1X
🔊 100%
Contenuti del libro
Informazioni
“Chitarra: La via più semplice per la maestria.” di Erich Andreas è quel tipo di libro che ti prende per mano se vuoi davvero imparare a suonare la chitarra, che sia acustica o elettrica, senza perderti per strada. Dimentica i metodi noiosi che saltano le basi o ti fanno sentire negato; qui si parte dalle fondamenta, passo dopo passo, costruendo una solida conoscenza della tastiera della chitarra. Non si tratta solo di imparare a mettere le dita sugli accordi, ma di capire come funzionano le scale, dalla maggiore alla pentatonica, e come usare tecniche essenziali come lo strumming, il fingerpicking e i barrè. Il libro ti guida attraverso la lettura delle tablature, l’uso del capotasto e sistemi come il CAGED per visualizzare gli accordi ovunque sul manico. La vera magia, però, sta nel capire che la maestria non è talento innato, ma pura, costante pratica chitarra, quella mirata che ti fa migliorare giorno dopo giorno. È un percorso che ti insegna a suonare ad orecchio e a costruire gli accordi, svelando la logica dietro la musica, rendendo l’apprendimento della chitarra accessibile e, soprattutto, efficace.Riassunto Breve
Imparare a suonare la chitarra segue un percorso graduale che inizia con le basi per poi approfondire tecniche e teoria; il successo dipende molto dalla sequenza di apprendimento e dalla costanza nello studio, superando le frustrazioni iniziali con perseveranza e pratica regolare. La scelta dello strumento è importante: chitarre acustiche sono portatili e adatte all’accompagnamento, mentre le elettriche facilitano i soli; per iniziare, un’acustica può essere più semplice, e nella scelta contano budget, sensazione al tatto e qualità del suono, provando diversi modelli per capire le differenze. La tecnica di base prevede di sostenere la chitarra correttamente, impugnare il plettro saldamente e usare la punta delle dita della mano sulla tastiera, mantenendo le nocche curve per un suono pulito e agilità. La notazione per chitarra, la tablature, mostra corde e tasti con numeri, ma non durata delle note o dita da usare; la destrezza si migliora con esercizi mirati che rafforzano le dita, premendo vicino al tasto e usando tutte le dita. Accordare la chitarra si può fare con un pianoforte o tastiera; leggere gli schemi di accordi, i “Chord Stamps”, aiuta a visualizzare le posizioni delle dita, indicando tonica, dita, barrè e corde da evitare. L’abilità non è talento innato ma pratica costante ed efficiente; figure musicali eccellono grazie a innumerevoli ore di dedizione. Lo strumming richiede un approccio metodico, esercitandosi prima mutando le corde per concentrarsi sul movimento della mano, usando numeri per i down strum e “+” per gli up strum, mantenendo un ritmo regolare e costante anche negli spazi vuoti. Le grafiche di accordi sono un modo accessibile per suonare brani, con metrica musicale ripetuta, spesso in 4/4; le grafiche indicano la durata degli accordi in misure, con misure divise che contengono più accordi. Il capotasto permette di cambiare tonalità senza alterare le diteggiature, facilitando l’uso di tonalità semplici come Sol, Do, Re; si applica al manico e consente di suonare in diverse tonalità mantenendo le forme familiari. Il fingerpicking usa le dita invece del plettro per pizzicare le corde, offrendo controllo e un suono distintivo; la notazione PIMA indica le dita, e la pratica costante con pattern semplici è essenziale. Conoscere la tastiera è fondamentale per improvvisare e capire la musica; le “springboards”, diagrammi visivi, aiutano a orientarsi, basandosi su corde a vuoto, ottave e accordatura. La scala maggiore è la struttura di riferimento, definita da intervalli specifici (tono, tono, semitono, tono, tono, tono, semitono); è mobile sulla chitarra e la pratica lenta spostando la forma lungo la tastiera è cruciale. Ogni tonalità maggiore ha una relativa minore, che condivide le stesse note, trovata scendendo di un tono e mezzo. La scala pentatonica, a cinque note, è semplice e versatile, usata in vari generi; deriva dalla scala maggiore o minore omettendo alcune note; si associa alla tonalità del brano, anche se il blues usa la pentatonica minore su progressioni maggiori. Gli