1. Formazione di un Egotista
Amory Blaine cresce influenzato dalla madre Beatrice, donna colta e raffinata, e dal padre, figura più riservata. Da Beatrice, Amory assorbe l’amore per la cultura e le esperienze sofisticate, viaggiando ed essendo educato in modo non tradizionale. Dal padre, invece, eredita l’altezza e una certa tendenza all’indecisione. Diventa un ragazzo dall’animo complesso, propenso all’egocentrismo. Si sente superiore, per intelligenza e aspetto fisico, anche grazie all’ammirazione della madre e a un’educazione privilegiata. A Minneapolis, ospite degli zii per due anni, osserva la società e le dinamiche tra adolescenti, spesso con un misto di arroganza e desiderio di emergere. L’invito a una festa da Myra St. Claire mette in luce la sua difficoltà nel gestire le relazioni in modo sincero.A St. Regis, la scuola che frequenta in seguito, fatica all’inizio a farsi accettare per il suo atteggiamento. Trova poi la sua strada nello sport e nel teatro, diventando popolare e dirigendo il giornale scolastico. In questo periodo, matura l’idea di essere destinato a grandi cose, un'”eccezione” nel panorama sociale e intellettuale. Monsignor Darcy, un uomo di chiesa colto e di mondo, diventa una figura di riferimento per Amory. Lo incoraggia nelle sue ambizioni, spingendolo a scegliere Princeton, università prestigiosa ed elitaria.A Princeton, Amory si immerge nella vita del campus, legando con Kerry e Burne Holiday. Studia le dinamiche sociali, cercando di entrare nei club più esclusivi. Un infortunio nel football lo porta a dedicarsi al giornalismo e al teatro, entrando nel Triangle Club. Durante una tournée teatrale, scopre la cultura delle “pomiciate”. Nelle vacanze di Natale, incontra Isabelle Borgé, ragazza sofisticata con cui inizia una relazione intensa, ma segnata da giochi di potere. Amory continua il suo percorso, tra ambizioni, relazioni e le esperienze che vive all’università.2. L’Ombra del Dubbio
A Princeton, Amory osserva le dinamiche del suo gruppo e riflette su Dick Humbird, l’incarnazione dell’aristocratico perfetto. La sua relazione con Isabelle, invece, è instabile e termina dopo molte discussioni. La vita di Amory è sconvolta dalla morte improvvisa di Dick in un incidente, evento che lo porta a riflettere sulla fragilità della vita. Nonostante il rischio di fallire un esame importante a causa della sua negligenza, Amory riesce a evitare il peggio. In un dialogo profondo con Monsignor Darcy, analizza il suo percorso, spinto a evolvere dal concetto di “personaggio” a quello di “personalità”, superando il proprio egocentrismo. Amory si dedica alla letteratura, scrivendo una satira sulla vita universitaria. Un viaggio a New York si trasforma in un’esperienza traumatica: in un locale notturno, Amory crede di vedere il diavolo. Spaventato, torna a Princeton e cerca conforto nell’amico Tom, condividendo con lui l’accaduto. L’inquietudine e il dubbio lo perseguitano, lasciandolo a interrogarsi sul significato di questa visione.5. Ironia e Sacrificio
Durante un’estate in campagna, segnata dalla noia, Amory incontra Eleanor, una ragazza che cattura immediatamente la sua attenzione. Eleanor è diversa dalle altre, con la sua personalità fuori dagli schemi e la sua vasta cultura. Tra i due nasce un legame speciale, fatto di conversazioni profonde e di poesie condivise, un’attrazione intellettuale che sfocia in un sentimento romantico. Eleanor, però, è una figura complessa, divisa tra l’attrazione per il lusso e una visione cinica della vita. La loro relazione, intensa e travolgente, è destinata a durare lo spazio di un’estate.La fine del loro rapporto è segnata da un evento drammatico: una cavalcata notturna culmina con un gesto estremo di Eleanor, che rischia la vita gettandosi da una rupe. Questo episodio sancisce la fine definitiva della loro storia, lasciando Amory con un profondo senso di perdita. Qualche tempo dopo, Amory si trova ad Atlantic City, ancora scosso dalla fine della relazione con Rosalind e da un senso di vuoto interiore. Qui, incontra per caso l’amico Alec, in compagnia di alcune ragazze. La serata prende una piega inaspettata quando, a tarda notte, la polizia fa irruzione nella stanza d’albergo di Alec, sorprendendolo in una situazione compromettente con una ragazza di nome Jill.Per salvare l’amico da possibili guai con la legge, Amory decide di prendersi la responsabilità di quanto accaduto, dichiarando di essere lui l’uomo nella stanza con Jill. Il gesto di Amory e Jill comporta il rilascio con un semplice avvertimento, e l’intera vicenda si conclude con un breve articolo su un giornale. Di ritorno a New York, Amory deve affrontare due colpi durissimi: la notizia del fidanzamento di Rosalind con un altro uomo, che spegne definitivamente ogni speranza di riavvicinamento, e la morte di Monsignor Darcy, una figura fondamentale nella sua vita. Questi eventi dolorosi si abbattono su Amory, segnando un momento di profonda crisi personale e la consapevolezza che le relazioni e le illusioni della giovinezza sono destinate a svanire.6. Il Labirinto della Disillusione
A New York, la vista della folla anonima e povera suscita in Amory un senso di repulsione. La miseria gli appare come una forma di corruzione, e arriva a preferire l’idea di una ricchezza corrotta all’innocenza di chi è povero. Solo, sotto la pioggia, riflette sulla propria precarietà economica e sulla paura di impoverire, interrogandosi sulla propria integrità morale e sulla perdita dell’ingenuità. Il ricordo del funerale di Monsignore lo tocca nel profondo, rivelandogli il desiderio di essere necessario agli altri, un sentimento che lo avvicina alla figura rassicurante di Burne. Abbandona quindi il cinismo nichilista, aprendosi al desiderio di offrire sicurezza e guida. Durante un viaggio in autostop, incontra un ricco uomo d’affari e il suo assistente. La conversazione si accende sul tema del socialismo: Amory espone idee radicali sulla ridistribuzione della ricchezza e sulla necessità di un cambiamento sociale. Nonostante l’intensità delle sue parole, rivela di non essere pienamente convinto di ciò che dice, ma di agire spinto da un’inquietudine e da un desiderio di ribellione verso un sistema che percepisce come ingiusto. La discussione termina quando l’uomo ricco rivela di essere il padre di Jesse Ferrenby, un amico di Amory morto in guerra, creando un legame umano inatteso. Proseguendo verso Princeton, Amory riflette sul proprio egoismo, sulla natura del male e della bellezza, e sul ruolo della Chiesa. Giunge a un cimitero al crepuscolo, dove la vista delle tombe lo porta a meditare sul valore della vita. A Princeton, il suono delle campane, nella notte, lo avvolge in un’atmosfera di malinconia. Pensa al futuro incerto della sua generazione, ormai senza certezze. Nonostante la tristezza, Amory sente in sé una nuova responsabilità e un rinnovato amore per la vita. È pronto ad affrontare il futuro, anche se ancora tormentato dal ricordo di Rosalind e da un senso di incompletezza. Amory sa di essere, e questa consapevolezza, per quanto fondamentale, non è la risposta definitiva alle sue inquietudini.Abbiamo riassunto il possibile
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