1X
🔊 100%
Contenuti del libro
Informazioni
“Elisabetta II. Ritratto di regina” di Paola Calvetti ti porta dentro la vita incredibile di una delle figure più iconiche del nostro tempo. Non è solo una biografia, ma un viaggio attraverso la storia della monarchia britannica e del Regno Unito, partendo da un’infanzia apparentemente tranquilla, immortalata da fotografi come Marcus Adams, fino all’improvviso cambio di destino con l’abdicazione di Edoardo VIII che proietta la giovane Lilibet verso il trono. Il libro esplora la sua formazione, la vita a Buckingham Palace durante la Seconda Guerra Mondiale, il cruciale incontro e il matrimonio con il Principe Filippo, un amore che l’ha accompagnata per tutta la vita. Vedrai come l’incoronazione, trasmessa in TV, abbia segnato un punto di svolta per la monarchia, rendendola più visibile e, allo stesso tempo, più vulnerabile. Il racconto non nasconde le sfide: i tentativi di modernizzazione, le tensioni familiari, l’Annus Horribilis del 1992 con l’incendio del Castello di Windsor e i problemi personali, fino al trauma della morte della Principessa Diana e la successiva reazione della famiglia reale. Ma emerge soprattutto il suo incrollabile senso del dovere, la routine rigorosa, i viaggi nel Commonwealth, i momenti privati a Balmoral o Sandringham, e la capacità di adattarsi ai tempi che cambiano, mantenendo la rilevanza della Regina Elisabetta II e della famiglia reale inglese attraverso Giubilei e nuovi primati di regno. È un ritratto che mostra la donna dietro la corona, il suo rapporto con Filippo, i figli, i nipoti, e persino i suoi amati corgi, offrendo uno sguardo sulla complessità del suo ruolo e sulla sua straordinaria longevità storica.Riassunto Breve
La principessa Elisabetta nasce nel 1926, un evento formale che include la presenza del Ministro dell’Interno. La sua infanzia è documentata da fotografie scattate da Marcus Adams, che la rendono presto una figura pubblica popolare. Cresce in un ambiente che cerca una certa tranquillità familiare, nonostante la formalità della corte. L’educazione è affidata a bambinaie e poi alla governante Marion Crawford, il cui libro successivo rivela dettagli della vita quotidiana, causando qualche problema a corte. Fin da piccola, Elisabetta mostra un carattere ordinato e un forte senso di controllo. La morte del nonno, re Giorgio V, e l’abdicazione dello zio Edoardo VIII nel 1936 cambiano il suo destino. Suo padre diventa re Giorgio VI, e lei diventa erede presuntiva, iniziando una formazione specifica per il suo futuro ruolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia rimane a Londra, diventando un simbolo di resistenza. Elisabetta partecipa allo sforzo bellico e pronuncia discorsi pubblici. Incontra il principe Filippo Mountbatten nel 1939; nonostante alcune riserve familiari sul suo background, si innamorano e si sposano nel 1947. Il matrimonio è visto come un segno di speranza nel dopoguerra. Trascorrono un periodo a Malta, considerato felice, e nascono i figli Carlo e Anna. La malattia del padre la riporta a Londra per assumere maggiori responsabilità. Diventa regina nel febbraio 1952, dopo la morte improvvisa del padre. L’incoronazione nel 1953 è trasmessa in diretta televisiva, una decisione che segna un passo verso la modernizzazione della monarchia, spinta dal principe Filippo. La vita a corte presenta sfide, con Filippo che cerca di modernizzare le tradizioni e la principessa Margaret che affronta difficoltà nelle sue relazioni. La monarchia cerca di apparire più vicina al pubblico attraverso documentari e “walkabout”. La vita della regina è dominata dal senso del dovere, con una routine rigida che include la gestione di documenti ufficiali e numerosi