1. Egoismo e Illusione
Un gigante, rientrando a casa, trova il suo giardino, un tempo luogo di gioia per i bambini, trasformato in un paradiso personale. Spinto dall’egoismo, caccia i piccoli intrusi e alza un muro. Il giardino, però, si spegne, avvolto da un inverno senza fine, mentre la primavera sboccia ovunque. Un giorno, il canto di un uccellino e un profumo delicato rompono l’incantesimo. I bambini, passando per fessure nel muro, riportano la vita e i colori. Il gigante, commosso, capisce l’errore. Aiuta un bambino a salire su un albero ancora spoglio e, abbattendo il muro, restituisce il giardino ai bambini. Anni dopo, il gigante, invecchiato, trova la felicità nel sorriso dei bambini. Un giorno, rivede il bambino aiutato tempo prima, figura divina segnata dall’amore, pronta a condurlo nel Paradiso.L’amicizia, invece, può nascondere egoismo e sfruttamento. Un topo e un uccellino ne discutono. L’uccellino racconta di Hans, uomo generoso, e del mugnaio Hugh, amico solo a parole. Il mugnaio, con la scusa dell’amicizia, sfrutta Hans, chiedendo continui favori senza mai ricambiare. Hans, ingenuo e fiducioso, si sacrifica fino alla morte, compiendo un ultimo incarico per l’amico. Al funerale, il mugnaio si dispera, ma solo per la perdita dei suoi vantaggi, rivelando la sua falsità.Anche l’amore può essere un’illusione. Un uomo, innamorato di Lady Alroy, è ossessionato dal suo alone di mistero. Scopre che la donna affitta un appartamento in segreto e, convinto di un tradimento, la affronta. Lei nega, ma lui, accecato dalla gelosia, la lascia. Poco dopo, Lady Alroy muore. L’uomo, tormentato, scopre la verità: l’appartamento serviva solo a creare un’illusione di mistero, un segreto che non esisteva. Lady Alroy, sfinge senza segreti, era vittima della sua stessa finzione.2. L’Offesa Inaudita al Fantasma di Canterville
Canterville Chase, un antico castello inglese, è al centro di oscure dicerie. Si narra di un fantasma che infesta la dimora, un’ombra del passato che spaventa chiunque osi avvicinarsi. Nonostante gli avvertimenti, il ministro americano Hiram B. Otis decide di acquistare la proprietà. Lord Canterville, il precedente proprietario, cerca in tutti i modi di dissuaderlo, raccontando storie di apparizioni e di eventi inspiegabili. Ma Otis, uomo moderno e pragmatico, è convinto che non esista spettro che la logica e l’intraprendenza americana non possano affrontare. Così, la famiglia Otis – composta dalla moglie Lucrezia, dal figlio maggiore Washington, dalla giovane Virginia e da due gemelli molto vivaci – si trasferisce nel castello. Ad accoglierli, la governante, la signora Umney che, con un velo di preoccupazione, indica una macchia di sangue sul pavimento della biblioteca. È il segno indelebile dell’omicidio di Lady Eleonore de Canterville, uccisa dal marito, Sir Simon, nel 1575. Si dice che proprio il fantasma di Sir Simon infesti la casa. Washington, con la spavalderia tipica della sua giovane età, rimuove la macchia con un prodotto americano. Un fulmine squarcia il cielo, seguito da un tuono fragoroso. La governante sviene, mormorando oscuri presagi. La macchia di sangue, però, è una sfida costante: riappare ogni mattina, nonostante i ripetuti tentativi di Washington. Una notte, un rumore di catene risuona nel silenzio. Il signor Otis, senza scomporsi, si alza dal letto e si trova faccia a faccia con il fantasma. Invece di spaventarsi, gli offre una bottiglia di lubrificante per le catene rumorose. I gemelli, poi, non perdono l’occasione di tormentare lo spettro, lanciandogli contro dei cuscini. Il fantasma di Canterville, dopo tre secoli di terrore, si sente profondamente offeso e medita vendetta.4. Il Riposo Eterno del Fantasma
