Il capitalismo, pur essendo un sistema economico dominante, è intrinsecamente caratterizzato da contraddizioni che ne plasmano l’evoluzione e ne alimentano le crisi. Questo libro esplora le radici di tali crisi, analizzando la tensione tra valore d’uso e valore di scambio, l’accumulazione di capitale fittizio e l’impatto della speculazione immobiliare. Approfondisce le disuguaglianze generate dall’appropriazione privata della ricchezza comune, dallo sfruttamento del lavoro e dalla mercificazione di beni essenziali come terra e moneta. Il testo esamina le dinamiche del capitale come flusso e come elemento statico, rivelando le contraddizioni tra produzione e realizzazione del valore. Affronta le sfide poste dall’innovazione tecnologica, dalla divisione del lavoro e dalla competizione monopolistica. Indaga lo sviluppo spaziale disomogeneo creato dal capitale e l’accentuarsi delle disuguaglianze a causa della finanziarizzazione. Il libro mette in luce la “trappola della crescita” e la contraddizione tra libertà e dominio, esplorando l’alienazione generata dal sistema capitalista e le possibili risposte politiche, tra cui un umanesimo rivoluzionario. Infine, delinea sentieri per una prassi anticapitalista, immaginando un mondo basato su valori d’uso, beni comuni, libertà dai bisogni e sviluppo di capacità individuali e collettive.
1. Le radici delle crisi capitalistiche
Contraddizioni del capitalismo
Il capitalismo si basa su alcune contraddizioni interne, che sono fondamentali per il suo stesso funzionamento. Queste contraddizioni sono collegate tra loro, e proprio per questo motivo è difficile cambiare solo una parte del sistema senza modificarne l’essenza. Un esempio chiaro di queste contraddizioni si può vedere nella differenza tra valore d’uso e valore di scambio, che è particolarmente importante nel settore delle case.Valore d’uso e valore di scambio
Ogni cosa che viene prodotta per essere venduta ha un valore d’uso, cioè la sua utilità pratica, e un valore di scambio, che è il suo valore in denaro. Nel capitalismo moderno, le case, che sono un valore d’uso primario perché servono per abitare, spesso diventano oggetti su cui speculare per guadagnare. In questi casi, il valore di scambio, cioè il guadagno che si può ottenere, diventa più importante del valore d’uso, che sarebbe quello di soddisfare il bisogno primario di avere un alloggio. Questo meccanismo può generare crisi economiche, come quella avvenuta nel 2008. In queste situazioni, la casa non è più vista come un luogo in cui vivere, ma come uno strumento per fare soldi, allontanandosi dalla sua funzione principale.Il ruolo del denaro e il capitale fittizio
Il denaro è nato per misurare il valore di scambio delle cose e rappresenta il lavoro fatto dalle persone per produrle. Però, questa rappresentazione non è perfetta e crea altri problemi. Il denaro, che all’inizio serviva solo per facilitare gli scambi, si trasforma in capitale denaro, cioè denaro che viene usato per produrre altro denaro attraverso gli interessi. Questo tipo di denaro, soprattutto quello virtuale e basato sul credito, può crescere senza limiti, creando il cosiddetto capitale fittizio. Questo capitale fittizio alimenta speculazioni che danneggiano l’economia reale e portano a crisi finanziarie.Speculazione immobiliare e proposte di riforma
La speculazione sulle case è un esempio di come il capitale fittizio può prendere il sopravvento, portando alla formazione di bolle speculative e a crolli improvvisi che danneggiano molte persone. La ricerca del profitto attraverso il valore di scambio può quindi rendere difficile l’accesso a beni essenziali come la casa. Per risolvere questi problemi, sono state proposte riforme radicali del sistema monetario, come l’introduzione di denaro che perde valore nel tempo (denaro deperibile). L’obiettivo di queste riforme è limitare l’accumulo eccessivo di ricchezza privata e far tornare il valore d’uso più importante del valore di scambio. Però, per cambiare davvero il sistema capitalistico, sono necessari interventi più ampi e complessi.Ma è davvero così semplice? Proposte radicali come il denaro deperibile, presentate come soluzione ai mali del capitalismo, non rischiano di ignorare complessità economiche e di generare nuove distorsioni?
