“Frankenstein” di Mary Shelley nasce da un contesto familiare anticonformista e da un’epoca di fervore intellettuale. La storia si sviluppa attraverso il racconto di Robert Walton, esploratore in cerca di risposte nel gelido Artico, che incontra Victor Frankenstein, scienziato tormentato. Frankenstein narra la sua ossessione: creare la vita in laboratorio. L’orrore per la creatura lo porta all’abbandono, scatenando un percorso di scoperta e vendetta. Il romanzo esplora i limiti della scienza, la natura umana e il bisogno di accettazione.
1. L’Eco di un’Esistenza: Nascita di un Mito Letterario
Mary Shelley, figlia di intellettuali anticonformisti, vive un’infanzia segnata dalla perdita e da dinamiche familiari complesse. L’incontro con il poeta Percy Shelley la porta a una vita di viaggi e lutti in un’Europa in cambiamento. Durante queste esperienze, Mary concepisce “Frankenstein”. L’esploratore Robert Walton incontra Victor Frankenstein, ormai morente, tra i ghiacci. Frankenstein, spinto da un’ambizione scientifica senza limiti, crea una creatura assemblando parti di cadaveri, ma, inorridito, la abbandona. La creatura, sola e con sentimenti, scopre il mondo e se stessa, soffrendo per l’isolamento e cercando vendetta verso il creatore. Le voci di Walton, Frankenstein e della creatura si intrecciano, mostrando la responsabilità della creazione, i limiti della scienza, la mostruosità e il bisogno di essere accettati. La creatura, abbandonata e sofferente, intraprende un cammino di scoperta e vendetta, interrogando il lettore sulla vera natura della mostruosità.2. L’Ombra sul Ghiaccio: Un Avvertimento Inatteso
Robert Walton parte per il Polo Nord, spinto dalla certezza che quelle terre nascondano meraviglie inesplorate. Anni di navigazione e studio hanno preparato questa spedizione. Ma, nonostante l’entusiasmo, Walton confida alla sorella Margaret un profondo senso di solitudine. Vorrebbe un compagno con cui condividere emozioni e sfide. Ad Arcangelo, questa mancanza si fa sentire, anche se l’equipaggio è valido. La passione per l’ignoto e il fascino delle esplorazioni, però, lo spingono avanti. Improvvisamente, tra i ghiacci, appare una figura enorme su una slitta trainata da cani. Un evento che preannuncia qualcosa di straordinario. Poco dopo, la nave salva un uomo allo stremo, un europeo colto e intelligente, ma segnato dalla malinconia. A tratti, mostra una gentilezza inattesa. Si scopre che inseguiva un altro viaggiatore, anch’esso su una slitta. Walton prova subito simpatia per lui, incuriosito dalla sua storia. E lo straniero, intuendo la sete di conoscenza di Walton, accetta di raccontare le sue vicende, come un avvertimento contro l’ambizione senza limiti.3. La Folgorazione della Scienza
A Ginevra, la famiglia del narratore è nota per le sue origini illustri e l’impegno nel servizio pubblico. Il padre, figura di spicco per integrità, sposa Caroline Beaufort, mosso da gratitudine e profonda stima, dopo averla sostenuta in un periodo di difficoltà economica seguito alla perdita del padre di lei, suo caro amico. Il narratore trascorre un’infanzia felice, circondato dall’affetto dei genitori e dalla presenza di Elizabeth Lavenza, cugina adottiva accolta in famiglia dopo un viaggio in Italia. Fin da giovane, emerge una netta distinzione tra le inclinazioni intellettuali del narratore, attratto dalla filosofia naturale, e quelle di Elizabeth, incarnazione di dolcezza, e Clerval, amico interessato all’etica e alle virtù umane. L’iniziale interesse del narratore per l’alchimia, stimolato dalle teorie di Agrippa, Paracelso e Alberto Magno, non viene scalfito dal giudizio negativo del padre. Un evento naturale, la visione di un fulmine che abbatte un albero, segna un punto di svolta, introducendolo allo studio dell’elettricità e del galvanismo. Questo lo porta ad abbandonare progressivamente le scienze occulte per dedicarsi alla matematica e, successivamente, alla chimica moderna. Un momento di profondo dolore, la perdita della madre, colpita