Contenuti del libro
Informazioni
“Federer. Il genio e la bellezza” di Fabrizio Sandrini ti porta dentro la storia incredibile di Roger Federer, un vero maestro del tennis. Questo libro racconta la sua ascesa fin dagli inizi, le prime vittorie importanti come quelle a Wimbledon e agli Australian Open che lo hanno lanciato nell’olimpo, e poi il dominio assoluto che lo ha portato al numero uno del ranking ATP. Vedrai come ha affrontato sfide enormi, dalle rivalità epiche con campioni come Rafael Nadal e Novak Djokovic, agli infortuni che sembravano poter fermare la sua carriera. Ma la bellezza di questa storia sta nella sua incredibile resilienza e nella rinascita, specialmente quella del 2017, quando dopo un grave infortunio è tornato a vincere gli Slam contro ogni aspettativa. Il libro esplora non solo i trionfi sui campi più prestigiosi del mondo, dai grandi Slam come Wimbledon e gli US Open al suo amato torneo di Basilea, ma anche il suo tennis unico, un mix di genio tattico e pura arte. Scoprirai il ruolo fondamentale della sua famiglia e del suo team, come coach Ljubičić, nel mantenerlo al vertice per così tanti anni, superando record di longevità. È un viaggio attraverso la carriera di un’icona, che mostra come talento, lavoro e passione possano portare a risultati straordinari, celebrando non solo le vittorie ma l’essenza stessa del suo gioco.Riassunto Breve
La carriera di Roger Federer nel tennis professionistico inizia a prendere forma all’inizio degli anni 2000, segnata da una vittoria significativa su Pete Sampras a Wimbledon nel 2001. Questo evento precede il suo primo titolo Slam a Wimbledon nel 2003, diventando il primo svizzero a riuscirci. Il 2004 segna l’inizio di un periodo di dominio, con vittorie agli Australian Open, Wimbledon e US Open, portandolo in cima alla classifica mondiale ATP. Gli anni successivi, fino al 2007, confermano questa supremazia con numerosi successi e il mantenimento della prima posizione, nonostante l’emergere della rivalità con Rafael Nadal. Il 2008 presenta sfide come la mononucleosi e il sorpasso nel ranking da parte di Nadal, ma Federer risponde con l’oro olimpico in doppio e la vittoria agli US Open. Il 2009 è un anno di record, con la vittoria al Roland Garros che completa il Career Grand Slam, l’eguagliamento del record di Slam di Sampras e il ritorno al numero 1. Gli anni 2010 e 2011 vedono Novak Djokovic diventare un contendente principale, con sconfitte per Federer, che però vince le ATP Finals. Nel 2012, Federer riconquista Wimbledon, eguagliando Sampras, e supera il suo record di settimane al numero 1. Il periodo successivo è caratterizzato da infortuni e un calo nel ranking, ma Federer mostra resilienza, collaborando con Stefan Edberg e vincendo la Coppa Davis nel 2014. Il 2015 vede traguardi come le 1000 vittorie, ma anche sconfitte in finali Slam contro Djokovic. Federer affronta momenti difficili, imparando da essi. Il torneo di Basilea rappresenta un luogo speciale, dove il sostegno del pubblico è forte e le sue prestazioni sono spesso brillanti. Le sfide continuano a Parigi Bercy e alle ATP Finals, con vittorie e sconfitte contro i rivali. La famiglia, in particolare i genitori Robert e Lynette, gioca un ruolo chiave nella sua formazione. Il cambio allenatore con Ivan Ljubicic nel 2016 cerca nuove strategie. L’inizio del 2016 è segnato da una sconfitta in finale a Brisbane e in semifinale agli Australian Open contro Djokovic. Una lesione al ginocchio nel 2016 richiede un intervento