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Informazioni
“Chiesa Romana Cattolica e Massoneria – Realmente così diverse” di Mauro Biglino è un libro che ti fa guardare in modo nuovo a due mondi che sembrano lontanissimi, la Chiesa Cattolica e la Massoneria, o Freemasonry. Di solito pensiamo a loro come a nemici storici, con un sacco di conflitti, soprattutto sulla laicità dello Stato, un tema dove la Chiesa ha cambiato tanto la sua posizione nel tempo, avvicinandosi a idee che la Massoneria sosteneva da sempre. Ma Biglino va oltre gli scontri passati e, basandosi su documenti e pratiche concrete, ti mostra che ci sono un sacco di punti in comune inaspettati. Parla di come sia difficile distinguere certe affermazioni su etica e società, di come entrambe diano importanza alla fratellanza, alla tolleranza e al dialogo, e di come credano in un Essere Supremo, anche se chiamato in modi diversi (il Grande Architetto dell’Universo per i massoni). Esplora anche le radici comuni, come l’Ebraismo, e l’importanza che danno ai riti e alla formazione dei membri. Insomma, il libro ti sfida a vedere che, al di là delle differenze dottrinali specifiche, sul piano pratico e dei principi fondamentali, Chiesa Cattolica e Massoneria potrebbero non essere così diverse come la storia ci ha fatto credere.Riassunto Breve
È difficile distinguere con certezza se certe affermazioni su principi morali e scelte sociali provengano dalla Chiesa cattolica o dalla Massoneria; un test con molte proposizioni dimostra questa difficoltà, evidenziando corrispondenze inaspettate al di là delle differenze percepite. La laicità rappresenta un punto storico di forte contrasto, con la Chiesa che difendeva il potere temporale e la Massoneria che promuoveva la laicità dello Stato e la libertà di pensiero. Nel tempo, la posizione della Chiesa è cambiata, passando dal divieto di partecipazione politica dei cattolici a riconoscere una “laicità sana” compatibile con la fede e promuovendo il contributo dei credenti nella società civile, avvicinandosi a posizioni massoniche sull’importanza di un ordine morale universale e la distinzione tra sfera politica e religiosa. La religione cattolica fonda l’etica su un Dio personale, mentre la Massoneria, che non è una religione ma un ordine iniziatico spirituale, richiede la fede in un Essere Supremo generico (“Grande Architetto dell’Universo”), condanna l’ateismo e lascia libertà individuale sulla definizione del Divino, sollecitando i membri a rimanere fedeli al proprio credo; storicamente, molti ecclesiastici hanno fatto parte della Massoneria senza percepire conflitto. Un punto di contatto è la promozione della tolleranza e del rispetto reciproco tra diverse fedi per il bene comune, manifestato nel dialogo interreligioso promosso dalla Chiesa e nello spirito dei lavori massonici. Le indicazioni operative e morali mostrano notevoli corrispondenze: entrambe sottolineano il rispetto delle leggi dello Stato, l’amore per la Patria, l’impegno per la giustizia, l’amore e la fratellanza verso l’umanità, l’aiuto reciproco, la pratica di virtù come umiltà e sincerità, e la ricerca libera della verità. Un buon comportamento massonico corrisponde a un buon comportamento cristiano, e le differenze appaiono meno significative rispetto a quelle tra diverse confessioni cristiane, poiché la Massoneria non si occupa di questioni dottrinali o liturgiche specifiche. Si riscontra una convergenza nell’importanza attribuita al rito, fondamentale per l’appartenenza o la fede, nei momenti di iniziazione o sacramentali che coinvolgono la comunità, nella selezione dei membri con criteri precisi per garantire qualità e testimonianza, nell’enfasi sull’ars celebrandi e l’actuosa participatio, e nel ruolo dell’omelia o dell’Oratore per favorire comprensione ed efficacia. La partecipazione attiva si concretizza nella presenza consapevole e totale, favorita da raccoglimento e silenzio. La formazione implica l’educazione al linguaggio di segni, gesti e parole del rito. Il lavoro è importante per la realizzazione umana e sociale, ma si avverte il rischio di esserne asserviti. La tradizione ebraica costituisce una radice fondamentale per entrambe, con la Massoneria che attinge dalla storia e simbologia ebraica per i suoi miti di fondazione e ritualità. Parallelismi tra pensiero ebraico e Massoneria includono la laicità, la cultura del dialogo, l’adogmatismo, la tolleranza e il rispetto delle leggi. Nonostante queste affinità, la Chiesa cattolica ha mantenuto una posizione negativa verso la Massoneria, mentre ha cercato un riavvicinamento con gruppi con posizioni critiche verso il Concilio Vaticano II. Massoneria e Chiesa appaiono più vicine tra