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“Il Destino di Jean Morenas” di Jules Verne ti catapulta subito in un dramma familiare pazzesco. Immagina: Jean Morénas, il forzato numero 2224, rinchiuso nel bagno penale di Tolone per un omicidio che non ha commesso. La vera bomba è che il colpevole è suo fratello, Pierre. Questo romanzo Jules Verne non è solo un’avventura di evasione dalla prigione, anche se l’uscita dal bagno penale Tolone è super tesa. È soprattutto una storia di ingiustizia giudiziaria e di un segreto di famiglia che pesa come un macigno. Si svolge tra la vivace Marsiglia, la dura realtà della prigione e il piccolo villaggio di Sainte-Marie-des-Maures, dove Jean spera di ritrovare la sua vita e l’amore perduto, Marguerite. Ma il ritorno a casa svela verità ancora più complicate, mettendo Jean di fronte a una scelta impossibile: la sua libertà o la protezione di chi ama. È un racconto potente sul sacrificio fraterno e su quanto lontano si può spingere una persona per amore e per nascondere la verità.Riassunto Breve
Un uomo, Jean Morénas, si trova nel bagno penale di Tolone, condannato ingiustamente a vent’anni per l’omicidio dello zio. Il vero responsabile del crimine è suo fratello maggiore, Pierre, che dopo essere scomparso è tornato al paese, ha sposato Marguerite, che era la fidanzata di Jean, e ha costruito una famiglia, vivendo con il rimorso per l’omicidio e per l’ingiustizia subita dal fratello. Un ricco armatore di Marsiglia, il signor Bernardon, visita il bagno penale e mostra interesse per Jean. Questo Bernardon è in realtà Pierre sotto mentite spoglie. Organizza l’evasione di Jean, fornendogli gli strumenti per spezzare le catene, denaro e documenti falsi, e lo spinge ad andare lontano, in Cile, per rifarsi una vita. Tuttavia, Jean, ossessionato dal ricordo di Marguerite e dal desiderio di capire cosa è successo, decide di tornare di nascosto al suo villaggio, Sainte-Marie-des-Maures. Si introduce nell’albergo che un tempo era dello zio e ora è la casa di Marguerite. Qui, Jean assiste a una scena terribile: vede Pierre che sta strangolando un notaio. In quel momento, Marguerite appare con i loro figli. Jean capisce tutta la verità: l’uomo che lo ha salvato è lo stesso fratello che ha ucciso lo zio e che ora sta aggredendo un’altra persona. Per proteggere Marguerite e i suoi figli dallo scandalo e per evitare che si scopra che Pierre è il vero assassino dello zio, Jean prende una decisione estrema. Quando arrivano i contadini attirati dal trambusto, Jean si consegna e dichiara di essere lui l’aggressore del notaio. Sceglie di tornare in prigione, accettando di portare il peso del segreto del fratello e il suo destino, lasciando Marguerite nell’ignoranza per preservare quella che crede essere la sua felicità.
1. Il Peso del Segreto di un Fratello
Un ricco armatore, il signor Bernardon, visita il bagno penale di Tolone. Il suo sguardo si sofferma sul forzato numero 2224, Jean Morénas. Jean sconta vent’anni di lavori forzati, condannato ingiustamente per l’omicidio dello zio. Il vero assassino è il fratello maggiore, Pierre, scomparso e creduto morto. In realtà, Pierre, dopo la condanna di Jean, era tornato in paese. Aveva sposato Marguerite, la fidanzata del fratello, e costruito una famiglia, tormentato dal rimorso. Bernardon, con un piano preciso, organizza l’evasione di Jean. Gli fornisce denaro e una lima, l’essenziale per spezzare le catene. Jean, con una fuga rocambolesca, riassapora la libertà. Incontra Bernardon, che lo rifornisce di documenti falsi e oro, un invito a rifarsi una vita lontano, in Cile. Il passato, però, tormenta Jean. Il ricordo di Marguerite, il desiderio di giustizia, lo spingono a tornare al suo villaggio, Sainte-Marie-des-Maures. Si introduce di nascosto nell’albergo, un tempo dello zio, ora dimora di Marguerite. Assiste a una scena che gli gela il sangue: un uomo sta strangolando un notaio. L’aggressore è Pierre, il fratello creduto morto. Marguerite, ignara, appare con i figli. Jean comprende una verità sconvolgente: Pierre, il suo salvatore, è anche l’assassino dello zio. Un’ombra di disperazione cala su Jean. Per proteggere Marguerite e i suoi figli, per evitare che la verità sul fratello venga a galla, Jean compie un gesto estremo. Si consegna ai contadini, accusandosi dell’aggressione al notaio. Sceglie la prigione, il silenzio, il peso di un segreto inconfessabile, pur di proteggere l’illusione di felicità di Marguerite.
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