Un mago nero, che si scopre essere lo stesso che ha rubato il vaso, pratica arti oscure e pianifica di infiltrarsi nella corte del faraone. Keku, padre di Sekhet, cerca una promozione politica e offre un braccialetto avvelenato a Ramesse. L’intendente di Keku percepisce un grave pericolo nascosto. Setna e Sekhet si incontrano casualmente e Sekhet gli chiede di copiare un papiro medico, notando la sua umiltà. A Menfi, la sicurezza è compromessa: quattro guardie vengono trovate morte vicino a una tomba violata, il cui sigillo è stato distrutto da magia nera. Il vaso che conteneva, un oggetto pericoloso legato al mistero di Osiride, è stato rubato. Il governatore di Menfi informa Ramses II, che riconosce la gravità della minaccia magica. Keku organizza un banchetto dove Ramesse si aspetta di sposare Sekhet. Sekhet incontra Setna in giardino, gli consegna i papiri copiati e tra loro nasce una connessione; si baciano e Sekhet confida di non voler sposare Ramesse. L’intendente nota l’incontro. Ramses II si reca a Tebe per verificare la forza del *ka* reale, l’ultima difesa contro il Male liberato dal vaso rubato. Setna è diviso tra i suoi studi e il desiderio di vedere Sekhet, ma decide di andare da lei. Si incontrano di nuovo, nuotano insieme e si dichiarano amore. Ramses convoca Ramesse e Ched per rivelare il furto del vaso e ordina un’indagine. Ramesse invia una lettera minacciosa a Keku per forzare il matrimonio con Sekhet. Sekhet si oppone, rivelando al padre di amare Setna. Setna chiede la mano di Sekhet a Keku, promettendo di proteggerlo da Ramesse. Sekhet conferma la sua scelta e Keku accetta la loro unione. La squadra investigativa guidata da Ched trova indizi che portano a un siriano di nome Irsu e poi a Kalash. Setna viene iniziato sacerdote di Ptah e incaricato di recuperare il “Libro dei ladri”, rubato da un mago. La squadra di Ched cade in una trappola magica in una casa sorvegliata, subendo gravi ustioni. Sekhet, ora iniziata ai misteri di Sekhmet, viene chiamata a curarli e riconosce la magia, riuscendo a contrastarla. Ched informa Ramses che il nemico è un potente mago nero. La squadra torna alla casa bruciata e trova un geroglifico magico ancora attivo. Setna e Sekhet, usando le loro conoscenze e poteri, spengono la fiamma magica e trovano una piastra con il nome “Kalash”. Si scopre che Kalash è fuggito verso Tebe. Keku rivela a Sekhet di aver rubato il vaso usando il “Libro dei ladri” ottenuto da Kalash, e di aver ucciso le guardie. Intende usare il vaso per distruggere il faraone. Sekhet rifiuta di aiutarlo. Quella notte, due uomini tentano di uccidere Sekhet nella sua villa, ma l’intendente la avverte e lei fugge con il cane Geb. Keku scopre la sua fuga. Setna si prepara a incontrare il faraone per parlare del Libro dei ladri e del segreto di stato. Un anziano lo informa della scomparsa e del pericolo di Sekhet, collegandola al mago che ha rubato il vaso dalla tomba sorvegliata. Setna decide di indagare sulla tomba, ma necessita del permesso del faraone. Durante il viaggio in barca, Setna viene attaccato da una tempesta magica, che riesce a contrastare. Sekhet, fuggita da Menfi, si rifugia presso contadini, consapevole che il pericolo deriva dalla sua conoscenza dell’identità del ladro del vaso, suo padre. Gli eventi del vaso rubato, il segreto di stato, gli attacchi magici, la figura del mago e il ruolo di Keku appaiono tutti collegati in una minaccia crescente.Riassunto Lungo
1. Il Vaso del Potere e la Battaglia per l’Egitto
Un vaso antico e sigillato, considerato un tesoro inestimabile che racchiude il segreto della vita e della morte, scompare da una tomba nel deserto. Un potente mago nero provoca una tempesta per poter accedere al sepolcro e impadronirsi dell’oggetto misterioso. Subito dopo averlo ottenuto, elimina i suoi complici usando il potere del vaso stesso, che sprigiona un fumo arancione letale. Ora il mago detiene il vaso e medita di sfruttarne la forza per detronizzare il faraone Ramses II.La Spedizione in Nubia
