Letteratura

Il «Bestiario». Cani, gatti e altri animali

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1. Bestie Sapienti e Mondi Sotterranei

Dino Buzzati, tra il 1932 e il 1970, esplora il mondo animale con una serie di scritti che vanno oltre il semplice ritratto, usando gli animali per toccare temi universali. Un esempio è il ritorno di Giuseppe Coro alla casa d’infanzia, dove il fantasma della dimora gli rivela la tragica fine del cane Giusto, morto di fame e solitudine, un evento che scava nel senso di colpa di Giuseppe. L’intelligenza animale è messa in discussione attraverso la figura di Bonnie, un cane apparentemente capace di comunicare con le lettere, le cui reali capacità sono però messe in dubbio durante un’intervista, in una riflessione ironica sui cani considerati “sapienti”. L’estraneità e la paura sono invece i sentimenti provati da Napoleone, detto Peo, un cane a bordo di una nave da guerra, confuso dai rumori della battaglia e geloso delle attenzioni che il padrone riserva ai motori, i “cavalli” della nave. Il confine tra realtà e soprannaturale si fa labile quando, durante la costruzione di un rifugio antiaereo, si scopre un passaggio per l’inferno. Nonostante l’iniziale tentazione di un’alleanza con i diavoli, le autorità decidono di sigillare l’entrata, scatenando un terremoto. Da questa voragine emerge un barboncino, simbolo di un mistero che rimane irrisolto.

2. Le molte vite dei cani

La morte di un cane solleva interrogativi sulla sua solitudine, in netto contrasto con la dignità o la speranza che spesso accompagnano la morte di un essere umano. Un cane, un tempo pieno di vita, si trasforma in materia inerte, e ci si interroga sul valore della sua esistenza, forse limitata alla vita di città, lontana dalle gioie della natura. L’affetto di un cane verso il suo compagno scomparso si manifesta in modo tangibile. Un cane, dopo aver perso il suo amico morso da una vipera, inizia a portare cibo sulla sua tomba. Questo gesto, che all’inizio sembra un’espressione di lutto, diventa un’abitudine, anche se meno frequente col passare del tempo, testimoniando la memoria e l’affetto profondo di questi animali.Un vigile urbano, in un sogno, si ritrova in una città dominata da cani giganti, diventando lui stesso l’animale domestico di un enorme boxer. In questo mondo capovolto, il vigile prova la gioia delle cure e la vergogna di una multa per cattiva condotta, inflittagli dal suo padrone canino. Il risveglio e l’incontro con un boxer simile a quello del sogno lasciano nell’uomo un senso di colpa e inadeguatezza. Le ideologie possono influenzare anche la vita di un cane. Caligola, un cane di razza, dopo l’incontro con un cane “progressista” di un’ambasciata straniera, abbraccia ideali rivoluzionari e abbandona la sua vita agiata. Preferisce una vita semplice e fugge per unirsi al suo amico. Anni dopo, però, Caligola torna dal suo vecchio padrone, riprendendo le sue abitudini aristocratiche, proprio quando il padrone ha iniziato a vivere in modo più “progressista”.Lea, una cagna pointer, compie imprese eroiche sulle Alpi. Guida un uomo nella nebbia, lo aiuta in una scalata rischiosa e viene salvata da un crepaccio. In situazioni estreme, emerge il coraggio, la devozione e la capacità dei cani, rafforzando il legame di fiducia con l’uomo.

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28. Il Sussurro degli Ucelli e il Rumore Umano

La bellezza di un giardino notturno, dove si attende il canto di un usignolo, svanisce nell’assurda negazione della sua esistenza. Questa percezione alterata suggerisce quanto sia fragile la realtà e sfuggente la bellezza. In un’isola sull’orlo del disastro, un comitato cerca la saggezza di un generale, un tempo glorioso, ma lo ritrova trasformato in un piccolo uccello. L’autorità, ora decaduta e ridotta a un simbolo, mostra dapprima un coraggio militare, ma si rivela poi pavida di fronte al pericolo, incarnando la debolezza della gloria passata. Un muratore, spinto dal desiderio di creare qualcosa di grande, inizia a costruire una torre, supportato in modo inatteso dagli uccelli. Sindacati e autorità si oppongono, vedendo nella torre una sfida, ma l’opera continua a crescere. Completata la torre, le istituzioni cercano di abbatterla, ma la costruzione resiste, e l’uomo, inizialmente osteggiato, viene celebrato per la resilienza della sua opera, in un capovolgimento del giudizio iniziale. Il ritorno alla campagna, luogo di pace, si trasforma per un uomo in un’esperienza angosciante a causa di un silenzio innaturale: gli uccelli sono spariti. La quiete cercata si rivela un vuoto inquietante, causato dall’avanzare del progresso e dell’inquinamento, che tolgono alla natura la sua voce. L’apparizione di un grande stormo in migrazione svela una verità dolorosa: non si tratta di un normale viaggio, ma di un addio definitivo. Sono le anime degli uccelli uccisi dagli uomini, in volo verso un luogo senza ritorno. Questo esodo silenzioso, conseguenza della violenza umana, preannuncia un futuro in cui anche gli uomini potrebbero condividere lo stesso destino di desolato silenzio.

29. La Proposta di Legge sui Roccoli e la Reazione degli Uccelli

Trenta senatori propongono di cambiare una legge del 1967, che vietava la cattura degli uccelli con le reti. Vogliono reintrodurre i roccoli e le uccellande, strutture usate in passato per catturare gli uccelli. Questa proposta suscita reazioni contrastanti, perché la vecchia legge aveva fermato una pratica crudele. Alcuni sostengono che catturare gli uccelli con trappole non sia dannoso, ma i roccoli sono trappole che possono catturare centinaia di uccelli al giorno, destinandoli a una morte sicura. I senatori che propongono la legge negano di voler fare stragi. Dicono che gli uccelli catturati serviranno per attività utili: alcuni come richiami per la caccia, altri come ornamento in gabbia. Affermano anche che questo aiuterà la ricerca scientifica sulle migrazioni, valorizzando la cultura italiana. Un uccellino, però, critica questa visione. Dice che è ingenuo credere alle parole dei senatori, il cui vero scopo è cacciare e sterminare. Sottolinea che molti uccelli muoiono in cattività e che nessuno controllerà come verranno usati. L’uccellino accusa i senatori di agire per interesse personale o dei loro elettori, danneggiando gli animali. Dice che la scusa della ricerca scientifica è un pretesto. Infine, spera che i senatori si trasformino in uccelli per provare la stessa sorte che vogliono infliggere, immaginando uno spettacolo divertente.

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