Contenuti del libro
Informazioni
“Cigni selvatici” di Jung Chang è un libro potente che ti porta dentro la storia della Cina del XX secolo attraverso gli occhi di tre donne di una stessa famiglia. Iniziando con la nonna, una giovane concubina nella Manciuria dei primi del ‘900, il racconto dipinge un quadro vivido delle tradizioni oppressive come la fasciatura dei piedi e le lotte per la sopravmazione in un’epoca di caos e occupazione giapponese. Poi si passa alla madre, che vive la guerra civile tra Kuomintang e Comunisti, abbraccia la rivoluzione con speranza ma sperimenta presto la disillusione sotto il regime di Mao. Vediamo le campagne politiche devastanti come il Grande Balzo in Avanti e la terribile carestia, e poi il caos brutale della Rivoluzione Culturale, con le Guardie Rosse e la persecuzione degli intellettuali e dei funzionari di partito, inclusi i genitori. La protagonista stessa, Jung Chang, cresce in questo clima di indottrinamento e violenza, affrontando la rieducazione nelle campagne e la costante pressione ideologica. È una storia di incredibile resilienza familiare di fronte a tragedie personali e collettive, che mostra la vita sotto Mao in tutta la sua complessità e brutalità, ma anche la ricerca costante di dignità e libertà. Questo libro è una memoria indimenticabile che ti fa capire davvero cosa significasse vivere in quel periodo storico in Cina.Riassunto Breve
La vita in Cina attraverso gran parte del ventesimo secolo si svolge tra tradizioni secolari e sconvolgimenti politici continui. Nei primi decenni, in Manciuria, si vive un destino segnato da pratiche come la concubinage e la fasciatura dei piedi, simboli di restrizione per le donne, anche in contesti di agiatezza materiale. L’occupazione giapponese porta ulteriori difficoltà, con restrizioni e lavoro forzato, ma anche momenti di resilienza familiare. La fine della Seconda Guerra Mondiale porta speranza, ma l’arrivo delle truppe sovietiche si rivela oppressivo, seguito dalla corruzione del Kuomintang che aliena la popolazione. In questo vuoto, i comunisti guadagnano consenso promettendo giustizia sociale. L’adesione al Partito Comunista implica un impegno totale e pericoloso, culminando nella guerra civile e nella vittoria comunista. Tuttavia, la vita all’interno del Partito è segnata da rigide dinamiche, pressioni ideologiche e la progressiva annullamento della sfera privata. Il viaggio verso nuove destinazioni come il Sichuan diventa un percorso di indottrinamento, dove la disciplina del partito prevale sui legami personali e le debolezze umane. Le campagne politiche, come quelle dei “tre anti” e dei “cinque anti”, creano un clima di sospetto e delazione, punendo ogni deviazione ideologica. La politica di sospetto e controllo si intensifica, colpendo anche i membri devoti del partito. La campagna dei Cento Fiori si rivela una trappola per i dissidenti, portando a una repressione diffusa. Il “Grande Balzo in Avanti” causa una carestia devastante a causa di politiche economiche irrealistiche e sprechi, portando a milioni di morti nonostante la propaganda. Il culto della personalità di Mao cresce, permeando l’educazione e la vita quotidiana. La Rivoluzione Culturale scatena il caos, con le Guardie Rosse che distruggono tradizioni e perseguitano intellettuali e funzionari, creando un clima di violenza e paura basato sull’estrazione familiare. La rieducazione nelle campagne nel 1969 è un esilio forzato per milioni, un’esperienza di lavoro duro, privazione e disillusione verso l’ideologia. La morte di figure chiave come Lin Biao e Zhou Enlai segna cambiamenti politici. La morte di Mao Zedong porta euforia e speranza, segnata dall’arresto della Banda dei Quattro. Emerge Deng Xiaoping con politiche più pragmatiche. Si assiste a una ripresa, con il ritorno degli esami universitari basati sul merito e l’opportunità di studiare all’estero, che rappresenta una via di fuga e un nuovo inizio lontano dalle restrizioni del passato.Riassunto Lungo
1. Il Peso dei Gigli Dorati e la Libertà Inattesa
La vita in Cina nei primi decenni del XX secolo
La Cina dei primi decenni del Novecento è un paese caotico, ancora legato a tradizioni antiche. In Manciuria, una ragazza di quindici anni vive un destino segnato dall’ambizione sociale del padre. Viene data in sposa come concubina a un generale potente. Questa decisione la imprigiona in un ruolo sociale soffocante, proprio come la pratica di fasciare i piedi limita la libertà fisica delle donne, pur essendo considerata un simbolo di bellezza. L’educazione che riceve la prepara a essere una signora o una cortigiana, coltivandone la bellezza e il talento, elementi che la rendono merce di scambio nella società.L’ingresso nella casa del generale e l’isolamento
