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Contenuti del libro
Informazioni
“I miei anni con Gurdjieff. Storia di un incontro con un uomo straordinario” di Fritz Peters ti porta dentro un mondo pazzesco, quello dell’insegnamento di Gurdjieff, visto dagli occhi di uno che ci è cresciuto dentro, quasi con “il Lavoro nel sangue”. Il libro inizia con il ritorno dell’autore a Chicago dopo anni al Prieuré in Francia, un rientro complicato che lo mette subito alla prova. Qui incontra i gruppi americani, spesso pieni di gente che cerca risposte facili, lontani dalla vera lotta per la coscienza che Gurdjieff propone. Attraverso episodi vissuti tra Chicago, New York e Parigi, Peters racconta l’incontro diretto con Gurdjieff, un uomo che non usa mezzi termini, che provoca, che sfida le convenzioni e che ti costringe a guardare dentro di te senza sconti. Non è la solita storia di crescita personale, ma il racconto di un percorso difficile, fatto di scontri, lezioni provocatorie e la ricerca di una morale oggettiva, dove il vero sviluppo interiore richiede uno sforzo cosciente enorme. È la storia di un rapporto unico con un maestro che ti insegna a vivere nel presente, a capire la natura della conoscenza e a lottare per l’impossibile, un incontro che ti segna per sempre, come essere “avvelenato” dalla verità.Riassunto Breve
L’esistenza umana ordinaria è vista come uno stato di sonno, una vita meccanica guidata da abitudini e influenze esterne. Il vero sviluppo, l’acquisizione di una coscienza o anima, è una possibilità rara che richiede uno sforzo intenso e consapevole. Questo percorso implica la lotta contro la propria natura meccanica, l’osservazione sincera di sé e degli altri, partendo dal presupposto che la condizione iniziale sia imperfetta per trovare poi qualcosa di buono. L’uso intenzionale della sofferenza serve per crescere, non per sprecarla. Un insegnante utilizza metodi non convenzionali, a volte provocatori o scioccanti, per stimolare questo risveglio. Questi metodi possono apparire duri o contraddittori, ma mirano a rivelare le vere motivazioni e a superare le maschere sociali. Le persone si avvicinano a questo lavoro per ragioni diverse, non sempre profonde, e spesso faticano a comprenderlo veramente, interpretandolo in base alle proprie idee preconcette o reagendo emotivamente. Mentire a sé stessi, l’attaccamento al denaro, e lo spreco di energia, come quello sessuale ridotto a intrattenimento, impediscono il progresso. La conoscenza profonda non è accessibile a tutti e richiede la capacità di riceverla, non basta cercare conferme a domande vecchie. La morale oggettiva si basa sulla coscienza individuale e sul non danneggiare sé stessi o gli altri, distinguendosi dalle norme sociali. Vivere nel presente significa concentrare l’energia nel momento attuale attraverso attività consapevoli e armoniche. L’amore è una forza creatrice potente che rivela aspetti nascosti e potenziali. I metodi dell’insegnante possono generare controversie e forti reazioni emotive, spesso basate su incomprensioni o sulla difficoltà di accettare la responsabilità personale. Il percorso verso la coscienza è difficile e accessibile a pochi, ma rappresenta la via per una vera libertà, la libertà di essere. L’insegnamento continua anche dopo la morte del maestro, sebbene senza la sua presenza diretta, attraverso lo studio dei suoi scritti e la pratica degli esercizi.Riassunto Lungo
1. Il Lavoro nel Sangue