Mentre la minaccia del mago si profila, il faraone Ramses II guida personalmente una spedizione militare nelle terre della Nubia. L’obiettivo è sedare una rivolta che minaccia la stabilità del regno. L’esercito egizio si dimostra efficiente e ben preparato per la campagna. A guidare le truppe c’è il generale Ramesse, figlio del faraone e comandante esperto, la cui abilità militare è riconosciuta da tutti. Al suo fianco, sebbene con un ruolo meno centrale, c’è il fratello minore Setna. Setna è uno scriba e uno studioso, noto per la sua indole pacifica, e viene sorprendentemente posto al comando della retroguardia, un compito che richiede prontezza e coraggio.L’Attacco Ribelle
Intanto, i ribelli nubiani mettono a punto un piano audace: intendono lanciare un attacco a sorpresa contro l’accampamento egizio con l’intento di assassinare il faraone. La loro strategia prevede di distrarre le forze egizie con una manovra diversiva diretta contro la retroguardia, per poi sferrare l’assalto principale alla tenda reale dove si trova Ramses. Setna, nonostante la sua mancanza di esperienza militare, percepisce il pericolo imminente. Prepara rapidamente la sua retroguardia, che riesce a resistere e a respingere l’attacco diversivo dei ribelli. Quasi contemporaneamente, l’abile arciere di nome Ched individua il gruppo principale di ribelli che si sta muovendo verso la tenda del faraone. Con un tiro preciso, Ched uccide il capo dei ribelli, sventando così il piano di assassinio e salvando la vita di Ramses.La Vittoria e la Nuova Minaccia
La rivolta nubiana viene definitivamente sedata grazie alla prontezza di Setna e all’abilità di Ched. Ramses II ristabilisce l’ordine nella regione e promette investimenti e sviluppo economico per favorire la pace e la prosperità. Ched viene generosamente premiato per aver compiuto l’azione eroica che ha salvato il faraone. Setna, dal canto suo, dimostra un inatteso coraggio e capacità di leadership sul campo, gettando le basi per una potenziale carriera militare futura. La minaccia rappresentata dai ribelli nubiani è così eliminata, ma il regno deve ora affrontare un pericolo ancora maggiore: il mago nero che detiene il potentissimo vaso.Come può un pacifico scriba, privo di esperienza militare, trasformarsi istantaneamente in un leader capace di sventare una complessa manovra diversiva?
Il capitolo presenta un’evoluzione del personaggio di Setna che appare improvvisa e poco giustificata. La sua trasformazione da scriba pacifico a comandante efficace che “percepisce il pericolo imminente” e organizza la retroguardia in modo vincente solleva interrogativi sulla plausibilità di tale cambiamento. La leadership militare e la prontezza tattica sono qualità che solitamente si affinano con l’esperienza e lo studio, non emergono spontaneamente in un momento di crisi in chi non ne ha mai dato prova. Per rendere più credibile questo passaggio, si potrebbe esplorare in modo più approfondito il background di Setna, magari accennando a un interesse latente per la strategia o a una capacità analitica che si applica inaspettatamente al contesto militare. Approfondire discipline come la psicologia dell’emergenza o la storia militare potrebbe fornire spunti per costruire un percorso di crescita del personaggio più solido. Anche la lettura di autori che eccellono nella costruzione di archi narrativi credibili per personaggi inaspettati potrebbe essere d’aiuto.2. Conoscenza e Potere
Setna vive a Menfi e si dedica con passione allo studio dei testi antichi e alla scrittura nella Casa della Vita. Il suo grande desiderio è diventare sacerdote nel tempio di Ptah, un luogo importante dove si conservano le tradizioni. A differenza di altri, non cerca una carriera nell’esercito, nonostante abbia avuto esperienze in Nubia e la sua famiglia si aspetti che segua quella strada. Preferisce di gran lunga la tranquillità di Menfi alla frenesia di Pi-Ramses, che è il centro dell’amministrazione e delle forze armate.La Ricerca della Conoscenza
