Letteratura

Gli anni dell’«Observer»

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1. Tempi di Guerra e Scenari Mutabili

Nel 1942, la situazione globale è critica per l’Inghilterra, con sviluppi in Asia e Nord Africa che richiedono un’azione immediata. Il trattato con l’Abissinia, pur essendo un atto di giustizia internazionale, ha un valore propagandistico limitato in Asia, dove la propaganda giapponese si rafforza. L’India è cruciale e richiede un approccio che vada oltre il dominio imperiale. Per ottenere il sostegno indiano contro il Giappone, è necessario promettere una reale indipendenza post-bellica, offrendo subito lo status di dominion e la formazione di un governo nazionale. In Inghilterra, il malcontento popolare cresce a causa delle sconfitte militari e delle disuguaglianze economiche. La popolazione chiede una democrazia più concreta e sacrifici più equi. Il bilancio governativo è insufficiente nel colpire i redditi più alti e il peso della guerra non è condiviso equamente. Il Marocco, controllato dalle Nazioni Unite, presenta sfide e opportunità. Paese povero e arretrato, necessita di riforme economiche per superare la sua condizione feudale. Nonostante la presenza francese e un orientamento politico filo-fascista tra gli europei, si può coinvolgere la popolazione araba nello sforzo bellico, offrendo autonomia e migliori condizioni di vita. Il Marocco è strategicamente importante per le comunicazioni e le risorse militari. La Milizia Territoriale inglese, nata spontaneamente nei primi anni della guerra, è diventata una forza di difesa più strutturata. Nonostante le iniziali carenze, ha avuto un ruolo deterrente e ha stimolato l’innovazione militare. Pur integrandosi nell’esercito regolare, è importante mantenere la sua natura locale, valorizzando la conoscenza del territorio dei suoi membri e il loro patriottismo.

2. Ombre di Guerra, Barlumi di Speranza

Richard Acland, con il suo partito Common Wealth, proponeva un socialismo inglese originale. Lontano dalla lotta di classe e dall’imperialismo, abbracciava il patriottismo e la cooperazione con la Russia, senza però replicarne il modello. Un’idea che, pur suscitando l’ostilità dei partiti di sinistra, trovava consensi per la sua forte carica etica. Common Wealth prometteva nazionalizzazioni compensate, la fine dello sfruttamento coloniale senza compromettere il benessere inglese e fermezza verso i nemici senza limitare le libertà. Acland, più che un dittatore, appariva come un agitatore di coscienze.Parallelamente, emerge il pensiero di Hulton, editore e autore. Un idealista capace di immaginare un futuro migliore, ma meno attento alle dinamiche politiche concrete. Nel suo libro “The New Age”, auspicava un’epoca di prosperità sobria, pianificazione economica e libertà individuale, federazione europea e autonomia locale, democrazia inclusiva e religione laica. Pur criticando il marxismo dogmatico, Hulton riconosceva la forza degli interessi costituiti. Il suo eclettismo, pur aprendosi a diverse ideologie, mancava di una strategia precisa per affrontare le resistenze al cambiamento.Un secolo dopo la sua pubblicazione, “Martin Chuzzlewit” di Dickens mostra ancora lampi di genio, soprattutto nell’interludio americano e in personaggi come la signora Gamp. Dickens usava la comicità per svelare l’ipocrisia, come nella sua critica all’America, democratica a parole ma schiavista nei fatti. Una critica che, pur con qualche pregiudizio, anticipava temi cruciali del futuro dibattito politico e sociale.Le inchieste di Mass Observation durante la guerra rivelavano l’incertezza degli inglesi sul futuro e la sfiducia nei politici. Nonostante l’accettazione delle restrizioni belliche, molti temevano una nuova disoccupazione di massa e un altro conflitto mondiale. Tuttavia, la gente era pronta al sacrificio se motivata da obiettivi chiari, come dimostrava il sostegno alle nazionalizzazioni. La distanza tra governanti e governati emergeva come un problema chiave per la ricostruzione.L’ottavo anniversario dell’inizio della Guerra Civile Spagnola ricordava il preludio al conflitto mondiale. L’intervento di Germania e Italia a favore di Franco e il limitato aiuto sovietico ai repubblicani avevano determinato l’esito della guerra, evidenziando il cinismo delle grandi potenze e la tragedia del popolo spagnolo. La Guerra Civile Spagnola restava un monito sulla fragilità della democrazia e sull’indifferenza internazionale.