Un individuo fa ritorno a Chicago dopo un lungo periodo trascorso in Francia, presso l’Istituto Gurdjieff. Il suo rientro è segnato da notevoli difficoltà, sia sul piano legale che personale. In particolare, si trova ad affrontare l’annullamento di un’adozione e deve confrontarsi con false accuse di “inidoneità morale” contenute in un documento legale. Queste gravi accuse generano un clima di sospetto e tensione all’interno della famiglia, portando l’individuo a un senso di isolamento e a una profonda incertezza riguardo al proprio futuro.Il gruppo di Chicago e la comprensione superficiale
Successivamente, l’individuo entra in contatto con un gruppo di seguaci di Gurdjieff presente a Chicago. Osserva che molti membri di questo gruppo sembrano attratti dall’insegnamento per ragioni piuttosto superficiali, come la ricerca di una soluzione alla solitudine o la speranza di trovare una via facile per risolvere i propri problemi personali. Il loro approccio si basa principalmente sulla lettura dei testi di Gurdjieff, che vengono spesso interpretati in modo allegorico. Questa interpretazione viene usata, in particolare, per giustificare condotte sociali considerate radicali, come l’amore libero. Questo modo di fare contrasta nettamente con una comprensione più diretta e letterale degli scritti di Gurdjieff, i quali criticano la vita ordinaria e suggeriscono un percorso di auto-sviluppo che richiede un notevole sforzo consapevole.La visita di Gurdjieff e la sua visione
Quando Gurdjieff stesso visita Chicago, incontra il gruppo. Durante questo incontro, egli definisce gran parte dell’attività umana come semplice “titillazione” o “masturbazione sociale”, considerandola uno spreco di energia vitale. Suggerisce un metodo per osservare la vita e le persone, inclusi se stessi: partire dal presupposto che siano “merda”. Trovare poi qualcosa di buono in questa condizione iniziale, secondo Gurdjieff, porta a una visione del mondo e degli altri che è più realistica e, paradossalmente, più compassionevole.Modi diversi di apprendere il Lavoro
Gurdjieff spiega anche che l’apprendimento del suo lavoro avviene in modi molto diversi per ciascuno. L’individuo in questione, avendo vissuto l’insegnamento fin da bambino al Prieuré, lo ha assorbito in modo profondo, quasi come se fosse entrato “nel sangue”, rendendolo una parte inseparabile della sua vita. I membri del gruppo di Chicago, al contrario, imparano principalmente attraverso letture e discussioni. Questo approccio può essere facilmente ostacolato dall’abitudine di mentire a se stessi e dalla tendenza a interpretare l’insegnamento per farlo combaciare con le proprie idee preconcette. Nonostante queste difficoltà e la remota possibilità che qualcuno possa imparare veramente, Gurdjieff continua a insegnare. L’acquisizione di conoscenza attraverso questo lavoro non segue percorsi necessariamente evidenti o logici.È davvero necessario considerare l’umanità ‘merda’ per trovare una visione più realistica e compassionevole, come suggerito nel capitolo, o è un approccio che rischia di generare solo cinismo?
Il capitolo presenta un metodo di osservazione radicale proposto da Gurdjieff, che parte da una premessa estremamente negativa sulla natura umana. Sebbene il capitolo suggerisca che questo porti a una visione più realistica e compassionevole, non ne esplora a fondo le implicazioni o i potenziali rischi. Un approccio così drastico potrebbe, infatti, facilmente sfociare nel cinismo o nel disprezzo, anziché nella compassione. Per comprendere meglio la logica dietro questo metodo e valutare la sua efficacia, è fondamentale approfondire il pensiero di Gurdjieff, esplorando i suoi scritti e le interpretazioni dei suoi allievi più vicini, come Ouspensky. È utile anche confrontarsi con discipline come la psicologia e la filosofia, che offrono diverse prospettive sulla natura umana e sui percorsi di auto-conoscenza.2. Lezioni Provocatorie