Il capitolo presenta il denaro deperibile come una soluzione potenzialmente efficace per limitare l’accumulo di capitale e favorire il valore d’uso rispetto al valore di scambio. Tuttavia, una simile proposta solleva interrogativi significativi sulla sua fattibilità e sulle possibili conseguenze non intenzionali. Per valutare criticamente queste riforme, è utile approfondire le teorie monetarie eterodosse e studiare autori come Silvio Gesell, che ha teorizzato il denaro a scadenza, ma anche considerare le critiche e le analisi più scettiche riguardo a tali approcci, presenti in autori di diversa scuola di pensiero economico.2. Le Radici della Disuguaglianza Capitalista
La Necessità della Proprietà Privata e il Ruolo dello Stato
Per far funzionare il mercato, è fondamentale che chi compra e chi vende possieda diritti esclusivi sulla proprietà privata. Questa proprietà non è solo per l’uso personale, ma è garantita dallo Stato, che la difende attraverso leggi e interventi specifici. Questa protezione da parte dello Stato crea però un problema: da una parte si vuole la libertà di possedere beni individualmente, dall’altra è necessario un controllo collettivo per assicurare che questa libertà sia rispettata.L’Intervento Attivo dello Stato nell’Economia Capitalista
Lo Stato nel sistema capitalista non si limita a proteggere la proprietà privata. Infatti, partecipa attivamente all’economia costruendo infrastrutture, garantendo la sicurezza e gestendo servizi pubblici importanti. Per finanziare queste attività, lo Stato usa le tasse, e spesso si crea un legame stretto tra Stato e finanza. In questo sistema, istituzioni come le banche centrali, che dovrebbero essere indipendenti, amministrano il denaro. Questo sistema finanziario, anche se indispensabile per il capitalismo, può indebolire la democrazia e concentrare il potere nelle mani di poche persone.L’Accumulazione Capitalistica e l’Appropriazione della Ricchezza Comune
L’accumulazione capitalistica si basa sull’idea di prendere la ricchezza che è di tutti e farla diventare privata. Questo avviene sia attraverso attività di mercato legali, sia con azioni illegali o aggressive. Queste azioni scorrette non sono un errore del sistema, ma ne fanno parte. Il denaro, che rappresenta il lavoro di tutti, viene accumulato da privati, causando differenze economiche importanti. Elementi come la terra, il lavoro e la moneta vengono trasformati in merci, creando una situazione artificiale che, se portata all’estremo, può danneggiare la società. Nella storia, questo processo di trasformazione in merce è avvenuto con violenza e con la forza, e continua ancora oggi.Lo Sfruttamento del Lavoro e la Lotta per la Distribuzione della Ricchezza
Nel sistema capitalista, anche la capacità di lavorare è considerata una merce. I lavoratori vendono la loro forza lavoro ai capitalisti in cambio di uno stipendio. Questo scambio sembra giusto, ma in realtà nasconde uno sfruttamento: il lavoro produce più valore di quanto il lavoratore riceva in salario, generando profitto per chi possiede il capitale. Questo meccanismo crea una divisione tra capitale e lavoro, e una lotta per decidere come distribuire la ricchezza. Questa divisione non è l’unica, ma è legata ad altre, come quelle sulla proprietà privata e sull’appropriazione della ricchezza. Per risolvere i problemi del capitalismo, è necessario riprendersi i beni comuni e permettere a tutti di controllare il denaro e il credito, cercando un sistema diverso che superi la separazione tra interessi privati e potere dello Stato.Ma è davvero inevitabile che il capitalismo si basi sull’ “appropriazione della ricchezza comune”, o esistono modelli capitalistici che promuovono una maggiore equità e distribuzione della ricchezza?
