1X
🔊 100%
Contenuti del libro
Informazioni
“Corso accelerato di Python” di Eric Matthes è quella guida che cercavi se vuoi davvero imparare Python e iniziare subito a creare cose fighe. Non importa se non hai mai scritto una riga di codice, questo libro ti prende per mano e ti porta a costruire programmi veri, dai videogiochi con Pygame a visualizzazioni dati interattive e persino applicazioni web con Django. Ti insegna i mattoni fondamentali della programmazione Python – come gestire dati, usare la logica condizionale, creare funzioni e classi – ma la parte più entusiasmante è mettere subito le mani in pasta con progetti concreti. Impari a usare strumenti essenziali per lo sviluppo Python come l’editor VS Code, a testare il tuo codice con pytest per essere sicuro che funzioni, a gestire le versioni con Git e a capire come mettere online le tue app, superando gli ostacoli del deployment. È un percorso pratico che ti dà le basi solide e ti mostra subito il potenziale enorme della programmazione Python, preparandoti ad affrontare qualsiasi sfida futura nel mondo dello sviluppo.Riassunto Breve
Una guida all’apprendimento del linguaggio di programmazione Python si propone di preparare rapidamente chiunque, anche senza esperienza, a creare programmi funzionanti come giochi, visualizzazioni di dati e applicazioni web, costruendo una base solida per il futuro. Python è scelto per la sua efficienza e sintassi chiara. Il percorso formativo si divide in due parti: la prima introduce i concetti fondamentali della programmazione, mentre la seconda applica questi concetti in tre progetti pratici. La comunità Python offre supporto ai principianti. Si inizia configurando l’ambiente di sviluppo con l’installazione di Python e dell’editor VS Code, creando poi un semplice programma per verificare l’installazione. I dati in Python sono gestiti con variabili di diversi tipi: stringhe per il testo, numeri interi e decimali. Le liste sono raccolte ordinate e modificabili di elementi, accessibili tramite indice, e possono essere manipulate aggiungendo, rimuovendo o ordinando elementi. I cicli “for” permettono di iterare sugli elementi delle liste. Le tuple sono simili alle liste ma non modificabili. I dizionari organizzano i dati in coppie chiave-valore, utili per informazioni correlate, e sono dinamici. Le istruzioni `if` gestiscono la logica condizionale, eseguendo codice basato su test vero/falso, con varianti come `if-else` e `if-elif-else`. Le funzioni sono blocchi di codice riutilizzabili che eseguono compiti specifici, accettano argomenti (posizionali o a parole chiave, con valori predefiniti) e possono restituire valori. Le funzioni possono essere organizzate in moduli separati per il riutilizzo. La gestione degli errori si effettua con blocchi `try-except`. Testare il codice è essenziale per verificarne il corretto funzionamento con diversi input e assicurare che le modifiche non creino problemi; librerie come `pytest` facilitano questo processo. Per i progetti pratici, si usa `Pygame` per creare un gioco con navicella, alieni, proiettili, gestione delle collisioni, un pulsante “Play”, difficoltà crescente e un sistema di punteggio. Per la visualizzazione dati, si elaborano file CSV e JSON usando `Matplotlib` per grafici lineari e `Plotly` per mappe interattive, sfruttando anche le API per dati aggiornati. Le applicazioni web si costruiscono con il framework Django, che usa modelli per i dati, views per la logica, template per l’interfaccia e URL per il routing. Django include strumenti per la gestione degli utenti: form (spesso creati con ModelForm) per l’input dati, gestiti tramite richieste GET e POST, e un sistema di autenticazione integrato per registrazione, login e logout. La sicurezza dei dati utente si garantisce associando i dati creati agli account utente. L’efficienza nella programmazione è migliorata dall’uso di editor come VS Code, personalizzabile con temi e scorciatoie. Esistono alternative come IDLE, PyCharm, Jupyter Notebooks. Quando si incontrano problemi, si cerca aiuto online su piattaforme come Stack Overflow o nella documentazione ufficiale. Il controllo di versione con Git è fondamentale per salvare stati del progetto, tracciare modifiche e tornare a versioni precedenti; comandi base includono `init`, `add`, `commit`, `status`, `log`, `restore`, `checkout`, `reset`. Il deployment, ovvero il trasferimento del progetto su un server remoto, è un processo complesso che può presentare errori. Comprendere le fasi del deployment (server virtuale, connessione, copia codice, dipendenze, database, file statici, avvio server) aiuta a risolvere i problemi. L’output del tentativo di deployment e i log sono risorse chiave per identificare la causa dei fallimenti, distinguendo tra avvisi ed errori. L’installazione di strumenti necessari per il deployment può variare in base al sistema operativo. La scelta della piattaforma di hosting dipende dalle esigenze del progetto, preferendo soluzioni semplici per iniziare.Riassunto Lungo
