Contenuti del libro
Informazioni
“Cézanne I temi” di Benedetti Teresa ti porta dentro il mondo di Paul Cézanne, esplorando a fondo i soggetti che ha dipinto per tutta la vita. Non è solo una biografia, ma un viaggio nel suo stile e nella sua tecnica rivoluzionaria. Il libro analizza come la sua pittura di paesaggio sia cambiata nel tempo, dalle prime opere scure alle viste luminose della Provenza, con un focus speciale sulla montagna Sainte-Victoire, L’Estaque, la cava di Bibémus e Château Noir, mostrando la sua ricerca di struttura e la famosa modulazione del colore. Poi si passa ai ritratti Cézanne, dai volti intensi di amici come Zola e Pissarro o familiari come lo zio Dominique e il padre, fino ai ritratti più astratti della moglie Hortense e le serie iconiche dei Giocatori di carte e del Ragazzo dal panciotto rosso, dove l’interesse per il volume e la forma supera la somiglianza. Un capitolo è dedicato alle visioni giovanili e al tema delle Bagnanti Cézanne, esplorando le sue complesse figure in paesaggi, dalle prime versioni alle grandi tele finali. Infine, le nature morte Cézanne vengono analizzate come un laboratorio cruciale per la sua ricerca di ordine e struttura, con le mele e gli oggetti quotidiani che diventano protagonisti di composizioni audaci e innovative, dove la prospettiva multipla e il colore definiscono lo spazio. Il libro ripercorre anche la vita di Paul Cézanne, la sua formazione a Aix-en-Provence, l’amicizia con Zola, il rapporto con gli impressionisti e la sua costante lotta per affermare la sua visione unica, mostrando la sua incredibile costanza nel perseguire la sua arte.Riassunto Breve
L’arte di Cézanne mostra un percorso di sviluppo continuo, iniziando con dipinti giovanili scuri e materici che riducono le forme a masse, per poi evolvere verso opere più grandi e ricche di colore, cercando un equilibrio tra razionalizzazione e sensazione. Avvicinandosi all’Impressionismo, dipinge all’aperto e schiarisce la tavolozza, ma cerca sempre stabilità, definendo le forme con pennellate sovrapposte per cogliere la consistenza della realtà e il suo cambiamento. Il colore diventa fondamentale per legare gli elementi e definire lo spazio, usando una pennellata direzionale e parallela che riduce le forme all’essenziale. La natura appare solida, lo spazio si fonde, e un disegno di superficie sostituisce la prospettiva tradizionale, creando una rete continua di punti dove ogni pennellata unisce la percezione del momento con la ricerca di un ordine duraturo. Le unità di colore si integrano in una struttura salda che dà alla natura il “respiro della durata”, unendo disegno e colore. La luce è intrinseca alla materia. Questo approccio si vede nelle vedute della Sainte-Victoire, nella ricerca di continuità materica e controllo degli elementi, o nei paesaggi d’acqua dove i riflessi hanno volume. Nei paesaggi della cava di Bibémus, forme caotiche diventano piani coerenti tramite la “modulazione” del colore, una gradazione ottenuta con tocchi distinti che integrano rappresentazione, spazio e luce. Nelle opere tarde, il tocco si frammenta, affermando la superficie pittorica con modulazioni complesse che creano armonia parallela alla natura, usando anche il vuoto come spazio. C’è una tensione verso la disintegrazione dell’oggetto per aprirsi all’atmosfera, cercando armonia dinamica. L’interesse per la tessitura e le differenziazioni cromatiche aumenta, i colori posti uno contro l’altro creano l’idea dei piani. Nelle rocce dello Château Noir, la forma nasce da macchie colorate. Le ultime vedute della Sainte-Victoire la mostrano in un contesto cosmico, come proiezione dello spazio interiore. Nei ritratti, parte da una tensione giovanile per sviluppare una penetrazione della forma attraverso la luce e l’armonizzazione della superficie. I ritratti della moglie Hortense si focalizzano sulla struttura e il volume, la figura diventa un emblema dove l’interesse