Informazioni
“I Ribelli Del Bounty” di Jules Verne è un libro che ti prende subito, perché non si limita a raccontare un solo ammutinamento, ma ne intreccia due, uno più famoso e uno meno noto ma altrettanto intenso. C’è la storia classica della nave Bounty, del Capitano Bligh e del suo secondo Fletcher Christian, della ribellione nel Pacifico, del viaggio incredibile di Bligh su una scialuppa e della fuga dei mutinati fino all’isola di Pitcairn, dove si crea una comunità unica. Parallelamente, Verne ci porta su navi spagnole dove il luogotenente Martinez si ribella al Capitano Orteva con l’idea di vendere le navi al Messico. Seguiamo il suo viaggio inquietante e pieno di tensione attraverso le terre alte messicane, un percorso che si trasforma in una discesa nella paranoia e nella violenza, con personaggi misteriosi come Pablo e Jacopo che sembrano vegliare sul destino dei traditori. È un’avventura che esplora la storia marittima, la sopravvivenza e le conseguenze estreme della ribellione, ambientata tra le isole remote del Pacifico e i paesaggi aspri del Messico, mostrando come da atti di ammutinamento possano nascere destini inattesi, persino la nascita di una marina nazionale come quella messicana.Riassunto Breve
Un vascello, il Bounty, parte per una missione per raccogliere alberi del pane sotto il comando del Capitano Bligh. Presto, il secondo ufficiale Christian guida un ammutinamento a causa dei trattamenti crudeli del capitano. Bligh e i marinai rimasti fedeli vengono abbandonati in mare su una piccola scialuppa con poche provviste. Bligh dimostra grande determinazione, guidando l’equipaggio in un viaggio difficile verso Timor, affrontando tempeste, fame e indigeni ostili, riuscendo infine a raggiungere l’Inghilterra. I ribelli del Bounty vanno a Tahiti. Alcuni marinai si fermano sull’isola, mentre Christian e un piccolo gruppo cercano un rifugio più sicuro e lo trovano sull’isola di Pitcairn. La nave Pandora viene inviata per catturare gli ammutinati. Alcuni vengono arrestati, altri scappano. La Pandora naufraga durante il viaggio di ritorno. Pitcairn rimane isolata per anni, finché viene scoperta una comunità pacifica, discendente dai ribelli, guidata da John Adams, un ammutinato pentito diventato la guida morale dell’isola. Parallelamente, un altro ammutinamento avviene su navi spagnole, l’Asia e la Constanzia, guidato dal luogotenente Martinez. Il piano è vendere le navi al Messico. Il capitano Orteva della Constanzia viene ucciso da Martinez durante la rivolta. Gli ufficiali leali vengono abbandonati. Martinez naviga verso il Messico per completare la vendita. Durante il viaggio verso Città del Messico, accompagnato dal marinaio José, Pablo e Jacopo, che sembravano complici, scompaiono in circostanze misteriose. Il viaggio di Martinez verso l’interno del Messico è segnato da crescente inquietudine e presagi oscuri. Il luogotenente Martinez e il gabbiere José attraversano le terre alte del Messico, trovando un clima temperato e vegetazione mista, ma l’acqua scarseggia e i torrenti sono secchi. Una frana imprevista causa la perdita dei loro cavalli e aumenta la tensione. Il viaggio continua a piedi verso il Popocatepetl, in un paesaggio più ostile e freddo. La fatica e la mancanza di risorse si fanno sentire, mentre la montagna mostra la sua natura vulcanica. José, stanco, esprime malcontento per il percorso. Martinez, silenzioso e cupo, appare turbato, ossessionato dal ricordo del capitano Don Orteva. Durante una tempesta notturna, paura e senso di colpa sopraffanno Martinez. In preda a un delirio, immaginando la figura di Don Orteva, Martinez uccide José con un pugnale. Fuggendo nella tempesta, Martinez si ritrova inseguito da due uomini, Pablo e Jacopo, che lo accusano di tradimento e omicidio. Questi uomini, vendicatori di Don Orteva e della Spagna, sabotano un ponte di corda su cui Martinez cerca scampo, facendolo precipitare in un burrone. La morte di Martinez segna la fine di un traditore e, paradossalmente, l’inizio della Marina della Confederazione messicana. Le navi spagnole abbandonate dai traditori diventano il nucleo della flotta messicana, un simbolo di vendetta e nuova indipendenza.
1. Ribellioni e Destini in Mare e Terra
Il Bounty, guidato dal Capitano Bligh, parte per una missione, ma a bordo nasce una rivolta. Il secondo ufficiale, Christian, stanco dei maltrattamenti del capitano, prende il comando della nave. Bligh e i suoi fedeli vengono abbandonati su una scialuppa. Con poche provviste, affrontano un viaggio difficile, ma Bligh, con grande forza d’animo, li guida fino a Timor e poi in Inghilterra. I ribelli, invece, vanno a Tahiti. Alcuni restano lì, mentre Christian e altri cercano un luogo più sicuro, trovandolo nell’isola di Pitcairn. L’Inghilterra invia la nave Pandora per catturare i ribelli. Alcuni vengono presi, altri scappano, ma la Pandora affonda durante il viaggio di ritorno. Pitcairn, per molti anni, rimane isolata. Poi, viene scoperta una comunità, i discendenti dei ribelli, guidati da John Adams, un ribelle che ha cambiato vita. Nello stesso periodo, su due navi spagnole, l’Asia e la Constanzia, scoppia un’altra rivolta. Il luogotenente Martinez vuole vendere le navi in Messico. Durante la rivolta, il capitano Orteva della Constanzia viene ucciso. Gli ufficiali fedeli al capitano vengono abbandonati. Martinez parte per il Messico. Il marinaio José lo accompagna, ma durante il viaggio due uomini, Pablo e Jacopo, che sembravano dalla parte di Martinez, spariscono misteriosamente. Il viaggio di Martinez diventa sempre più difficile e pieno di paure.
2. Il Massiccio dell’Anahuac e la Nascita della Marina Messicana
Il luogotenente Martinez e il gabbiere José si trovano nelle terre alte del Messico, un ambiente dal clima mite, dove piante europee crescono accanto a quelle locali. Nonostante la terra fertile, l’acqua è poca e i fiumi sono asciutti. Improvvisamente, una frana fa perdere i cavalli, aumentando la tensione tra i due. Il viaggio continua a piedi verso il vulcano Popocatepetl, in un ambiente che diventa sempre più freddo e difficile. La stanchezza e la mancanza di cibo si fanno sentire. José, ormai sfinito, si lamenta del percorso, mentre Martinez, sempre più chiuso e pensieroso, è tormentato dal ricordo del capitano Don Orteva. Durante una notte di tempesta, Martinez è assalito dalla paura e dal rimorso. Immaginando di vedere il fantasma di Don Orteva, in preda alla follia, pugnala José. Mentre scappa nella tempesta, Martinez viene raggiunto da Pablo e Jacopo, che lo chiamano traditore e assassino. I due, per vendicare Don Orteva e la Spagna, fanno crollare un ponte di corda su cui Martinez sta tentando di passare, facendolo cadere nel vuoto. La scomparsa di Martinez segna la fine di un tradimento, ma, in modo inaspettato, coincide con la nascita della Marina della Confederazione messicana. Le navi spagnole, abbandonate dai traditori, diventano il cuore della flotta messicana, rappresentando la vendetta e una nuova libertà.
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