dalla scarlattina mentre assisteva Elizabeth, segna un periodo di lutto prima della sua partenza per l’università di Ingolstadt. Qui, l’incontro con il professore Krempe è segnato da aspre critiche verso i suoi studi alchemici precedenti. Diversamente, la lezione del professore Waldman sulla chimica moderna, presentata come la chiave per svelare i segreti più profondi della natura, accende nel narratore una forte ambizione. Decide quindi di immergersi completamente nello studio della chimica, spinto dal desiderio di superare i limiti della conoscenza umana e di esplorare i misteri della creazione, con l’obiettivo di compiere scoperte senza precedenti.4. L’Ossessione e il Risveglio
La chimica, un ramo della filosofia naturale, diventa un’ossessione totalizzante. Progressi straordinari e ammirazione nell’ambiente universitario sono il risultato di uno studio intenso. La ricerca dell’origine della vita porta a studi approfonditi di anatomia e fisiologia, fino all’esplorazione di luoghi oscuri come cripte e ossari. Viene scoperta la capacità di dare vita alla materia inanimata. Un essere umano di proporzioni colossali viene creato attraverso mesi di preparazione e isolamento, trascurando ogni affetto e responsabilità. La creatura prende vita in una notte di novembre. L’entusiasmo iniziale svanisce di fronte all’orrore del suo aspetto mostruoso. La fuga dal laboratorio e una notte tormentata dall’insonnia sono immediate conseguenze. Henry Clerval, amico di vecchia data, arriva inaspettatamente, offrendo conforto, ma segue un crollo nervoso e una lunga malattia. Henry si dedica con amore alla cura dell’amico malato, perseguitato dal ricordo della creatura e da un’avversione profonda per la scienza. Elizabeth scrive una lettera, aggiornandolo sulle notizie familiari e mostrandosi preoccupata per la sua salute. Lo studio delle lingue orientali con Henry diviene una distrazione. Un viaggio insieme a Henry favorisce la guarigione, ristabilendo il benessere emotivo e fisico. Il ritorno a Ingolstadt è segnato da una serenità ritrovata.5. L’ombra della colpa e della tragedia
La famiglia Frankenstein è segnata da un lutto: l’assassinio del piccolo William, strangolato. La notizia arriva a Victor con una lettera del padre, che rivela la sparizione di una preziosa miniatura, un tempo appartenuta alla madre di Victor e data a William da Elizabeth. Questo dettaglio scatena il tormento di Elizabeth, convinta che il gioiello abbia attirato l’assassino. Sconvolto, Victor torna a Ginevra, e durante il viaggio, in una notte di tempesta, vicino al luogo del delitto, scorge una figura mostruosa: è la creatura a cui lui stesso ha dato vita. In un lampo di terrore, comprende che il mostro è l’assassino di suo fratello. I sospetti, però, ricadono su Justine Moritz, la giovane domestica di famiglia. Indizi e un suo atteggiamento confuso la portano al processo. Elizabeth, pur testimoniando a favore dell’amata Justine, non riesce a evitarne la condanna, alimentata da un’implacabile indignazione pubblica. Justine, schiacciata dalle pressioni, confessa falsamente nella speranza di ottenere clemenza, ma la sua sorte è segnata. Viene giustiziata, nonostante Victor ed Elizabeth la credano innocente. Il rimorso divora Victor, consapevole di essere il vero responsabile della morte di William e Justine, vittime della sua creazione. La famiglia è distrutta, e lui si isola, cercando invano rifugio nella maestosità delle Alpi, sperando che la natura possa placare il suo tormento e il terrore per le future azioni del mostro.6. L’Educazione del Mostro