loro, anche nel rispetto delle fonti comuni, di quanto non lo siano la Chiesa e certi gruppi tradizionalisti. Massoneria e Chiesa romana cattolica sono molto più simili di quanto decenni di contrasti suggeriscano; tesi fondamentali, dichiarazioni di principio, indicazioni operative, valutazioni etiche, radici storiche e finalità presentano ampie e evidenti coincidenze. Le posizioni un tempo intransigenti della Chiesa si sono evolute, non costituendo più motivo di contesa, e la tolleranza massonica e lo spirito universalistico permettono di riconoscere la compatibilità delle scelte di vita con entrambe le appartenenze. Cercare ciò che unisce risulta più utile e ragionevole che sottolineare ciò che divide, a favore del bene dell’umanità. Ciò che accomuna Chiesa romana cattolica e Massoneria, alla luce dei fatti, è molto significativo.Riassunto Lungo
1. L’apparenza inganna: Chiesa e Massoneria a confronto
È sorprendentemente difficile capire con certezza se certe affermazioni vengano dalla Chiesa cattolica o dalla Massoneria. Questa difficoltà emerge chiaramente da un confronto basato su cinquanta proposizioni. Queste frasi sono state scelte con cura, prendendole direttamente da documenti ufficiali della Chiesa e da scritti massonici riconosciuti.Le affermazioni a confronto
Le proposizioni messe a confronto toccano temi importanti come i principi morali che guidano le azioni, le indicazioni concrete per i programmi futuri e le scelte che riguardano la società. Nonostante l’idea diffusa che le due istituzioni siano molto diverse tra loro, molte delle affermazioni scelte mostrano una somiglianza notevole. Questo confronto dimostra che, al di là di quello che si pensa comunemente, non è affatto semplice dire con sicurezza se gran parte dei concetti espressi provengano dalla Chiesa o dalla Massoneria.Similitudini inaspettate
La distinzione tra le frasi risulta quasi artificiale se ci si basa solo sul loro contenuto, perché un gran numero delle cinquanta affermazioni potrebbe essere accettato e condiviso da entrambe le parti senza problemi. È importante precisare che in questo confronto non sono stati inclusi i dogmi di fede che sono specifici della Chiesa cattolica, poiché su questi la Massoneria non prende una posizione ufficiale, lasciando libertà di pensiero ai suoi membri. La difficoltà nel distinguere queste affermazioni che sembrano comuni rivela l’esistenza di punti di contatto e corrispondenze inaspettate tra la Chiesa e la Massoneria, soprattutto per quanto riguarda temi legati all’etica e alla società.Se si escludono i dogmi, i punti di radicale divergenza, non si rischia di trovare similitudini ovunque?
Il capitolo, concentrandosi su un campione limitato di affermazioni e omettendo volutamente i dogmi, che rappresentano un elemento distintivo e non negoziabile per la Chiesa, rischia di offrire una visione parziale e potenzialmente fuorviante del rapporto tra le due istituzioni. La difficoltà nel distinguere affermazioni su temi etici o sociali, che possono attingere a un patrimonio valoriale comune o a principi di diritto naturale, non annulla le profonde e storiche divergenze dottrinali, filosofiche e operative. Per ottenere un quadro più completo e meno incline a facili conclusioni sulle “similitudini inaspettate”, sarebbe fondamentale considerare l’intero spettro delle posizioni, incluse quelle che hanno portato a secoli di reciproca condanna. Approfondire la storia delle relazioni tra Chiesa e Massoneria e studiare le rispettive dottrine filosofiche e teologiche può aiutare a contestualizzare meglio le affermazioni prese in esame.2. Laicità: Dallo scontro alla convergenza
La laicità ha rappresentato a lungo un forte motivo di scontro tra la Chiesa cattolica e la Massoneria. La Chiesa, guidata in particolare da Pio IX nel 1870, sosteneva che il potere temporale fosse indispensabile per garantire la sua indipendenza spirituale. Per questo motivo, attraverso il “Non expedit”, vietava ai cattolici di prendere parte attiva alla vita politica del neonato Regno d’Italia, una posizione che è rimasta ferma per diversi decenni. La Massoneria, al contrario, promuoveva con forza la laicità dello Stato e la libertà di pensiero per tutti i cittadini. Considerava questi principi essenziali per costruire una società moderna, libera da condizionamenti religiosi imposti da gerarchie dogmatiche. Per la Massoneria, il 20 settembre 1870, data della Presa di Roma, simboleggia proprio l’affermazione del libero pensiero laico.Il cambiamento nella posizione della Chiesa
