1. La Bizzarra Investitura di Don Chisciotte
Don Chisciotte, un gentiluomo di campagna, amava così tanto i libri di cavalleria da perdere il contatto con la realtà. Immaginava che quelle storie fossero vere e decise di diventare un cavaliere errante, per riparare i torti e ottenere fama. Prese delle vecchie armi, si costruì un elmo di cartone e chiamò il suo magro cavallo Ronzinante. Scelse per sé il nome di Don Chisciotte della Mancia e decise che una contadina, Aldonza Lorenzo, sarebbe stata la sua dama, ribattezzandola Dulcinea del Toboso.Partì per la sua prima avventura senza dire niente a nessuno. Ma, subito, si rese conto di non essere stato ufficialmente nominato cavaliere, cosa indispensabile per un vero cavaliere. Decise di farsi armare cavaliere dalla prima persona che avrebbe incontrato.Il caso lo portò in una locanda, che a lui sembrò un castello. Scambiò due prostitute per nobili dame e chiese all’oste, che per lui era il signore del castello, di nominarlo cavaliere. L’oste, furbo e amante degli scherzi, accettò di assecondare questa follia.Don Chisciotte vegliò le sue armi nel cortile, come in un rituale. Quando alcuni uomini cercarono di spostare le armi per far bere i loro muli, Don Chisciotte li attaccò, difendendo il suo equipaggiamento. L’oste, per evitare problemi, organizzò una finta cerimonia, nominando Don Chisciotte cavaliere con l’aiuto delle due donne. Ottenuto il titolo, Don Chisciotte lasciò la locanda, pronto per le sue avventure.2. Mulini a Vento e Manoscritti in Fiamme
Don Chisciotte, pieno di entusiasmo dopo essere stato nominato cavaliere, decide di tornare a casa. Ha bisogno di prepararsi meglio e di trovare un compagno fidato: uno scudiero. Lungo la strada, vede un contadino che picchia un ragazzo di nome Andrés. Non sopportando l’ingiustizia, Don Chisciotte interviene e ordina al contadino di pagare il salario dovuto al giovane. Il contadino promette di farlo, ma, appena Don Chisciotte si allontana, riprende a picchiare Andrés con ancora più forza.Don Chisciotte continua il suo viaggio e incontra un gruppo di mercanti. Pretende che riconoscano la bellezza di Dulcinea, la sua dama immaginaria. I mercanti si rifiutano e Don Chisciotte, senza pensarci due volte, li attacca. Cade però da Ronzinante, il suo cavallo, e viene picchiato da un garzone. Più tardi, un contadino trova Don Chisciotte ferito e lo riporta a casa. Il curato e il barbiere, amici di Don Chisciotte, sono molto preoccupati per la sua pazzia. Credono che i libri di cavalleria che legge siano la causa dei suoi problemi. Decidono quindi di bruciarne molti, salvando solo alcuni.Per proteggere Don Chisciotte, i suoi amici murano la stanza dove teneva i libri. Gli raccontano che un mago ha fatto sparire tutto. Don Chisciotte crede a questa storia e pensa che sia opera di Frestón, un mago malvagio che lo perseguita. Nonostante i tentativi di fermarlo, Don Chisciotte convince Sancio Panza, un contadino, a diventare il suo scudiero. Gli promette un’isola da governare e parte per una nuova avventura.Durante il viaggio, Don Chisciotte vede dei mulini a vento e li scambia per giganti. Sancio Panza cerca di avvertirlo, ma Don Chisciotte non lo ascolta e li attacca. Finisce per cadere e farsi male. Don Chisciotte è convinto che un incantesimo abbia trasformato i giganti in mulini. Il viaggio continua e i due incontrano dei frati e una carrozza. Don Chisciotte pensa che siano dei rapitori con una principessa. Li attacca, ma un uomo lo sfida a duello.25. Tra Porci, Burle e Progetti Pastorali