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19. Echi del ’48: Isole, Profondità e Misteri

Le Isole Faeroe, terre vulcaniche e apparentemente povere, hanno mostrato una sorprendente crescita della popolazione nell’ultimo secolo. Questo aumento si deve alla diffusa proprietà terriera tra i contadini e alla mancanza di grandi differenze sociali. La cultura delle Faeroe, legata alle antiche tradizioni vichinghe, si esprime in un’alimentazione unica, con piatti a base di carne di balena e uccelli marini, e in un’accoglienza sempre calorosa verso chi viene da fuori. Durante il conflitto mondiale, le Faeroe sono state fondamentali per fornire pesce all’Inghilterra, dando prova di grande forza d’animo e capacità di iniziativa.Cambiando scenario, l’esplorazione delle grotte, nota come speleologia, è un’attività che unisce fascino e difficoltà. In Francia, dove si trovano molte grotte profonde, questa pratica richiede strumenti avanzati e il coraggio di affrontare pericoli come sifoni e stretti passaggi. Anche se impegnativa, la speleologia porta importanti contributi alla scienza, dalla scoperta di nuove fonti d’acqua alla conoscenza dell’uomo del passato, il tutto guidato da un desiderio di esplorare l’ignoto che va oltre la semplice ricerca di utilità.Un alone di mistero circonda la figura di Daniel Dunglas Home, un medium che non fu mai scoperto a imbrogliare. Nonostante si racconti di eventi come levitazioni e altri fenomeni inspiegabili, avvenuti in condizioni di piena visibilità e di fronte a persone importanti, rimane il dubbio sulla verità delle sue capacità. Si pensa che un possibile potere di ipnosi possa spiegare in modo diverso i fenomeni che si diceva fossero opera degli spiriti, un argomento che porta a riflettere su quanto le persone siano disposte a credere e sulla natura di ciò che percepiamo.Nel mondo della politica, Clement Attlee si distinse come un capo inaspettato ma capace. La sua storia politica mostra un inizio con idee conservatrici, che poi si trasformarono in un impegno con i laburisti. Attlee seppe guidare il paese in momenti difficili, affrontando le sfide del dopoguerra e rafforzando la sua posizione, nonostante le prime incertezze. Le sue decisioni politiche, a volte discusse, mostrano la complessità del periodo storico e le difficoltà incontrate dal governo laburista.Eton College, infine, appare come una scuola fortemente legata alle sue tradizioni, quasi ferma nel tempo. Mentre il mondo intorno cambia, Eton continua a seguire usanze antiche, offrendo un’istruzione per pochi in un ambiente di apertura e rispetto. Ci si chiede, però, se un tipo di educazione così legato al passato possa durare in una società che cerca cambiamenti verso una maggiore democrazia, mettendo in discussione la presenza di elementi fuori dal tempo in un’epoca di grandi trasformazioni.

20. Variazioni Culturali e Giudizi Critici

Ogni artista autentico è per natura dirompente, quasi anarchico, secondo George Woodcock. Nella società moderna, la politica diventa un elemento cruciale per lo scrittore, influenzando il suo pensiero. L’artista impegnato politicamente si trova di fronte a un bivio: conformarsi, rinunciando alla propria integrità, o dissentire, rischiando l’emarginazione. L’anarchismo libertario appare come una soluzione per mantenere l’onestà intellettuale senza compromettere l’efficacia politica. Louis Fischer propone Gandhi come modello per contrastare la minaccia globale rappresentata dalla Russia. Suggerisce che le nazioni occidentali rafforzino i principi democratici ispirandosi a Gandhi. Tuttavia, l’efficacia dei metodi gandhiani, basati sulla visibilità e sulla non violenza, è messa in discussione di fronte a regimi totalitari che sopprimono il dissenso e manipolano l’informazione. La non violenza gandhiana diventa difficilmente applicabile in contesti di imperialismo aggressivo. T.S. Eliot sostiene che una società civile evoluta necessiti di una struttura classista. La cultura fiorisce in gruppi ristretti che affinano le tradizioni nel tempo, con la famiglia come principale veicolo di trasmissione culturale. Una società senza classi, pur in evoluzione, solleva interrogativi sulla trasmissione della cultura: le nuove élite potrebbero non essere in grado di sostituire il ruolo culturale delle classi tradizionali. L’antagonismo di classe, paradossalmente, può stimolare la società. Nonostante ciò, la difesa delle disuguaglianze di classe suscita disagio, in contrasto con i principi di giustizia ed equità. Il pessimismo di Eliot sul declino culturale contemporaneo appare eccessivo, dato che ogni epoca ha percepito se stessa come un periodo di decadenza. Dopo il 1850, si assiste a un declino nella qualità del disegno comico inglese, seguito da una ripresa negli ultimi quindici anni. La vignetta umoristica, inizialmente grezza, subisce una “purificazione” che ne riduce l’efficacia comica. Tra il 1900 e il 1930, il settore attraversa un periodo mediocre, ma l’influenza dell’umorismo americano lo rivitalizza, orientandolo verso temi quotidiani e una comicità più visiva, meno legata alle didascalie. F.R. Leavis individua una “grande tradizione” nel romanzo inglese, limitata a pochi autori come Eliot, James, Conrad e Austen. I romanzi politici di Conrad, spesso trascurati, vengono elogiati. Leavis adotta un approccio critico dogmatico, creando una gerarchia di valore letterario che esclude molti autori. Il suo stile critico è autorevole, con un tono didattico che induce riverenza verso i “grandi” e condanna verso gli altri. Pur riconoscendo l’utilità di alcune sue analisi, si critica l’esclusività e le omissioni nella sua definizione di tradizione letteraria inglese.

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Colloqui con sé stesso
Il cortocircuito. Storie di ordinaria ingiustizia