Contenuti del libro
Informazioni
“Come lanciare un marchio” di Fabian Geyrhalter è un libro che ti prende per mano e ti fa capire che creare un brand non è solo inventarsi un logo carino o un nome figo. È un vero e proprio progetto, che parte da molto prima. L’autore ti spiega che un brand forte ha un’anima, un’attrattiva e intelligenza, insomma, non è solo un’etichetta, ma qualcosa che la gente ammira e a cui aspira. Ti guida nella costruzione di una “Brand Platform”, che è tipo la mappa del tesoro per definire chi sei, a chi parli e perché esisti. Capisci l’importanza di avere uno scopo, di non essere solo un altro prodotto sul mercato, ma di fare la differenza, magari anche a livello sociale. Poi ti insegna a guardare bene i tuoi competitor, a capire i loro punti deboli e i tuoi punti di forza, perché il branding è anche una forma di protezione che crea un legame emotivo con i clienti, più forte del prezzo. Si parla di definire i valori che guidano tutto, dalla filosofia aziendale all’architettura del brand, scegliendo se essere una grande casa con tanti marchi o un unico marchio forte. E ovviamente, si scende nel pratico: come scegliere il nome giusto (che non sia solo bello, ma anche disponibile online e facile da ricordare), come costruire un’identità visiva che funzioni ovunque (logo, colori, foto) e come usare il digitale, i social media e persino l’ambiente fisico per raccontare la tua storia in modo coerente. Non è solo teoria, è una guida per costruire qualcosa di solido e significativo, che vive online, nei negozi, nelle email, ovunque il tuo brand incontri le persone. È un percorso per dare vita a un marchio che non solo vende, ma che viene amato e ricordato.Riassunto Breve
Costruire un brand efficace richiede un approccio progettuale fin dall’inizio, non solo dopo aver lanciato un prodotto o servizio. Un brand autentico va oltre il logo, rappresentando l’essenza e creando ammirazione; si basa su anima, attrattiva e intelligenza. La Brand Platform è il fondamento, definendo benefici, mercato, target e personalità, guidando lo sviluppo dell’identità nelle sue aree di prodotto, organizzazione, persona e simbolo. Nel mercato attuale, i consumatori sono più informati e valorizzano i brand con uno scopo sociale. Per distinguersi, un brand deve avere una qualità unica, un “fattore so-what”, e comunicare benefici emotivi. Conoscere a fondo il target, i suoi bisogni e motivazioni, è cruciale per una comunicazione mirata ed efficace, posizionando il brand in modo rilevante. Comprendere la competizione, diretta e indiretta, è fondamentale per anticipare mosse e sfruttare debolezze; un brand forte crea un legame emotivo che protegge dalla competizione basata solo sul prezzo. Una filosofia aziendale forte, una missione e valori chiari sono indispensabili per creare un senso di appartenenza. La strategia di architettura di marca, come la “Casa di Marche” o la “Marca Unica”, guida la crescita e la relazione tra i marchi. La scelta del nome è strategica: deve essere conciso, facile da pronunciare, disponibile online, raccontare una storia e distinguersi, considerando diverse tipologie di nomi. Dopo il brainstorming, si restringe la lista, verificando i criteri e la disponibilità del dominio, preferendo il .com. Un’identità di brand efficace si fonda su sette componenti chiave: deve essere senza tempo, unica, narrare una storia, essere semplice, flessibile e funzionare in diverse dimensioni. Logo, colore e fotografia sono essenziali per l’armonia visiva. Il logo amplia la comunicazione, la tagline definisce la narrazione, il colore influenza le emozioni e la riconoscibilità, e la fotografia personalizzata aggiunge unicità. La voce del brand, definita per tono, persona, linguaggio e scopo, modella la percezione e stabilisce credibilità. I social media offrono opportunità per accrescere l’influenza, richiedono una strategia di contenuto che offra valore e una voce coerente su tutte le piattaforme. L’ambiente fisico, con i suoi elementi sensoriali, crea un’esperienza di marca immersiva e coerente con i valori. Anche i materiali di comunicazione come biglietti da visita, carta intestata e firme email sono essenziali per rafforzare l’identità del brand in ogni punto di contatto.Riassunto Lungo
1. Il Progetto di un Brand di Successo
Costruire un brand forte richiede di pensare in modo strategico fin dall’inizio. Molti imprenditori lanciano un prodotto o servizio e solo in un secondo momento si preoccupano di creare un brand. Invece, un brand che funziona nasce da una programmazione precisa, che permette di farsi notare subito nel mercato.Che cos’è un Brand
Il significato della parola “brand” deve essere ripensato. Non deve essere collegato solo alle marche di lusso o alle grandi aziende criticate. Un brand fatto bene e curato può diventare qualcosa di ammirato e desiderabile, rappresentando l’essenza di un prodotto, servizio o persona.I Tre Pilastri di un Brand Solido