chirurgico, sollevando dubbi sul suo futuro. La riabilitazione è lunga, con un ritorno pianificato a Miami ostacolato da un virus. Montecarlo diventa il vero rientro, ma un fastidio alla schiena lo costringe a saltare Madrid e Roma e a rinunciare al Roland Garros per preparare Wimbledon. Sull’erba, mostra segnali di miglioramento ma esce in semifinale a Stoccarda e Halle, e poi a Wimbledon contro Raonic. La delusione porta alla fine anticipata della stagione 2016 per recuperare. Nel 2017, torna alla Hopman Cup e poi agli Australian Open senza grandi aspettative. Inaspettatamente, vince il torneo battendo avversari di alto livello, inclusi Nadal in finale, segnando una rinascita. Seguono vittorie a Indian Wells e Miami, battendo ancora Nadal, e l’introduzione della SABR. La stagione 2017 è strategica, saltando la terra rossa per concentrarsi sull’erba. Nonostante una sconfitta a Stoccarda, vince Halle per la nona volta. Wimbledon è l’apice, vince l’ottavo titolo contro Cilic, dimostrando forma e maturità. Un problema alla schiena emerge a Montreal, costringendolo al ritiro da Cincinnati e influenzando la prestazione agli US Open, dove perde ai quarti contro Del Potro. Partecipa alla Laver Cup e vince a Shanghai e Basilea. Il tennis di Federer è visto come arte, non solo tecnica, con colpi come il rovescio in controbalzo che esprimono talento. La sua grandezza è olistica. Domina avversari con un tennis totale, celebrando il talento. La sua importanza va oltre i numeri. Nel 2017 e 2018 è protagonista. Vince le ATP Finals con autorevolezza. L’Australian Open 2018 lo vede favorito, vince il ventesimo Slam contro Cilic, mostrando serenità ed emozione. Il ritorno al numero uno a Rotterdam a 36 anni è un’impresa, stabilendo record di longevità. Nonostante sconfitte, la sua classe prevale. La collaborazione con Ljubicic migliora il rovescio, mantenendolo al vertice. La stagione 2018 presenta un rientro complesso, con difficoltà nel concretizzare palle break e mantenere costanza a Stoccarda e Halle. Wimbledon si conclude con una sconfitta agli ottavi. La stagione prosegue con alti e bassi, vincendo Basilea (99esimo titolo) ma con sconfitte agli US Open. Il supporto del team è essenziale. Inizia il 2019 alla Hopman Cup, vincendo con Bencic, mostrando buona forma per gli Australian Open. Agli Australian Open, supera i primi turni gestendo le energie, nonostante difficoltà al servizio e rovescio contro Evans. Contro Fritz domina. Agli ottavi incontra Tsitsipas, una partita combattuta. Federer vince il primo set ma spreca molte palle break nei set successivi, perdendo al tie-break del quarto. La sconfitta solleva interrogativi sulla sua capacità di superare certi limiti negli Slam, con incognite sulla fluttuazione della forma e la solidità dei colpi. Nonostante ciò, guarda avanti con passione, spingendo i suoi limiti e ridefinendo ciò che è possibile nello sport.Riassunto Lungo
1. L’Ascesa e le Sfide di un Maestro
L’Inizio di una Carriera Straordinaria
Agli inizi degli anni 2000, Roger Federer si fa notare nel mondo del tennis. Un momento cruciale è la sua vittoria contro Pete Sampras a Wimbledon nel 2001. Questa vittoria segna l’inizio della sua ascesa e lo proietta verso i vertici del tennis mondiale.La Consacrazione a Wimbledon e l’Ingresso nell’Élite
Dopo la vittoria contro Sampras, Federer continua a migliorare costantemente. Nel 2003, arriva la definitiva consacrazione con la vittoria del suo primo titolo Slam, sempre a Wimbledon. Questo successo è storico perché lo rende il primo svizzero a vincere questo prestigioso torneo.Il Dominio Incontrastato e la Rivalità con Nadal