1. Evoluzione e Aggiornamento di Python Crash Course
Python Crash Course si è affermato come una guida molto efficace per chi vuole imparare Python. Il libro ha avuto un grande successo ed è stato apprezzato in tutto il mondo. La terza edizione di questo manuale si basa su questo successo, con l’obiettivo di offrire un corso introduttivo che sia moderno e al passo con gli sviluppi più recenti del linguaggio Python.Novità metodologiche e tecnologiche
Questa nuova edizione introduce importanti novità sia nel metodo di insegnamento che negli strumenti tecnologici utilizzati. Per esempio, si suggerisce di usare l’editor di testo VS Code, che è diventato uno strumento di riferimento per molti sviluppatori. Inoltre, per semplificare la gestione dei file, viene introdotto il modulo `pathlib`. Un’altra novità importante è l’integrazione di `pytest`, che permette di testare il codice in modo automatico, una pratica fondamentale nello sviluppo software moderno.Progetti pratici aggiornati
Anche i progetti pratici proposti nel libro sono stati rinnovati. Sono state aggiornate le librerie più importanti, come Matplotlib, Plotly Express, Django e Bootstrap, assicurando che gli esempi siano sempre attuali e facilmente applicabili. In particolare, il modo in cui si distribuiscono i progetti Django è stato modernizzato con l’uso di Platform.sh.Appendici e risorse aggiuntive
Infine, le appendici sono state riviste e ampliate. Ora forniscono istruzioni aggiornate su come installare e configurare VS Code, e offrono una guida alle risorse online utili per chi studia Python. Viene spiegato come usare Git per tenere traccia delle modifiche al codice e come risolvere i problemi che possono sorgere quando si distribuiscono i progetti online. Inoltre, l’indice del libro è stato reso più completo, per aiutare i lettori a trovare rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno e usare il libro come una risorsa di riferimento per lo sviluppo in Python.Ma se Python Crash Course era già un successo, era davvero necessario stravolgerlo con tutte queste “evoluzioni”?
Il capitolo presenta una serie di aggiornamenti che sembrano più un adeguamento alle mode del momento che una vera e propria evoluzione didattica. L’enfasi sulle nuove tecnologie e librerie, sebbene comprensibile, rischia di distrarre dai concetti fondamentali che un principiante dovrebbe apprendere. Per capire se questi cambiamenti siano realmente migliorativi o solo un modo per stare al passo coi tempi, sarebbe utile approfondire le teorie sull’apprendimento e la didattica efficace, magari leggendo autori come John Dewey o Maria Montessori, per valutare se l’approccio proposto sia realmente centrato sulle esigenze dello studente principiante, o se invece rifletta più le tendenze del mercato del lavoro.2. Avvio all’Avventura Python
Questo libro è pensato per accompagnare chiunque, senza limiti di età o di esperienza, nel mondo della programmazione con Python. L’obiettivo principale è fornire una preparazione rapida ed efficace, in modo da permettere a tutti di creare programmi funzionanti. Questi programmi possono essere videogiochi, visualizzazioni di dati o applicazioni web. Allo stesso tempo, il libro vuole costruire una solida base di programmazione, utile in futuro in qualsiasi situazione.Perché scegliere Python
Python è un linguaggio speciale perché permette di lavorare in modo efficiente e di scrivere codice chiaro e facile da leggere. Questa caratteristica rende più semplice scrivere programmi, trovare errori e aggiungere nuove funzionalità ai progetti esistenti.Come è strutturato il libro
Il libro è diviso in due parti principali. Nella prima parte, vengono introdotti i concetti fondamentali della programmazione. Si imparano argomenti come la gestione dei dati, come controllare il flusso del programma, l’uso di funzioni e classi. La seconda parte del libro è dedicata alla pratica. Si applicano i concetti imparati nella prima parte realizzando tre progetti diversi: un videogioco sparatutto, strumenti per visualizzare dati e un’applicazione web per tenere un diario di apprendimento.L’importanza della comunità Python
Un aspetto molto importante è la comunità di persone che usano Python. Questa comunità è descritta come accogliente e collaborativa, ed è un grande aiuto per chi inizia a programmare.Primi passi
Il percorso di apprendimento inizia con la preparazione dell’ambiente di lavoro. Questo significa installare Python e un editor di testo chiamato VS Code. Dopo aver fatto questo, si crea il primo programma, il classico “Hello World”. Questo programma serve per controllare che tutto sia installato correttamente e pronto per iniziare. Vengono dati anche consigli utili per superare le prime difficoltà e per eseguire programmi Python anche usando la riga di comando.Ma è davvero Python il linguaggio “speciale” per “lavorare in modo efficiente” e scrivere codice “chiaro e facile da leggere” per chiunque si avvicini alla programmazione?