per la pittura prevale sulla somiglianza psicologica. Gli autoritratti mostrano attenzione verso se stesso. Le serie dei Giocatori di carte e del Ragazzo dal panciotto rosso esplorano la monumentalità delle figure e la composizione. Nei ritratti tardi, cerca liberazione della forma tramite cromatismo ricco, organizzando la complessità visiva con lunga contemplazione. La produzione include anche scene fantastiche e visionarie fin dalla giovinezza, esplorando l’ombra e temi di morte e violenza, distinguendosi dagli Impressionisti. Il tema dei bagnanti si sviluppa nel tempo, culminando nelle tre grandi tele che esplorano l’armonia tra figura e natura, con atmosfere oniriche e rigore compositivo. Le nature morte sono cruciali per esplorare struttura, volume e ordine. Gli oggetti sono disposti in un ordine organico che riflette una lotta continua contro i sistemi tradizionali, usando forme geometriche, prospettive multiple e il colore per definire volume e spazio. La mela è un frutto prediletto per la sua forma stabile. Nelle opere tarde, il non-finito e il colore diventano chiave strutturale, gli oggetti pulsano vitalmente. L’arte eleva il pensiero, gli oggetti quotidiani diventano metafore. Paul Cézanne nasce a Aix-en-Provence nel 1839, figlio di un banchiere. Studia giurisprudenza ma si dedica all’arte, frequentando l’Académie Suisse e incontrando Pissarro. Le sue opere vengono spesso rifiutate al Salon. La sua vita si alterna tra Parigi e la Provenza. Negli anni Settanta si avvicina agli impressionisti, partecipa alla prima mostra, conosce Hortense Fiquet che diventa sua compagna e madre di suo figlio. Lavora all’aperto con Pissarro. Sviluppa il suo stile personale, concentrandosi su serie come la Sainte-Victoire e le Bagnanti. Nel 1886 sposa Hortense, nello stesso anno finisce l’amicizia con Zola. Ottiene riconoscimento verso fine secolo, esponendo all’Esposizione universale e ai Salon d’Automne. Continua a dipingere fino alla morte nel 1906.Riassunto Lungo
1. Il paesaggio tra sensazione e struttura
L’approccio di Cézanne al paesaggio si è sviluppato nel tempo con un approfondimento costante. All’inizio, i suoi dipinti erano scuri e ricchi di materia, realizzati con pennellate pesanti che riducevano le forme a masse semplici, dando grande importanza alla consistenza della pittura stessa. Questo stile iniziale aveva affinità con quello di altri artisti dell’epoca.Evoluzione e Ricerca di Equilibrio
Negli anni successivi, le tele di Cézanne divennero più grandi e le forme si arricchirono di colore. Iniziò anche a dipingere paesaggi immaginari, a volte con elementi industriali, usando colori molto contrastanti e uno stile più rapido. Alcune opere di questo periodo mostrano una sorta di squilibrio visivo, mentre altre rivelano una ricerca di equilibrio e simmetria. Questa ricerca anticipava il suo bisogno di dare ordine alla natura, unendo la razionalizzazione alla “sensazione” percepita. Questo desiderio di struttura razionale venne paragonato ai principi della pittura classica di paesaggio.L’Influenza dell’Impressionismo
Avvicinandosi al movimento Impressionista, Cézanne iniziò a dipingere all’aperto e ad usare colori più chiari sulla sua tavolozza. Adottò l’uso di pennellate piccole e si dedicò allo studio dei toni di colore anziché al modellato tradizionale delle forme. Seppe assorbire la gioia e la luminosità della luce e del colore tipiche dell’Impressionismo, ma mantenne sempre il desiderio di dare solidità e stabilità alle cose rappresentate. Preferiva definire le forme attraverso pennellate sovrapposte, cercando di cogliere sia la consistenza della realtà che il suo continuo mutamento. In questa fase, il colore divenne una sostanza fondamentale capace di legare insieme tutti gli elementi del quadro.La Struttura Attraverso il Colore