accordi barrè sono essenziali per suonare in qualsiasi tonalità, derivano dalle forme degli accordi aperti e richiedono tecnica precisa per l’esecuzione. Il sistema CAGED aiuta a visualizzare e memorizzare gli accordi sulla tastiera usando le forme aperte di C, A, G, E, D, permettendo di suonare lo stesso accordo in più posizioni. Suonare ad orecchio si sviluppa ascoltando attentamente, identificando melodia e accordi per trovare la tonalità, poi canticchiando e trovando le note sulla chitarra confrontando l’altezza. La costruzione degli accordi si basa su formule dalla scala maggiore; un accordo triadico ha almeno tre note, con una fondamentale che dà il nome; i tipi principali sono maggiore, minore, diminuito e aumentato, definiti da intervalli specifici rispetto alla scala maggiore. Gli accordi di settima ampliano il vocabolario musicale, costruiti aggiungendo una nota che forma un intervallo di settima rispetto alla tonica; le formule principali sono settima maggiore, minore e dominante, ottenute modificando l’ottava superiore della tonica.Riassunto Lungo
1. Il Percorso Chitarristico e la Scelta dello Strumento
Molti aspiranti chitarristi incontrano difficoltà nell’apprendimento a causa di un approccio allo studio non sempre efficace. Spesso, l’errore principale è affrontare gli argomenti in modo disordinato, oppure non dedicare sufficiente tempo alla costruzione di solide basi. Queste fondamenta sono invece cruciali per poter poi suonare conRapidità e sicurezza un repertorio ampio.Il Metodo di Apprendimento Efficace
Un metodo di studio ben strutturato deve quindi seguire una progressione logica. Si parte con capitoli introduttivi, pensati per preparare gradualmente lo studente. Successivamente, ci si concentra sui principi essenziali che permettono di imparare velocemente molti brani. Questi principi costituiscono il nucleo centrale del metodo e forniscono quelle basi robuste che spesso vengono trascurate nei corsi tradizionali. Infine, il metodo si spinge oltre, affinando le competenze già acquisite e insegnando tecniche più avanzate. L’obiettivo è rendere lo studente capace di muoversi con agilità sulla tastiera e di comprenderne la logica interna. Seguire questo metodo con attenzione e costanza è la chiave per superare le difficoltà iniziali e raggiungere il successo nello studio della chitarra. È importante affrontare lo studio con una mentalità aperta, pronti ad imparare e a non scoraggiarsi di fronte alle prime frustrazioni, che sono comuni a tutti i musicisti. La costanza e l’esercizio regolare sono indispensabili per fare progressi e ottenere risultati concreti.La Scelta della Chitarra: Acustica o Elettrica?
Un altro aspetto importante è la scelta dello strumento. Esistono principalmente due tipi di chitarra: acustica ed elettrica, ognuna con caratteristiche e peculiarità diverse. La chitarra acustica è comoda da trasportare e si presta bene all’accompagnamento, mentre la chitarra elettrica è più adatta per suonare assoli e melodie. Per chi è alle prime armi, la chitarra acustica può essere una scelta più indicata per la sua immediatezza e semplicità.Fattori Determinanti nella Scelta
Quando si sceglie una chitarra, il budget disponibile è certamente un elemento da considerare, ma non deve essere l’unico. È fondamentale valutare attentamente la sensazione che la chitarra trasmette al tatto e la qualità del suono che produce. Un buon consiglio è provare diversi modelli, mettendo a confronto sia chitarre economiche che modelli più costosi. Questo permette di capire meglio le differenze tra i vari strumenti e di fare una scelta più consapevole. Non sempre il prezzo più alto è sinonimo di qualità superiore: a volte, si possono trovare chitarre economiche sorprendentemente valide, mentre altre volte modelli costosi potrebbero non giustificare la spesa. L’aspetto più importante è trovare una chitarra che ci piaccia per il suono e che sia comoda da suonare. Questi fattori sono essenziali per rendere l’esperienza musicale piacevole e stimolante.Ma è davvero così semplice ridurre la scelta tra chitarra acustica ed elettrica a una questione di “immediatezza” e “assoli”, trascurando le vere aspirazioni musicali e i gusti personali dello studente?