Con il passare del tempo, l’atteggiamento della Chiesa è gradualmente cambiato. Già all’inizio del Novecento si è verificato un progressivo allentamento del “Non expedit”, fino alla sua abrogazione ufficiale nel 1919, segnando un primo passo verso una maggiore apertura. Questo percorso di evoluzione ha raggiunto un punto significativo nel 2008, quando Papa Benedetto XVI ha chiarito che la laicità non è in contraddizione con la fede. Ha sottolineato come i cristiani siano chiamati a contribuire attivamente alla costruzione della società civile. Ha definito una “laicità sana” come quella che riconosce l’autonomia delle realtà terrene dalla sfera ecclesiastica, ma non le separa dall’ordine morale universale.Punti di incontro attuali
Le posizioni espresse di recente dalle massime autorità della Chiesa mostrano una notevole vicinanza con principi che la Massoneria sostiene da molto tempo. Tra questi, l’importanza di un ordine morale che valga per tutti, la netta distinzione tra la sfera della politica e quella della religione, l’invito alla partecipazione attiva dei cittadini nella vita pubblica e l’impegno comune per il bene di tutta l’umanità. In merito alla laicità e alla partecipazione alla vita politica, si può dire che sia stata la Chiesa a modificare la propria posizione, passando da un divieto rigoroso a un incoraggiamento per i credenti a contribuire nella società. Nonostante un passato segnato da scomuniche e conflitti aperti, le dichiarazioni pubbliche attuali delle gerarchie ecclesiastiche e quelle della Massoneria rivelano oggi significative concordanze sui fondamenti necessari per un sistema sociale libero e giusto.La “laicità sana” definita dalla Chiesa è davvero compatibile con una piena autonomia delle realtà terrene, o implica ancora un primato morale che ne limita l’indipendenza?
Il capitolo, pur riconoscendo l’evoluzione della posizione della Chiesa, non approfondisce sufficientemente la natura della “laicità sana” definita da Benedetto XVI. Questa definizione, che lega l’autonomia delle realtà terrene a un “ordine morale universale”, solleva interrogativi sulla sua effettiva compatibilità con concezioni di laicità che postulano una separazione più radicale o un’autonomia completa da qualsiasi riferimento morale trascendente o dogmatico. Per comprendere meglio queste sfumature e valutare la reale portata della “convergenza” descritta, sarebbe utile esplorare le diverse filosofie della laicità e del rapporto tra sfera religiosa e sfera pubblica. Un punto di partenza potrebbe essere l’opera di Norberto Bobbio, che ha analizzato in profondità il concetto di laicità nel contesto italiano e occidentale.3. Punti d’incontro tra Fede e Fratellanza
La fede cattolica si basa su un Dio personale che agisce nella storia umana, ha creato l’uomo e stabilisce le regole morali. Per la Chiesa cattolica, questo è l’unico Dio possibile. La Massoneria, invece, è un percorso spirituale, non una religione, e non è contro nessuna fede. Viene spesso criticata, accusata di non credere in Dio, di pensare che ogni verità sia relativa o di mescolare diverse fedi.La Fede nel Grande Architetto
È importante chiarire che la Massoneria non nega l’esistenza di Dio; anzi, chi non crede in Dio non può farne parte. I massoni lavorano riconoscendo un Essere Supremo, che chiamano “Grande Architetto dell’Universo”. Questo nome è scelto apposta per essere generale, così ogni persona può intendere il Divino secondo la propria religione. Non c’è un “Dio massonico” diverso dagli altri. I testi più importanti della Massoneria chiedono ai membri di credere in Dio e in una vita dopo la morte.Lavorare Insieme per il Bene Comune
Un aspetto che avvicina la Massoneria e la Chiesa cattolica è l’importanza data alla tolleranza e al rispetto tra persone di fedi diverse, con l’obiettivo di fare del bene per tutti. La Massoneria non si sostituisce alla religione personale e invita i suoi membri a restare fedeli al proprio credo. Non offre riti religiosi o insegnamenti teologici. È interessante notare che in passato molti religiosi cattolici e leader di altre Chiese hanno fatto parte della Massoneria senza vedere un contrasto con la loro fede. Questo spirito di rispetto per le diverse credenze si vede anche nel “dialogo interreligioso” promosso dalla Chiesa, come l’incontro di Assisi nel 1986. Lì, persone di religioni diverse pregarono per la pace, ognuno seguendo la propria tradizione, senza rinunciare alla propria fede. Questo modo di fare, chiamato “Spirito di Assisi”, è molto simile a come lavorano i massoni: persone con idee religiose diverse si uniscono per migliorare l’umanità, evitando ciò che divide e cercando ciò che li unisce. Oggi esistono logge in Medio Oriente dove convivono pacificamente membri di fedi differenti.È davvero sensato paragonare la posizione della Chiesa sulla Massoneria con quella sui Lefebvriani?