Il capitolo sembra presentare una visione del capitalismo come sistema intrinsecamente votato all’accumulazione e allo sfruttamento, trascurando la varietà di modelli capitalistici esistenti e le possibili riforme interne al sistema. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire studi di economia comparata e storia economica, analizzando come diversi paesi capitalisti hanno gestito le tensioni tra proprietà privata, intervento statale e equità sociale. Autori come Mariana Mazzucato o studiosi dei modelli di capitalismo scandinavo potrebbero offrire prospettive utili per comprendere la complessità e la pluralità delle forme capitalistiche.3. Flusso e Stasi: Dinamiche del Capitale
La doppia natura del capitale: flusso e stasi
Il capitale si presenta come un processo in continuo movimento, un flusso incessante di valore che muta forma costantemente. Questo flusso si manifesta attraverso denaro, mezzi di produzione e merci, in un ciclo vitale per la sua esistenza. Parallelamente, il capitale assume una dimensione materiale e statica, incarnandosi in infrastrutture e beni durevoli. Questa doppia natura, dinamica e statica, è intrinsecamente contraddittoria.La contraddizione tra fluidità e staticità e le sue conseguenze
La fluidità del capitale è essenziale, ma la sua realizzazione concreta richiede elementi fissi e stabili. Questa tensione genera squilibri. La spinta ad accelerare il ciclo del capitale induce strategie come l’obsolescenza programmata e la finanziarizzazione. Queste strategie possono però innescare instabilità economiche e crisi. La proprietà terriera, elemento fisso per eccellenza, intercetta valore attraverso rendite e speculazioni, accentuando le disuguaglianze e ostacolando la libera circolazione del capitale stesso.La contraddizione tra produzione e realizzazione del valore
Un’ulteriore contraddizione emerge tra la fase di produzione e quella di realizzazione del valore. Il capitale deve generare plusvalore sfruttando la forza lavoro, ma tale valore deve poi essere concretizzato attraverso la vendita delle merci sul mercato. Salari compressi, volti a massimizzare il profitto nella produzione, possono deprimere la domanda aggregata, creando ostacoli alla realizzazione. Questa dinamica ciclica si traduce in crisi ricorrenti e in oscillazioni delle politiche economiche, alternando fasi di sostegno alla domanda a politiche orientate all’offerta.Il ruolo del sistema creditizio e le strategie di recupero del valore
Il sistema creditizio interviene per attenuare queste contraddizioni, ma può generare bolle speculative. La realizzazione del valore può inoltre spostarsi dalla produzione ad altri settori, come finanza e commercio, oppure essere recuperata attraverso meccanismi sociali come l’austerità e la riqualificazione urbana.Superare le contraddizioni del capitale per un progetto alternativo
In definitiva, le contraddizioni tra capitale come processo e come cosa, e tra produzione e realizzazione, sono forze motrici delle dinamiche capitalistiche e delle sue crisi. Per superare queste problematiche, un progetto politico alternativo deve cambiare queste logiche. È necessario dare priorità ai valori d’uso e orientare la produzione per soddisfare i bisogni di tutti. L’obiettivo deve essere superare l’accumulazione illimitata di capitale.Se il capitalismo genera alienazione, e l’umanesimo rivoluzionario è la risposta, quali sono le azioni concrete che questo umanesimo propone per superare l’alienazione, oltre alla generica “lotta comune”?