Il suo maestro, il Calvo, gli insegna che i geroglifici non sono semplici disegni. Sono segni sacri, parole e simboli divini che nascondono i misteri profondi della vita e mostrano il cammino per raggiungere la conoscenza. Imparare a padroneggiare i geroglifici richiede disciplina e costanza. Essere figlio del re non dà alcun vantaggio in questo percorso difficile. Setna è così concentrato sui suoi studi che rifiuta persino un invito a una festa per dedicarsi a capire un testo geroglifico.Il Contrasto con il Potere Militare
Il generale Ramesse, fratello maggiore di Setna, si prepara invece alla guerra e concentra le sue truppe a Pi-Ramses. Guarda Setna con sospetto e gelosia. Pensa che la sua passione per i libri nasconda in realtà il desiderio di ottenere potere nell’esercito o nel governo. Ramesse è convinto di essere l’unico capace di garantire la sicurezza dell’Egitto.L’Indipendenza di Sekhet
Intanto, sempre a Menfi, Sekhet, la figlia di un uomo importante, rifiuta tutti i pretendenti che le si presentano. Tra questi c’è anche il generale Ramesse, che lei non vuole assolutamente. Sekhet tiene molto alla sua libertà e non le piace affatto l’ambiente militare e di corte. Suo padre, Keku, anche se vorrebbe vederla sposata bene, rispetta la sua decisione di dire no a Ramesse. Sekhet vive nella grande proprietà del padre e si gode la sua autonomia.Davvero la conoscenza è un percorso alternativo al potere, o ne è solo una forma diversa?
Il capitolo contrappone nettamente la ricerca della conoscenza di Setna alla brama di potere militare e politico di Ramesse, suggerendo che siano strade separate e quasi antagoniste. Tuttavia, il sospetto di Ramesse che la passione di Setna per i libri nasconda un desiderio di potere introduce un elemento di ambiguità che il capitolo non risolve pienamente. La relazione tra sapere e potere è complessa e non sempre dicotomica. Per approfondire questa tematica e capire come la conoscenza possa essa stessa costituire una forma di potere o uno strumento per acquisirlo, è utile esplorare studi sulla storia delle élite intellettuali e religiose nelle società antiche, nonché le analisi filosofiche sul potere e sul sapere, come quelle proposte da autori quali Foucault.3. Guarigione e Ombre a Menfi
Sekhet opera come sacerdotessa della dea Sekhmet e come terapeuta nella città di Menfi. Possiede un laboratorio ben fornito di sostanze per curare e per praticare la magia. Fin da quando era molto giovane, Sekhet ha mostrato un grande talento sia nella medicina che nella magia, superando presto gli insegnamenti dei suoi maestri. È interamente dedicata al servizio di Sekhmet, che è vista sia come dea della guarigione che della distruzione. Sekhet interviene regolarmente per prendersi cura dei malati e per affrontare problemi causati da incantesimi o infestazioni magiche. Ad esempio, si trova a dover risolvere il caso di una casa che è tormentata da un potente incantesimo, collegato a un oggetto che è stato rubato e a un’anfora che si scopre essere avvelenata.Una minaccia oscura
Lontano, in un luogo isolato, opera un mago che pratica le arti oscure. Questo individuo ha sviluppato poteri molto distruttivi e usa veleni potenti sia per proteggere se stesso che per portare avanti i suoi piani malvagi. Il suo obiettivo principale è quello di riuscire a infiltrarsi nella cerchia più ristretta del faraone Ramses per ottenere informazioni segrete e influenti. Come parte di questo piano, sta preparando un braccialetto che è stato avvelenato in modo sottile. Questo braccialetto è destinato a un alto dignitario che lavora a corte, con lo scopo di trasformare questa persona in un suo informatore involontario. Il mago ha anche un fine ultimo ancora più sinistro: vuole prendere il controllo di un vaso che è stato sigillato e che si dice contenga il segreto della vita stessa. Il suo intento non è preservare la vita, ma piuttosto diffondere la morte su larga scala.Intrighi e pericoli vicini