Un brand solido si basa su tre elementi fondamentali: anima, attrattiva e intelligenza. L’anima è il motivo per cui il brand esiste, il sistema di valori che crea un legame forte con il pubblico. L’attrattiva è l’impressione emotiva che il brand trasmette, creata attraverso un design e una comunicazione coerenti. L’intelligenza si dimostra nella semplicità d’uso e nell’esperienza positiva che il brand offre alle persone.L’Importanza della Brand Platform
Per costruire un brand forte, è fondamentale creare una “Brand Platform”. Questa piattaforma definisce con precisione i vantaggi offerti, il mercato di riferimento, il pubblico a cui ci si rivolge e la personalità del brand. La Brand Platform guida lo sviluppo dell’identità del brand, le relazioni con i clienti e le strategie di marketing. Avere una Brand Platform solida è indispensabile prima di scegliere il nome o l’aspetto visivo del brand.Le Quattro Aree dell’Identità di Marca
L’identità di un brand si sviluppa in quattro ambiti principali. Primo, il brand come prodotto, che include le diverse linee di prodotti, le loro caratteristiche e la qualità. Secondo, il brand come organizzazione, che riflette i principi e l’approccio dell’azienda. Terzo, il brand come persona, che rappresenta i tratti caratteristici e il rapporto che si crea con i consumatori. Quarto, il brand come simbolo, che comprende gli elementi visivi e il modo di comunicare che lo rendono unico. La Brand Platform è la base per sviluppare e rafforzare tutti questi aspetti dell’identità del brand.Ma se la “Brand Platform” è davvero così indispensabile, come si spiega il successo di brand nati quasi per caso, senza una pianificazione così rigida e strutturata?
Il capitolo presenta la “Brand Platform” come un elemento imprescindibile per la costruzione di un brand di successo. Tuttavia, non affronta il tema dell’improvvisazione e della capacità di adattamento al mercato, elementi che spesso si rivelano cruciali, soprattutto nelle fasi iniziali di un progetto. Per comprendere meglio le dinamiche di successo di un brand, sarebbe utile approfondire studi sulla nascita e l’evoluzione di marchi iconici, analizzando casi in cui la flessibilità e la risposta rapida ai cambiamenti del contesto hanno giocato un ruolo determinante, magari partendo dalle riflessioni di autori che si sono occupati di strategie di marketing non convenzionali.2. Il Brand con uno Scopo
L’importanza del Branding nel Mercato Competitivo
In un mercato dove la concorrenza è sempre più forte, farsi notare con il proprio marchio è diventato fondamentale. Oggi, i clienti hanno facile accesso a molte informazioni grazie a internet e preferiscono i marchi che si impegnano per il bene della società. Diverse ricerche dimostrano che l’impegno sociale di un’azienda influenza le scelte di acquisto delle persone. Infatti, la maggior parte dei consumatori pensa che le aziende dovrebbero pensare al bene della società tanto quanto ai propri guadagni. Questi consumatori sono anche pronti a cambiare marca se un’azienda non si impegna per cause sociali.Come Differenziarsi: Il “Fattore So-What”
Un marchio che funziona bene deve avere qualcosa di speciale, un “fattore so-what” che lo renda unico e preferibile agli altri. Per riuscirci, è importante far capire subito qual è il vantaggio concreto e specifico che offre, evitando promesse generiche e facili da copiare. Per essere diversi, è utile studiare bene il proprio prodotto o servizio e confrontarlo con quelli dei concorrenti. Così si possono trovare i punti in comune e le differenze.Le Emozioni Guidano le Scelte dei Consumatori
Le decisioni di chi compra sono spesso guidate più dalle emozioni che dalla logica. Marchi famosi come TOMS lo hanno capito bene e hanno costruito il loro successo sull’impegno sociale. Un altro modo per distinguersi è trovare un bisogno che il mercato non soddisfa e offrire una soluzione nuova. In sostanza, i marchi migliori promettono emozioni positive come sicurezza, affetto, importanza, realizzazione personale, conoscenza, libertà e stabilità.Conoscere il Target e Comunicare Efficacemente
Per raggiungere i clienti giusti, è essenziale conoscerli a fondo e parlare direttamente a loro. Bisogna capire chi è il cliente ideale, usando dati come età, sesso, interessi e valori, per creare un messaggio efficace. Non bisogna cercare di piacere a tutti, ma concentrarsi su un gruppo specifico di persone. Capire cosa spinge le persone a comprare è fondamentale per creare un legame vero. La piramide dei bisogni di Maslow può aiutare a capire quali sono i bisogni dei consumatori (bisogni primari, sicurezza, appartenenza, stima, realizzazione) e a posizionare il marchio in modo efficace. Un marchio che capisce i bisogni dei suoi clienti e li soddisfa si fa notare e crea un rapporto forte con loro.Se tutti i marchi devono avere uno “scopo” per avere successo, come mai così tanti marchi prosperano pur essendo percepiti come dannosi o indifferenti al bene comune?