Il capitolo presenta Python come una scelta quasi ovvia e universale per chi inizia a programmare, enfatizzandone la chiarezza e l’efficienza. Tuttavia, l’affermazione potrebbe risultare eccessivamente semplicistica. L’efficienza di un linguaggio è sempre relativa al contesto e al tipo di compito, e la “facilità di lettura” può essere soggettiva e dipendere dall’esperienza pregressa del programmatore. Per una visione più completa, sarebbe utile esplorare le diverse filosofie dei linguaggi di programmazione e considerare come linguaggi diversi possano essere più adatti a specifici domini o stili di pensiero. Approfondire le opere di autori come Dijkstra o Knuth, che hanno contribuito in modo significativo alla scienza dell’informatica, potrebbe offrire una prospettiva più critica e sfumata sulla scelta del linguaggio di programmazione più appropriato.3. I Mattoni Fondamentali del Codice Python
Variabili e Tipi di Dato
In Python, le variabili sono fondamentali per rappresentare e manipolare i dati. Immagina le variabili come delle etichette che assegni ai valori che vuoi usare nel tuo programma. Questi valori possono essere di diversi tipi, a seconda della natura dell’informazione che rappresentano. Ad esempio, per testi userai le stringhe, che sono sequenze di caratteri racchiuse tra virgolette. Le stringhe possono essere modificate in vari modi, ad esempio puoi trasformare il testo in maiuscolo o minuscolo a seconda delle tue necessità. Per i numeri, Python distingue tra numeri interi, che usi per contare, e numeri decimali, chiamati “float”, che servono per rappresentare valori frazionari.Liste: Raccolte di Elementi Ordinati
Le liste sono un altro strumento essenziale in Python. Pensa alle liste come a dei contenitori che possono ospitare diversi elementi, mantenendo l’ordine in cui li inserisci. Ogni elemento in una lista ha una posizione precisa, chiamata indice, che parte da zero per il primo elemento. Le liste sono molto versatili perché puoi modificarle facilmente: puoi aggiungere nuovi elementi alla fine o in posizioni specifiche, oppure rimuovere elementi che non ti servono più. Python offre anche strumenti per ordinare gli elementi di una lista, sia in modo permanente che temporaneo, per invertire l’ordine degli elementi o semplicemente per sapere quanti elementi contiene una lista.Cicli “for” e “List Comprehensions”
Per lavorare con tutti gli elementi di una lista in modo automatico, si utilizzano i cicli “for”. Un ciclo “for” esegue una serie di istruzioni per ciascun elemento della lista, semplificando operazioni ripetitive. In Python, l’indentazione, ovvero lo spazio vuoto all’inizio di una riga, è fondamentale per definire quali righe di codice fanno parte del ciclo o di altre strutture di controllo. Per creare rapidamente liste di numeri, puoi usare la funzione `range()`. Inoltre, Python permette di creare liste in modo molto conciso con le “list comprehensions”, che consentono di generare una lista completa in una sola riga di codice. Se hai bisogno di lavorare solo con una parte di una lista, puoi “sezionarla”, ovvero selezionare un intervallo di elementi specifici. Infine, se vuoi creare una copia indipendente di una lista, puoi usare appositi metodi per evitare modifiche indesiderate alla lista originale.Tuple e Stile di Codice (PEP 8)
Le tuple sono simili alle liste, ma con una differenza importante: una volta create, non possono essere modificate. Questa caratteristica le rende utili per rappresentare dati che non devono cambiare nel corso del programma. Per scrivere codice Python che sia facile da leggere e capire, è importante seguire le convenzioni di stile definite nel documento PEP 8. Queste convenzioni riguardano vari aspetti, come l’indentazione del codice, la lunghezza massima delle righe e l’uso di linee vuote per separare blocchi logici di codice. Seguire queste convenzioni rende il codice più consistente e più facile da mantenere nel tempo.Ma è davvero indispensabile imporre Git come strumento fondamentale fin da subito, o rischiamo di spaventare i neofiti con una complessità non immediatamente necessaria?
