Letteratura

Dedalus. Ritratto dell’artista da giovane

Per favore  Accedi  oppure  registrati  per farlo.


1. La Giustizia del Rettore

Il giovane Stephen Dedalus sperimenta la routine del collegio di Clongowes Wood, tra giochi, lezioni e preghiere. Un ambiente che, tuttavia, si rivela spesso freddo, non solo per le temperature rigide, ma anche per la mancanza di calore umano. Compagni come Wells, che lo spintona nello “sterco gelato”, o l’arrogante Porco Roche, contribuiscono a creare un clima di tensione. Le regole inflessibili e le punizioni corporali, poi, alimentano un costante timore. Un giorno, l’ingiustizia si abbatte su Stephen. Padre Dolan, prefetto degli studi, lo colpisce con violenza sulle mani con una bacchetta, accusandolo ingiustamente di pigrizia e di aver rotto gli occhiali di proposito. Il giovane, che pure aveva spiegato l’incidente e la dispensa ottenuta, subisce la punizione con dolore e umiliazione. Ferito nel corpo e nello spirito, Stephen trova il coraggio di confidarsi con il rettore, sperando in un giudizio più equo. Espone l’accaduto, sottolineando l’errore del prefetto. Il rettore, figura di riferimento nel collegio, lo ascolta con attenzione, comprende la situazione e assicura il suo intervento. Forte di questa promessa, Stephen torna tra i compagni. La notizia dell’intervento del rettore si diffonde, accendendo gli animi. La sua promessa di giustizia viene accolta come un trionfo, la conferma che l’equità può prevalere anche in un sistema così severo.

2. Dublino e il Ritiro Spirituale

Lo zio Charles, figura eccentrica, scandisce la vita di Stephen con il suo tabacco forte e le abitudini mattutine nel capanno del giardino. A Blackrock, durante l’estate, accompagna Stephen nelle commissioni e lo presenta a Mike Flynn per gli allenamenti di corsa. Stephen, fantasticando sul Conte di Montecristo e su Mercedes, figura femminile idealizzata, trascorre le serate immaginando avventure e incontri romantici, ed esplora i dintorni con Aubrey Mills, creando una banda di avventurieri. La famiglia si trasferisce a Dublino per difficoltà economiche e la nuova città appare a Stephen come un luogo vasto e anonimo, che alimenta inquietudine e ricerca interiore. Stephen, turbato e distante, vive brevi momenti di svago, come una festa e un breve interesse per una ragazza. Il ritorno a Belvedere segna un periodo di ritiro spirituale e le prediche di Padre Arnall sulla morte, il giudizio, l’inferno e il paradiso risvegliano in Stephen terrore e senso di colpa. La paura dell’inferno e la consapevolezza dei peccati lo tormentano, in una visione angosciante e in una crisi di vomito. Dopo la tempesta emotiva, Stephen trova un barlume di speranza e invoca la salvezza divina, aprendo un nuovo capitolo nella sua tormentata ricerca spirituale.[/membership]

Registrati gratis!

Senza carta di credito, basta solo un email.

Registrati ora

Già iscritto? Accedi

3. Risveglio Spirituale e Terreno

Dopo essersi confessato, Stephen si dedica completamente alla religione. Prega molto e si impone delle rinunce, cercando di dimenticare i peccati passati e di diventare un esempio di purezza. Nonostante questi sforzi, Stephen si sente vuoto e pieno di dubbi, faticando a controllare i suoi desideri e le sue debolezze. Il direttore della scuola lo chiama per parlare di una possibile scelta di diventare sacerdote. Il sacerdote presenta questa scelta come un grande onore, che porta con sé potere e mistero. Stephen è affascinato dall’idea di avere un tale potere spirituale e si immagina a celebrare riti sacri. Però, inizia a sentirsi sempre più inquieto. L’idea di una vita di rinunce e senza passioni lo spaventa. Camminando vicino al mare, Stephen ha un’illuminazione: vede una ragazza sulla spiaggia e questa visione risveglia in lui un nuovo amore per la vita, lontano dalla religione. Questa esperienza lo libera dalle regole che si era imposto. Stephen capisce che il suo vero obiettivo non è diventare sacerdote, ma vivere in modo più libero, seguendo la sua passione per l’arte. Decide di non entrare in chiesa, ma di vivere appieno, ispirato da un nuovo senso di libertà e bellezza. La ragazza vista sulla spiaggia rappresenta questa nuova vita, piena di promesse e di un futuro tutto da scoprire.

4. L’Estetica della Fuga

La giornata di Stephen è segnata da tensioni familiari e difficoltà economiche, ma la sua mente vaga tra pensieri letterari e filosofici. Mentre cammina per Dublino, associa i luoghi a figure come Newman, Cavalcanti e Ibsen, cercando ispirazione oltre la realtà quotidiana. La ricerca della bellezza e il significato dell’arte diventano il fulcro delle sue riflessioni. Discute con il Decano di studi sulla natura del bello secondo San Tommaso d’Aquino, mostrando un’intensa passione intellettuale. Anche in classe, si distrae facilmente, preferendo le proprie riflessioni alle lezioni di fisica, e pensa all’enigmatico amico Cranly.Un incontro con una venditrice di fiori lo riporta alla dura realtà della povertà, ma diventa un’occasione per riflettere sulla condizione umana. Stephen si confronta con i compagni, in particolare con MacCann, rifiutando di firmare una petizione per la pace e mostrando un atteggiamento critico verso le ideologie comuni. La conversazione con Lynch si sposta sull’estetica, dove Stephen definisce la bellezza attraverso i concetti di integrità, armonia e splendore, ispirandosi a San Tommaso. L’arte è vista come espressione umana della bellezza, distinguendo tra forme liriche, epiche e drammatiche.Il confronto più intimo è con Cranly. Stephen confessa i suoi dubbi religiosi, la sua mancanza di fede e il desiderio di non servire istituzioni in cui non crede. Annuncia la decisione di lasciare l’Irlanda, scegliendo l’esilio come mezzo per esprimere liberamente il suo spirito artistico. “Silenzio, esilio e astuzia” diventano i suoi strumenti per affrontare la vita, rivelando una forte determinazione a seguire la propria individualità e vocazione, anche a costo della solitudine. Le pagine finali, tratte dal diario di Stephen, riflettono sulle conversazioni e sulla sua imminente partenza, sottolineando il desiderio di libertà e di forgiare la propria coscienza artistica lontano dalle costrizioni dell’Irlanda.

Abbiamo riassunto il possibile

Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale

Compra il libro

[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]
Credere disobbedire combattere. Come liberarci dalle proibizioni per migliorare la nostra vita
Il parricidio mancato