“Frankenstein o il moderno Prometeo” di Mary Shelley è un romanzo gotico che ti prende subito. Racconta la storia di Victor Frankenstein, uno scienziato brillante ma ossessionato che a Ingolstadt scopre come dare la vita. La sua creazione, la creatura di Frankenstein, non è il mostro che ci immaginiamo all’inizio, ma un essere che cerca solo accettazione. Purtroppo, il suo aspetto spaventoso porta solo rifiuto e isolamento, trasformando la sua innocenza iniziale in rabbia e sete di vendetta. Il libro esplora temi pazzeschi come la responsabilità dello scienziato, l’etica della creazione e cosa significa essere umani o mostruosi. La storia si sposta tra la tranquilla Ginevra, le vette delle Alpi svizzere e i ghiacci desolati dell’Artico, dove la creatura e Victor si inseguono in una caccia disperata. Personaggi come l’amico Henry Clerval, l’amata Elizabeth Lavenza e l’esploratore Robert Walton si intrecciano in questo dramma sulla solitudine, il pregiudizio e le conseguenze di un’ambizione sfrenata. È un classico che ti fa pensare un sacco sulla natura umana e i limiti della scienza.
Riassunto Breve
Mary Shelley, nata a Londra nel 1797, cresce in un ambiente intellettuale che ne plasma la personalità. Un viaggio in Europa la porta a incontrare Percy Bysshe Shelley, e durante un soggiorno in Svizzera nel 1816, inizia a scrivere *Frankenstein*. Il romanzo racconta la storia di Victor Frankenstein, uno scienziato che crea un essere vivente attraverso esperimenti. La creatura, a causa del suo aspetto, viene rifiutata dalla società e dal suo stesso creatore, sviluppando solitudine e rabbia che la trasformano in una forza distruttiva. Il testo esplora temi come la sfida alla natura, l’etica scientifica e la responsabilità. Parallelamente, si introduce Robert Walton, un esploratore che cerca la gloria raggiungendo il Polo Nord, esprimendo un desiderio di scoperta che risuona con l’ambizione di Frankenstein. Walton si prepara per la sua spedizione ad Arcangelo, sentendosi solo nonostante l’equipaggio. Durante la navigazione artica, la sua nave rimane intrappolata. Viene avvistata una slitta e poi salvato un uomo esausto, Victor Frankenstein. Victor, riconoscendo in Walton una sete di sapere simile alla sua, lo mette in guardia contro l’ambizione sfrenata e accetta di raccontare la sua storia come monito. Descrive la sua infanzia a Ginevra, l’affetto familiare e l’adozione di Elizabeth Lavenza. Fin da giovane, Victor mostra interesse per la filosofia naturale, passando dall’alchimia alla chimica moderna. A Ingolstadt, i suoi studi si intensificano, portandolo a scoprire come infondere vita nella materia inanimata. Decide di creare un essere umano, dedicandosi ossessivamente al progetto, isolandosi e trascurando la sua salute. Una notte, l’esperimento riesce, ma la vista della creatura vivente genera solo orrore e repulsione. Victor abbandona il laboratorio e cade malato, accudito dall’amico Henry Clerval. Una lettera da Elizabeth porta notizie di casa, ma la serenità è turbata. Una lettera successiva annuncia la morte del fratello minore William. Tornando a Ginevra, Victor scorge la creatura vicino al luogo del delitto e capisce che è responsabile. Justine Moritz viene accusata dell’omicidio sulla base di prove circostanziali. Victor sa la verità ma teme di non essere creduto. Justine, sotto pressione, confessa un crimine non commesso e viene condannata a morte ed eseguita. Victor è consumato dal rimorso e si isola. Cerca sollievo nella natura, ma il desiderio di vendetta cresce. Si reca a Chamonix e incontra la creatura sul ghiacciaio. La creatura chiede di essere ascoltata, rivendicando il diritto di raccontare la sua storia e invocando giustizia. Victor accetta di ascoltarla nel suo rifugio. La creatura descrive i suoi primi momenti di vita, la confusione sensoriale, la scoperta del fuoco e l’incontro traumatico con gli umani che reagiscono con terrore. Trova rifugio vicino a un casolare e osserva la famiglia De Lacey, imparando il linguaggio e scoprendo concetti sociali. La consapevolezza della sua diversità e deformità genera orrore e isolamento. La storia dei De Lacey rivela il loro esilio a causa dell’aiuto offerto a un turco. La