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Contenuti del libro
Informazioni
“Cielo e inferno. L’aldilà descritto da un grande veggente” di Emanuel Swedenborg è un libro che ti porta in un viaggio incredibile nel mondo spirituale, visto attraverso gli occhi di un uomo con un percorso di vita pazzesco: da scienziato super rispettato a veggente che dice di parlare con angeli e spiriti. Swedenborg non ti racconta favole, ma descrive l’aldilà come una realtà concreta, strutturata e governata da leggi precise. Scoprirai che il Cielo non è un posto astratto, ma è popolato da esseri umani diventati angeli, organizzati in società basate sull’amore divino e sulla carità, e che l’inferno è la conseguenza di vivere secondo l’amore di sé e del mondo. La cosa affascinante è l’idea che la nostra vita dopo la morte sia una continuazione di quella terrena, determinata dal nostro stato interiore, e che esista una connessione profonda, fatta di corrispondenze, tra il mondo in cui viviamo e quello spirituale. È una lettura che sfida le idee comuni sull’aldilà e ti fa riflettere su cosa significhi davvero vivere una vita che porta al Cielo.Riassunto Breve
La vita di Emanuel Swedenborg inizia con studi scientifici e invenzioni, ma intorno ai 56 anni cambia radicalmente a causa di visioni e comunicazioni con il mondo spirituale. Afferma di poter parlare con spiriti e angeli in stato di veglia, dedicandosi a spiegare il senso spirituale della Scrittura e a descrivere l’aldilà. Pubblica opere dove descrive il Cielo e l’Inferno. Dopo la morte, l’uomo continua a vivere in un corpo spirituale e passa per un regno intermedio prima di raggiungere la sua destinazione finale, determinata dal suo stato interiore. Il divino in Cielo è amore, fonte di vita, che si manifesta come amore per il Signore e amore per il prossimo. Questi amori, distinti come bene e vero, formano il Cielo. Il Cielo si struttura in regni e livelli a seconda della ricezione del divino, e gli angeli si organizzano in società basate sulla somiglianza interiore. Il Cielo nel suo complesso, ogni società e ogni angelo rappresentano un uomo, chiamato l’Uomo immenso, perché il divino che lo forma è in forma umana. Esiste una corrispondenza tra il mondo spirituale e quello naturale; l’interiorità umana è spirituale, l’esteriorità è naturale, e si corrispondono. Il corpo umano corrisponde alle parti del Cielo. Il Cielo è una realtà spirituale senza sole o cose terrestri come le conosciamo, ma con un sole spirituale che è il Signore, da cui emanano amore divino (calore) e verità divina (luce). La luce spirituale è intelligenza e saggezza, il calore spirituale è amore interiore. Tutto in Cielo deriva da questa origine spirituale e appare come “apparenze reali” che corrispondono agli stati interiori degli angeli, come giardini, palazzi, vesti. Le regioni in Cielo sono determinate dal Signore come sole spirituale e corrispondono agli stati di amore e saggezza degli angeli. Gli angeli non hanno tempo o spazio come sulla terra, ma percepiscono gli stati; l’avvicinamento o l’allontanamento tra loro indica somiglianza o differenza di stato interiore. La forma del Cielo si basa sull’ordine divino e riflette un uomo; vivere secondo i precetti divini significa essere nella forma del Cielo. L’intelligenza e la saggezza degli angeli dipendono dalla comunicazione secondo questa forma, che avviene per influsso dai Cieli superiori a quelli inferiori. I governi in Cielo mantengono l’ordine, basandosi sul bene dell’amore o sul bene della carità, e i preposti amministrano e servono il bene comune. Il culto divino in Cielo include dottrine e predicazioni, ma il vero culto è vivere secondo amore, carità e fede. Gli angeli possiedono grande potere, ma deriva interamente dal Signore, dalla ricezione della divina verità. Angeli e spiriti provengono dal genere umano; il Cielo accoglie chi ha vissuto secondo amore e fede celesti, l’inferno chi ha vissuto secondo amori malvagi e falsità. Il linguaggio angelico è innato e universale, più profondo della lingua umana. La saggezza angelica è superiore, consiste nell’applicare le verità alla vita. L’innocenza e la pace sono stati fondamentali in Cielo. L’uomo sulla terra è connesso a Cielo e inferno tramite spiriti, mantenuto in libertà di scelta tra bene e male. Dopo la morte, l’uomo è uno spirito con corpo spirituale, e la sua vita eterna è una continuazione determinata dall’amore dominante. Il matrimonio celeste è un’unione spirituale di anime basata sul bene e il vero, che genera beatitudine