1. Il Design: Un Mondo di Relazioni e Significati
Il design ci invita a vedere gli oggetti non solo come semplici strumenti, ma come qualcosa che crea legami profondi con le persone e la società che ci circonda. Gli oggetti non sono inerti o passivi; al contrario, hanno una loro ‘vita’ e una capacità innata di comunicare idee e sensazioni. Questa relazione tra noi e gli oggetti è complessa e funziona in entrambi i sensi. Infatti, gli oggetti non solo prendono significato da noi, dalle nostre esperienze e dal nostro uso, ma aiutano anche a definire chi siamo, la nostra identità e l’ambiente, sia fisico che culturale, in cui viviamo. Capire il design significa quindi andare oltre la pura funzione.Come gli oggetti comunicano
Gli oggetti sanno comunicare e trasmettono significati che vanno ben oltre il loro scopo pratico. La semiotica, la scienza dei segni, studia proprio come gli oggetti diventano segni. Ogni oggetto può essere visto come un segno composto da una forma (quello che vediamo) e un contenuto (il significato che gli diamo). Gli oggetti possono avere un valore legato alla loro funzione immediata (valore denotativo), ma anche un valore che richiama idee più ampie e simboliche (valore connotativo). È importante ricordare che questi significati non sono fissi per sempre; cambiano e si adattano continuamente a seconda di come usiamo gli oggetti e dei diversi contesti culturali e sociali.Design, mercato e società
Il design è strettamente legato al mondo della produzione e del mercato. Gli oggetti di design hanno certo un valore perché li usiamo (valore d’uso), ma hanno anche un valore economico che permette di scambiarli e confrontarli con altri (valore di scambio). Nella nostra società basata sul consumo, gli oggetti diventano anche ‘segni’. Spesso simboleggiano uno status sociale o veicolano idee e ‘miti’ culturali, che vengono spesso amplificati dalla pubblicità e dai media. Questa forte connessione con il commercio e la tendenza a rendere tutto ‘bello’ ha portato alcune critiche al design. A volte viene visto solo come uno strumento per convincere le persone a comprare o come una ‘fabbrica’ che crea desideri artificiali.Guardare al design da più punti di vista
Per capire veramente il design in tutti i suoi aspetti, dobbiamo guardarlo da diverse angolazioni. Questo significa analizzare non solo gli oggetti in sé, ma anche i significati culturali e i messaggi profondi che trasmettono. Dobbiamo considerare anche le conseguenze che il design ha sull’economia e sulla società in cui viviamo. Il design è una parte fondamentale e molto presente della cultura materiale di oggi. Capire il design significa quindi riflettere profondamente sul nostro modo di vivere, su come interagiamo con le cose che ci circondano e con il mondo intero.Se, come afferma il capitolo, i significati degli oggetti non sono fissi ma cambiano continuamente in base all’uso e al contesto, non è forse riduttivo e semplicistico liquidare il design solo come una “fabbrica” di desideri artificiali imposti dal mercato?