impegni pubblici. I viaggi di stato e le vacanze a Balmoral sono momenti importanti. Il Giubileo d’Argento nel 1977 celebra venticinque anni di regno. Il matrimonio del principe Carlo con Diana Spencer nel 1981 attira l’attenzione globale, ma la popolarità di Diana e il cambiamento nell’approccio dei media mettono sotto pressione la monarchia. Gli anni ’90 sono difficili, con il 1992 definito un “annus horribilis” a causa di problemi familiari e dell’incendio del Castello di Windsor. La morte di Diana nel 1997 provoca un’intensa reazione pubblica, a cui la regina risponde con un discorso televisivo e un inchino. Dopo l’incendio di Windsor, la regina inizia a pagare le tasse e apre Buckingham Palace al pubblico. Il Giubileo d’Oro nel 2002 mostra la monarchia adattarsi ai tempi moderni. Negli anni successivi, la regina continua a svolgere i suoi doveri, celebrando il Giubileo di Diamante nel 2012 e superando il regno della regina Vittoria nel 2015. La famiglia reale affronta cambiamenti, inclusi i matrimoni dei nipoti William e Harry. Il principe Filippo si ritira dagli impegni pubblici nel 2017. La gestione della casa reale segue protocolli precisi, e la pianificazione della morte della regina è meticolosa. La regina riflette sul significato e il peso della corona, simbolo del suo lungo regno e del suo costante impegno al servizio.Riassunto Lungo
1. Immagini di un’infanzia regale e segreti di corte
La nascita di Elisabetta avviene il 21 aprile 1926, un evento formale che include la presenza del Ministro dell’Interno, come da tradizione per la verifica. I suoi genitori, il duca e la duchessa di York, Albert ed Elizabeth, desideravano per lei e per la loro famiglia una vita il più possibile tranquilla, lontana dai rigidi obblighi della corte. Sua madre, Elizabeth Bowes-Lyon, aveva accettato di sposare Albert solo dopo diverse riflessioni. In questo contesto familiare, una collezione di vecchie fotografie, ritrovata anni dopo in un cottage inglese, offre uno sguardo inedito sulla sua infanzia. Queste immagini, scattate dal fotografo Marcus Adams, mostrano la principessa bambina insieme alla duchessa di York. Marcus Adams divenne il fotografo di fiducia della famiglia reale, immortalando l’infanzia di Elisabetta attraverso i suoi scatti. Queste immagini ebbero una diffusione enorme, apparendo su giornali e vari oggetti, e grazie a esse, la giovane principessa divenne rapidamente una figura pubblica molto amata e popolare. La scoperta di queste foto ha portato a un’asta di successo, confermando il grande interesse del pubblico per la vita privata dei reali, anche se la maggior parte delle immagini è stata poi dispersa.La vita a corte e l’educazione
La vita a corte era segnata dalla figura del nonno, re Giorgio V, noto per essere severo con i figli ma molto affettuoso con Elisabetta. La sua educazione fu inizialmente affidata a bambinaie e, in seguito, alla governante Marion Crawford. Quest’ultima, con la pubblicazione del suo libro, rivelò dettagli della vita quotidiana delle principesse. Questo causò disappunto a corte, ma offrì al pubblico uno sguardo inedito sulla loro crescita. L’educazione delle bambine privilegiava un’infanzia felice, con attenzione alle buone maniere e alle attività all’aperto, piuttosto che a un rigido programma di studi accademici. Fin da piccola, Elisabetta mostrò una personalità incline all’ordine e al controllo, un tratto evidente nei suoi rituali serali con i giocattoli e nella cura meticolosa della sua casetta in miniatura, la “Little House”.Se la famiglia desiderava una vita “il più possibile tranquilla”, come si concilia questo con l’enorme diffusione pubblica delle immagini e le successive rivelazioni sulla vita privata?