e saggezza. La gioia celeste è interiore, derivante dall’amore e dalla carità. L’Inferno è composto da esseri umani dominati dall’amore di sé e del mondo, che porta al male e al falso; appaiono deformi e vivono in stati corrispondenti ai loro mali. L’amore di sé è la radice di tutti i mali e delle falsità, opposto all’amore celeste. Il fuoco infernale e lo stridore di denti sono realtà spirituali che corrispondono alle cupidigie e alle dispute infernali. Gli inferni sono luoghi nel mondo spirituale, organizzati per tipi di male. Esiste un equilibrio costante tra Cielo e inferno, che garantisce la libertà spirituale all’uomo. Nessuno viene mandato all’inferno dal Signore; lo spirito vi si dirige da solo attratto dal proprio amore per il male. La salvezza dipende dall’accoglienza dell’ordine divino nella vita terrena, vivendo secondo le verità divine e praticando la carità, integrando vita spirituale, morale e civile. La salvezza non dipende da condizioni esterne, ma dallo stato interiore. Bambini e pagani che hanno vissuto moralmente possono essere salvati e istruiti in Cielo. La vera saggezza e l’accesso al Cielo si basano sull’applicazione del bene e del vero alla vita.Riassunto Lungo
1. Il Doppio Cammino
Emanuel Swedenborg crebbe in una famiglia dove si univano l’esperienza pratica dell’attività mineraria e una profonda spiritualità legata al mondo pastorale. Questa dualità iniziale sembra aver segnato il suo percorso. Nella prima parte della sua vita si dedicò con grande impegno alla scienza. Studiò sia in Svezia che all’estero, viaggiando in paesi come Inghilterra, Francia e Olanda, dove ebbe modo di confrontarsi con importanti scienziati del suo tempo. Sviluppò un forte interesse per diverse discipline, dalla matematica alla fisica, dalla meccanica ad altre aree del sapere scientifico. La sua mente fertile lo portò a progettare numerose invenzioni e a pubblicare diverse opere scientifiche che gli valsero rispetto nella comunità accademica. Grazie ai suoi meriti, ottenne anche un’importante posizione come assessore al Collegio delle Miniere.La Trasformazione Spirituale
Intorno ai cinquantasei anni, la vita di Swedenborg prese una direzione completamente nuova. Iniziò ad avere esperienze interiori intense, caratterizzate da sogni vividi e visioni. Queste esperienze lo portarono gradualmente a spostare il centro dei suoi interessi dalla scienza alla religione e alla spiritualità. Swedenborg stesso affermò di aver ricevuto la capacità di comunicare direttamente con spiriti e angeli, non più solo in sogno, ma anche in pieno stato di veglia. Questa nuova percezione divenne la base del suo lavoro successivo. Si dedicò a interpretare il senso spirituale nascosto nelle Sacre Scritture e a descrivere in dettaglio il mondo ultraterreno così come gli appariva.Esplorando i Mondi Spirituali
Le visioni di Swedenborg diedero vita a opere fondamentali, tra cui “Arcana Coelestia” e “Cielo e Inferno”. In questi scritti, offrì descrizioni dettagliate dell’aldilà, esplorando la natura dell’uomo dopo la morte del corpo fisico. Sostenne che l’individuo continua a vivere in un corpo spirituale e attraversa un periodo di transizione in un luogo che chiamò “regno degli spiriti”. La destinazione finale dell’anima, secondo Swedenborg, dipende dallo stato interiore e dalle scelte fatte in vita. Le sue descrizioni del mondo spirituale presentano notevoli analogie con le esperienze di premorte raccontate da persone che hanno sfiorato la morte. Affermando di comunicare con esseri spirituali, Swedenborg correva il rischio di essere considerato folle, soprattutto in un’epoca dominata dallo spirito razionalista dell’Illuminismo.Un Ponte tra Scienza e Fede
Nonostante le possibili reazioni negative, Swedenborg decise di pubblicare i suoi scritti, profondamente convinto di seguire un preciso ordine divino. La sua figura rappresenta un caso unico: unisce l’approccio rigoroso e basato sull’osservazione empirica tipico dello scienziato alla percezione intuitiva e visionaria del veggente. Questa sintesi tra due mondi apparentemente distanti ha reso la sua opera complessa e affascinante. Il suo lavoro spirituale e le sue descrizioni dell’aldilà continuano ancora oggi a suscitare profondo interesse e dibattito in diversi ambiti, dalla teologia alla filosofia, dalla psicologia alle esperienze di confine.Il capitolo presenta le visioni di Swedenborg come base per le sue descrizioni dell’aldilà; ma come possiamo distinguere queste esperienze da mere allucinazioni o stati alterati di coscienza?