Nel frattempo, Keku, che è il padre di Sekhet e ha il ruolo di supervisore dei granai, è impegnato nella ricerca di una promozione nella sua carriera politica. È lui che entra in possesso del braccialetto avvelenato preparato dal mago. Keku decide di offrire questo oggetto pericoloso al generale Ramesse. Il generale Ramesse è il figlio del faraone e ha espresso il desiderio di sposare Sekhet, creando un legame diretto tra il pericolo e la vita della sacerdotessa. In aggiunta a questi sviluppi, una figura che è molto vicina a Sekhet, l’intendente della tenuta, inizia a mostrare una preoccupazione che appare insolita e profonda. Questa inquietudine suggerisce chiaramente che esiste un pericolo grave e che questo pericolo è ben nascosto, forse legato proprio agli intrighi che si stanno sviluppando attorno al braccialetto e alle ambizioni politiche.Un incontro inaspettato
In un altro momento, uno scriba di nome Setna si trova a trasportare alcuni papiri che contengono antichi insegnamenti importanti. Durante il suo tragitto, Setna incontra casualmente Sekhet. Questo incontro avviene in modo un po’ goffo, a causa della natura impacciata di Setna. Nonostante l’inizio un po’ maldestro, Sekhet è in grado di riconoscere subito il grande valore e l’importanza del lavoro che Setna sta svolgendo. Per questo motivo, Sekhet gli chiede di fare una copia di un nuovo papiro medico. Questo papiro le è stato appena consegnato direttamente dalla dea Sekhmet, sottolineando l’importanza e la natura divina del materiale.Davvero possiamo credere alla subitanea “conversione” di Keku, o c’è forse qualcosa che il capitolo non ci sta dicendo?
Il capitolo presenta un cambiamento radicale e improvviso nel comportamento di Keku, che passa dall’essere un ambizioso e spietato cospiratore a un padre amorevole disposto a rinunciare al potere per la figlia. Questa trasformazione, definita “sorprendentemente” nel testo stesso, appare poco motivata e si scontra platealmente con gli eventi immediatamente successivi, ovvero l’attacco alla vita di Sekhet da parte di aggressori che l’intendente sospetta essere interni alla villa. La mancanza di un approfondimento psicologico su questo repentino mutamento e la contemporanea presenza di elementi che suggeriscono una possibile responsabilità di Keku nell’attentato lasciano una lacuna logica significativa. Per comprendere meglio come costruire archi narrativi credibili e gestire le motivazioni dei personaggi, potrebbe essere utile esplorare le opere di autori noti per la loro profondità psicologica, come Fëdor Dostoevskij o Gustave Flaubert, o studiare testi sulla teoria della narrazione e lo sviluppo del personaggio.12. Pericoli sul Nilo e Segreti Sepolti
Setna si prepara per un viaggio importante da Menfi a Pi-Ramses. La sua destinazione è la corte del faraone, con cui deve discutere questioni di grande rilevanza per il regno. Tra gli argomenti all’ordine del giorno ci sono il misterioso Libro dei ladri e un delicato segreto di stato. Poco prima della partenza, un uomo anziano lo avvicina con notizie allarmanti. L’uomo rivela che Sekhet è scomparsa ed è in grave pericolo, vittima di un complotto che la minaccia direttamente. L’anziano accompagna Setna nei pressi della necropoli, un luogo carico di storia e mistero. Lì, gli indica una tomba che appare sorvegliata in modo insolito.Il Vaso Rubato e la Minaccia