Il capitolo solleva una critica importante sul legame tra design e consumo, ma la tensione tra la fluidità dei significati e la presunta rigidità della manipolazione commerciale meriterebbe maggiore approfondimento. Per esplorare questa complessità, sarebbe utile confrontarsi con autori che hanno analizzato a fondo la società dei consumi e il ruolo dei segni e dei simboli in essa, come Roland Barthes o Jean Baudrillard, o studiare le teorie economiche e sociologiche che spiegano i meccanismi del desiderio e del valore nella cultura materiale contemporanea.2. Le Cose, la Cultura e il Design
Consumare non è solo una questione economica, ma un processo culturale complesso. Il valore e il significato degli oggetti, intesi come merci, non sono fissi. Dipendono dalla cultura del luogo e cambiano nel tempo. Prendiamo l’esempio della Vespa: ha rappresentato cose diverse in epoche e contesti differenti. Questo dimostra chiaramente come le scelte di consumo siano profondamente influenzate da variabili culturali che vanno oltre il semplice valore d’uso o economico.Consumare come Pratica Sociale
Oltre al suo significato culturale, consumare è anche una pratica profondamente sociale. È strettamente legato a fenomeni come l’economia di mercato e la globalizzazione. Acquistare un oggetto, infatti, è un modo per partecipare attivamente alla vita sociale. Permette di sentirsi parte di un gruppo e di esprimere le proprie scelte e idee attraverso gli oggetti che si possiedono e si usano.Il Design come Specchio della Cultura
In questo contesto di consumo e oggetti, il design emerge come un marcatore culturale molto importante. Rivelando le caratteristiche dei gruppi sociali, ci aiuta a capire il mondo complesso in cui viviamo. Per afferrare veramente il design, serve uno sguardo ampio. Questo sguardo unisce saperi diversi: umanistici, tecnici ed economici. Li mette insieme in un’unica prospettiva culturale per offrire una comprensione completa.Il Ruolo Centrale degli Oggetti e del Design
Gli oggetti, e quindi il design che li plasma, sono fondamentali nella vita umana. Danno forma alle nostre idee e danno valore alle nostre relazioni. Non possiamo capire l’essere umano senza capire gli oggetti che crea e usa quotidianamente. Anche se il design ha le sue ambiguità e complessità, è essenziale comprenderlo a fondo. Possiamo guardare alle merci e al design con un atteggiamento critico, ma anche giocoso, quasi come un “trickster”. Questo approccio ci permette di trovare nuovi significati e prospettive inaspettate. Un oggetto di design può rappresentare questa complessità, tenendo insieme idee diverse. La lampada Eclisse, per esempio, unisce luce e ombra in un unico oggetto. Capire il design significa vedere tutte queste sfumature e contraddizioni. Vedere le sfumature ci aiuta a comprendere meglio il mondo che ci circonda e il nostro posto al suo interno.Ma l’essere umano si riduce forse solo agli oggetti che crea e usa?
Il capitolo pone una forte enfasi sulla centralità degli oggetti e del design per comprendere l’essere umano e la società. Tuttavia, questa prospettiva rischia di trascurare o sottovalutare altri aspetti fondamentali dell’esperienza umana, come le relazioni interpersonali non mediate da merci, le strutture sociali immateriali, le credenze, le emozioni e le forme di cultura che non si manifestano primariamente attraverso la produzione o il consumo di oggetti. Per ottenere una visione più completa, è utile integrare questa analisi con studi provenienti da discipline come la sociologia, l’antropologia culturale (con un focus anche sugli aspetti non materiali) e la psicologia sociale, che offrono strumenti per analizzare la complessità umana al di là della sua interazione con il mondo materiale. Autori come Pierre Bourdieu o Zygmunt Bauman possono fornire spunti critici sulla relazione tra individui, società e consumo, offrendo contesti più ampi.3. Le Cose Fanno Politica