Il capitolo introduce l’umanesimo rivoluzionario come risposta all’alienazione capitalista, ma manca di specificare in modo chiaro quali siano le strategie pratiche e le politiche concrete che tale approccio propone. Per comprendere meglio come un “umanesimo rivoluzionario” possa tradursi in azione, è utile approfondire il pensiero di autori come Erich Fromm, che ha esplorato il concetto di alienazione nella società moderna e ha proposto un umanesimo più concreto e orientato all’azione. Inoltre, lo studio di movimenti sociali e filosofie politiche che si propongono come alternative al capitalismo, come il socialismo umanistico o l’ecologia sociale, può fornire spunti più specifici sulle possibili vie d’uscita dall’alienazione.8. Sentieri per una Prassi Antcapitalista
Principi Fondamentali dell’Anticapitalismo
L’analisi delle contraddizioni del sistema capitalista indica una direzione generale per un’azione politica che si opponga al capitalismo. Si propone un modello di società dove i beni essenziali per tutti, come l’alloggio e l’istruzione, siano considerati più importanti del profitto. Per facilitare lo scambio di beni e servizi, si suggerisce l’uso di uno strumento che prevenga l’accumulo di denaro come forma di potere personale. Invece della divisione tra proprietà privata e controllo statale, si propongono i diritti comuni, soprattutto su risorse come la conoscenza e la terra, gestiti direttamente dai cittadini organizzati in associazioni. L’idea di base è che nessuno dovrebbe poter controllare il potere sociale per il proprio interesse privato.Organizzazione della Società e del Lavoro
In questa visione di società futura, la distinzione tra chi possiede il capitale e chi lavora scompare. Le persone che producono, unite in associazioni, decidono insieme cosa e come produrre, collaborando per soddisfare i bisogni di tutti. La vita di tutti i giorni diventa più tranquilla, dando più valore al tempo libero e alla protezione dell’ambiente. Le decisioni su cosa produrre vengono prese valutando e comunicando i bisogni della società tra diverse associazioni di persone. La tecnologia e nuovi modi di organizzare il lavoro rendono il lavoro meno pesante, riducono le divisioni inutili tra lavori tecnici e diminuiscono l’impatto sull’ambiente. Si punta a usare l’automazione e l’intelligenza artificiale per i compiti più difficili, e le funzioni amministrative sono condivise tra tutti.Potere Decentralizzato e Libertà Individuale
Il controllo dei mezzi di produzione è distribuito tra le associazioni di cittadini, favorendo nuove idee e una maggiore varietà nella società e nella cultura. Si incoraggia la massima diversità nei modi di vivere e nelle relazioni tra le persone, garantendo la libertà di movimento e organizzando incontri regolari tra associazioni per affrontare insieme problemi comuni a diversi livelli. Le differenze di ricchezza vengono eliminate, seguendo il principio che ognuno contribuisce con le proprie capacità e riceve in base ai propri bisogni. Il lavoro utile alla società si unisce alle attività domestiche e comunitarie, diventando un modo fondamentale per le persone di realizzarsi senza essere sfruttate. Servizi essenziali come istruzione, sanità, alloggio, cibo sicuro e trasporti sono garantiti a tutti, assicurando che nessuno sia schiavo dei bisogni materiali.Sviluppo Sostenibile e Umano
L’economia non punta più a crescere sempre di più, ma piuttosto a migliorare le capacità delle persone e della comunità e a cercare nuove soluzioni e idee. Lo sfruttamento delle risorse naturali viene fatto con attenzione a non danneggiare l’ambiente, cercando di riciclare e rispettare la natura. In questo contesto, emergono persone che non si sentono alienate, che sono creative e fiduciose, in un mondo dove tutti sono trattati con dignità e rispetto. Questo mondo è in continua evoluzione, grazie al miglioramento costante delle capacità umane e alla ricerca continua di novità. Questi obiettivi includono anche la lotta contro ogni forma di discriminazione e oppressione, attraverso la collaborazione tra diversi gruppi e movimenti sociali.È sufficiente immaginare una società ideale per realizzarla, o il capitolo trascura le complesse dinamiche economiche e sociali che hanno sempre ostacolato simili utopie nel corso della storia?
Il capitolo presenta una visione suggestiva di una società anticapitalista, ma sorvola sulle difficoltà pratiche di implementazione e sulle ragioni per cui tentativi analoghi sono spesso falliti. Per comprendere meglio queste sfide, è fondamentale studiare la storia economica e politica, analizzando sia i successi che i fallimenti dei sistemi economici alternativi. Autori come Friedrich Hayek, con le sue critiche al socialismo, o studi storici sui collettivismi del XX secolo, possono offrire spunti di riflessione cruciali.Abbiamo riassunto il possibile
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