Il capitolo mette a confronto due situazioni molto diverse: il rapporto della Chiesa con la Massoneria e quello con la Fraternità San Pio X. Tuttavia, le ragioni della diffidenza ecclesiastica verso la Massoneria affondano in questioni dottrinali e filosofiche di lunga data, mentre il dialogo con i Lefebvriani riguarda un tentativo di ricomporre uno scisma interno e ristabilire l’unità gerarchica. Per comprendere meglio la complessità di queste dinamiche, sarebbe utile approfondire la storia delle condanne ecclesiastiche della Massoneria e le motivazioni teologiche sottostanti, così come la storia e le problematiche specifiche legate al movimento lefebvriano. Autori che si sono occupati di storia della Chiesa, di teologia o di storia delle società segrete potrebbero offrire prospettive più articolate.7. Fatti che Uniscono: Le Similitudini Rivelate
Durante la traduzione di testi biblici, emergono assonanze con i principi della Massoneria. Questa scoperta iniziale stimola una ricerca approfondita. Si analizzano argomenti specifici, si ampliano le letture e si studiano le dichiarazioni ufficiali della Chiesa cattolica sulla Massoneria. Questo lavoro porta a una conclusione chiara: Massoneria e Chiesa romana cattolica sono molto più simili di quanto i decenni di contrasti abbiano fatto credere. Tesi fondamentali, dichiarazioni di principio, definizioni concettuali, indicazioni operative, valutazioni etiche, radici storiche e finalità mostrano ampie e evidenti coincidenze tra le due realtà.L’evoluzione del rapporto
Le posizioni della Chiesa, un tempo molto rigide, si sono evolute nel tempo. Queste posizioni non sono più considerate un motivo di contesa insuperabile. D’altra parte, la tolleranza tipica della Massoneria e il suo spirito aperto permettono di riconoscere la compatibilità tra diverse scelte di vita e le rispettive appartenenze. È possibile conciliare l’adesione a entrambe le realtà. Questo clima di maggiore apertura facilita la comprensione reciproca.Il valore di ciò che unisce
Cercare ciò che unisce è un approccio più costruttivo e sensato rispetto a evidenziare le differenze. Questo atteggiamento è a favore del “bene dell’umanità” nel suo complesso. Ciò che accomuna la Chiesa romana cattolica e la Massoneria è, alla luce dei fatti concreti, estremamente significativo. Le similitudini riscontrate sono profonde e sostanziali. Questa evidenza della realtà, che mostra i punti di contatto, è innegabile e costituisce una base solida.Su quali “fatti concreti” si basa l’affermazione di profonda similitudine e compatibilità tra Massoneria e Chiesa Cattolica, dato il secolare e tuttora vigente contrasto dottrinale ufficiale?
Il capitolo asserisce l’esistenza di ampie e evidenti coincidenze tra le due realtà, citando “fatti concreti” e “evidenza della realtà”, ma non fornisce alcun esempio specifico di queste similitudini profonde e sostanziali in termini di tesi fondamentali, principi o finalità. Inoltre, la tesi che le posizioni della Chiesa “non sono più considerate un motivo di contesa insuperabile” e che sia possibile conciliare l’adesione a entrambe le realtà si scontra con le dichiarazioni ufficiali della Santa Sede, che fin dal XVIII secolo hanno condannato la Massoneria e tuttora considerano l’iscrizione incompatibile con la dottrina cattolica. Per valutare la fondatezza di tali affermazioni, sarebbe necessario approfondire lo studio dei documenti magisteriali della Chiesa sulla Massoneria (dalle prime bolle papali alla Dichiarazione del 1983 della Congregazione per la Dottrina della Fede), analizzare testi e rituali massonici per identificare i presunti punti di contatto, e consultare opere di autori che hanno studiato la storia complessa e conflittuale del rapporto tra queste due istituzioni, esaminando le ragioni dottrinali, filosofiche e storiche del contrasto.Abbiamo riassunto il possibile
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