Il capitolo presenta Git come uno strumento imprescindibile, quasi dogmaticamente. Tuttavia, per chi muove i primi passi nella programmazione, l’apprendimento di Git potrebbe rappresentare un ostacolo iniziale non indifferente. Sarebbe opportuno interrogarsi se questa enfasi su Git sia sempre giustificata, soprattutto nelle fasi iniziali dell’apprendimento. Forse, concentrarsi inizialmente sui concetti fondamentali della programmazione e rimandare l’introduzione di strumenti più avanzati come Git potrebbe risultare un approccio più didattico ed efficace. Approfondire le metodologie didattiche per l’insegnamento della programmazione potrebbe offrire spunti interessanti per rispondere a questa domanda.11. Superare gli Ostacoli di Deploy
Il deployment di un’applicazione, cioè spostare un progetto dal computer locale a un server online, è un’operazione complicata e spesso piena di errori. Per risolvere i problemi che possono capitare durante questo processo, è fondamentale capire come funziona il deployment. In genere, il deployment include diverse azioni: creare un server virtuale, collegare il computer locale con il server online, copiare il codice del progetto, installare i programmi necessari per farlo funzionare, configurare il database, gestire i file statici e far partire il server.Analizzare l’Output per Trovare gli Errori
Quando il deployment fallisce, la cosa più utile da fare è controllare cosa è stato scritto durante il tentativo di invio del progetto al server. Quello che viene scritto, chiamato “output”, può sembrare difficile da capire all’inizio, ma in realtà aiuta a capire dove si è verificato il problema. A volte, la piattaforma che si usa per il deployment dà direttamente dei consigli su come risolvere il problema. Questi suggerimenti possono essere utili, ma è sempre meglio controllare se la fonte è affidabile prima di seguirli.L’Importanza dei Log
I “log” sono dei registri che contengono avvisi ed errori. Gli avvisi ci dicono che potrebbero esserci problemi in futuro, mentre gli errori indicano che qualcosa è andato storto subito. Per capire qual è il problema principale, è utile guardare con attenzione i primi e gli ultimi errori che compaiono nei log. Spesso, gli errori che si trovano in mezzo dipendono dal problema iniziale, quindi non sono importanti per capire la causa principale.Specificità del Sistema Operativo
Alcune difficoltà nel deployment dipendono dal sistema operativo che si utilizza. Per esempio, installare la “CLI” di Platform.sh può essere complicato e richiede programmi come “curl” e “PHP”. Windows, macOS e Linux hanno modi diversi di installare la CLI e di gestire i programmi necessari per farla funzionare.Scelta della Piattaforma di Hosting
Esistono molte piattaforme per ospitare un sito o un’applicazione online, come Platform.sh o VPS. Ognuna di queste piattaforme ha un modo diverso di fare il deployment. Quando si sceglie una piattaforma, bisogna pensare alle necessità del progetto. Se si ha un’applicazione con pochi visitatori, non serve usare una piattaforma troppo complicata. È meglio iniziare con una configurazione semplice e poi, se necessario, passare a qualcosa di più complesso. In questo modo si risparmiano soldi e si gestisce meglio il progetto.È davvero sufficiente ‘controllare l’output’ per superare gli ostacoli di deployment, o questa semplificazione rischia di trascurare l’importanza di una pianificazione accurata e di una solida conoscenza dei sistemi distribuiti?
Il capitolo, pur offrendo consigli pratici sull’analisi degli errori di deployment, sembra ridurre eccessivamente la complessità del processo alla sola interpretazione di output e log. Questa prospettiva potrebbe indurre a sottovalutare l’importanza di una fase di progettazione e pianificazione meticolosa, che prevenga attivamente molti problemi. Per una comprensione più completa, sarebbe utile approfondire le metodologie DevOps e i principi dell’architettura dei sistemi distribuiti, studiando autori come Gene Kim e David Farley.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]