Dopo la sconfitta a Barcellona, Don Chisciotte e Sancio si allontanano, con il cavaliere che si abbandona allo sconforto, subito mitigato dalle riflessioni di Sancio sulla natura mutevole della fortuna. Lungo il cammino, incontrano dei contadini e Sancio, forte della sua recente esperienza come governatore, risolve saggiamente una disputa. Un invito a banchettare, portato dal lacchè del Duca, Tosilo, viene accolto con entusiasmo da Sancio, mentre Don Chisciotte sospetta l’ennesimo inganno. L’idea di un ritiro dalla vita cavalleresca prende forma nella mente di Don Chisciotte, che propone a Sancio un anno di vita pastorale, immaginando un’esistenza idilliaca tra canti, versi e la compagnia dei loro amici, ribattezzati con nomi da pastori. Il sogno bucolico viene interrotto bruscamente durante la notte. Un rumore improvviso si trasforma nel calpestio di una mandria di maiali, che li travolge. Subito dopo, uomini armati li catturano e li conducono al castello del Duca. Qui, in un cortile illuminato a giorno, si svolge una messinscena: il corpo di Altisidora giace su un catafalco, apparentemente morta d’amore per Don Chisciotte. Davanti a re e duchi, si inscena un finto risveglio, che richiede a Sancio di sopportare stoicamente buffetti, pizzicotti e punture di spillo. Altisidora “torna in vita” e ringrazia Sancio. Don Chisciotte insiste affinché Sancio si sottoponga alle frustate per liberare Dulcinea, ma il servo rifiuta. Il giorno seguente, Altisidora racconta a Don Chisciotte di un suo viaggio immaginario all’inferno, dove ha visto diavoli giocare con libri, tra cui un seguito scadente delle avventure del cavaliere. La conversazione sfocia in un litigio. Infine, Don Chisciotte e Sancio lasciano il castello, congedandosi dai Duchi, e Don Chisciotte esorta Altisidora a dimenticare le pene d’amore con lavori manuali. I due si allontanano, lasciandosi alle spalle le burle e aprendosi alla possibilità di una nuova vita.26. Il Ritorno alla Ragione e l’Ultimo Viaggio
Don Chisciotte, sconfitto e riflessivo, torna a casa con Sancio. Sancio è deluso perché non ha ricevuto le camicie promesse da Altisidora, pensa solo ai soldi che gli spettano per le frustate che servono a liberare Dulcinea dall’incantesimo. Sancio accetta di frustarsi per soldi, ma di notte, nel bosco, imbroglia Don Chisciotte: frusta gli alberi invece di sé stesso.Arrivati in un albergo, incontrano Don Álvaro Tarfe. Questo cavaliere dice di riconoscere Don Chisciotte e Sancio come personaggi di un libro appena uscito. Don Chisciotte si offende molto e nega di essere quel personaggio inventato. Per dimostrare la sua vera identità, chiede a Don Álvaro di fare una dichiarazione ufficiale davanti al giudice del paese. Il giudice conferma che loro non c’entrano niente con il libro contestato.Continuando il viaggio verso casa, Don Chisciotte vede alcuni eventi come cattivi presagi, ma Sancio non dà peso a queste superstizioni. Tornati al paese, il prete e il barbiere Carrasco li accolgono. Don Chisciotte dice che vuole vivere come un pastore per un anno. I due amici accettano e scelgono nomi da pastori per questa nuova vita. La governante e la nipote, invece, non sono d’accordo con questa nuova idea.Don Chisciotte si ammala gravemente. Durante la malattia, però, torna in sé: rinnega i libri di cavalleria che lo avevano fatto impazzire. Dice di chiamarsi Alonso Quijano, chiede di confessarsi e di fare testamento. Lascia tutto alla nipote Antonia, a condizione che sposi un uomo che non sappia nulla di libri di cavalleria. Lascia dei soldi a Sancio per il suo servizio. Don Chisciotte muore nel suo letto, in pace, dopo aver rinnegato le sue fantasie. Per evitare imitazioni, il prete chiede al notaio di certificare la sua morte.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]