Gli oggetti di uso quotidiano non sono solo cose inerti, ma possiedono una grande capacità di raccontare la storia e le trasformazioni sociali. Sono come reperti storici che aiutano a capire chi, cosa, dove, quando e perché. Attraverso la loro forma, la loro funzione e il modo in cui vengono usati, rivelano molto sulla vita delle persone e sulla società in cui sono stati creati. Ogni oggetto porta con sé tracce del passato e delle scelte che lo hanno plasmato. In questo senso, le cose inanimate diventano testimoni silenziosi del tempo che passa.Gli oggetti come strumenti politici
Gli oggetti possono essere usati per esprimere idee politiche e sfidare il potere. Pensiamo al penny inglese del 1903 modificato dalle suffragette con inciso “votes for women”: un modo semplice per diffondere un messaggio importante. O al cortometraggio Semiotics of the Kitchen di Martha Rosler, dove gli utensili da cucina diventano simboli di ribellione contro l’oppressione delle donne. In questi casi, oggetti comuni prendono un nuovo significato per una lotta di idee. Questo dimostra come un oggetto, anche il più semplice, possa trasformarsi in un potente veicolo di messaggio politico.Il design ha un aspetto politico
Il design stesso ha un aspetto politico, perché i suoi risultati influenzano sempre la società. L’organizzazione degli oggetti e degli spazi di ogni giorno nasce da progetti e scelte fatte dalle persone, che riflettono direzioni politiche. Questo significa che ogni scelta di design, anche la più piccola, ha un impatto sul modo in cui viviamo e interagiamo. Il modo in cui un oggetto è pensato e realizzato contribuisce a definire l’ordine delle cose nel mondo.Il design per migliorare la vita
Nella storia, il design ha spesso voluto portare progresso e migliorare le condizioni di vita. Il Bauhaus, per esempio, cercava di unire arte e industria per un cambiamento positivo, creando spazi e oggetti che rispettassero la dignità umana. Il design italiano dopo la guerra, come la poltrona Lady di Marco Zanuso o il lavoro di Adriano Olivetti, mostrava un’idea di democrazia. Voleva rendere prodotti di qualità accessibili a tutti e promuovere un modello industriale che pensasse al benessere delle persone e alla cultura. Questi esempi storici mostrano come il design possa essere uno strumento per raggiungere obiettivi sociali ed etici.Oggetti e nuove possibilità
Gli oggetti possono anche introdurre nuove abitudini sociali e aiutare le persone a essere più libere. La progettazione razionale della cucina, come la cucina di Francoforte, aveva lo scopo di rendere il lavoro domestico più semplice, specialmente per le donne. Però, il progresso tecnico non sempre porta con sé una maggiore libertà, come si vede nel “problema senza nome” delle casalinghe che si sentivano isolate nonostante le comodità moderne. Questo esempio evidenzia che l’emancipazione non dipende solo dalla tecnologia, ma anche da fattori sociali e culturali.Le sfide della società dei consumi
Dopo il boom economico e con l’arrivo del postmoderno, il ruolo politico del design si trova di fronte alla società dei consumi. Il marchio diventa più importante del prodotto in sé. Il design radicale ha criticato il fatto che tutto diventasse uguale e il finto progresso. Cercava significati simbolici negli oggetti, ma senza cambiare davvero la vita di tutti i giorni. Questa fase ha messo in luce le tensioni tra il potenziale trasformativo del design e le logiche del mercato.Gli oggetti continuano a fare politica
Nonostante le difficoltà, gli oggetti mantengono la capacità di contribuire alla libertà delle persone. L’azione politica si vede nei singoli progetti, oggetti e nel modo in cui vengono usati. Aiutano l’evoluzione dei diritti e il rispetto delle differenze. Esempi di oggi, come l’uso delle forbici come simbolo di protesta in Iran, dimostrano che gli oggetti possono ancora fare politica quando sono guidati da idee di democrazia e libertà. La loro capacità di agire come simboli e strumenti di cambiamento rimane forte.Ma il food design, in una società già ossessionata dal cibo, non rischia di essere parte del problema piuttosto che della soluzione?