Il dolore spinge il protagonista a cercare conforto nella natura, vagando nella valle dell’Arveiron fino alle sorgenti del ghiacciaio del Montanvert. Il paesaggio sublime offre un sollievo momentaneo, ma l’angoscia persiste. La speranza di ritrovare l’estasi di fronte al ghiacciaio lo spinge a salire sul Montanvert. In un paesaggio desolato, segnato dalle valanghe, raggiunge il ghiacciaio e incontra la creatura che ha generato. Il mostro si avvicina e, sorprendentemente, parla. Chiede di essere ascoltato, rievocando la sua infelicità e solitudine, accusando il suo creatore di disprezzo e chiedendo giustizia. Inizialmente buono, il mostro si è trasformato in un essere demoniaco a causa dell’infelicità. Propone un patto: se il creatore accetterà le sue condizioni, lascerà in pace lui e l’umanità, altrimenti si vendicherà.Il creatore, inizialmente pieno di rabbia, accetta di ascoltare. La creatura inizia il suo racconto: la confusione dei primi istanti di vita, le sensazioni indistinte e la graduale scoperta del mondo. Impara a distinguere luce e oscurità, caldo e freddo, fame e sete. Il fuoco gli offre sia conforto che dolore. In cerca di cibo e riparo, incontra gli umani, ma viene respinto a causa del suo aspetto. Trova rifugio in una capanna vicino a un casolare, dove osserva una famiglia: un vecchio cieco e due giovani, fratello e sorella.Nascosto, il mostro ammira la gentilezza della famiglia. Nota la loro povertà e inizia ad aiutarli di nascosto, lasciando legna da ardere. Osservando e ascoltando, comprende che comunicano attraverso il linguaggio. Desideroso di imparare, inizia un processo di auto-apprendimento, associando suoni a oggetti e concetti. Apprende i nomi dei familiari e alcune parole, gioendo per ogni scoperta. La vista del proprio riflesso, però, lo riempie di orrore e consapevolezza della sua deformità, che teme possa precludergli l’accettazione. Nonostante la paura, il desiderio di comunicare lo spinge a continuare il suo apprendimento e la sua osservazione.7. L’Arrivo di Safie e la Storia dei De Lacey
La primavera risveglia la natura e porta serenità alla famiglia De Lacey e al mostro che li osserva. L’arrivo di Safie, una bellissima donna araba, cattura l’interesse di Felix. Safie non conosce la lingua, ma inizia a impararla, e il mostro, di nascosto, sfrutta queste lezioni per migliorare la sua comprensione del linguaggio. Il padre di Safie, un mercante turco, era stato imprigionato ingiustamente a Parigi. Felix, spinto da un senso di giustizia, lo aveva aiutato a fuggire, ma questo gesto aveva portato alla rovina economica e all’esilio della sua famiglia. Il turco, promessa la figlia Safie in sposa a Felix, era poi venuto meno alla parola data. Safie, innamorata di Felix e desiderosa di libertà, aveva deciso di raggiungerlo in Germania. Il mostro, nel frattempo, trova alcuni libri: I Dolori del Giovane Werther, Vite di Plutarco e Paradiso Perduto. Queste letture lo stimolano a profonde riflessioni sulla società, sulla virtù, sul vizio e sulla sua stessa esistenza. Scopre anche il diario del suo creatore, che rivela i dettagli della sua nascita, aumentando il suo senso di solitudine. Decide quindi di rivelarsi alla famiglia De Lacey, confidando nella loro bontà. Un giorno, si presenta al vecchio De Lacey, che essendo cieco, lo accoglie con gentilezza. L’arrivo improvviso di Felix, Agatha e Safie, però, interrompe il dialogo. La vista del mostro scatena orrore: Felix lo aggredisce e il mostro, ferito e deluso, è costretto alla fuga.8. L’Ombra della Vendetta
Dopo essere stato respinto dalla famiglia De Lacey, il mostro, divorato dal risentimento, dà fuoco alla loro casa. Decide quindi di rintracciare il suo creatore, Frankenstein, a Ginevra. Nel viaggio, il suo odio per l’umanità si intensifica quando, dopo aver salvato una bambina dall’annegamento, viene ripagato con un colpo di fucile. Arrivato vicino a Ginevra, incontra William, il fratello minore di Victor. Accecato dalla rabbia, lo uccide e fa ricadere la colpa su un’innocente. Successivamente, sulle montagne, il mostro affronta Frankenstein e gli impone una richiesta: creare una compagna per lui. Inizialmente inorridito, Frankenstein alla fine cede, spinto dalle promesse del mostro di sparire per sempre dalla società umana, rifugiandosi in luoghi sperduti insieme alla sua simile. Frankenstein, schiacciato dal peso di questo patto, torna a Ginevra. Suo padre, preoccupato per il suo