Il capitolo sembra suggerire una correlazione diretta e quasi automatica tra “scopo” sociale e successo di un marchio. Tuttavia, la realtà del mercato mostra che molti marchi di successo non adottano pratiche etiche o socialmente responsabili, o lo fanno solo superficialmente. Per comprendere meglio questa apparente contraddizione, sarebbe utile esplorare le dinamiche del comportamento del consumatore e le teorie economiche che spiegano come le preferenze individuali e le pressioni del mercato influenzino il successo di un marchio, indipendentemente dal suo “scopo” dichiarato. Approfondimenti in sociologia dei consumi e psicologia economica potrebbero offrire una prospettiva più critica e sfaccettata.3. Conoscere il Nemico per Vincere la Battaglia
L’importanza di studiare i concorrenti
Per un nuovo marchio, capire chi sono i concorrenti è essenziale per avere successo. Molte aziende falliscono perché non studiano bene la competizione. Questo errore può capitare sia per distrazione, sia per eccessiva sicurezza nelle proprie capacità. Tutti i marchi devono confrontarsi con la competizione. Questa può essere di due tipi: diretta, cioè aziende che vendono prodotti simili, oppure indiretta, cioè aziende che vendono prodotti diversi ma si rivolgono allo stesso pubblico.I vantaggi dell’analisi della concorrenza
Studiare i concorrenti permette di capire in anticipo le loro prossime mosse, sfruttare i loro punti deboli e prevedere i cambiamenti del mercato. Per capire meglio la situazione, è utile creare delle schede dettagliate sia per i concorrenti, sia per il proprio marchio. Queste schede servono per capire qual è la propria posizione nel mercato e dove si può migliorare. Nelle schede, è importante mettere informazioni come la storia dell’azienda, i prodotti e i servizi offerti, le strategie di marketing e comunicazione, e le persone che ci lavorano.Il branding come protezione
Avere un marchio forte non significa solo avere una bella immagine o un buon posizionamento sul mercato. Il branding offre anche una protezione importante dalla concorrenza. Un marchio forte crea un legame emotivo con le persone, e questo è più importante della competizione basata solo sul prezzo. Se i clienti sono legati a un marchio per motivi emotivi, difficilmente lo cambieranno per un prodotto più economico o con qualche funzione in più.Monitoraggio costante della concorrenza
Anche dopo aver lanciato un marchio, è fondamentale continuare a tenere d’occhio i concorrenti. È importante anche studiare i nuovi concorrenti che entrano nel mercato. Un mercato che ha una forte richiesta, buoni guadagni e poche difficoltà per entrare, è facile che attiri nuovi concorrenti.La filosofia del marchio come guida
Un marchio di successo ha una filosofia solida, come se fosse una dottrina religiosa. Questa filosofia crea un senso di appartenenza nei clienti e dà una direzione chiara all’azienda. Marche famose come Disney, Harley-Davidson, Apple e Hello Kitty non vendono solo prodotti, ma un vero e proprio modo di pensare e di vivere. Anche la filosofia interna dell’azienda è molto importante. Aziende come Google, che hanno una forte identità, riescono ad attrarre persone di talento e a farle rimanere fedeli.Definire missione e valori aziendali
Per questo, è fondamentale definire chiaramente la missione e i valori dell’azienda. Per farlo, è utile rispondere ad alcune domande chiave:- Perché esiste questo marchio? Qual è lo scopo fondamentale del marchio?
- Qual è la storia del marchio? Da dove viene e qual è il suo percorso?
- Come può crescere e migliorare? Quali sono le possibilità di sviluppo futuro?
- Quale bisogno riesce a soddisfare in modo speciale? Cosa offre di unico rispetto agli altri?
Ma è davvero imprescindibile definire un descrittore prima di poter concepire un tagline efficace?