Un incontro a New York vede Gurdjieff cercare un ex allievo. Appena arrivato, l’allievo si trova incaricato di lavori domestici. Gurdjieff gli chiede anche di insegnargli espressioni gergali e oscenità legate alle parti del corpo. Durante una cena con ospiti importanti, Gurdjieff usa questo linguaggio volgare per descrivere l’umanità, in particolare gli americani, come degenerata e mossa solo da bisogni sessuali. Si rivolge direttamente a una donna presente, descrivendo le sue motivazioni in termini molto crudi. La serata diventa tesa, ma Gurdjieff la interrompe bruscamente. Dichiara che è stata una dimostrazione della decadenza americana e raccoglie denaro dagli ospiti, definendolo un compenso per la “lezione” ricevuta. L’allievo esprime il suo disgusto per l’accaduto, ma Gurdjieff risponde che contano solo i fatti, non le opinioni o i sentimenti.Il viaggio che porta alla rottura
Successivamente, un viaggio in treno verso Chicago si rivela molto complicato. Gurdjieff ritarda la partenza del treno e durante la notte disturba gli altri passeggeri con rumore e richieste continue, rischiando quasi di essere espulso. L’allievo si infuria per il comportamento di Gurdjieff e dichiara di non volerlo più vedere. Arrivati a Chicago, Gurdjieff si lamenta del trattamento ricevuto con un gruppo di seguaci locali, che a loro volta criticano l’allievo per la sua reazione. Questo porta l’allievo a lasciare il gruppo e a rifiutarsi di tornare a New York con Gurdjieff.Anni dopo: un rapporto cambiato
Molti anni dopo, il rapporto tra i due è profondamente cambiato. L’allievo non prova più l’ammirazione incondizionata di un tempo e rifiuta di svolgere compiti servili per Gurdjieff. Viene trattato in modo più paritario. Gurdjieff appare stanco e rivela di guadagnare denaro “curando” persone con vari problemi, che sviluppano una forte devozione personale nei suoi confronti. Discute le relazioni tra uomini e donne, definendo il matrimonio moderno un semplice rapporto sessuale legalizzato. Descrive le donne disponibili come “fazzoletti” che gli uomini usano a piacimento. I seguaci presenti accettano senza discutere queste affermazioni. Durante un’altra occasione, Gurdjieff chiede al gruppo di sbucciare una grande quantità di aglio; l’allievo si rifiuta apertamente. Gurdjieff lo accusa di essere inaffidabile, ma l’allievo risponde di aver imparato proprio da lui a non contare sugli altri. Gurdjieff esprime soddisfazione nell’osservare l’obbedienza degli altri seguaci. Afferma infine che il suo insegnamento lascia un segno indelebile nelle persone. La difficoltà dell’allievo a integrarsi nel gruppo, nonostante l’importanza data al lavoro collettivo, è la prova di questo segno, che lo rende “avvelenato per sempre”.Come si può definire “ricerca della verità” un percorso che porta i seguaci ad accettare acriticamente affermazioni palesemente misogine e svilenti?
Il capitolo descrive un contesto in cui un leader spirituale o filosofico propone idee estreme e un comportamento provocatorio, mentre i suoi seguaci sembrano accettare tutto senza discussione. Questo solleva interrogativi sulla natura dell’autorità carismatica, sui meccanismi di gruppo e sulla distinzione tra un insegnamento autentico e una forma di manipolazione. Per approfondire questi temi, si possono esplorare discipline come la psicologia sociale, in particolare gli studi sui gruppi e l’influenza sociale, e la sociologia delle religioni o dei movimenti settari. Autori come Gustave Le Bon, Stanley Milgram o Philip Zimbardo hanno studiato i comportamenti all’interno dei gruppi e l’obbedienza all’autorità. Anche studi sulla filosofia e la pratica dei movimenti esoterici o spirituali non convenzionali possono fornire contesto.3. Scontri, Energia e la Lotta per l’Impossibile