Il capitolo presenta un’apparente contraddizione tra il desiderio di riservatezza dei genitori e la realtà di un’infanzia ampiamente documentata e resa pubblica, sia tramite le fotografie che attraverso le memorie della governante. Non viene sufficientemente esplorato il contesto delle pressioni istituzionali o mediatiche che potevano spingere alla diffusione di tali immagini, né le dinamiche interne della corte riguardo alla gestione della privacy e dell’immagine pubblica. Per approfondire questo aspetto, sarebbe utile studiare la storia della monarchia britannica nel XX secolo, con particolare attenzione al suo rapporto con i media e alla costruzione dell’immagine pubblica, oltre alla sociologia della fama e della vita privata nell’era moderna. Autori che hanno scritto sulla storia sociale della Gran Bretagna o sulla storia dei media e della monarchia potrebbero fornire il contesto mancante.2. Il Destino di Lilibet
La morte di re Giorgio V nel 1936 e la successiva abdicazione di suo figlio Edoardo VIII cambiano radicalmente la posizione della principessa Elisabetta. Da nipote del sovrano, si ritrova improvvisamente erede presuntiva al trono, poiché suo padre, Alberto, diventa il nuovo re con il nome di Giorgio VI. Questo evento inatteso proietta la giovane principessa verso un futuro completamente diverso da quello immaginato. Inizia così una formazione specifica, che include lezioni approfondite di storia costituzionale, fondamentali per il ruolo che l’attende. La famiglia si trasferisce nella residenza ufficiale, Buckingham Palace, segnando l’inizio di una nuova era.La vita durante la guerra
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia reale rimane a Londra, diventando un simbolo di resistenza per la nazione. La loro presenza nella capitale, nonostante i bombardamenti, rafforza il morale del popolo britannico. Elisabetta partecipa attivamente allo sforzo bellico unendosi all’Auxiliary Territorial Service (ATS), dove impara a guidare e riparare veicoli, dimostrando il suo impegno concreto. Pronuncia anche il suo primo discorso radiofonico, un messaggio di speranza e solidarietà rivolto ai bambini evacuati dalle città. In questo periodo cruciale, la sua immagine pubblica, curata da fotografi come Lisa Sheridan, Cecil Beaton e Dorothy Wilding, evolve, mostrando una giovane donna determinata e una famiglia più vicina alla gente comune.L’incontro con Filippo e il matrimonio
Un incontro cruciale avviene nel 1939 con il principe Filippo Mountbatten, un giovane ufficiale di marina. Nonostante le riserve iniziali di alcuni membri della famiglia reale riguardo al suo background, Elisabetta si innamora e mantiene una fitta corrispondenza con lui durante gli anni della guerra, rafforzando il loro legame a distanza. Il fidanzamento viene annunciato ufficialmente nel 1947, dopo il suo ventunesimo compleanno. In quell’occasione, Elisabetta dichiara pubblicamente la sua totale dedizione al servizio del Commonwealth per tutta la vita, una promessa che segna un momento fondamentale nel suo percorso verso il trono. Il matrimonio con Filippo si celebra il 20 novembre 1947 a Westminster Abbey, un evento atteso con grande entusiasmo e visto come un potente simbolo di rinascita e speranza per il paese nel difficile dopoguerra.I primi anni di matrimonio e la preparazione al trono
Dopo le nozze, Elisabetta trascorre un periodo a Malta come moglie di un ufficiale di Marina, un’esperienza descritta come felice e caratterizzata da una relativa normalità, lontana dai rigidi protocolli di corte. A Malta, per la prima volta, può vivere una vita meno formale, godendo della compagnia del marito e sperimentando le gioie della vita familiare. È durante questi anni che nascono i loro primi figli, Carlo e Anna. Tuttavia, la malattia del padre, re Giorgio VI, si aggrava progressivamente. Questa situazione impone a Elisabetta di tornare a Londra e assumere un ruolo sempre più attivo negli impegni reali. Inizia a sostituire il padre in diverse occasioni pubbliche, prendendo confidenza con i doveri che l’attendono e con le responsabilità che derivano dall’essere l’erede al trono. La consapevolezza che il regno sarebbe presto passato nelle sue mani cresce, sia per lei che per la nazione. Si prepara così, giorno dopo giorno, al suo inevitabile e gravoso futuro destino di sovrana.Quali erano esattamente le “riserve iniziali” su Filippo, e perché il capitolo le liquida con tanta leggerezza?