Il capitolo semplifica eccessivamente la decisione tra chitarra acustica ed elettrica, presentando una dicotomia forse troppo netta. Sebbene le caratteristiche descritte siano vere in linea generale, la scelta dello strumento dovrebbe essere più profondamente legata alle preferenze musicali dell’aspirante chitarrista e al genere che desidera suonare. Per una comprensione più completa, sarebbe utile esplorare le diverse tipologie di generi musicali e le caratteristiche sonore di ciascuna chitarra in relazione a questi generi, consultando magari autori che si occupano di didattica musicale e psicologia della musica.2. Fondamenti Tecnici per Chitarristi
Impostazione e postura corrette
Per suonare la chitarra nel modo giusto, la prima cosa da curare è la posizione dello strumento e del corpo. È importante che la chitarra sia sostenuta in modo adeguato, usando una tracolla oppure appoggiandola sulle gambe. Questo è fondamentale per non affaticare la mano che preme le corde, che deve essere libera di muoversi senza sostenere anche il peso dello strumento. Una postura corretta non solo rende più facile suonare, ma aiuta anche a prevenire dolori e tensioni muscolari, permettendo di esercitarsi più a lungo e con maggiore efficacia.L’uso del plettro
Un altro aspetto essenziale è come si impugna il plettro. Il modo migliore è tenerlo saldamente tra il pollice e l’indice. La scelta del plettro può variare a seconda del tipo di suono che si vuole ottenere e della tecnica utilizzata. Ad esempio, per lo strumming con la chitarra acustica, plettri più sottili possono essere più indicati perché permettono un suono più leggero e meno aggressivo. Sperimentare con diversi tipi di plettro può aiutare a trovare quello più adatto al proprio stile e al tipo di musica che si vuole suonare.La diteggiatura e la notazione
Un principio fondamentale per suonare bene è usare la punta delle dita della mano che preme le corde. Inoltre, è importante mantenere le nocche curve. Questa tecnica è cruciale per ottenere un suono chiaro e pulito, ed è essenziale per sviluppare l’agilità delle dita sulla tastiera. Per imparare a suonare i brani, si usa spesso un sistema di notazione specifico per la chitarra, chiamato tablature. Le tablature sono un modo semplice e intuitivo per rappresentare la musica per chitarra. In una tablature, ogni linea orizzontale corrisponde a una corda della chitarra: la linea più in basso rappresenta la corda più spessa, mentre quella più in alto la corda più sottile. I numeri scritti sulle linee indicano il tasto che si deve premere su quella determinata corda. È utile sapere che la tablature non fornisce indicazioni sulla durata delle note e non specifica quali dita usare per premere le corde.Esercizi per la destrezza
La capacità di muovere le dita in modo rapido e preciso, cioè la destrezza, è fondamentale per chi suona la chitarra. Questa abilità si sviluppa soprattutto con la pratica costante e ripetuta nel tempo. Esistono esercizi specifici pensati apposta per migliorare la forza e l’agilità delle dita, soprattutto del terzo e quarto dito, che spesso sono meno agili rispetto al primo e al secondo. Questi esercizi si basano su alcuni principi chiave: suonare usando sempre la punta delle dita, premere le corde il più vicino possibile al tasto per fare meno fatica, usare tutte le dita della mano e mantenere uno spazio tra il palmo della mano e il manico della chitarra. Fare questi esercizi con regolarità e in modo mirato è il modo migliore per aumentare la velocità, la forza e la precisione nell’esecuzione musicale con la chitarra.Ma è davvero sufficiente ridurre la complessità della tecnica chitarristica a questi pochi principi ‘fondamentali’, o il capitolo rischia di banalizzare un argomento ben più sfaccettato?
Il capitolo, pur fornendo una base di partenza utile, sembra mancare di una visione più ampia sulla varietà di approcci tecnici esistenti nel mondo della chitarra. Per comprendere appieno le sfumature e le specificità di ogni stile, sarebbe opportuno studiare le tecniche chitarristiche di diversi generi musicali, analizzando le opere di autori come ad esempio quelli che si occupano di didattica della chitarra jazz o flamenco, che spesso presentano approcci molto diversi da quelli qui descritti.3. Il Percorso del Chitarrista: La Pratica Perfetta
Accordare la chitarra
Il processo di accordatura della chitarra si può fare con un pianoforte o una tastiera. Si individua il Do centrale e poi si procede per ottave, trovando le note giuste per ogni corda della chitarra.Leggere gli accordi: i “Chord Stamps”
Per capire come mettere le dita sulla tastiera, si usano gli schemi di accordi, chiamati “Chord Stamps”. Questi schemi mostrano qual è la tonica dell’accordo, quali dita usare, e come fare il barrè. Indicano anche quali corde non vanno suonate o vanno smorzate.La pratica costante è più importante del talento
Per suonare bene la chitarra, la cosa più importante non è avere un talento naturale, ma esercitarsi con impegno e costanza. Pensare che i grandi chitarristi siano nati con un dono speciale è sbagliato. Diventare bravi con la musica è frutto di tanto esercizio fatto bene e con costanza nel tempo. Spesso si crede che personaggi famosi siano arrivati al successo grazie al talento, ma si dimenticano le tantissime ore di pratica che hanno dedicato per migliorare. Esempi come Jimi Hendrix, Mozart, Michael Jordan e Edison dimostrano che la costanza e l’esercizio sono quello che serve davvero per avere successo. Chiunque può diventare bravo se si impegna con costanza, perché è la pratica continua e mirata che fa la differenza, non il talento.La tecnica dello strumming
Per imparare lo strumming, serve metodo. All’inizio, è utile esercitarsi senza suonare le corde con la mano sulla tastiera. In questo modo, ci si concentra solo sul movimento della mano che fa lo strumming. Per imparare il ritmo, si usano i numeri per indicare i down strum e il simbolo “+” per gli up strum. È importante che ogni strum sia fatto a intervalli regolari, per creare un ritmo fluido e costante. La mano deve continuare a muoversi anche nei momenti di pausa del ritmo, per mantenere la regolarità. Per imparare bene, è fondamentale esercitarsi lentamente e gradualmente, concentrandosi prima sulla mano dello strumming e solo dopo aggiungendo la mano sulla tastiera.Ma definire il processo di “suonare ad orecchio” come semplicemente “metodico” non è riduttivo, trascurando la complessità dell’orecchio musicale e la necessità di un allenamento più strutturato e specifico?