Gurdjieff a New York attrae persone per ragioni diverse, non sempre legate al suo insegnamento principale. Alcuni lo vedono come un filosofo o un mistico, altri come un ciarlatano o un guaritore. Talvolta accetta di “curare” in cambio di denaro, e molte persone si rivolgono a lui per problemi, spesso di origine psicosomatica.Guarigioni Non Convenzionali e Contrasti con la Medicina
Si verificano interventi che creano attriti con la medicina tradizionale. Una donna con dipendenza da alcol, seguendo il consiglio di Gurdjieff di bere una certa quantità, mostra miglioramenti. Quando un amico rivela questo trattamento al medico, quest’ultimo lo interrompe, causando la morte della donna. Gurdjieff interpreta l’accaduto come una conseguenza della mancanza di fiducia e coraggio della donna. Un altro caso riguarda una donna considerata moribonda in ospedale; Gurdjieff la aiuta, vedendo nella sua malattia un desiderio inconscio di morire. Le prescrive clisteri di olio d’oliva, portando a un miglioramento. Tuttavia, la donna si arrabbia con Gurdjieff quando i medici interrompono il trattamento. Gurdjieff considera questa rabbia una nuova spinta vitale per lei.Un Tragico Evento e le Sue Conseguenze
Un incidente grave coinvolge una giovane donna affascinata da Gurdjieff. La sua famiglia si oppone alla relazione e la fa internare in un manicomio, dove la ragazza si suicida. Questo evento porta all’arresto di Gurdjieff e crea divisioni all’interno del suo gruppo di seguaci. Gurdjieff stesso vede questo tragico accaduto come uno “shock” necessario per selezionare e mettere alla prova i suoi discepoli.Critiche alla Società Occidentale: Energia e Salute
Gurdjieff analizza la mentalità occidentale, notando come il sesso, una fonte fondamentale di energia, sia spesso ridotto a semplice intrattenimento. Questo spreca un potenziale che potrebbe essere impiegato per scopi più elevati. Non condanna il piacere in sé, ma lo spreco energetico che ne deriva. A volte utilizza il sesso come uno “shock”, ad esempio con una ballerina, per provocare reazioni intense e rivelare le motivazioni più profonde delle persone. Le voci sulla sua vita sessuale sono spesso prive di fondamento, alimentate dall’idea che una figura carismatica debba avere un’esistenza fuori dall’ordinario. Critica anche i medici, vedendoli come “nuovi dèi” che si concentrano esclusivamente sulla malattia, ignorando la persona nella sua interezza e l’equilibrio naturale. Sottolinea come l’uomo interferisca in modo pericoloso con i processi naturali.La Filosofia di Gurdjieff: Apprendimento, Speranza e Sofferenza
Secondo Gurdjieff, il vero apprendimento e il cambiamento profondo sono possibili solo fino all’età di vent’anni; la vita successiva è vista come un progressivo declino. Molti seguaci, scoraggiati da questa prospettiva, rielaborano le sue idee per trovare un senso di speranza. Gurdjieff lo permette, considerando la speranza uno strumento utile nel percorso. La sofferenza umana è spesso vissuta invano, non utilizzata per sviluppare consapevolezza. Vivere con la costante consapevolezza della propria morte è fondamentale per lo sviluppo interiore, ma per la maggior parte delle persone è un’impresa quasi impossibile.La Lotta per l’Impossibile
Nonostante possa apparire come un profeta di sventura, Gurdjieff riesce a trasmettere un messaggio di speranza. Spiega questo apparente paradosso come un modo per stimolare la ricerca di energia e forza anche nelle condizioni più difficili. Sostiene che l’unico sforzo che valga veramente la pena è quello di lottare per realizzare ciò che sembra irraggiungibile, l'”impossibile”.Ma se le critiche sono solo ‘emotive’ o ‘personali’, come si spiega la persistenza di accuse più gravi, come quelle di manipolazione o abuso di potere, che non si riducono a ‘fallimenti individuali’?