Dalla metà degli anni Settanta, Cézanne iniziò ad usare una pennellata più direzionale e parallela, definendo lo spazio non con la prospettiva tradizionale ma con chiazze di colore organizzate. Si concentrò sempre più sull’organizzazione strutturale dell’immagine, riducendo le forme alla loro essenza. Nei paesaggi dipinti a L’Estaque, ad esempio, la natura appare solida e persino il mare perde la sua fluidità. La composizione è spesso costruita su tre piani distinti: il primo piano, il mare e le montagne o il cielo. Questi piani sono uniti da colori di forza simile, creando una forte coerenza visiva. L’osservazione della natura divenne un processo lento e meditato, lo spazio si fondeva sulla superficie del quadro, e un disegno basato sulla superficie sostituiva la prospettiva tradizionale, creando una sorta di rete continua di punti colorati. Ogni pennellata data sulla tela univa la percezione visiva del momento con la ricerca di un ordine duraturo e stabile.Unità e Durata nell’Arte
Cézanne superò l’uso delle piccole particelle di colore tipiche dell’Impressionismo, preferendo unità cromatiche più grandi che si integravano tra loro per costruire l’immagine. La struttura del dipinto divenne molto solida, e ogni pennellata contribuiva a creare un’unità visiva densa e spesso simmetrica. Secondo la sua visione, l’arte doveva riuscire a dare alla natura il “respiro della durata”, renderla eterna e immutabile. Per lui, il disegno e il colore erano inseparabilmente uniti; la forma raggiungeva la sua piena espressione solo quando il colore era ricco e vibrante. La luce non era vista come qualcosa che proveniva dall’esterno e illuminava gli oggetti, ma come una qualità intrinseca alla materia stessa rappresentata nel quadro.Vedute Emblematiche e Nuove Sperimentazioni
Le numerose vedute della montagna Sainte-Victoire testimoniano questa costante ricerca di continuità materica e di controllo sugli elementi naturali, con la montagna che spesso domina la composizione. Anche in opere che presentano un’alternanza tra movimento e quiete, come le vedute del Golfo di Marsiglia, Cézanne cercava una visione pura della realtà e una forza data dai contrasti che univano i vari punti del quadro. Negli anni Novanta, sperimentò la fusione dei colori nei paesaggi d’acqua, rappresentando i riflessi con grande trasparenza ma anche con un senso di volume. La natura poteva apparire più misteriosa o trasformarsi in blocchi quasi impenetrabili, dove gli elementi sintetici usati per dipingerla definivano la solidità e la “plasticità” degli oggetti. L’uso del colore per suggerire la distanza e la profondità divenne un aspetto fondamentale della sua ricerca.La Modulazione del Colore
I paesaggi dipinti nella cava di Bibémus mostrano come Cézanne trasformasse forme apparentemente caotiche in piani coerenti e ben definiti, usando forti contrasti cromatici. Una delle sue innovazioni più importanti fu la “modulazione” del colore, una tecnica che permetteva di ottenere gradazioni e variazioni tonali non sfumando i colori, ma accostando tocchi distinti di colore diverso. Questo metodo integrava la rappresentazione degli oggetti, la creazione dello spazio e la resa della luce in un unico processo pittorico. I suoi acquerelli di questo periodo chiariscono in modo esemplare questo principio della modulazione.Le Ultime Ricerche e Visioni
Nelle opere più tarde, il tocco di pennello si fece più frammentato, mostrando un distacco maggiore dalla semplice rappresentazione oggettiva della realtà. C’era una forte affermazione della superficie pittorica stessa, con modulazioni cromatiche sempre più complesse. Il risultato era un’armonia visiva che esisteva parallelamente alla natura osservata. L’uso dell’acquerello in questa fase lo aiutò a sfruttare il vuoto e le zone non dipinte della carta come parte integrante dello spazio pittorico. Si avverte una tensione verso la disintegrazione dell’oggetto fisico, che sembra aprirsi e vibrare nell’atmosfera circostante, cercando una comunicazione profonda con il mondo reale e un’armonia dinamica. All’inizio