Di ritorno da una cavalcata, Virginia incontra il fantasma di Canterville nel salone. Lo spettro, un tempo terrificante, ora appare afflitto, quasi svuotato. Virginia, superata la paura, sente nascere una strana compassione. Il fantasma si lamenta, dice che spaventare è la sua unica ragione d’essere, un’eco della sua antica maledizione. Virginia lo rimprovera, ricorda l’omicidio della moglie, ma il fantasma si difende, parla di una moglie scortese, incapace. Virginia, però, non cede, l’omicidio resta un atto imperdonabile. La conversazione si sposta, un botta e risposta su differenze culturali, sul sangue blu, fino a quando il fantasma confessa la sua stanchezza, un desiderio di sonno che non trova pace da trecento anni. Virginia, toccata nel profondo, chiede se esista un luogo dove il fantasma possa finalmente riposare. Emerge l’immagine di un giardino, un luogo di pace, e l’eco di un’antica profezia: una fanciulla bionda, un mandorlo che rifiorisce, lacrime innocenti. Virginia capisce, è lei la chiave per la redenzione del fantasma. Accetta di aiutarlo, e insieme svaniscono attraverso un passaggio segreto, celato nel legno del salone.La scomparsa di Virginia scatena il panico. La famiglia Otis, convinta di un rapimento, inizia una ricerca disperata. Il signor Otis, Washington, persino il giovane duca di Cheshire, si uniscono alla caccia, ma senza risultati. La disperazione cala sulla famiglia. All’improvviso, a mezzanotte, un boato, un grido, poi una musica celestiale. Virginia riappare, pallida ma con una luce nuova negli occhi, uno scrigno tra le mani. Rivela di essere stata con il fantasma, che ora, finalmente, ha trovato la pace dopo il pentimento. Guida la famiglia attraverso il passaggio segreto, fino a una stanza nascosta, dove giace lo scheletro incatenato del fantasma. Nello stesso istante, fuori dalla finestra, il vecchio mandorlo secco si copre di fiori, un miracolo che compie l’antica profezia. Il fantasma è stato perdonato, la sua anima è libera, e la pace torna a Canterville Chase.5. Fantasmi, Gioielli e Generosità Inattesa
A Canterville Chase, un solenne funerale segna l’addio al fantasma di Sir Simon de Canterville. Virginia, con un gesto di compassione, pone una croce di fiori di mandorlo sulla bara, un ricordo delle parole del fantasma sul giardino della morte. Il giorno dopo, emerge la questione dei gioielli che il fantasma aveva donato a Virginia. Il signor Otis, pur consapevole del loro enorme valore, vorrebbe restituirli a Lord Canterville, ritenendoli parte del patrimonio di famiglia. Lord Canterville, però, insiste: i gioielli sono un dono per Virginia, meritato per aver liberato il fantasma. Legalmente, inoltre, appartengono agli Otis, che hanno acquistato il castello e il suo spettro. Virginia accetta i gioielli e, tempo dopo, li indossa al suo matrimonio con il Duca di Cheshire, suscitando l’ammirazione di tutti. Nonostante la gioia del matrimonio, Virginia non rivela a nessuno cosa accadde davvero nel suo incontro con il fantasma. Solo al marito confida l’importanza di Sir Simon nell’averle fatto comprendere il significato della vita, della morte e dell’amore. In un’altra vicenda, la generosità si rivela ancora una volta determinante. Hughie Erskine, un giovane di bell’aspetto ma senza denaro, ama Laura Merton. Il padre di Laura, però, acconsente al matrimonio solo se Hughie avrà diecimila sterline. Un giorno, Hughie visita l’amico pittore Alan Trevor e, vedendo un modello vestito da mendicante, gli offre una sovrana per compassione. Trevor gli svela poi che quel mendicante è in realtà il ricchissimo barone Hausberg, che si era fatto ritrarre in abiti dimessi per un suo capriccio. Il barone, colpito dalla generosità di Hughie, gli fa recapitare diecimila sterline come regalo di nozze. Grazie a questo gesto inatteso, Hughie può sposare Laura. La generosità, anche la più piccola, può cambiare il destino.Abbiamo riassunto il possibile
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