Entrata nella casa del generale, la giovane concubina si ritrova isolata e impaurita. Nonostante la mancanza di libertà, non le mancano gli agi materiali. Il generale è spesso assente e il paese è sconvolto da guerre e cambiamenti politici. In questo contesto instabile, alla morte del generale, la concubina si ritrova inaspettatamente libera.Il ritorno alla casa paterna e un nuovo matrimonio
Tornata nella casa di suo padre, la donna non trova l’ambiente familiare accogliente che sperava. Anzi, si ritrova in un contesto ostile e pieno di conflitti. La sua famiglia la spinge nuovamente verso un matrimonio di convenienza. In questo periodo difficile, incontra un medico manciù più anziano, un uomo di grande umanità. Decide quindi di sposare il medico, scegliendo l’amore e la possibilità di garantire un futuro sereno a sua figlia. Questa scelta però non è approvata dalla famiglia del medico, creando nuove tensioni. La coppia, insieme alla figlia, si trasferisce in una città occupata dai giapponesi, affrontando nuove sfide.La vita sotto l’occupazione giapponese
Durante l’occupazione giapponese del Manchukuo, la vita di tutti i giorni diventa molto difficile. La popolazione è sottoposta a molte restrizioni, indottrinamento e lavoro forzato. Nonostante le difficoltà e le tragedie che colpiscono sia la famiglia che l’intera collettività, trovano comunque momenti di serenità e si sostengono a vicenda. La loro capacità di resistere alle avversità storiche e personali è evidente. La storia si avvia verso la conclusione con la consapevolezza che il Giappone sta incontrando difficoltà nella guerra e con le tensioni familiari che preannunciano ulteriori cambiamenti.Ma è davvero ‘inattesa’ questa libertà, o non è piuttosto una narrazione un po’ semplicistica di fronte alle complesse dinamiche di potere e alle limitate opzioni disponibili per le donne in quel contesto storico?
Il capitolo sembra presentare una visione un po’ troppo lineare della liberazione femminile. Per comprendere appieno le sfumature della vicenda, sarebbe opportuno esplorare le opere di storici come Jonathan Spence, che offre un quadro complesso della Cina del XX secolo, e approfondire studi sociologici sul ruolo della donna nelle società patriarcali. Questi studi potrebbero rivelare come la ‘libertà’ della protagonista sia in realtà un concetto molto più sfaccettato e condizionato di quanto appaia a prima vista.2. Tra Liberazione e Disillusione
La speranza iniziale e la disillusione sovietica
Nel 1945, la fine della guerra con la Germania porta una ventata di speranza a Jinzhou. La gioia aumenta con la successiva resa del Giappone e l’arrivo delle truppe sovietiche, inizialmente accolte come liberatori. Presto, però, l’atteggiamento dei sovietici cambia drasticamente. Invece di liberatori, si rivelano oppressori, saccheggiando e terrorizzando la popolazione civile.L’ascesa dei comunisti e la corruzione del KMT
In questo clima di caos e paura, i comunisti cinesi emergono come una forza di ordine e stabilità. Ristabiliscono l’ordine e, grazie a questo, guadagnano rapidamente il sostegno della popolazione, che aveva subito le violenze sovietiche. L’arrivo successivo del Kuomintang (KMT) viene inizialmente visto con favore, ma questa impressione positiva dura poco.Il KMT si dimostra presto corrotto e indifferente ai bisogni della gente comune, tanto da guadagnarsi il dispregiativo soprannome di “schiavi senza terra”. La corruzione si diffonde rapidamente in ogni settore, l’economia locale crolla e la popolazione civile sprofonda nella miseria più nera. Al contrario, i funzionari del KMT approfittano della situazione per arricchirsi illecitamente e sfruttare la popolazione. Questa situazione di ingiustizia e disordine porta la protagonista a disilludersi profondamente nei confronti del KMT e ad avvicinarsi al Partito Comunista, attratta dalle promesse di cambiamento radicale e giustizia sociale che questo partito propone.L’impegno nella lotta comunista e la guerra civile
L’adesione al movimento comunista spinge la protagonista a partecipare attivamente alla lotta clandestina contro il KMT. Si impegna nella distribuzione di materiale di propaganda e nella raccolta di informazioni utili per i comunisti, attività che comportano enormi rischi personali, inclusa la tortura e la morte in caso di scoperta. Nel frattempo, la guerra civile tra comunisti e KMT si intensifica, e Jinzhou si trasforma in un campo di battaglia di importanza strategica. La protagonista si trova coinvolta in pericolose missioni di spionaggio, mettendo a rischio la sua vita per la causa comunista. Il suo impegno culmina nella battaglia decisiva per Jinzhou, che si conclude con la vittoria dei comunisti e rappresenta un punto di svolta fondamentale nella guerra civile cinese.Matrimonio e disillusione nel Partito Comunista