Il capitolo descrive l’approccio all’orecchio musicale in modo forse eccessivamente semplificato. Affermare che sia sufficiente un processo “metodico” rischia di minimizzare l’importanza di esercizi mirati e di una comprensione più profonda dell’armonia e della melodia. Per sviluppare un vero orecchio musicale, sarebbe utile integrare lo studio con esercizi specifici di ear training, come quelli proposti da autori come Berklee, e approfondire la teoria musicale per comprendere meglio le strutture armoniche che si ascoltano.8. Accordi di Settima: Costruzione e Applicazione
Gli accordi di settima arricchiscono il modo di suonare la chitarra. Invece di imparare a memoria ogni singolo accordo, è più utile capire come sono costruiti. In questo modo, è più facile imparare nuovi accordi e migliorare la propria musicalità senza sforzarsi troppo di ricordare ogni posizione.Cosa sono gli accordi di settima
Un accordo di settima è un accordo speciale che ha quattro note invece di tre. Si parte da un normale accordo a tre note, chiamato triade, e si aggiunge una quarta nota. Questa nota extra si trova a distanza di “settima” dalla nota fondamentale dell’accordo. Nella musica occidentale, ci sono sette tipi principali di accordi di settima. Tra questi, i più usati sono tre: di settima maggiore, minore e dominante.Come costruire gli accordi di settima
Costruire un accordo di settima significa trasformare un accordo che già si conosce in un nuovo tipo di accordo. Vediamo come fare per i tre tipi più comuni:- Accordo di settima maggiore: Si parte da un accordo maggiore. Per trasformarlo in settima maggiore, si prende la nota più alta dell’accordo (l’ottava superiore della tonica) e la si abbassa di un semitono.
- Accordo di settima minore: Si parte da un accordo minore. Per farlo diventare di settima minore, si abbassa la nota più alta (l’ottava superiore della tonica) di un tono intero.
- Accordo di settima dominante: Si parte da un accordo maggiore. Per ottenere un accordo di settima dominante, si abbassa la nota più alta (l’ottava superiore della tonica) di un tono intero.
Altri tipi di accordi di settima
Oltre a questi tre tipi principali, ci sono anche altre variazioni di accordi di settima:- Accordo di settima semidiminuita: Si parte da un accordo di settima minore. Si abbassa di un semitono la quinta nota dell’accordo.
- Accordo di settima diminuita: Si parte da un accordo di settima semidiminuita. Si abbassa ancora di un semitono la settima nota minore.
- Accordo di settima minore maggiore: Si ottiene modificando in modo specifico un accordo di settima maggiore o minore, con spostamenti di semitoni.
- Accordo di settima maggiore aumentata: Anche questo si ottiene modificando un accordo di settima maggiore o minore, con spostamenti di semitoni.
Perché è utile imparare a costruire gli accordi di settima
Capire come costruire gli accordi di settima richiede un po’ di tempo all’inizio, ma è un investimento che vale la pena fare. È molto più utile che imparare a memoria centinaia di accordi diversi. Sapendo come costruire gli accordi di settima partendo da quelli che già si conoscono, si diventa più bravi a suonare e più creativi con la musica.È davvero utile semplificare eccessivamente la costruzione degli accordi di settima, riducendola a semplici abbassamenti di note, senza considerare il contesto armonico e melodico in cui questi accordi vengono utilizzati?
Il capitolo presenta una panoramica introduttiva sugli accordi di settima, concentrandosi principalmente sulla loro costruzione di base. Tuttavia, l’efficacia di questa conoscenza teorica isolata potrebbe essere limitata. Per una comprensione più profonda e una reale applicazione musicale, è fondamentale esplorare come gli accordi di settima funzionano all’interno di progressioni armoniche, e come la loro sonorità specifica influenzi la melodia e l’espressione musicale. Approfondire testi di armonia funzionale, come quelli di Arnold Schönberg, potrebbe fornire una prospettiva più completa e contestualizzata sull’uso degli accordi di settima.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]