Il capitolo si basa interamente sulle esperienze soggettive di Swedenborg per descrivere il mondo spirituale. Tuttavia, la natura di queste “visioni” e “comunicazioni” non viene indagata criticamente. Per valutare la validità di tali affermazioni, sarebbe utile approfondire discipline come la psicologia, in particolare lo studio degli stati alterati di coscienza e delle allucinazioni, e la neuroscienza, che indaga i correlati cerebrali delle esperienze soggettive. Autori come Oliver Sacks hanno esplorato a fondo la natura delle allucinazioni e delle percezioni anomale, offrendo prospettive che possono aiutare a contestualizzare esperienze come quelle descritte per Swedenborg.2. La Forma Celeste dell’Amore Divino
Il divino che proviene dal Signore nel Cielo è l’amore, la vera fonte della vita per gli angeli e per gli uomini. Questo amore si manifesta in due modi principali: l’amore rivolto al Signore e l’amore rivolto al prossimo. Amare il Signore significa desiderare e mettere in pratica il bene che nasce da Lui; amare il prossimo, invece, significa desiderare e agire secondo la verità che si trova nella Sua parola. Questi due tipi di amore, distinti come il bene e il vero, si uniscono e formano l’essenza stessa del Cielo.La Struttura del Cielo: Regni e Livelli
Il Cielo è organizzato in due regni principali, quello celeste e quello spirituale. Questa divisione dipende da come gli angeli accolgono il divino: il regno celeste accoglie l’amore per il Signore, mentre quello spirituale accoglie l’amore per il prossimo. Oltre a questa divisione in regni, esistono anche tre Cieli distinti, che corrispondono a diversi livelli di ricezione del divino. C’è un Cielo superiore, che è il più celeste, un Cielo mediano, che è spirituale, e un Cielo inferiore, che mescola elementi naturali con spirituali o celesti.L’Organizzazione in Società
All’interno di ciascuno di questi Cieli, gli angeli non vivono isolati, ma si organizzano in un numero enorme di società. Queste società si formano in base alla somiglianza nel bene, nell’amore e nella fede che unisce i loro membri. Più gli stati interiori degli angeli sono diversi tra loro, maggiore è la distanza apparente tra le loro società. Questa organizzazione riflette l’armonia basata sulle affinità spirituali.Il Cielo come Forma Umana Divina
È importante comprendere che il Cielo nella sua totalità, ogni singola società che lo compone e ogni singolo angelo, rappresentano una forma umana. L’intero Cielo viene chiamato l’Uomo immenso o Uomo divino. Questo accade perché il divino del Signore, che dà forma al Cielo, è esso stesso in forma umana. Per questo motivo, anche gli angeli appaiono in una perfetta forma umana, che riflette la natura divina e umana del Signore.La Corrispondenza tra Mondi
Esiste un legame profondo, una vera e propria corrispondenza, tra il mondo spirituale, che è il Cielo, e il mondo naturale, che include la terra e l’uomo. Ogni cosa che si trova nel mondo naturale ha la sua origine e il suo fondamento nel mondo spirituale. Nell’uomo stesso, l’interiorità, fatta di mente e volontà, appartiene al mondo spirituale, mentre l’esteriorità, il corpo e i sensi, appartiene al mondo naturale; queste due parti si corrispondono perfettamente. Il corpo umano, con tutte le sue membra e i suoi organi, corrisponde alle diverse società e alle varie parti del Cielo. Questa conoscenza delle corrispondenze era un tempo fondamentale, ma purtroppo è andata perduta nel corso del tempo.Su quali basi empiriche o razionali si fonda questa dettagliata descrizione di una realtà spirituale?