Dopo la vittoria comunista, la protagonista continua a dedicarsi con passione alla causa e conosce Wang Yu, un funzionario del Partito Comunista. Tra i due nasce un legame sentimentale che sfocia nel matrimonio. La vita matrimoniale si rivela però complicata, segnata dalle rigide regole del Partito e dalle continue pressioni ideologiche. La protagonista si scontra con un sistema che controlla ogni aspetto della vita, sia privata che pubblica, e inizia a vivere un periodo di profonda disillusione e isolamento. Questo la porta a mettere in discussione il suo stesso impegno rivoluzionario e il suo rapporto con il Partito Comunista. Alla fine, la protagonista e Wang Yu prendono la decisione di lasciare Jinzhou e cercare una nuova vita nella città natale di lui. Partono portando con sé le incertezze e le disillusioni tipiche di un’epoca di grandi cambiamenti e profonde contraddizioni.Se la disillusione sembra inevitabile sia con il KMT corrotto che con il Partito Comunista oppressivo, il capitolo esplora sufficientemente le dinamiche universali del potere e della corruzione, o si concentra eccessivamente sul contesto specifico cinese?
Il capitolo descrive un percorso di disillusione che sembra quasi predeterminato. Per comprendere meglio se questa disillusione è un esito inevitabile del potere politico o una conseguenza di specifiche circostanze storiche e ideologiche, sarebbe utile approfondire studi di filosofia politica e sociologia del potere. Autori come Michels o Weber potrebbero offrire spunti utili per analizzare le dinamiche di burocratizzazione e oligarchizzazione che spesso accompagnano l’esercizio del potere, indipendentemente dall’ideologia di partenza.3. I Passi Montani della Rivoluzione
Il viaggio verso il Sichuan e l’indottrinamento ideologico
Il periodo dopo la rivoluzione comunista in Cina è un momento difficile. Una giovane donna e suo marito, entrambi membri importanti del partito, devono affrontare un viaggio molto complicato verso il Sichuan. Questo viaggio non è solo un percorso fisico attraverso zone pericolose e ostili, ma rappresenta anche un percorso di indottrinamento ideologico. Durante il viaggio, la coppia deve accettare e fare proprie le regole molto rigide del partito.La disciplina del partito e l’annullamento della sfera privata
La donna si trova a confrontarsi con la severità del marito. Lui segue in modo rigido le regole del partito e non mostra comprensione per le debolezze umane. Questa rigidità si manifesta anche quando la moglie affronta gravi difficoltà come la malattia e la gravidanza. La disciplina del partito entra in ogni aspetto della vita, eliminando la vita privata e controllando costantemente i pensieri e le azioni delle persone. Le critiche e le auto-critiche diventano strumenti per uniformarsi all’ideologia dominante. Questo sistema premia chi si dedica completamente alla rivoluzione, mentre punisce chi si allontana, anche di poco, dall’ideologia del partito, percepito come borghese o individualista.L’influenza del partito sulle relazioni familiari
L’importanza del partito si estende anche ai rapporti familiari. Un esempio è la severità del padre, che rifiuta di dare vantaggi ai parenti e mette gli obblighi verso il partito davanti agli affetti familiari. Questa integrità, che in teoria sarebbe positiva, causa però problemi personali e familiari. Questo dimostra quanto costa, in termini umani, la rivoluzione.Le campagne politiche e il controllo sociale
Le campagne politiche, come quelle chiamate “tre anti” e “cinque anti”, diventano strumenti per controllare la società e punire i dissidenti. Queste campagne creano un clima di sospetto e paura, dove le persone si denunciano a vicenda. La storia di un funzionario accusato ingiustamente e allontanato dal suo incarico mostra i pericoli delle lotte politiche interne al partito. Le accuse false possono avere conseguenze molto gravi sulla vita delle persone. Alla fine, la famiglia decide di trasferirsi per scappare da un ambiente diventato troppo difficile a causa dei problemi politici e personali. Questo trasferimento lascia presagire un futuro incerto, pieno di nuove difficoltà sia politiche che personali.È davvero sufficiente attribuire la “debolezza” di Mao come unica ragione per le riabilitazioni di massa, o non si rischia di semplificare eccessivamente le complesse dinamiche politiche e sociali di quel periodo?