del nuovo secolo, l’interesse per la tessitura della pittura e per le sottili differenziazioni cromatiche aumentò ulteriormente. I colori, posti uno accanto all’altro, creavano l’idea dei piani e delle forme. Nelle rocce dipinte allo Château Noir, le forme sembrano nascere direttamente da macchie di colore accostate. Le ultime vedute della Sainte-Victoire la mostrano non più come un soggetto isolato, ma inserita in un contesto quasi cosmico, come una proiezione dello spazio interiore dell’artista. Esistono diverse versioni di queste ultime vedute, che esplorano strutture ritmiche, mosaici di colore o l’uso di pittura molto densa, trasformando la montagna in un oggetto di desiderio, quasi un miraggio.Ma come può un artista rendere la natura “eterna e immutabile” se, come descritto nel capitolo, si concentra anche sul suo “continuo mutamento” e sulla “disintegrazione” delle forme?
Il capitolo accenna al desiderio di Cézanne di conferire alla natura il “respiro della durata”, quasi a renderla eterna. Tuttavia, questa aspirazione sembra stridere con l’evoluzione descritta, che include la ricerca di cogliere il “continuo mutamento” e, nelle opere tarde, una tensione verso la “disintegrazione” dell’oggetto. Per comprendere meglio questa apparente contraddizione, sarebbe necessario esplorare il contesto filosofico e le teorie della percezione che potevano influenzare l’artista o che la sua opera ha ispirato. Approfondire autori come Merleau-Ponty, che ha scritto diffusamente su Cézanne e sul rapporto tra corpo, percezione e mondo, o studi sulla filosofia del tempo nell’arte, potrebbe fornire le chiavi per superare questa lacuna argomentativa.2. Volti e Forme nella Pittura
Nella pittura di ritratto emerge fin da subito una forte energia, visibile negli autoritratti giovanili pieni di introspezione. Anche i primi ritratti di persone comuni o familiari, come lo zio Dominique Aubert, e di figure pubbliche, mostrano una presenza imponente anche se di piccole dimensioni. L’uso della spatola insieme a zone di colore crea uno stile potente, dove la forza nasce dall’intensità del colore.I Primi Ritratti e le Sperimentazioni
Il ritratto del padre, Louis-Auguste Cézanne, realizzato in diverse versioni, riflette il modo di dipingere del tempo e include dettagli che suggeriscono una critica all’arte ufficiale, come il giornale di Zola. Più avanti, l’artista sperimenta con un modo più lineare di stendere il colore e un ritmo più dinamico. Questo approccio si vede in opere con una forte carica emotiva o fantastica, come nel Negro Scipione o nel ritratto dell’amico Achille Emperaire, che appare solenne e fuori dal tempo.La Luce e la Struttura
Con il passare del tempo, l’artista impara a rendere le forme attraverso l’uso sapiente della luce, creando armonia sulla superficie con passaggi graduali e sfumature delicate. Questo si nota nel Ritratto di Victor Chocquet, dove la pittura spessa e i tocchi evidenti del pennello, inizialmente criticati, mettono in risalto il lavoro dell’artista e la ricchezza vibrante del colore.Il Volto di Hortense
I ritratti della moglie Hortense si distinguono per un approccio più distaccato e concentrato sulla struttura. L’obiettivo è creare immagini solide e durature. La figura diventa quasi un simbolo, con la testa rotonda e un volto che non mostra emozioni, dove l’interesse per i volumi e l’equilibrio della composizione è più importante della somiglianza fisica. Questi ritratti sono come “pezzi” di pittura che creano uno spazio artistico, dando concretezza a un’assenza. Anche se a volte affiora un’emozione nascosta, prevale l’idea di una forma geometrica e astratta, suggerendo che le esigenze della pittura vengono prima della rappresentazione diretta dei sentimenti.Gli Autoritratti