Il capitolo presenta una visione molto specifica e dettagliata del Cielo, descrivendone la struttura, l’organizzazione e persino la forma. Tuttavia, non viene esplicitato su quali fondamenti si basino queste affermazioni, che riguardano una realtà non accessibile all’indagine empirica o razionale comune. Per esplorare le possibili origini e la natura di tali descrizioni, si potrebbe approfondire lo studio della teologia, in particolare le branche che trattano l’escatologia e la angelologia, e confrontarsi con le diverse tradizioni religiose e filosofiche che hanno cercato di descrivere l’aldilà. L’opera di teologi sistematici o di filosofi della religione potrebbe offrire strumenti per analizzare la natura di queste conoscenze e i loro limiti.3. La Natura Spirituale del Cielo e le Sue Corrispondenze
Il Cielo è un luogo spirituale, completamente diverso dal mondo naturale che conosciamo. Non ci sono il sole visibile o le cose materiali della terra. In Cielo esiste invece un sole spirituale, che è il Signore stesso. Questo sole emana un amore divino, che è percepito dagli angeli come calore, e una verità divina, che è percepita come luce. Tutto ciò che esiste in Cielo ha origine da questa fonte spirituale di amore e verità.La Luce e il Calore Spirituali
La luce che brilla in Cielo non è luce fisica, ma è la divina verità. È questa luce spirituale a dare agli angeli intelligenza e saggezza. Allo stesso modo, il calore sentito in Cielo non è fisico, ma è il divino amore che riscalda l’animo degli angeli. La qualità di questa luce e di questo calore non è uguale per tutti, ma cambia a seconda di quanto gli angeli riescono a ricevere l’amore e la verità divina. Questa differenza si vede tra i vari livelli del Cielo e tra le diverse comunità di angeli che li abitano. In Cielo, tutto ciò che è vero risplende di luce e tutto ciò che è buono emana calore. L’unione perfetta tra verità e bene, proprio come l’unione di luce e calore, rende il Cielo un luogo di gioia e armonia spirituale. La divina verità possiede una forza intrinseca potentissima. È da questa forza creatrice che hanno avuto origine sia il Cielo che il mondo naturale.Le Regioni Celesti e gli Stati degli Angeli
Le diverse aree del Cielo, che potremmo paragonare alle direzioni terrestri (oriente, mezzogiorno, occidente, settentrione), non dipendono dalla posizione geografica, ma sono definite dalla presenza del Signore come sole spirituale, che appare sempre a oriente. Gli angeli, ovunque si trovino, sono sempre rivolti spiritualmente verso il Signore. Queste regioni celesti riflettono gli stati interiori degli angeli, in particolare il loro livello di amore e saggezza. Le zone a oriente e occidente sono legate all’amore, mentre quelle a mezzogiorno e settentrione sono legate alla saggezza. Al contrario, coloro che si trovano all’inferno sono spiritualmente rivolti verso le tenebre, che rappresentano l’opposto del Signore, perché il loro stato interiore è dominato dall’amore per se stessi e per il mondo materiale.Cambiamenti di Stato e Percezione del Tempo
Gli angeli non rimangono in uno stato immutabile di amore e saggezza. Anch’essi attraversano dei cambiamenti interiori, che in un certo senso assomigliano ai cicli terrestri del giorno e dell’anno. Questi passaggi non sono causati dal Signore, ma dipendono dalla natura stessa degli angeli e servono a renderli sempre più perfetti. In Cielo non esiste il tempo come lo concepiamo sulla terra, scandito da ore e giorni. Gli angeli percepiscono invece il susseguirsi degli stati interiori. L’eternità, per loro, non è un tempo infinito, ma uno stato infinito. Le idee che sulla terra sono legate al tempo e allo spazio si trasformano in Cielo in idee spirituali che si basano sullo stato interiore.Le Apparenze Reali del Cielo
Le cose che si vedono in Cielo, come giardini meravigliosi, palazzi imponenti, città luminose e vesti splendide, sono assolutamente reali, ma la loro realtà è spirituale. Vengono chiamate “apparenze reali” perché non sono oggetti materiali, ma corrispondono perfettamente allo stato interiore degli angeli, ai loro pensieri e sentimenti di amore, saggezza e intelligenza. Ad esempio, le vesti che indossano gli angeli mostrano il loro livello di intelligenza e verità: più sono luminose e colorate, più l’angelo è saggio e vicino alla verità divina. Le case dove vivono gli angeli corrispondono al bene e al vero che essi amano, e sono un dono del Signore. Gli angeli stessi hanno forma umana e possiedono sensi molto più sviluppati e acuti di quelli degli uomini sulla terra.Il capitolo presenta una visione dettagliata dell’aldilà; ma su quali basi si affermano tali specifiche descrizioni del mondo spirituale e del destino umano, dato che esulano dall’esperienza empirica e dal consenso generale?