Il capitolo liquida le critiche come semplici reazioni emotive o fallimenti individuali, ma questa visione appare riduttiva. Le dinamiche tra un maestro spirituale e i suoi allievi possono essere complesse e presentare rischi legati allo squilibrio di potere, che vanno oltre la responsabilità personale dell’individuo. Per comprendere meglio la natura delle critiche mosse a figure come Gurdjieff e ad altri leader di movimenti controversi, è utile approfondire lo studio della psicologia sociale e della sociologia delle religioni. Autori che si sono occupati di pensiero critico e delle dinamiche di gruppo possono offrire strumenti per analizzare in modo più strutturato le accuse di manipolazione o di abuso, distinguendole dalle semplici difficoltà personali nel seguire un percorso.9. L’Amore che Svela e la Lotta per la Coscienza
Lo stato di “sonno” e il “risveglio”
L’esistenza di ogni giorno è vista come uno stato di “sonno”. Per potersi “risvegliare” da questo stato, è necessario un lavoro interiore intenso e continui sforzi coscienti su sé stessi. Questo lavoro richiede di agire in modo pienamente consapevole, riuscendo a giudicare le situazioni senza lasciarsi travolgere dalle emozioni negative o identificarsi con esse. Significa essere presenti a sé stessi e agli altri in ogni momento. È un invito a guardare dentro di sé con grande sincerità, senza ingannarsi o mentire a sé stessi. Questo percorso è impegnativo e difficile, ma apre la porta alla possibilità di raggiungere una vera libertà interiore, la libertà di “essere” autenticamente.Il percorso di George Ivanovitch Gurdjieff
George Ivanovitch Gurdjieff è nato in una regione, Kars, dove convivevano molte culture e religioni diverse, come l’Islam mistico, il Cristianesimo greco-russo e influenze zoroastriane. Questa grande varietà culturale, insieme a un lungo periodo trascorso viaggiando alla ricerca della verità, ha plasmato profondamente il suo pensiero. Dopo aver incontrato Ouspensky, ha fondato degli Istituti dedicati allo Sviluppo Armonico dell’Uomo. Un grave incidente lo ha poi spinto a mettere per iscritto le sue idee, per renderle accessibili a un pubblico più vasto.Sapere con la mente e comprendere davvero
C’è una differenza fondamentale tra il semplice sapere qualcosa a livello razionale e l’averla compresa in modo profondo e completo. Solo la comprensione vera permette di utilizzare concretamente ciò che si sa nella vita di tutti i giorni. Gurdjieff possedeva questa profonda comprensione e la metteva in pratica costantemente, manifestando anche una forma rara di amore senza limiti. Ouspensky, invece, pur avendo una vasta conoscenza intellettuale, comunicava le idee principalmente a quel livello più teorico.L’amore come forza che svela e purifica
L’amore è considerato la forza principale che guida l’attività creatrice in tutta la natura, non solo per garantire la sopravvivenza delle specie, ma forse per raggiungere un’armonia più vasta e profonda. Anche negli esseri umani, l’amore è una forza creatrice che agisce in molti modi potenti. Una sua funzione importante è quella di rivelare gli aspetti più nascosti di una persona, inclusi la vanità e l’egoismo. L’amore, infatti, ci costringe a togliere le maschere che indossiamo; chi lo evita, spesso lo fa proprio per non mostrare il proprio vero volto. La nascita e l’origine delle idee più significative nascono da questa forza potente, descritta come un “grande fuoco” capace di purificare e sviluppare al massimo le capacità umane. L’amore, essendo l’emozione più forte che possiamo provare, porta alla luce sia le qualità evidenti sia quelle latenti, e i potenziali nascosti che spesso tendiamo a negare o ignorare. L’elemento davvero essenziale e fondamentale nell’amore è proprio ciò che va oltre la semplice visione materiale e limitata nel tempo.Al di là delle metafore, quali sono i criteri oggettivi per distinguere lo stato di “sonno” dal “risveglio” e quali i metodi concreti per attuare il “lavoro interiore”?
Il capitolo introduce concetti centrali come il “sonno” dell’esistenza quotidiana e la necessità di un “lavoro interiore” per il “risveglio”, ma non fornisce dettagli sufficienti sui metodi specifici o sui criteri pratici per valutare il progresso in questo percorso. Questa mancanza rende difficile comprendere come applicare concretamente questi principi nella vita di tutti i giorni e distinguere un effettivo “risveglio” da una semplice adesione intellettuale all’idea. Per approfondire le metodologie proposte per questo tipo di “lavoro”, è utile esplorare le opere di George Ivanovitch Gurdjieff e P.D. Ouspensky, che descrivono in modo più esteso le pratiche associate a questo insegnamento. È altresì consigliabile confrontare queste idee con approcci psicologici e filosofici che trattano la coscienza, la consapevolezza e lo sviluppo personale, per ottenere una prospettiva più ampia e contestualizzata.Abbiamo riassunto il possibile
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