Il capitolo presenta una visione lineare e forse eccessivamente schematica del processo di branding. Sebbene l’ordine logico proposto possa avere una sua validità teorica, è lecito interrogarsi se nella pratica, e specialmente nel dinamico ambiente digitale odierno, questa sequenza sia sempre ottimale o addirittura necessaria. Per una comprensione più approfondita delle dinamiche di branding e comunicazione, potrebbe essere utile esplorare le teorie sulla creatività e sull’innovazione nel marketing, approfondendo autori come Edward de Bono per le tecniche di pensiero laterale, o Al Ries per le strategie di posizionamento del brand. Inoltre, l’analisi di case studies di brand di successo che hanno adottato approcci non convenzionali potrebbe offrire spunti preziosi.9. Spazi, Materia e Parole: L’Ambiente Totale del Brand
L’importanza dell’ambiente per il brand
L’ambiente in cui un marchio si presenta ha un grande impatto sulle emozioni che le persone associano a quel marchio. Un ambiente di marca ben studiato usa tutti e cinque i sensi, attraverso elementi come l’architettura dello spazio, i materiali utilizzati, l’illuminazione, i profumi e persino la temperatura.Obiettivi dell’ambiente di marca
L’obiettivo principale è far vivere al pubblico un’esperienza di marca completa e coinvolgente. Questa esperienza deve essere coerente con l’idea di fondo del marchio, offrire qualcosa di unico e supportare il funzionamento dell’azienda. Questi aspetti sono fondamentali per i negozi, ma sono importanti anche per gli uffici e gli altri luoghi di lavoro.Coerenza con i valori del brand
Ogni dettaglio dell’ambiente di marca deve comunicare i valori più importanti del marchio stesso. Anche senza vedere il logo, entrando in uno spazio, le persone dovrebbero capire subito di che marca si tratta. È quindi necessario valutare con attenzione quanto ogni elemento dell’ambiente sia funzionale, resistente e capace di suscitare emozioni positive.Come definire l’ambiente di marca
Per capire meglio quale atmosfera si vuole creare, può essere utile preparare una moodboard. Si tratta di una presentazione visiva che include esempi di materiali, colori, stili e oggetti funzionali che rappresentano l’essenza del marchio. Una volta definita la moodboard, si possono scegliere elementi concreti come l’architettura, i colori, l’illuminazione, gli arredi, la segnaletica e i profumi da utilizzare per rafforzare l’immagine del marchio.Materiali di comunicazione per nuovi brand
Per crescere, un nuovo marchio ha bisogno di farsi conoscere attraverso materiali di comunicazione. Questi materiali devono essere efficaci da soli e, allo stesso tempo, integrarsi perfettamente con l’identità del marchio. Per iniziare, sono indispensabili strumenti come biglietti da visita, carta intestata digitale, bloc notes, modelli per fax e firme per le email.Il biglietto da visita
Il biglietto da visita è spesso il primo contatto diretto con una persona ed è importante che si distingua dai profili online. Un biglietto ben fatto, con un design curato, materiali di qualità e un’idea originale, lascia un’impressione positiva e duratura. Per personalizzare i biglietti da visita, si possono usare tecniche di stampa particolari come la verniciatura spot, l’inchiostro metallizzato, il die cutting, il rilievo a secco o in rilievo, e scegliere materiali alternativi come la plastica o il legno.Carta intestata e firme email
Per la corrispondenza formale, è necessario utilizzare modelli di carta intestata con il marchio, ad esempio per lettere, contratti e moduli. Questo garantisce coerenza e professionalità. Anche le firme email sono uno strumento di branding importante, anche se spesso trascurato. È meglio non usare il logo nella firma per motivi tecnici, ma preferire caratteri HTML che ricordino i colori e lo stile del logo. La firma può includere la frase che rappresenta il marchio (tagline) e i link ai profili social media. Invece di frasi generiche, è consigliabile inserire contenuti aggiornati e interessanti, come articoli di blog o notizie sull’azienda, personalizzando le informazioni in base a chi riceve l’email. Una firma email chiara e ben progettata facilita la comunicazione e rafforza il legame con il marchio.Ma in un mondo sempre più attento all’autenticità e alla trasparenza, quanto è sostenibile un ambiente di marca così ‘totale’ e controllato, senza rischiare di alienare il consumatore che percepisce la manipolazione?
Il capitolo descrive in modo efficace come costruire un ambiente di marca coerente e coinvolgente, ma trascura un aspetto cruciale: la percezione del consumatore. In un’epoca in cui l’autenticità è sempre più valorizzata, un ambiente di marca eccessivamente costruito e artificiale potrebbe generare diffidenza e rigetto. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire le dinamiche della psicologia del consumatore e le teorie critiche del marketing, esplorando autori come Naomi Klein e il suo lavoro sulla cultura del brand, per comprendere meglio i limiti e i rischi di un approccio troppo totalizzante all’ambiente di marca.Abbiamo riassunto il possibile
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