1. La Macchina Infinita
Amazon è un sistema vasto e in continua crescita, basato su due pilastri fondamentali: la logistica fisica e i servizi cloud. La parte più visibile di questa complessa “macchina” è la sua enorme rete logistica. Il servizio Prime, con la sua promessa di consegne estremamente rapide, crea un forte legame di dipendenza nei clienti. Per mantenere questa promessa, Amazon ha costruito una vastissima rete di magazzini e sistemi di trasporto altamente efficienti. Tuttavia, la gestione di questa enorme infrastruttura logistica spesso comporta condizioni di lavoro difficili e faticose per il personale impiegato. Questa rete fisica è essenziale per l’operatività quotidiana dell’azienda.Il Motore Nascosto: Amazon Web Services
L’altro pilastro, meno evidente agli occhi del pubblico ma estremamente redditizio, è Amazon Web Services (AWS). Questo servizio offre potenza di calcolo e spazio per archiviare dati su una scala immensa. AWS è nato inizialmente per soddisfare le esigenze interne di Amazon, ma si è rapidamente trasformato in un servizio cruciale per innumerevoli altre aziende in tutto il mondo. Rappresenta una fonte di profitti enormi per Amazon, superando spesso quelli derivanti dalla vendita al dettaglio. AWS permette a progetti web e applicazioni di espandersi quasi senza limiti tecnici immediati, fungendo da vera e propria spina dorsale digitale per gran parte di internet.L’Interazione con il Cliente e la Raccolta Dati
Amazon mira costantemente a rimuovere ogni possibile attrito nel processo di acquisto, rendendolo il più semplice e immediato possibile. Si è passati dalla necessità di diversi click per completare un ordine a un unico click. Ora, l’azienda spinge verso l’integrazione totale con la vita quotidiana tramite il comando vocale, reso possibile da dispositivi come Echo e dall’assistente virtuale Alexa. Questi strumenti non solo facilitano gli acquisti, ma integrano l’intelligenza artificiale nella routine degli utenti. In questo processo, gli utenti diventano preziose risorse, fornendo dati continui sul loro comportamento e sulle loro preferenze, che aiutano a migliorare ulteriormente i sistemi di intelligenza artificiale di Amazon. Ogni interazione diventa un dato da raccogliere e analizzare.Sfruttare i Dati per Dominare il Mercato
L’enorme quantità di dati che Amazon raccoglie viene utilizzata strategicamente per espandere il suo dominio di mercato. L’azienda analizza in dettaglio i dati di vendita, inclusi quelli generati dai venditori che utilizzano la sua piattaforma Marketplace. Questo permette di identificare rapidamente quali prodotti riscuotono maggiore successo tra i consumatori. Successivamente, Amazon crea proprie versioni di questi prodotti, spesso vendute con marchi propri come AmazonBasics. Questi articoli vengono poi offerti a prezzi generalmente inferiori rispetto a quelli dei concorrenti. Inoltre, Amazon tende a favorire i propri prodotti nei risultati di ricerca sulla piattaforma, una strategia competitiva aggressiva che mira a marginalizzare i venditori terzi e a monopolizzare specifiche categorie merceologiche.La Cultura dell’Espansione Infinita
La cultura aziendale di Amazon è fortemente orientata alla capacità di “scalare” all’infinito. L’obiettivo primario è una crescita massiccia e continua, aumentando enormemente il volume d’affari e la presenza globale senza che i costi aumentino nella stessa proporzione. Questa spinta implacabile trasforma Amazon in una “macchina” che cerca di assorbire e ottimizzare ogni singolo elemento al suo interno. Anche i lavoratori vengono spesso visti come ingranaggi di questo sistema efficiente e razionalizzato. Sebbene questa mentalità porti a livelli di efficienza notevoli, può risultare deumanizzante per chi ne fa parte. Nonostante la sua onnipresenza nell’economia globale e nel web, Amazon riesce in gran parte a rimanere quasi invisibile per l’utente finale, che si concentra principalmente sulla convenienza, sulla velocità e sulla facilità d’uso del servizio offerto.Come si può considerare “equo” un mercato in cui la piattaforma dominante utilizza i dati dei suoi venditori per competere direttamente con loro e favorire i propri prodotti?