Il 2004 è l’anno in cui Federer inizia a dominare il tennis mondiale. Vince gli Australian Open e raggiunge la prima posizione nella classifica ATP. In questo periodo emerge la rivalità con Nadal, che lo batte a Miami. Nonostante questa sconfitta, Federer dimostra la sua superiorità trionfando a Wimbledon e agli US Open, concludendo una stagione eccezionale.Anni di Successi e Conferme
Dal 2005 al 2007, Federer continua a inanellare successi impressionanti. Tra questi, spiccano i Sunshine Double, le vittorie a Wimbledon e agli US Open, e la solida permanenza al primo posto della classifica mondiale. Questi anni testimoniano il suo dominio pressoché incontrastato nel circuito tennistico.Sfide, Infortuni e la Rinascita
Nel 2008, nuove difficoltà si presentano per Federer. La mononucleosi e l’ascesa di Nadal lo portano a perdere la vetta della classifica mondiale. Nonostante questi ostacoli, Federer reagisce con orgoglio vincendo la medaglia d’oro olimpica in doppio e gli US Open. Il 2009 è un anno di grandi trionfi e nuovi primati: vince il Roland Garros, realizzando il Career Grand Slam, eguaglia il record di Slam di Sampras e riconquista la posizione numero 1 del ranking mondiale.L’Era Djokovic e Nuove Rivalità
Gli anni 2010 e 2011 vedono l’emergere di Novak Djokovic come principale avversario di Federer. Subisce importanti sconfitte contro il tennista serbo, anche se riesce ad aggiudicarsi le ATP Finals. Nel 2012, Federer torna a trionfare a Wimbledon, eguagliando il record di Sampras, e riconquista il primato mondiale, superando anche il record di settimane al numero 1 detenuto in precedenza da Sampras.Infortuni, Resilienza e la Collaborazione con Edberg
Il periodo successivo è segnato da infortuni e momenti difficili, con una conseguente discesa nel ranking mondiale. Nonostante ciò, Federer dimostra grande forza d’animo e capacità di ripresa. Nel 2014, inizia a collaborare con Stefan Edberg e riesce a tornare a competere ai massimi livelli, portando la Svizzera alla vittoria in Coppa Davis. Il 2015 è un anno in cui raggiunge importanti traguardi personali, come le 1000 vittorie nel circuito e la vittoria a Cincinnati contro Djokovic. Tuttavia, subisce anche sconfitte nelle finali Slam contro lo stesso Djokovic, evidenziando una rivalità intensa e la sua continua determinazione nel superare i propri limiti.Limitarsi a elencare le vittorie di Federer è sufficiente per comprendere la sua grandezza, o mancano fattori più profondi?
Il capitolo, pur ripercorrendo in modo efficace le tappe principali della carriera di Federer, sembra concentrarsi eccessivamente sugli aspetti cronachistici e sui risultati sportivi. Per una comprensione più completa della sua grandezza, sarebbe utile approfondire le dinamiche psicologiche che hanno contribuito al suo successo, come la gestione della pressione e la resilienza mentale. Inoltre, un’analisi delle metodologie di allenamento e dell’evoluzione tecnica nel tennis moderno, attraverso autori come Brad Gilbert o libri di settore, potrebbe arricchire la prospettiva.2. L’Equilibrio Precario: Federer e le Sfide del Tennis
Il significato speciale di Basilea per Federer
Per ogni tennista, anche per Federer, ci sono momenti di incertezza e giornate difficili, ma da questi momenti si impara e si cresce. Il torneo di Basilea ha un significato unico per Federer: è un ritorno alle origini, il luogo dove è nato e dove ha realizzato i suoi sogni. Qui, il sostegno del pubblico è particolarmente forte e lo aiuta a dare il meglio.Il torneo di Basilea: tra alti e bassi