Il capitolo accenna a “riserve iniziali” sulla figura del principe Filippo da parte di alcuni membri della famiglia reale, ma non ne esplora la natura specifica (erano legate al suo background greco-danese, alla sua situazione finanziaria, o ad altro?) né le implicazioni che ebbero sul percorso del loro rapporto. Questa mancanza di dettaglio lascia un vuoto nell’argomentazione, poiché non si comprende appieno il contesto familiare e politico in cui si inserì questo matrimonio cruciale per la monarchia. Per approfondire, sarebbe utile esaminare la storia della famiglia reale britannica nel dopoguerra, le dinamiche interne alla corte e le percezioni sociali dell’epoca riguardo a figure con legami stranieri o background finanziario meno solido. Autori come S. Bradford o R. Lacey hanno trattato questi aspetti nelle loro opere.3. L’Ascesa e la Modernizzazione
Elisabetta diventa regina nel febbraio 1952, dopo l’improvvisa scomparsa del padre, Giorgio VI. Si trova in Kenya in quel momento e rientra subito a Londra per assumere i suoi doveri. L’incoronazione avviene nel giugno 1953. Un momento cruciale di questo evento è la scelta di trasmetterlo in diretta televisiva. Questa decisione, sostenuta dal principe Filippo e dall’opinione pubblica, segna un passo importante verso una maggiore apertura e visibilità della monarchia, superando le resistenze di figure più legate alla tradizione.Vita a Palazzo e Sfide Familiari
La vita a Buckingham Palace presenta le sue difficoltà. Il principe Filippo cerca di portare un vento di modernità nella corte, ma si scontra con le rigide regole e tradizioni esistenti. Questo gli causa frustrazione, sentendosi limitato nel suo ruolo. Anche la principessa Margaret affronta sfide personali. La sua relazione con Peter Townsend, un uomo divorziato, crea un dilemma che la porta a rinunciare al matrimonio per mantenere i suoi diritti reali. In seguito, sposa Antony Armstrong-Jones, un fotografo senza titoli nobiliari, contribuendo a dare un’immagine meno formale alla famiglia reale.Avvicinarsi al Pubblico
In un periodo di rapidi cambiamenti sociali, la monarchia sente la necessità di mostrarsi più vicina ai suoi sudditi. Per rispondere a questa esigenza, vengono adottate nuove strategie di comunicazione. Nel 1969, ad esempio, viene realizzato un documentario sulla vita quotidiana della famiglia reale. Questo film ottiene un grande successo iniziale, ma viene poi ritirato dalla circolazione. Viene anche introdotto il “walkabout”, un’occasione in cui la regina può incontrare direttamente le persone durante le uscite pubbliche. Questi sforzi mirano a rendere la monarchia più accessibile e a rafforzare il legame con la popolazione.Il capitolo descrive un’istituzione che si adatta ai tempi moderni, ma si trattò davvero di adattamento o piuttosto di una strategia di sopravvivenza?