Il capitolo descrive con precisione la natura dello spirito, il corpo spirituale, le condizioni di Cielo e Inferno e i meccanismi di salvezza/dannazione, come la “scelta” individuale verso il male. Tuttavia, non chiarisce la fonte o la giustificazione di queste affermazioni, che riguardano una realtà non accessibile all’osservazione diretta e su cui non esiste un consenso universale. Per comprendere meglio il contesto e le possibili basi di tali descrizioni, o per confrontarle con altre visioni, sarebbe utile approfondire lo studio della filosofia della religione, della teologia comparata e delle diverse tradizioni spirituali che hanno elaborato concetti di aldilà. Esplorare il pensiero di autori che si sono confrontati con il problema mente-corpo o con la natura della coscienza potrebbe offrire ulteriori spunti.7. L’Abisso dell’Amore di Sé e l’Equilibrio Spirituale
Amare unicamente se stessi significa volere il bene solo per sé, senza considerare gli altri a meno che non si possa trarne un vantaggio personale. Questo tipo di amore è la radice di ogni male e di ogni falsità. È un sentimento diverso dal semplice orgoglio, che è solo una delle sue manifestazioni esteriori. Chi agisce con lo scopo principale di ottenere onore o gloria dimostra di amare unicamente se stesso. Questo amore egoistico è la forza dominante nell’inferno e allontana le persone dall’amore che caratterizza il cielo, che consiste nell’amare Dio e il prossimo. Chi è dominato da questo amore di sé desidera che gli altri lo servano e si pone in una posizione di superiorità rispetto a loro.Le Manifestazioni dell’Amore di Sé e le Realtà Spirituali Associate
Quando una persona è dominata dall’amore di sé, questo stato interiore porta a una vasta gamma di comportamenti dannosi e credenze distorte. Queste tendenze negative influenzano profondamente il modo in cui l’individuo interagisce con gli altri e percepisce il mondo. Modificano i desideri e le azioni, allontanando da una vera connessione e compassione. Questo stato interiore dà origine a specifici mali che avvelenano le relazioni e distorcono la comprensione spirituale.Diverse forme di male emergono da questo amore egoistico:- Disprezzo per gli altri: Considerare gli altri inferiori o insignificanti.
- Invidia: Desiderare ciò che gli altri possiedono o sono.
- Inimicizia: Sentimenti di ostilità verso gli altri.
- Odio: Un’intensa avversione verso qualcuno o qualcosa.
- Vendetta: Il desiderio di ripagare un torto subito con un danno.
- Astuzia: L’uso dell’inganno per ottenere ciò che si vuole.
- Inumanità: Mancanza di compassione o gentilezza verso gli altri.
- Crudeltà: Il piacere nel causare sofferenza.
L’Equilibrio Spirituale e la Libertà di Scelta
Esiste un equilibrio costante tra il regno spirituale del cielo e il regno spirituale dell’inferno. Questo equilibrio è mantenuto dalle influenze positive che agiscono dal cielo e dalle reazioni negative opposte che provengono dall’inferno. Questa dinamica crea la libertà spirituale per gli individui. Il mondo dove risiedono gli spiriti è posizionato all’interno di questo equilibrio, ed è qui che ogni persona entra dopo la morte fisica. Le persone sono mantenute in uno stato di libertà perché sono congiunte contemporaneamente sia a spiriti buoni sia a quelli che sono guidati dall’amore di sé e dalla falsità. Questa connessione permette a ciascuno di scegliere liberamente tra abbracciare il bene e rifiutare le influenze dannose. Avere questa libertà è fondamentale per la crescita spirituale e la salvezza, poiché permette agli individui di riconoscere ciò che è dannoso, allontanarsene e scegliere di vivere secondo ciò che è buono.Su quali basi si afferma che l’amore di sé sia l’unica radice del male e che gli stati interiori si manifestino come realtà spirituali esterne e letterali?
Il capitolo presenta una visione specifica e non universalmente accettata della natura del male e della realtà spirituale. Affermare che l’amore di sé sia l’unica radice di ogni male e descrivere stati interiori come “fuoco infernale” o “stridore di denti” che si manifestano in luoghi spirituali letterali richiede un contesto che il capitolo non fornisce. Per esplorare queste tematiche da diverse angolazioni, sarebbe utile approfondire la filosofia morale, la psicologia delle motivazioni umane e lo studio comparato delle religioni e delle visioni spirituali del mondo. Autori come filosofi che trattano l’etica o psicologi che studiano l’ego e i comportamenti umani possono offrire prospettive alternative o complementari.Abbiamo riassunto il possibile
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