Anche se il suo umore può variare, a Basilea Federer riesce sempre a brillare, offrendo un gioco vario e spettacolare. Giocare nel torneo di casa è speciale, quasi un riflesso della sua grandezza, e rende orgogliosi i suoi tifosi. Nel torneo di Basilea, Federer ha superato avversari come Kohlschreiber e Goffin, mostrando un gioco a volte discontinuo, ma comunque efficace e vincente. È riuscito a trionfare sia in semifinale che in finale, in particolare contro Nadal, in un match celebrato con grande entusiasmo dal pubblico di casa.Le nuove sfide di Parigi Bercy e delle ATP Finals
Dopo il successo di Basilea, Federer ha dovuto affrontare nuove sfide nei tornei di Parigi Bercy e delle ATP Finals. A Parigi Bercy, ha incontrato la potenza del servizio di Isner, che lo ha sconfitto. Alle Finals di Londra, invece, Federer ha ottenuto una vittoria importante contro Djokovic nella fase a gironi, mettendo in campo palle corte e variazioni di gioco. Nonostante questa vittoria, in finale ha perso proprio contro Djokovic, che con il suo gioco solido e costante è riuscito ad annullare le strategie di Federer. La rivalità tra Federer e Djokovic è sempre stata molto sentita, anche per via dei loro stili di gioco così diversi e contrastanti.L’importanza della famiglia e il cambio allenatore
La famiglia ha avuto un ruolo fondamentale nella carriera di Federer. Suo padre Robert, con il suo equilibrio, e sua madre Lynette, con la sua competitività, hanno contribuito in modo decisivo alla sua formazione. Lynette gli ha trasmesso la grinta necessaria per competere, mentre Robert gli ha insegnato la calma e la gestione delle emozioni. Un altro cambiamento importante è stato l’arrivo del nuovo allenatore Ljubicic, scelto per introdurre nuove strategie di gioco e affrontare nuove sfide.L’inizio del 2016: Brisbane e Australian Open
All’inizio del 2016, Federer ha partecipato al torneo di Brisbane e agli Australian Open. A Brisbane, pur essendo competitivo, ha risentito di un’influenza e ha perso in finale contro Raonic. Agli Australian Open, ha continuato a giocare bene, ma in semifinale ha incontrato nuovamente Djokovic, che si è confermato un avversario quasi imbattibile. Djokovic, con il suo gioco potente e soprattutto molto solido in difesa, rappresenta da sempre un ostacolo difficile da superare per Federer. Nonostante queste sconfitte, ciò che rimane centrale nel gioco di Federer è la sua bellezza e la sua eleganza, una vera celebrazione dell’arte nel tennis, anche quando si trova di fronte alla forza fisica e alla potenza degli avversari.Ma è davvero sufficiente attribuire il discontinuo successo di Federer nel 2016 alla solidità difensiva di Djokovic, o si tratta di una semplificazione eccessiva che ignora altri fattori cruciali?
Il capitolo sembra focalizzarsi eccessivamente sulla rivalità con Djokovic come unica chiave di lettura delle difficoltà di Federer nel 2016, trascurando forse altre variabili determinanti come l’età, eventuali infortuni o cambiamenti nel panorama tennistico generale. Per comprendere appieno le dinamiche in gioco, sarebbe utile approfondire studi sulla psicologia dello sport e sulla gestione della carriera degli atleti di alto livello, considerando anche l’evoluzione delle tattiche e delle strategie nel tennis moderno. Autori come Cal Newport o Anders Ericsson potrebbero offrire prospettive utili per analizzare in modo più completo le sfide affrontate da Federer in quel periodo.3. La Rinascita di un Campione