Gli autoritratti rappresentano un percorso separato, che testimonia l’attenzione dell’artista verso se stesso e il desiderio di presentarsi con uno sguardo diretto, a volte quasi una sfida. L’Autoritratto con tavolozza mostra l’artista mentre dipinge, con lo sguardo rivolto verso l’interno, dove la figura e lo spazio circostante si uniscono in un insieme imponente e armonioso.Le Serie Tematiche: Giocatori di Carte e Ragazzo dal Panciotto Rosso
Nella serie dei Giocatori di carte, i modelli sono contadini, ma l’intenzione principale non è fare ritratti fedeli. L’artista si concentra sulla presenza imponente delle figure e sull’uso del colore. Le figure, pur avendo un carattere forte, sono inserite nel dipinto per contribuire alla composizione, che si ispira a esempi del passato ma li trasforma, liberandoli dal bisogno di rappresentare la realtà in modo immediato. Le versioni con solo due personaggi sottolineano l’essenzialità e la struttura, mantenendo un’aria misteriosa e impenetrabile. Un’altra serie importante è quella del Ragazzo dal panciotto rosso, che esplora la profondità umana e psicologica attraverso diverse pose che ricordano opere antiche, esprimendo un’aria pensierosa e malinconica.I Ritratti Tardi
Nei ritratti successivi di amici e critici, come Gustave Geffroy, Joachim Gasquet e Ambroise Vollard, l’artista cerca una maggiore libertà nelle forme usando colori intensi e vari. Alterna pennellate spesse per dare volume a tecniche che ricordano l’acquerello. Questi ritratti dimostrano la capacità di organizzare una grande quantità di dettagli visivi attraverso una lunga osservazione, senza seguire schemi rigidi. L’ultimo autoritratto, quello con il basco, è un’immagine seria e distante, costruita con tocchi lenti che riflettono la forza raggiunta con l’esperienza degli anni.Affermare che nei ritratti di Hortense l’interesse per i volumi e l’equilibrio compositivo prevalga sulla somiglianza fisica e sull’emozione è una verità assoluta o un’interpretazione?
Il capitolo descrive i ritratti della moglie Hortense in termini molto definiti, suggerendo che l’artista mirasse principalmente alla struttura e alla forma geometrica, quasi a discapito della somiglianza o dell’emozione. Questa è un’interpretazione diffusa nell’analisi dell’opera di Cézanne, ma presentarla come l’unica chiave di lettura potrebbe non considerare la complessità del rapporto tra artista e soggetto, o le diverse sfaccettature che un’opera d’arte può offrire. Per approfondire questa tematica e confrontare diverse prospettive, sarebbe utile esplorare gli studi di critica d’arte e storia dell’arte focalizzati su Cézanne, consultando autori come Roger Fry, Lionello Venturi o John Rewald, che hanno offerto analisi fondamentali sulla sua opera e sulle sue intenzioni.3. Dalle Visioni Giovanili alle Grandi Bagnanti
La pittura di Cézanne fin da giovane include scene piene di fantasia e visioni, che lo rendono diverso dagli Impressionisti. Mentre altri artisti cercano di dipingere la luce, Cézanne esplora l’ombra, affrontando temi come la morte e la violenza. Le sue opere giovanili non sono realistiche: le figure sono sproporzionate, i gruppi sembrano incombenti e le emozioni spesso prendono la forma del dolore o della rabbia.Temi e Influenze Giovanili
Opere come Il ratto o L’esumazione mostrano un’atmosfera romantica ed erotica, con colori molto accesi. Altri dipinti come Autopsia e Delitto rivelano un legame con l’arte del passato, in particolare con Caravaggio, nell’uso della violenza per esprimere sentimenti forti. Visitare spesso il museo del Louvre in questi anni è molto importante per la sua crescita come artista.Attraverso opere come Pastorale e Tentazione di sant’Antonio, Cézanne proietta i suoi sentimenti interiori sulla natura. Nella Pastorale, l’artista si vede come un sognatore circondato da nudi femminili in un paesaggio agitato dalla tempesta. Nella Tentazione, si nasconde dietro la figura del santo, con donne in primo piano, una delle quali ricorda l’amico Zola. L’amicizia con Zola stimola Cézanne a scoprire ed esprimere aspetti profondi di sé.
