Letteratura

Cuore di tenebra e altri racconti d’avventura

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1. L’Incanto del Serpente

Sul Tamigi, mentre uno yacht attende la marea, Marlow ricorda il suo viaggio in Africa. Da bambino, le carte geografiche lo attiravano, in particolare un fiume africano che somigliava a un serpente. Questa immagine lo spinge a cercare lavoro presso una compagnia commerciale attiva sul fiume. Grazie all’aiuto di una zia, diventa capitano di un battello a vapore. Prima di partire, in una città europea, visita gli uffici della compagnia e si sottopone a un controllo medico, durante il quale un dottore misura il suo cranio, interessato alla sua sanità mentale. Il viaggio verso l’Africa è subito inquietante. Lungo la costa, Marlow nota avamposti coloniali in rovina e navi che sparano sulla costa senza un motivo apparente. Arrivato alla prima stazione, vede i nativi sfruttati e ridotti a corpi scheletrici. Proseguendo verso la Stazione Centrale, incontra un contabile che gli parla di Mr. Kurtz, un agente molto importante. Giunto alla Stazione Centrale, Marlow scopre che il suo battello è affondato. Il direttore della stazione, un uomo mediocre, sembra più interessato a Kurtz che ai problemi reali. Durante la permanenza alla stazione, necessaria per riparare il battello, Marlow assiste alla corruzione e all’avidità dei funzionari. Un incendio distrugge un magazzino. Arriva poi la spedizione Eldorado, un gruppo di avventurieri guidati dallo zio del direttore. In questo scenario, la figura di Mr. Kurtz diventa sempre più enigmatica per Marlow.

2. Nel Cuore Tenebroso del Fiume

Durante il viaggio sul fiume, si sentono discorsi su un certo Kurtz, un uomo che sembra avere grande potere nella regione. Si dice che gestisca una quantità enorme di avorio e che il suo nome incuta timore e rispetto. Il fiume diventa sempre più selvaggio, la natura sembra ostile, carica di un mistero oscuro. L’atmosfera è pesante, piena di tensione. La navigazione è difficile, tra tronchi e sabbia, e ci si sente sempre più soli e in pericolo. Lungo il fiume, l’equipaggio trova una capanna abbandonata. C’è legna da ardere e un libro di navigazione, pieno di annotazioni e codici strani, che rendono l’attesa di ciò che verrà ancora più carica di mistero. Improvvisamente, la spedizione viene attaccata da indigeni con frecce. Non sembra un attacco aggressivo, ma disperato. Il timoniere muore, e il viaggio si fa ancora più pericoloso. Finalmente, si arriva alla stazione di Kurtz. Un commerciante russo, vestito in modo strano, accoglie la nave. L’uomo ammira molto Kurtz, dice che è un uomo straordinario, che gli ha “aperto la mente”. Si capisce che Kurtz ha un potere forte e ambiguo su chi vive in quei luoghi, al punto che non vogliono che se ne vada.

3. L’Orrore Rivelato

Un uomo russo, vestito in modo eccentrico, si presenta come un grande ammiratore di Kurtz. La sua presenza in un luogo così pericoloso e isolato appare subito improbabile. L’uomo racconta che Kurtz esercita un potere quasi divino sulle popolazioni locali, tanto da essere venerato. Kurtz, pur essendo molto malato, continua a superare ogni limite, spinto da un’infinita sete di avorio e dall’uso di metodi brutali.Kurtz non si limita al commercio, ma compie razzie nel territorio circostante, usando la forza per ottenere avorio. Le teste impalate intorno alla stazione, inizialmente scambiate per decorazioni, sono i resti dei ribelli: un simbolo del potere assoluto e della mancanza di scrupoli di Kurtz.L’uomo russo descrive Kurtz come una figura complessa, capace di azioni terribili ma anche di grande fascino. Racconta di lunghe conversazioni notturne con lui, su temi come l’amore e la giustizia, ma rivela anche una profonda oscurità interiore. Nonostante la follia di Kurtz, il russo ne è profondamente legato.Kurtz viene riportato alla stazione fluviale in barella, in fin di vita. Il suo aspetto è spettrale, ma emana ancora terrore. Una folla di indigeni emerge dalla foresta, in un misto di adorazione e timore. Tra loro, una donna, descritta come selvaggia e magnifica, manifesta un legame profondo con Kurtz.Il direttore della compagnia si preoccupa per i metodi di Kurtz, considerati eccessivi e dannosi per gli affari. Emerge un netto contrasto tra la visione utilitaristica del direttore e la complessa realtà di Kurtz.Il russo, temendo per la propria vita dopo aver parlato troppo, fugge nella notte. Prima, confida che è stato Kurtz a ordinare l’attacco al vapore, per evitare di essere portato via. Kurtz, delirante, continua a parlare dei suoi progetti e della sua volontà di tornare. In un momento di lucidità, consegna a Marlow delle carte importanti.Le ultime parole di Kurtz, “Che orrore! Che orrore!”, svelano la sua consapevolezza della tenebra che lo ha consumato. Dopo la sua morte, Marlow riconosce la grandezza di Kurtz nell’aver affrontato l’orrore dell’esistenza, pur soccombendo. Tornato in Europa, Marlow incontra la promessa sposa di Kurtz, portando con sé le sue lettere e un segreto inconfessabile. Davanti all’idealizzazione della donna, Marlow mente sulle ultime parole di Kurtz, dicendo che aveva pronunciato il suo nome, per preservare la sua illusione.

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