malessere, gli propone di sposare subito Elizabeth. Ma l’idea di un matrimonio prima di aver onorato la promessa fatta al mostro lo terrorizza. Per rimandare le nozze e iniziare la creazione della compagna lontano da occhi indiscreti, Frankenstein organizza un viaggio in Inghilterra, con la scusa di approfondire i suoi studi. Parte, accompagnato dall’amico Clerval, la cui presenza è stata voluta dal padre per alleviare la sua solitudine. Ma, mentre Clerval si lascia incantare dalla bellezza dei luoghi, Frankenstein è tormentato dai suoi pensieri cupi e dal terribile destino che lo attende.9. La Promessa Spezzata e la Vendetta Annunciata
Victor e Clerval, durante il loro viaggio, si fermano a Londra, per poi proseguire verso la Scozia. Il giuramento di creare una compagna per la creatura tormenta Victor, che prova un profondo disgusto all’idea. Si isola nelle remote isole Orcadi, dove inizia a costruire la creatura femminile, ma la ripugnanza cresce in lui giorno dopo giorno. Una notte, immerso nei suoi pensieri, Victor riflette sulle possibili conseguenze della sua promessa. Comprende il pericolo di dare vita a un altro essere mostruoso e, in un impeto di decisione, distrugge la creatura femminile incompleta. In quell’istante, il mostro appare, furioso per il tradimento. Giura a Victor una terribile vendetta la notte delle sue nozze, e svanisce nel nulla. Sconvolto, Victor si libera dei resti della creatura gettandoli in mare. Durante il viaggio in barca per compiere questo gesto, si perde tra le onde e approda sulle coste irlandesi. Qui, un’amara sorpresa lo attende: viene arrestato con l’accusa di aver assassinato Henry Clerval. Condotto davanti al corpo senza vita dell’amico, Victor crolla, sopraffatto dal dolore e dal senso di colpa. In prigione, si ammala gravemente. Riceve la visita del padre, accorso per stargli vicino. Nonostante le prove sembrino accusarlo, Victor viene scagionato: una testimonianza lo colloca nelle Orcadi al momento del delitto. Ma la libertà non porta sollievo. La minaccia del mostro incombe, ossessionandolo. Decide quindi di tornare a Ginevra, determinato a proteggere i suoi cari e a confrontarsi con la sua creazione.10. La Notte Fatale e la Vendetta Incompiuta
Victor, profondamente segnato nel corpo e nello spirito, torna a Parigi, oppresso dal senso di colpa per le tragedie che hanno colpito la sua famiglia. Al padre confessa il suo ruolo, pur tacendo i dettagli sulla creatura. Intanto, una lettera di Elizabeth gli offre la possibilità di rinunciare al matrimonio, qualora non la amasse. Ma Victor, memore della minaccia che incombe per la notte delle nozze, accetta il suo destino e la sposa. A Evian, durante la luna di miele, la creatura compie la sua vendetta uccidendo Elizabeth. Victor, sconvolto, la insegue invano. Rientrato a Ginevra, affronta un nuovo lutto: la morte del padre, stroncato dal dolore. Imprigionato perché ritenuto folle, viene in seguito rilasciato. Decide di cercare giustizia, ma il magistrato non crede alla sua incredibile storia. vota la sua esistenza alla vendetta e inizia un lungo inseguimento attraverso l’Europa, fino alle distese ghiacciate dell’Artico, seguendo tracce e provocazioni. Ormai allo stremo delle forze, viene salvato dalla nave di Walton. A lui racconta la sua storia, chiedendogli di portare a termine la sua vendetta. Le condizioni di Victor peggiorano rapidamente. Nonostante la debolezza, esorta i marinai, che vorrebbero desistere, a proseguire con coraggio. La nave, però, inverte la rotta. Poco dopo, Victor muore. Walton è testimone di un’ultima, straziante scena: la creatura piange sul corpo del suo creatore. Confessa il suo tormento, il rimorso per i delitti commessi e la solitudine che lo ha spinto alla vendetta. Ora, con la morte di Victor, la sua missione è conclusa. Annuncia di volersi recare nell’Artico per trovare la morte tra le fiamme di una pira e scompare nell’oscurità dei ghiacci.Abbiamo riassunto il possibile
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