creatura legge libri che acuiscono il suo senso di solitudine e scopre la sua origine dal diario di Victor. Decide di rivelarsi ai De Lacey, avvicinando prima il padre cieco, ma l’incontro finisce in disastro quando i figli reagiscono con orrore. Respingimento e violenza spingono la creatura alla disperazione e alla vendetta. Distrugge il casolare e si dirige verso Ginevra per trovare Victor. Durante il viaggio, un atto di bontà verso una bambina si conclude con un attacco violento. A Ginevra, uccide William e incastra Justine. La creatura chiede a Victor di creare una compagna, sostenendo che solo così la sua solitudine e rabbia si placheranno. Victor inizialmente rifiuta, ma poi acconsente, vincolando la creatura a un giuramento di esilio. Il ritorno a casa è tormentato dalla promessa. Procrastina l’opera, pianificando un viaggio in Inghilterra. Il padre propone il matrimonio con Elizabeth, ma l’idea genera orrore a causa dell’impegno con la creatura. Viaggia in Inghilterra con Clerval, cercando conoscenze scientifiche ma tormentato dalla promessa. Si isola in un’isola delle Orcadi per lavorare alla compagna. L’orrore per l’opera cresce. Tormentato dalle possibili conseguenze, distrugce la creatura femminile. Il mostro appare, minaccia vendetta nella notte delle nozze. Victor abbandona l’isola e viene arrestato in Irlanda per l’omicidio di Clerval. Viene scagionato e torna a Ginevra con il padre. Riceve una lettera da Elizabeth che esprime dubbi sul matrimonio. Victor interpreta la minaccia del mostro come un appuntamento con il destino e decide di sposare Elizabeth, credendo di proteggerla. I preparativi procedono con presagi di tragedia. La notte delle nozze, Elizabeth viene uccisa dal mostro. Victor è sopraffatto dal dolore e dalla sete di vendetta. Si rivolge alla giustizia ma viene deriso. Decide di inseguire la creatura da solo. Giura vendetta al cimitero di famiglia. L’inseguimento attraversa deserti e terre desolate fino alle regioni artiche, guidato dagli indizi lasciati dal mostro. Victor affronta stenti, spingendosi sempre più a nord. Sul ghiaccio, perde le tracce e viene salvato dalla nave di Walton. A bordo, Victor racconta la sua storia, la sua salute peggiora ma l’ossessione per la vendetta rimane. Walton affronta l’ammutinamento dell’equipaggio e decide di tornare indietro. Victor, morente, chiede a Walton di continuare la vendetta. Victor muore. Walton scopre il mostro chino sul cadavere del suo creatore. La creatura esprime rimorso e giustifica le sue azioni con la solitudine e il rifiuto. Afferma che la morte di Frankenstein pone fine alla sua missione e annuncia l’intenzione di ritirarsi nel Polo Nord per morire, scomparendo tra i ghiacci.
1. Genesi di una Creatura
Mary Shelley, nata a Londra nel 1797, cresce in un ambiente familiare ricco di stimoli intellettuali. Figlia di genitori anticonformisti, studia i classici e le opere illuministe, assorbendo idee progressiste che segnano profondamente il suo sviluppo. Durante un viaggio in Europa con Percy Bysshe Shelley, che diventerà suo marito, e la sorellastra Claire, la coppia si ferma sul Lago di Ginevra. Qui, nel 1816, ispirata da un’atmosfera suggestiva e da racconti di fantasmi, Mary inizia a scrivere Frankenstein. Il romanzo prende vita dalla storia di Victor Frankenstein, uno scienziato che, spinto da un’ambizione smisurata, crea un essere mostruoso assemblando parti di cadaveri. Questa creatura, inizialmente innocente, si trasforma in una forza distruttiva a causa del rifiuto e della solitudine imposta dalla società, incapace di accettare il suo aspetto. L’opera solleva interrogativi profondi sulla sfida dell’uomo alle leggi naturali e divine, e sulle responsabilità etiche che derivano dalla creazione scientifica. In parallelo, emerge la figura di Robert Walton, un esploratore che, in una lettera alla sorella, rivela il suo desiderio di raggiungere il Polo Nord. La sua sete di conoscenza e di gloria lo spinge a prepararsi per un viaggio rischioso e incerto. L’ambizione di Walton, simile a quella di Frankenstein, preannuncia il tema centrale del romanzo: il confine sottile tra la scoperta scientifica e la superbia umana che può portare a conseguenze tragiche.