Il capitolo presenta le azioni della Corona come prove di un riuscito “adattamento”. Tuttavia, sorge il dubbio che tali mosse fossero piuttosto risposte calcolate alla pressione mediatica e all’opinione pubblica, volte a preservare l’istituzione senza alterarne radicalmente la natura. Per approfondire questa distinzione, sarebbe utile consultare studi di sociologia politica e storia istituzionale che analizzano il ruolo delle monarchie nelle democrazie contemporanee e le dinamiche di potere e immagine pubblica. Autori come Tom Nairn o David Cannadine hanno offerto prospettive critiche sulla monarchia britannica.6. Un Decennio di Dovere e Trasformazione
Nel 2012, Elisabetta II celebra i suoi sessant’anni di regno, un traguardo importante segnato da un rinnovato impegno di servizio. Le celebrazioni pubbliche sono numerose e coinvolgono l’intera nazione, con eventi significativi come una grande regata sul Tamigi e un concerto speciale per il Giubileo di Diamante. La sua presenza è fondamentale in questi momenti di festa nazionale. Sorprende il pubblico con partecipazioni inattese, come un breve filmato realizzato per le Olimpiadi di Londra insieme a James Bond, dimostrando un lato inaspettato di umorismo, pur mantenendo la sua nota riservatezza. Questi eventi sottolineano il suo ruolo centrale nella vita pubblica del paese.La Famiglia Reale e il Futuro
La monarchia guarda avanti, come simboleggia la fotografia ufficiale scattata in occasione del battesimo del principe George nel 2013. Questa immagine riunisce quattro generazioni di eredi al trono, un segnale visivo della continuità dinastica. Parallelamente, la struttura stessa della successione viene modernizzata con la modifica della legge che ora garantisce pari diritti di successione alle eredi femmine. Anche i matrimoni dei suoi nipoti, William e Harry, segnano momenti importanti per la famiglia. Questi eventi, seguiti con grande interesse pubblico, riflettono l’evoluzione delle dinamiche interne alla casa reale.Il Ruolo Pubblico e l’Immagine
Il suo ruolo pubblico si evolve ulteriormente quando, nel 2014, accetta di essere ritratta in modo specifico per promuovere l’immagine del Regno Unito all’estero, assumendo quasi il ruolo di un “marchio” nazionale. Un traguardo storico viene raggiunto nel 2015, quando il suo regno supera quello della regina Vittoria, diventando il più lungo nella storia britannica. Nonostante questo primato, mantiene un atteggiamento riservato e lontano dai clamori. La sua figura continua a godere di un’elevata popolarità tra il pubblico. Questo decennio conferma la sua immagine come simbolo di stabilità e continuità per la nazione.Vita Privata e Gestione della Casa Reale
Accanto agli impegni pubblici, emergono aspetti della sua vita privata, come il noto e profondo legame con i suoi cani corgi, spesso presenti al suo fianco e simbolo di un lato più intimo della sua personalità. Nel 2017, il principe Filippo, suo marito da settant’anni, si ritira dalla vita pubblica, segnando un cambiamento significativo dopo decenni di supporto costante. La gestione della casa reale è caratterizzata da protocolli molto severi. Un esempio di questa rigidità è la revoca di un fornitore ufficiale che aveva reso pubblici dettagli riservati. Anche la pianificazione del futuro, inclusa l’operazione dettagliata per la sua successione e le esequie, nota con il nome in codice “London Bridge is down”, dimostra una meticolosa organizzazione istituzionale.Una Riflessione sul Dovere
In un raro momento di riflessione, la regina stessa medita sul profondo significato e persino sul peso fisico della corona che porta, un simbolo potente del suo lunghissimo regno e dell’impegno incrollabile che ha sempre dimostrato.Il capitolo, nel descrivere il decennio, non rischia di presentare un’immagine eccessivamente patinata della monarchia, ignorando le critiche e le tensioni che pure hanno caratterizzato quel periodo?
Il capitolo si concentra sugli aspetti celebrativi e sulla gestione dell’immagine pubblica, ma tralascia di approfondire le numerose controversie e i dibattiti sulla rilevanza e sui costi della monarchia in una società moderna. Per comprendere appieno il contesto di quel decennio, sarebbe utile esplorare le analisi critiche sull’istituzione monarchica, le dinamiche interne alla famiglia reale che sono emerse pubblicamente, e il dibattito politico e sociale sul suo ruolo. Approfondire studi di storia costituzionale e di sociologia delle istituzioni può fornire una prospettiva più completa.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]