Il capitolo descrive in dettaglio le strategie di Amazon per dominare il mercato, inclusa l’analisi dei dati dei venditori terzi per creare prodotti concorrenti e il favoreggiamento dei propri marchi. Questo solleva interrogativi fondamentali sulla natura della competizione nell’era delle piattaforme digitali. Per comprendere meglio le implicazioni di queste pratiche, è utile approfondire l’economia della concorrenza e il diritto antitrust, esplorando il lavoro di autori che hanno studiato il potere delle piattaforme, come Lina Khan o Tim Wu.2. La Rete che Avvolge Tutto
Il mondo di oggi è strettamente collegato da una fitta rete di scambi. Diciassette milioni di container si spostano continuamente a livello globale, sostenendo una catena di approvvigionamento vasta e fragile. Anche i mercati finanziari sono una rete, dove miliardi di transazioni avvengono ogni giorno, gestite da algoritmi velocissimi.La sfida dei dati e la nuova complessità
Si produce una quantità di dati enorme, mai vista prima. Tuttavia, questa massa è così grande che diventa difficile capire cosa significhi. Questo porta a cercare tecnologie più potenti, come i computer quantistici, per trovare schemi che la mente umana non riesce a vedere. Si crea così una sorta di “nuova era oscura”, dove la complessità rende difficile capire davvero le cose.Le piattaforme digitali e la vita quotidiana
Questi fenomeni mostrano quanto le reti siano diffuse ovunque. La rete degli scambi globali, ad esempio, ha permesso a eventi come le pandemie di diffondersi rapidamente. Internet è la rete più importante, un ambiente dove facciamo molte delle nostre attività quotidiane. Piattaforme come Amazon sono un esempio perfetto di questa diffusione: non sono solo negozi, ma anche infrastrutture tecnologiche e sistemi che raccolgono informazioni e valore. Le piattaforme digitali custodiscono tantissimi dati personali, come le fotografie, che diventano quasi la nostra memoria.Identità, relazioni e politica nella rete
Anche l’identità di una persona può essere vista come il risultato di una rete complessa fatta di biologia, cultura e tecnologia. Le reti digitali sono diventate il luogo dove si formano i rapporti personali più stretti e dove si organizzano le azioni politiche. Ci si chiede se usare queste piattaforme per esprimersi liberamente o per fare attivismo sia davvero sufficiente a liberarci, o se invece siamo comunque limitati dalle strutture di potere già esistenti.La narrazione sociale e il desiderio online
Anche il modo in cui si parla pubblicamente di temi importanti, come la violenza di genere, avviene all’interno di queste reti di informazioni. Questo dimostra come il linguaggio usato e le fonti scelte possano riflettere e mantenere vecchi modi di pensare. Anche i desideri e le relazioni intime si manifestano attraverso i canali digitali, mostrando aspetti complessi e a volte difficili dell’esperienza umana.Siamo immersi in un sistema fatto di tantissime reti collegate tra loro. Questo può farci sentire un po’ persi, ma allo stesso tempo apre la porta a nuove possibilità.
Davvero l’abbondanza di dati ci condanna a una ‘nuova era oscura’ dell’incomprensione?
Il capitolo, pur evidenziando la sfida posta dall’enorme mole di dati generati oggi, rischia di cadere in una semplificazione eccessiva definendo questa situazione una “nuova era oscura”. Questa affermazione sembra ignorare o sottovalutare gli enormi sforzi e i progressi compiuti proprio per dare senso a questa complessità, attraverso discipline emergenti e tecnologie avanzate (al di là dei computer quantistici). Per comprendere meglio questa tensione tra abbondanza di dati e capacità di comprensione, sarebbe utile approfondire la filosofia dell’informazione e l’epistemologia contemporanea, che studiano proprio come costruiamo la conoscenza nell’era digitale. Autori come Luciano Floridi offrono spunti fondamentali su questi temi, aiutando a distinguere tra la mera disponibilità di dati e la reale comprensione.Abbiamo riassunto il possibile
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