L’anziano racconta a Setna di aver assistito a una scena preoccupante: un mago ha rubato un vaso da quella tomba. Non si tratta di un semplice oggetto, ma di un manufatto che contiene un grande segreto e un potere immenso. La sparizione di questo vaso ha già portato morte e distruzione. L’anziano nutre il forte sospetto che questo stesso mago sia responsabile dell’attacco a Sekhet e della sua scomparsa. Setna comprende immediatamente la gravità della situazione e l’importanza di quel vaso e della tomba da cui è stato prelevato. Sente che deve assolutamente entrare nella tomba per trovare le risposte necessarie, ma sa che c’è un vincolo insuperabile: l’accesso a un luogo così delicato richiede l’autorizzazione diretta del faraone.L’Attacco Magico sul Nilo
Durante il viaggio in barca lungo il Nilo, diretto verso Pi-Ramses, Setna affronta un pericolo inatteso e soprannaturale. Una tempesta violenta e innaturale si scatena improvvisamente sulle acque del fiume. Contemporaneamente, un vortice minaccioso si forma, attaccando con forza l’imbarcazione su cui si trova. Setna riconosce subito che non si tratta di un fenomeno meteorologico casuale, ma di un attacco magico potentemente diretto contro di lui. Per contrastare questa minaccia oscura, Setna ricorre alle sue conoscenze e ai suoi strumenti magici. Usa un amuleto protettivo che porta con sé e recita antiche formule. Grazie al suo intervento magico, riesce a placare la furia della tempesta e a dissipare il vortice. Questo atto di magia salva la nave e garantisce la sicurezza di tutti i passeggeri a bordo.La Fuga di Sekhet
Nel frattempo, lontano dalle vicende di Setna, Sekhet è in fuga. È scappata da Menfi nel cuore della notte, accompagnata solo dal suo fedele cane di nome Geb, che le fa da guida. Sekhet è riuscita a sfuggire per un soffio a un tentativo di omicidio che ha avuto luogo nella sua stessa villa. L’attacco non è stato opera di una sola persona, ma ha coinvolto diversi complici, suggerendo un piano ben organizzato e mirato. Sekhet ha un forte e fondato sospetto sull’identità del mandante di questo attentato. Crede che dietro ci sia suo padre, Keku. La ragione di questo terribile sospetto è legata a un segreto cruciale che Sekhet conosce.Il Segreto che Mette Sekhet in Pericolo
Sekhet sa qualcosa di estremamente pericoloso: sa che suo padre ha rubato il vaso sigillato di Osiride. Questo vaso è lo stesso oggetto potente e misterioso di cui l’anziano ha parlato a Setna, quello prelevato dalla tomba sorvegliata. Cercando un luogo sicuro dove nascondersi, Sekhet trova rifugio presso una famiglia di contadini. Sono persone umili che lei aveva aiutato in passato, e ora le offrono ospitalità e protezione. Questa nuova vita è radicalmente diversa dalla sua esistenza precedente, fatta di agi e privilegi nella sua villa a Menfi. Ora vive in condizioni semplici, lontana dal lusso e dalla sicurezza a cui era abituata. Il grave pericolo che Sekhet affronta deriva direttamente dalla sua conoscenza. Lei conosce l’identità del ladro del vaso di Osiride, un segreto che qualcuno è chiaramente disposto a tutto, persino all’omicidio, per mantenere nascosto.Perché il capitolo introduce questioni di stato di “grande rilevanza” come il “Libro dei ladri” per poi virare bruscamente su un complotto personale?
Il capitolo delinea l’importanza del viaggio di Setna verso il faraone, motivato da affari di stato di primaria importanza. Tuttavia, la narrazione si sposta quasi immediatamente sulla vicenda di Sekhet e del vaso rubato, lasciando il lettore a chiedersi quale sia il legame tra questi elementi. Questa mancanza di connessione esplicita tra l’iniziale premessa del viaggio e lo sviluppo della trama principale costituisce una lacuna nella costruzione narrativa. Per approfondire come diverse sottotrame possano convergere in un unico disegno narrativo, si potrebbe studiare la teoria della narrazione o analizzare l’opera di autori noti per la loro capacità di intrecciare politica, magia e drammi personali, come ad esempio Tolkien o Frank Herbert.Abbiamo riassunto il possibile
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