Il confronto con il pittore Manet porta a opere che vogliono provocare, come Una moderna Olympia (dove Cézanne inserisce la sua immagine) e Colazione sull’erba. Queste tele presentano composizioni forzate e figure che sembrano isolate. Questo dialogo artistico continua con ironia in versioni successive delle stesse opere, esplorando temi legati alla società e all’erotismo.
Il tema della seduzione torna in L’eterno femminino, una visione quasi grottesca che mescola le ossessioni personali di Cézanne con una critica della società. Il dipinto Lotta d’amore mostra una fantasia violenta che coinvolge anche la natura circostante.
L’Evoluzione del Tema dei Bagnanti
Il tema delle persone che fanno il bagno si sviluppa nel tempo nella pittura di Cézanne. Inizia con disegni di gruppi di uomini, poi include figure di entrambi i sessi, per poi separare di nuovo i soggetti maschili da quelli femminili. Le prime Bagnanti che raffigurano solo donne mostrano figure robuste, poco sensuali, con volti quasi maschili. Queste opere anticipano tecniche artistiche innovative. Queste immagini riflettono i sentimenti complicati dell’artista verso le donne e il suo desiderio di andare oltre i modelli classici.Fino al 1895, Cézanne si dedica soprattutto ai bagnanti uomini. Il dipinto Grande bagnante, che raffigura una figura sola, può simboleggiare la solitudine. I Grandi bagnanti dipinti in seguito rappresentano un momento molto alto nella sua pittura di figure umane, con nudi che sembrano statue inseriti in paesaggi aperti. Queste opere sono state interpretate in vari modi: come riflessioni sull’adolescenza, come interesse per l’arte classica o come espressione di stati d’animo profondi.
Le Grandi Tele delle Bagnanti
Le tre grandi tele delle Bagnanti sono il punto finale di questo tema nella sua opera. Probabilmente dipinte nello stesso periodo, esplorano l’idea di armonia tra l’uomo e la natura. Ogni versione ha caratteristiche sue: una è piena di vita e drammaticità (quella a Barnes), un’altra ha colori intensi e figure ben delineate (quella a Londra), mentre la terza trasmette solidità e calma (quella a Philadelphia). Queste opere di grandi dimensioni, con la loro atmosfera che ricorda un sogno e la loro struttura compositiva rigorosa, riflettono il desiderio di un’unità perduta e i conflitti interiori dell’artista.Come si può dimostrare oggettivamente che l’ordine degli oggetti sulla tela rifletta i conflitti interiori dell’artista?