L’infortunio e l’intervento chirurgico
Nel 2016, durante un periodo dedicato alla famiglia, Roger Federer subisce un infortunio al ginocchio. Questo evento inatteso richiede un intervento chirurgico, generando incertezze sul futuro della sua carriera, soprattutto considerando che Federer aveva evitato gravi problemi fisici fino a quel momento. La fase di riabilitazione si presenta lunga e complessa. Dopo un periodo iniziale con le stampelle, Federer inizia gradualmente gli allenamenti, con l’obiettivo di rientrare in campo a Miami.Un ritorno difficile e pieno di ostacoli
Il rientro previsto a Miami viene però rimandato a causa di un virus intestinale. Il torneo di Montecarlo diventa quindi il primo vero test dopo l’operazione, segnando il ritorno alle competizioni per Federer. Nonostante le incognite sulla sua condizione fisica, Federer dimostra subito un buon livello di gioco, superando i primi turni del torneo. Tuttavia, un fastidio alla schiena lo costringe a ritirarsi dai tornei di Madrid e Roma. Questo nuovo problema fisico mette a rischio la sua partecipazione al Roland Garros, torneo a cui Federer decide di rinunciare per concentrarsi sul recupero in vista di Wimbledon.Wimbledon 2016: la semifinale e la fine anticipata della stagione
I tornei sull’erba di Stoccarda e Halle mostrano un Federer con prestazioni altalenanti, ma con segnali di miglioramento. In entrambi i tornei raggiunge la semifinale, mostrando una condizione fisica in crescita. Wimbledon diventa un appuntamento cruciale per la stagione. Nonostante un cammino positivo e una rimonta spettacolare nei quarti di finale contro Čilić, Federer viene sconfitto in semifinale da Raonic. La delusione per la sconfitta è grande e lo porta ad annunciare la fine anticipata della stagione 2016, con l’obiettivo di dedicarsi completamente al recupero fisico.La preparazione per il 2017 e il ritorno in campo
Nel dicembre 2016, Federer ricomincia ad allenarsi, mostrando progressi incoraggianti. La Hopman Cup del gennaio 2017 segna il suo ritorno ufficiale alle competizioni. I risultati sono contrastanti, ma i segnali positivi in campo fanno crescere l’ottimismo. Un ruolo fondamentale nel suo equilibrio personale e professionale è giocato dalla moglie Mirka, ex tennista, che lo supporta costantemente. Nonostante le incertezze e i dubbi sulla sua condizione fisica, Federer si presenta agli Australian Open 2017 senza particolari aspettative.Il trionfo agli Australian Open e la rinascita
Il torneo australiano si trasforma in modo inaspettato in un trionfo straordinario. Federer supera avversari molto forti come Berdych, Nishikori, Wawrinka e Nadal in finale, conquistando un titolo Slam che mancava da tempo. Questo successo inatteso rappresenta una vera e propria rinascita sportiva per Federer. Le vittorie successive nei tornei di Indian Wells e Miami, dove batte nuovamente Nadal, confermano questo momento magico. La stagione 2017 si apre quindi con un Federer dominante, capace di superare infortuni e scetticismo, tornando ai vertici del tennis mondiale e rinnovando il suo stile di gioco, come dimostra l’introduzione della SABR, una nuova tattica di risposta al servizio.Quanto è realmente ‘fondamentale’ il team di supporto, e quanto invece le prestazioni altalenanti di Federer nel 2018 riflettono un declino fisiologico inevitabile per un atleta della sua età?
