Il diario di Eva

1. Genesi, Scommesse e Morali Distorte

Eva, nel suo diario, racconta la meraviglia della creazione. Descrive la scoperta del mondo, la sua relazione con Adamo, definendolo inizialmente “rettile”, e lo stupore per la luna e le stelle. Un amore istintivo, quello per Adamo, che nasce dalla sua stessa natura. La narrazione prosegue con le vicende di Jim Smiley, un uomo consumato dalla febbre del gioco. Scommette su tutto: corse di cavalli, combattimenti tra cani, persino su una gara di salto tra ranocchi. Addestra con cura il suo ranocchio, Daniel Webster, ma l’inganno di uno sconosciuto, che riempie di pallini di piombo il povero animale, gli fa perdere la scommessa. L’inganno e la distorsione della realtà sono presenti anche nelle storie successive. Un medico, dopo aver curato un barboncino ferito, si ritrova sommerso da altri cani malati, in una spirale di richieste che lo portano alla disperazione. Un famoso autore, dopo aver aiutato un giovane scrittore, viene sfruttato e criticato. Un uomo generoso, che ricompensa l’eroe che ha salvato sua moglie, si ritrova la casa invasa dalla famiglia di quest’ultimo. Le buone azioni, in questi racconti, non portano a ricompense, ma a conseguenze nefaste e inaspettate. La distorsione morale culmina nell’incontro di un uomo con una versione minuscola e deforme di sé stesso. Questa creatura incarna la sua coscienza sporca, rinfacciandogli meschinità, ipocrisie e omissioni. Bugie, mancanza di compassione, azioni vili: il piccolo mostro rappresenta il peso dei rimorsi e delle colpe nascoste.

2. L’Inquietudine e la Fuga

La Coscienza appare, concreta e visibile, rievocando il passato e infliggendo tormento. Appare come una figura professionale, dedicata a suscitare rimorso a prescindere dalla colpa. Il suo piacere è nel tormento che infligge, proporzionale al rimorso provato. In un momento di estrema tensione, la Coscienza viene aggredita e soppressa, portando a un’immediata liberazione interiore. Senza più il peso della Coscienza, segue un periodo di azioni immorali, vissute con una sorprendente beatitudine e senza alcun rimorso. Successivamente, nasce il desiderio di un viaggio di piacere in nave verso le Bermuda, in compagnia di un reverendo. Durante la traversata, emergono dialoghi tra i passeggeri, che condividono storie di mare, riflessioni sulla vita e sulla morte. Il viaggio prosegue tra discussioni sulla navigazione e i pericoli del mare. Infine, la nave raggiunge le Bermuda.[/membership]

3. L’Isola Bianca e le Narrazioni a Bordo

Hamilton, la città principale delle Bermude, accoglie i visitatori con una folla domenicale vestita a festa. L’isola si mostra subito in tutto il suo splendore: un bianco diffuso, dato dai blocchi di corallo locale usati per costruire case, strade e tetti. Tutto è estremamente pulito, le case candide si ergono tra la vegetazione tropicale e i campi coltivati a patate e cipolle, prodotti che rappresentano un vero e proprio vanto per gli abitanti. La vita scorre tranquilla, senza segni evidenti di povertà e con una popolazione accogliente. Solo una piccola ombra emerge, una lite tra vicini per la morte di alcuni gatti, causata da una trappola per topi, che si è trasformata in una causa legale e in un rancore che sembra non volersi spegnere. Le strade serpeggiano attraverso l’isola, offrendo panorami sempre diversi: case bianche, giardini pieni di fiori e improvvisi scorci sul mare. Anche gli animali, dagli uccelli alle pulci, sembrano partecipare a questa atmosfera di serenità, mostrandosi docili e amichevoli. Si scopre che l’isola non ha sorgenti d’acqua dolce, ma questo non è un problema, grazie a intelligenti sistemi per raccogliere l’acqua piovana. Il clima, sempre mite, fa di Bermuda un luogo perfetto per trovare pace e tranquillità. Lasciando l’isola, la navigazione offre l’occasione per ascoltare storie di viaggio. Un passeggero, costretto su una sedia a rotelle, racconta di una notte passata su un treno merci, in mezzo a un carico di formaggio dall’odore così forte da farlo sembrare un cadavere, e delle reazioni esagerate del ferroviere che era con lui, tanto da segnarlo per sempre. Un’altra storia, sentita tempo prima, parla di un treno bloccato dalla neve e dei passeggeri che, affamati, arrivano a parlare di mangiare carne umana pur di sopravvivere.

4. Le Disavventure e i Paradossi

Le convenzioni narrative vengono spesso ribaltate, come dimostra la storia di Jim, un ragazzino tutt’altro che esemplare. Lontano dall’essere punito per le sue malefatte, Jim prospera. Ruba, mente e inganna, ma, a differenza dei personaggi negativi dei racconti moralistici, evita ogni castigo. La sua vita è un crescendo di successi immorali, che lo portano a una posizione di prestigio sociale, in un’ironica e paradossale conclusione. Al contrario, Giacobbe, un ragazzino modello, sembra incarnare tutte le virtù. Eppure, ogni sua buona azione si trasforma in un disastro. Invece di ricevere ricompense per la sua bontà, come ci si aspetterebbe, Giacobbe colleziona umiliazioni e sfortune, dimostrando che, a volte, la virtù non porta altro che guai. Anche il viaggio può riservare sorprese inaspettate, come scopre a sue spese un aspirante guida turistica a Ginevra. Quello che doveva essere un modo per risparmiare denaro si trasforma in una catena di errori e imprevisti. La guida si perde, dimentica gli incarichi, sbaglia i biglietti e finisce persino in prigione, accumulando ritardi e frustrazioni. La sua inettitudine trasforma un semplice viaggio in un’avventura caotica e imprevedibile. L’imprevedibilità domina anche un romanzo medievale fuori dagli schemi. Un segreto di nascita e una complicata successione al trono ducale sono al centro della trama. Corrado, presentato come l’erede legittimo, è in realtà una donna, costretta a nascondere la sua identità per ragioni politiche. La situazione precipita quando la principessa Costanza si innamora di Corrado, ignara della verità. Un processo per immoralità mette Corrado di fronte a un bivio: svelare il suo segreto e rischiare la morte, o accusare ingiustamente Costanza.


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