Il capitolo sembra suggerire che la decisione di Mao di concedere riabilitazioni di massa sia principalmente una conseguenza della sua posizione indebolita dopo la morte di Lin Biao. Tuttavia, questa interpretazione potrebbe risultare riduttiva. È importante considerare se vi fossero altri fattori concomitanti che abbiano influenzato tale scelta, come ad esempio pressioni economiche o sociali, o dinamiche interne al partito comunista cinese. Per approfondire questa questione, sarebbe utile esaminare studi di storia politica sulla Cina di quel periodo, concentrandosi sulle analisi di autori come Simon Leys, che ha offerto interpretazioni critiche e meno convenzionali del maoismo e delle sue evoluzioni. Inoltre, l’approfondimento di teorie sul potere politico e sulle dinamiche dei regimi autoritari potrebbe fornire strumenti concettuali utili per una comprensione più articolata del contesto.10. L’Alba della Speranza
La reazione alla morte di Mao
La morte di Mao Zedong genera un’ondata di euforia. Questa gioia è espressa con cautela a causa dell’atmosfera di lutto imposta dal regime. In questo periodo si inizia a riflettere sulla filosofia di Mao. Molti identificano il suo pensiero con un bisogno di conflitto continuo e con la creazione di nemici. Questa ideologia ha portato a grande sofferenza e terrore nella popolazione. Il maoismo viene visto come un periodo dominato dall’ignoranza e dalla distruzione della cultura tradizionale cinese.La fine della Banda dei Quattro e l’ascesa di Deng Xiaoping
Un mese dopo la morte di Mao, viene arrestata la Banda dei Quattro. Questo evento suscita grande gioia nella popolazione, perché segna la fine degli ultimi leader responsabili degli orrori della Rivoluzione Culturale. Nonostante questo cambiamento, alcune pratiche del vecchio regime rimangono. Ad esempio, le celebrazioni ufficiali continuano ad essere organizzate dai funzionari politici. Hua Guofeng succede a Mao come leader, ma ben presto emerge Deng Xiaoping come figura chiave del cambiamento. Deng Xiaoping promuove politiche concrete e pone fine alle campagne politiche basate sull’ideologia.La ripresa dell’istruzione e le nuove opportunità
In questo clima di transizione, la società cinese vive una graduale ripresa e si aprono nuove opportunità per i cittadini. L’istruzione cambia e torna a basarsi sul merito degli studenti. Vengono reintrodotti gli esami universitari come criterio di selezione. In questo periodo, si presenta anche l’opportunità di ottenere borse di studio per studiare nei paesi occidentali. La competizione per queste borse è molto alta e le difficoltà iniziali sono molte. Nonostante ciò, grazie all’aiuto di persone come la professoressa Lo e all’influenza della madre, si riesce ad ottenere una borsa di studio per studiare in Inghilterra.La partenza per l’Occidente come liberazione
La partenza per l’Occidente rappresenta una vera liberazione e un nuovo inizio dopo anni di restrizioni e difficoltà. Si apre finalmente la prospettiva di un futuro diverso e più ampio. La Cina, lasciata alle spalle, sembra avviata verso un cambiamento importante. Il paese abbandona gradualmente l’eredità di Mao e si apre a nuove speranze per il futuro.La narrazione di una liberazione dall’eredità di Mao è realmente esaustiva, o rischia di semplificare eccessivamente le dinamiche di cambiamento sociale e politico in Cina?
Il capitolo presenta la transizione post-Mao come un’alba di speranza e liberazione, enfatizzando la gioia popolare e le nuove opportunità. Tuttavia, una simile narrazione lineare potrebbe trascurare le complessità insite in un cambiamento di regime. È fondamentale interrogarsi se la rottura con il passato sia stata realmente così netta come descritta, o se piuttosto alcune strutture di potere e dinamiche ideologiche abbiano continuato a influenzare la società cinese in modi meno evidenti. Per rispondere a questa domanda, sarebbe utile approfondire studi storiografici sul periodo, concentrandosi in particolare sulle analisi di autori che hanno esplorato le persistenze e le trasformazioni a lungo termine nelle società post-rivoluzionarie.Abbiamo riassunto il possibile
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