Il capitolo sembra suggerire un ruolo quasi salvifico del team di supporto nel mitigare le difficoltà di Federer, ma trascura la complessa interazione tra fattori fisici, mentali e l’invecchiamento naturale che incide sulle performance sportive. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire studi sulla fisiologia dell’invecchiamento nello sport di alto livello e ricerche in psicologia dello sport che analizzino l’impatto dell’età sulla performance e sulla capacità di recupero degli atleti. Autori come Tudor Bompa, esperto di teoria dell’allenamento, o James Clear, che si occupa di miglioramento continuo e abitudini, potrebbero offrire spunti interessanti per contestualizzare meglio il ruolo del team di supporto rispetto alle dinamiche naturali della carriera di un atleta.7. L’Astro Elvetico nel Cielo Australe
Preparazione e Hopman Cup
Roger Federer inizia la stagione 2019 partecipando alla Hopman Cup a Perth. Questo evento è considerato ideale per prepararsi agli Australian Open. In coppia con Bencic, Federer mostra subito un’ottima forma fisica e grande determinazione. La coppia svizzera supera tutti gli avversari con facilità e conquista il trofeo per la Svizzera. Questa vittoria dimostra l’ottimo stato di preparazione di Federer in vista del primo Grande Slam dell’anno.Australian Open: le prime emozioni
Agli Australian Open, Federer si presenta consapevole delle sue buone condizioni fisiche e con tanta voglia di competere. Non sente la pressione di dover dimostrare qualcosa in particolare. Prima del torneo, durante un’intervista, Federer si commuove ricordando Peter Carter, il suo primo allenatore scomparso prematuramente. Questo ricordo sottolinea il legame profondo con le sue radici e le persone che hanno segnato la sua carriera.I primi turni del torneo
Nei primi turni degli Australian Open, Federer affronta Istomin, Evans e Fritz. In queste partite, Federer gestisce il gioco con attenzione, vincendo senza spendere troppe energie. Contro Evans, Federer incontra qualche difficoltà, soprattutto al servizio e con il rovescio. Nonostante questo, riesce comunque a vincere in tre set. Nella partita contro Fritz, Federer domina il gioco con varietà e incisività, mettendo in mostra un’eccellente condizione fisica e tecnica. Questi primi turni confermano la solidità del gioco di Federer e la sua capacità di gestire diverse situazioni di partita.Ottavi di finale contro Tsitsipas
Agli ottavi di finale, Federer sfida Tsitsipas. La partita è molto combattuta e incerta fin dall’inizio. Federer vince il primo set al tie-break, dimostrando nervi saldi nei momenti decisivi. Tuttavia, nel secondo e terzo set, Federer non sfrutta diverse palle break. Tsitsipas ne approfitta per rimontare e passare in vantaggio. Nonostante l’impegno e la tenacia, Federer cede al tie-break del quarto set. In questa partita, pesa molto la mancata conversione delle numerose palle break avute a disposizione. La partita si conclude con la vittoria di Tsitsipas, che elimina Federer dal torneo.Interrogativi sul futuro e eredità di Federer
La sconfitta contro Tsitsipas solleva alcune domande sulla capacità di Federer di andare oltre un certo limite nei tornei del Grande Slam. Le recenti eliminazioni premature in questi tornei alimentano questi interrogativi. Resta l’impressione di un giocatore ancora competitivo, ma con alcune incognite. Tra queste, la forma fisica non sempre costante e una minore solidità di alcuni colpi rispetto al passato. Nonostante ciò, Federer guarda avanti, pensando già al Roland Garros. La passione per il tennis e la ricerca continua di nuove sfide restano le sue principali motivazioni. Il futuro di Federer nel tennis rimane incerto, ma la sua eredità è indiscutibile. Federer è un’icona che continua a essere fonte di ispirazione ed emozione, spingendo i propri limiti e cambiando continuamente ciò che è considerato possibile nello sport.È davvero razionale mettere in dubbio l’intera eredità di un atleta sulla base di una singola sconfitta, seppur significativa?
Il capitolo sembra suggerire che la sconfitta contro Tsitsipas sollevi seri interrogativi sull’eredità di Federer, quasi che un singolo torneo possa ridimensionare una carriera ventennale. È utile ricordare che le carriere sportive sono fatte di alti e bassi, e che la narrazione mediatica spesso tende a enfatizzare eccessivamente i momenti negativi. Per comprendere meglio come si costruisce e si decostruisce la narrazione attorno alle figure sportive, sarebbe utile approfondire studi di sociologia dello sport e psicologia dello sport, magari partendo dagli scritti di autori come Roland Barthes, che ha analizzato le dinamiche del mito nello sport, o Edgar Morin, per la sua riflessione sui fenomeni di massa e le star.Abbiamo riassunto il possibile
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