Il capitolo introduce il food design come un’innovazione positiva in un contesto di crescente ossessione per il cibo e opacità dell’industria alimentare. Tuttavia, non esplora a sufficienza come questa disciplina si relati a tale contesto problematico. Aggiungere un ulteriore strato di “design” e attenzione all’esperienza del cibo in una “società ortoressica” potrebbe non risolvere l’ossessione, ma piuttosto alimentarla o distogliere l’attenzione dai problemi strutturali dell’industria. Per approfondire questa potenziale contraddizione, sarebbe utile esplorare la sociologia dei consumi e le critiche alla cultura del design, magari leggendo autori che analizzano le dinamiche della modernità liquida e della società dei consumi, come Zygmunt Bauman.7. Le Scarpette, il Lichene e l’Ordine del Design
La figura di Cenerentola serve da ponte tra il mondo delle fiabe, l’universo della moda e il campo del design. Le sue celebri scarpette di cristallo, protagoniste della storia, trovano un’eco concreta nella moda, comparendo ai piedi delle modelle durante una sfilata. Nel design, un blocco di cristallo trasparente posizionato alla base di una lampada non è solo un elemento funzionale, ma diventa una rappresentazione tangibile del personaggio. Questo blocco di cristallo racchiude in sé il significato di Cenerentola, funzionando sia come metafora che come sineddoche del suo personaggio e della sua storia. Attraverso questi esempi, si comprende come oggetti e figure possano viaggiare tra discipline diverse, assumendo nuovi ruoli e significati.Il Design come Interpretazione
Il design offre diverse lenti per interpretare il mondo che ci circonda, basandosi su tre concetti chiave: la relazione con la letteratura e la citazione, il passaggio dall’ordine al disordine e viceversa, e la capacità di creare connessioni e favorire metamorfosi. La letteratura stessa può essere vista come un atto di design, un modo per dare forma e struttura al linguaggio e alle idee. Quando ci troviamo di fronte a un insieme caotico di segni, oggetti o informazioni, simile a una “nuvola amorfa” priva di contorni definiti, il design interviene per portare chiarezza e organizzazione. Trova legami inaspettati, richiama riferimenti esistenti e, soprattutto, apre la strada a nuove possibilità, trasformazioni e significati che arricchiscono la nostra percezione.Materiali e Trasformazione: L’Esempio del Lichene
Anche se non compare direttamente nel libro, il lichene rappresenta un esempio significativo emerso da studi precedenti, che illustra un aspetto fondamentale del design. Questo organismo naturale stabilizzato viene impiegato per creare pannelli destinati agli interni, spesso utilizzati in installazioni che richiamano i “giardini verticali”. Il lichene possiede una natura ibrida, essendo il risultato della simbiosi tra un vegetale e un fungo. Nel contesto del design, esso subisce una trasformazione, cambiando la sua funzione originaria per diventare parte integrante di una superficie muraria. Questa esplorazione di materiali naturali con caratteristiche ibride e la loro capacità di trasformarsi in nuovi elementi funzionali e decorativi è un campo fertile per il design contemporaneo, come dimostrano anche applicazioni recenti nel settore della moda.Il Design nel Contesto Culturale e Sociale
Il design non è semplicemente la creazione di oggetti, ma si configura come un vero e proprio fatto culturale con una sua intrinseca “vita sociale”. Questo significa che gli oggetti e gli spazi progettati interagiscono con le persone e tra loro, influenzando comportamenti e relazioni nella società. L’ambiente in cui viviamo può essere considerato un mondo profondamente progettato, frutto di scelte e processi che vanno ben oltre la semplice estetica o funzionalità. Per affrontare le sfide attuali e immaginare scenari futuri, è indispensabile l’intervento dell’immaginazione progettuale, capace di concepire nuove soluzioni e visioni. A questa visione si unisce una dimensione profondamente “affettiva”, che lega le persone agli oggetti attraverso esperienze, ricordi e significati personali, rendendo il rapporto tra individuo e design un legame ricco e complesso.Ma queste connessioni tra fiaba, oggetto e significato sono davvero così universali e autoevidenti come il capitolo sembra suggerire?
Il capitolo propone un affascinante viaggio tra discipline, usando esempi come le scarpette di Cenerentola e il lichene per illustrare la capacità del design di interpretare e trasformare. Tuttavia, la base su cui poggiano queste specifiche associazioni, e la loro presunta universalità o necessità, non viene sempre argomentata con la profondità necessaria. Questo lascia il lettore a chiedersi se si tratti di connessioni intrinseche o di interpretazioni specifiche dell’autore. Per esplorare la natura delle relazioni tra oggetti, simboli e cultura, e capire come il significato viene costruito e percepito, è fondamentale approfondire gli studi sulla semiotica e sulla cultura materiale. Un autore la cui opera è cruciale per comprendere come gli oggetti quotidiani e i fenomeni culturali si caricano di significato è Roland Barthes.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]