2. Un Incontro Fatidico e un Racconto Promesso
Robert Walton, ad Arcangelo, prepara una spedizione per il Polo Nord. Nonostante l’impresa e un equipaggio valido, sente una profonda solitudine e desidera un amico con cui condividere aspirazioni e sentimenti. Mentre naviga tra i ghiacci, la sua nave rimane intrappolata. L’equipaggio avvista una slitta guidata da una figura di dimensioni straordinarie e, poco dopo, salva un europeo esausto dai ghiacci. L’uomo, pur sofferente, mostra nobiltà d’animo e una mente acuta. Rivela di essere alla ricerca di qualcuno che gli sfugge. Walton, attratto, vede in lui l’amico desiderato. Quando Walton esprime il desiderio di esplorare e conoscere, lo straniero si preoccupa, riconoscendo la stessa sete di sapere che lo aveva animato. Lo mette in guardia sui pericoli dell’ambizione e della ricerca di una conoscenza proibita, acconsentendo a narrare la propria storia come monito. Inizia descrivendo le origini ginevrine, in una famiglia di rilievo, evocando il padre virtuoso e il suo matrimonio con Caroline Beaufort, salvata dalla miseria. L’infanzia in un ambiente amorevole è interrotta dall’arrivo di Elizabeth Lavenza, orfana di nobili origini italiane, adottata dai genitori. Elizabeth diviene parte della famiglia, amata profondamente e considerata più di una sorella.
Victor, terrorizzato all’idea di creare una compagna per il mostro, distrugge l’essere femminile incompleto. Il mostro, furioso, giura vendetta e promette a Victor di tormentarlo durante la sua prima notte di nozze. Victor, sconvolto, lascia l’isola e raggiunge l’Irlanda, dove viene immediatamente arrestato: è accusato dell’omicidio di Henry Clerval. Le prove sembrano inchiodarlo e la vista del cadavere dell’amico lo fa sprofondare nella disperazione e nella malattia.Il padre di Victor lo raggiunge in prigione e, in seguito, il giovane viene scagionato. Insieme, padre e figlio tornano a Ginevra. Durante il viaggio, Elizabeth scrive a Victor: lo ama, ma è preoccupata, e si dice pronta a rinunciare al matrimonio.Victor, ossessionato dalla minaccia del mostro, è convinto che le nozze siano un appuntamento con il destino. Sposa Elizabeth, credendo di poter affrontare la sua sorte e proteggere chi ama. I preparativi fervono, ma Victor è sempre più angosciato. Il giorno del matrimonio, i due sposi partono per Evian, ignari della tragedia imminente.
9. L’Inseguimento Inesorabile
La notte delle nozze si conclude in tragedia: Elizabeth muore per mano del mostro. Victor, distrutto dal dolore, trova il corpo della moglie e intravede la creatura fuggire. Inizialmente è sfinimento fisico e mentale, ma presto la sete di vendetta prende il sopravvento.Victor, imprigionato a causa della sua instabilità, è ossessionato dal desiderio di vendetta. Si rivolge alla giustizia, ma nessuno gli crede. Decide quindi di agire da solo: inseguire il mostro e ucciderlo.Lasciata Ginevra, inizia un inseguimento estenuante attraverso deserti e terre desolate. La vendetta è l’unica ragione di vita. Giunto al cimitero di famiglia, giura di non fermarsi finché uno dei due non sarà morto. Il mostro appare, lo deride e conferma di voler fuggire a nord, tra i ghiacci.L’inseguimento continua senza sosta, guidato da indizi lasciati dal mostro, quasi a voler allungare la sofferenza del suo creatore. Victor soffre la fame, il freddo e la fatica, spingendosi sempre più a nord, nell’Artico. Raggiunto l’oceano ghiacciato, prosegue con una slitta trainata da cani, avvicinandosi sempre più alla creatura.La natura, però, interviene: i ghiacci si spezzano e Victor perde le tracce del mostro, ritrovandosi su un blocco di ghiaccio alla deriva. Viene salvato da una nave diretta al Polo Nord, comandata da Walton.Victor racconta la sua storia a Walton. La salute peggiora, ma l’ossessione per la vendetta rimane. Walton, inizialmente deciso a proseguire verso nord, deve affrontare l’ammutinamento dell’equipaggio, spaventato dai ghiacci. Frankenstein, morente, incoraggia l’equipaggio, ma Walton cede e decide di tornare indietro.Frankenstein, sul letto di morte, chiede a Walton di giurare di portare a termine la sua vendetta. Poco dopo, Victor muore. Walton, sconvolto, trova il mostro chino sul corpo del suo creatore. La creatura è un misto di rimorso e giustificazione: la solitudine e il rifiuto lo hanno reso malvagio. La morte di Frankenstein segna la fine della sua vendetta e annuncia di volersi ritirare nel Polo Nord per morire, ponendo fine alla sua esistenza tormentata bruciandosi. Il mostro lascia la nave e scompare tra i ghiacci.
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