Il capitolo stabilisce un legame diretto tra la disposizione degli elementi nelle nature morte e lo stato psicologico dell’artista, parlando di “lotta interiore continua” o “conflitti interiori”. Tuttavia, questa connessione tra forma visiva e stati emotivi o psicologici è spesso un’interpretazione critica che non è sempre verificabile solo dall’analisi dell’opera stessa. Per comprendere meglio come si possano analizzare (o mettere in discussione) tali legami, sarebbe utile esplorare la critica d’arte di orientamento psicologico o psicoanalitico, approfondendo il pensiero di autori che hanno studiato il rapporto tra arte e psiche.5. La Costanza di Paul Cézanne
Paul Cézanne nasce a Aix-en-Provence nel 1839. Suo padre, Louis-Auguste, lavora prima come cappellaio e poi diventa banchiere, assicurando alla famiglia una solida base economica. Paul frequenta diverse scuole nella sua città natale, dove incontra Emile Zola e stabilisce con lui una profonda amicizia. Inizia gli studi di giurisprudenza all’università di Aix, ma allo stesso tempo si dedica ai corsi di disegno. Presto decide di abbandonare gli studi di diritto per dedicarsi completamente alla pittura. Si trasferisce quindi a Parigi e frequenta l’Académie Suisse, un luogo importante dove incontra altri artisti come Camille Pissarro. Visita regolarmente il Salon ufficiale, ma le sue opere vengono rifiutate più volte nel corso degli anni. La sua vita si divide tra la vivacità di Parigi e la tranquillità della Provenza, in particolare Aix e L’Estaque, luoghi che diventeranno fondamentali per la sua arte.L’Avvicinamento all’Impressionismo e la Vita Personale
Negli anni Settanta del XIX secolo, Cézanne si avvicina al gruppo degli impressionisti, attratto dalle loro idee innovative sulla pittura all’aperto e sull’uso del colore. Partecipa alla loro prima mostra nel 1874, presentando al pubblico tre delle sue opere. Durante questo periodo, conosce Emélie Hortense Fiquet, che diventerà la sua compagna e la madre di suo figlio Paul, nato nel 1872. La loro relazione incontra inizialmente l’opposizione del padre di Cézanne. Lavora spesso all’aperto insieme a Pissarro, sperimentando nuove tecniche e soggetti, un’esperienza che influenzerà profondamente il suo percorso artistico.Lo Sviluppo dello Stile Personale e il Riconoscimento Tardivo
Negli anni successivi, Cézanne continua a lavorare con grande intensità, concentrandosi sullo sviluppo del suo stile unico e personale. Inizia a dedicarsi a serie di dipinti che esplorano ripetutamente gli stessi temi, come la maestosa montagna Sainte-Victoire o le figure delle Bagnanti, cercando di catturare l’essenza e la struttura della realtà. Nel 1886, sposa Hortense, ma nello stesso anno la sua lunga e importante amicizia con Emile Zola si interrompe in modo definitivo. Nonostante i continui rifiuti da parte del Salon ufficiale per molti anni, le sue opere cominciano gradualmente a ottenere un certo riconoscimento verso la fine del secolo. Espone all’Esposizione universale di Parigi nel 1889 e partecipa ai Salon d’Automne nel 1905 e nel 1906, segno di una crescente accettazione nel mondo dell’arte. Continua a dipingere, spesso all’aria aperta, anche quando la sua salute inizia a peggiorare. Muore nel 1906, poco dopo essere stato colpito da un malore mentre lavorava immerso nella campagna provenzale.Si può davvero parlare di “costanza” nella vita di un artista senza esplorare le fratture profonde, come quella con Zola, che ne hanno segnato il percorso?
Il capitolo presenta la rottura definitiva dell’amicizia tra Cézanne ed Emile Zola come un semplice evento cronologico, senza fornire il contesto cruciale che la rende significativa. Questa lacuna impedisce di comprendere appieno le dinamiche personali e professionali che hanno influenzato Cézanne, potenzialmente mettendo in discussione la narrazione della sua “costanza”. Per colmare questa mancanza, sarebbe utile approfondire la storia dell’arte del periodo, la biografia di Cézanne e la letteratura contemporanea, in particolare l’opera di Zola, per capire le ragioni e le conseguenze di questo allontanamento. Approfondire autori come John Rewald o lo stesso Émile Zola può fornire la prospettiva necessaria.Abbiamo riassunto il possibile
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