Letteratura

I Testamenti

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1. Echi di Gilead

Ad Ardua Hall, la statua di Zia Lydia si erge come simbolo di dedizione e dovere, un’immagine idealizzata che nasconde la consapevolezza di quanto potere e fama siano effimeri. Mentre si celebrano i suoi contributi, roghi di libri cercano di cancellare il passato per plasmare un futuro incontaminato. Ma Zia Lydia, custode di segreti, sa che le impronte del passato, soprattutto le proprie, sono difficili da eliminare. Per questo, inizia a scrivere un manoscritto, pur sapendo quanto possa essere pericoloso in un mondo dove la parola scritta è sorvegliata. Lontano da Ardua Hall, l’ombra di Gilead si allunga sulla vita di Daisy, una giovane cresciuta al di fuori del regime, ma non al sicuro dalla sua influenza. I suoi genitori adottivi, Neil e Melanie, le hanno insegnato la prudenza, proteggendola con un velo di segreti non detti. Ma la realtà di Gilead, dipinta a scuola come un regime oppressivo, irrompe nella sua vita. Nonostante le paure dei genitori, Daisy partecipa a una manifestazione contro Gilead, un gesto di sfida che scatena una serie di eventi inquietanti. Il negozio di famiglia viene saccheggiato e dato alle fiamme, una Ragazza Perla viene trovata morta e l’aria in casa si fa pesante di preoccupazioni. La tragedia colpisce nel giorno del suo sedicesimo compleanno: Neil e Melanie muoiono in un attentato. Ada, amica di famiglia, rivela che una bomba ha distrutto la loro auto. Il futuro di Daisy, improvvisamente, si lega in modo indissolubile ai segreti di Gilead e a quelli della sua stessa famiglia.

2. La Verità Nascosta di Baby Nicole

Ad Ardua Hall, Zia Lydia, figura potente di Gilead, annota le sue memorie, ben sapendo di essere circondata da pericoli e intrighi. Un incontro con il Comandante Judd rivela la crescente minaccia di Mayday e il sospetto di una talpa all’interno del regime. Zia Lydia, maestra nel manipolare e custode di segreti, si muove con estrema cautela. Intanto, cresce in Gilead Agnes Jemima. Rimasta orfana della madre adottiva, Tabitha, Agnes si sente sempre più sola e scopre una verità inaspettata: non è la figlia biologica di Tabitha. A scuola, la sua vita è segnata da superstizioni e atti di crudeltà, fino a subire un abuso da parte del dentista di famiglia. La morte dell’Ancella Ofkyle durante il parto la segna agli occhi delle compagne, che la considerano una portatrice di sventura. La repressione di Gilead si fa sempre più feroce. Zia Lydia e altre donne con ruoli di potere vengono arrestate e portate in uno stadio trasformato in prigione, dove sono costrette ad assistere a un’esecuzione pubblica. Un evento drammatico cambia tutto: Ada salva Agnes dopo la morte dei suoi genitori adottivi, Melanie e Neil, vittime di un attentato. Ada svela ad Agnes una verità sconvolgente: lei è Baby Nicole, la bambina simbolo di Gilead, portata via illegalmente dal regime e cresciuta sotto falsa identità.

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8. Verso la Libertà Tra Nebbia e Correnti

La notte è silenziosa, un’ombra complice che avvolge Agnes e la narratrice mentre vengono condotte verso una barca. L’autista le affida a un uomo avvolto in una cerata, il loro Caronte verso la libertà. Salgono a bordo di una piccola imbarcazione, il motore elettrico un sussurro che fende l’oscurità. Scivolano lungo il fiume Penobscot, dirette alla goletta Nellie J. Banks, la promessa di salvezza che le attende in mare aperto. Lontano, ad Ardua Hall, il ritrovamento di Zia Vidala in coma e la fuga di Jade con un idraulico sono solo un eco distante, un tumulto che si perde nella vastità della notte. Le Zie minimizzano, ma l’ombra dell’inquietudine si allunga. Sulla Nellie J. Banks, il Capitano Mishimengo le accoglie con la cautela di chi conosce i pericoli del mare e della terra da cui fuggono. Devono fingersi passeggere di un peschereccio solare libanese, un travestimento necessario per ingannare Gilead. Il cibo e il rifugio nella stiva, tra i congelatori per il pesce, sono un lusso inaspettato. La guardia costiera le sfiora, un brivido di terrore che si dissolve nell’impunità della notte. Un guasto al motore spezza l’illusione di sicurezza. La corrente, infida, le spinge verso la Baia di Fundy, in Canada, ma il carburante è una clessidra che si svuota troppo in fretta. Il Capitano Mishimengo, con la risolutezza di chi non si arrende, decide di farle sbarcare prima del previsto. Un canotto, la nebbia fitta e le correnti impetuose sono l’ultimo ostacolo da superare. Nicole, già provata dal viaggio, è ora consumata dalla febbre. Il motore del canotto cede, lasciandole in balia delle onde e del freddo pungente. Remare, l’unica speranza di raggiungere la riva canadese, di sfuggire al risucchio di Gilead. La stanchezza e la paura alimentano i litigi, ma le luci lontane, promessa di libertà, riaccendono la determinazione.

9. Il Ticchettio dell’Orologio della Caduta di Gilead

Zia Vidala si risveglia, ma il timore che possa svelare il coinvolgimento di Zia Lydia nella fuga di Jade, alias Nicole, aleggia nell’aria. Ad Ardua Hall, l’ictus di Zia Vidala non convince, e si mormora di un attacco. La lettera di fuga, con il falso dettaglio dell’idraulico, appare sempre più come un’abile manovra. Zia Elizabeth, fiutando il complotto, teme l’ombra di Mayday. Intanto, la caccia a Jade e al fantomatico idraulico non porta a nulla. Il Comandante Judd è nel panico: la scomparsa di Baby Nicole è una bomba a orologeria per il Consiglio. Zia Lydia, tessendo la sua tela, si dichiara l’unica custode della vera identità di Nicole, guadagnando tempo e protezione. Nicole e Agnes, nei panni di Ragazze Perla, continuano la loro fuga, seminando false piste. La morte di Zia Immortelle viene rapidamente insabbiata, e i sospetti convergono su Jade. La notizia di due Ragazze Perla avvistate in una stazione di autobus scatena una caccia all’uomo, con l’ordine di uccidere. Zia Lydia, dietro una maschera di dolore, asseconda il desiderio di vendetta del Comandante Judd. Nicole e Agnes, dopo un’audace fuga in canotto, trovano la libertà e l’accoglienza di eroine. I documenti segreti di Gilead, trafugati dalle fuggitive, diventano di dominio pubblico, innescando uno scandalo internazionale. Nonostante le smentite di Gilead, la verità si fa strada. Zia Lydia, ormai consapevole dell’imminente crollo di Gilead e del suo ruolo in questo dramma, si prepara al peggio. Sa che sarà giudicata duramente, ma si aggrappa alla giustificazione di aver agito in tempi oscuri. Il suicidio appare come l’unica via di fuga per evitare la tortura e nuove rivelazioni, mentre le sue messaggere hanno ormai compiuto la loro missione, innescando la distruzione di Gilead.

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