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Informazioni
RISPOSTA: “Autobiografia di tutti” di Gertrude Stein è un viaggio affascinante attraverso la mente di un’artista che ha vissuto e respirato il fermento culturale del ventesimo secolo, esplorando temi come la natura del genio, l’impatto del riconoscimento pubblico sull’identità e il cambiamento radicale che ha trasformato il mondo dell’arte. Il libro ci porta dalla vibrante Parigi, dove Stein ha interagito con figure iconiche come Picasso e DalÃ, fino alla vastità dell’America, attraversando stati come la Virginia, la California e la Louisiana, offrendo uno sguardo unico sulle differenze culturali e sul paesaggio americano. Stein riflette profondamente su cosa significhi essere un artista, sul processo creativo, sulla difficoltà di continuare a creare dopo aver raggiunto il successo e su come l’arte moderna, influenzata dalla fotografia e da nuove prospettive, si sia allontanata dalla pura imitazione. L’opera non è solo un’autobiografia nel senso tradizionale, ma un’esplorazione dell’esistenza stessa, del tempo e della percezione, con un’attenzione particolare al modo in cui le strutture sociali e persino il denaro plasmano la nostra esperienza. È un libro che parla di identità , di come veniamo percepiti e di come noi stessi ci percepiamo, il tutto narrato con la voce inconfondibile e innovativa di Gertrude Stein, una vera pioniera della letteratura.Riassunto Breve
Il successo pubblico di un libro cambia il suo valore, che da interno diventa esterno, legato al riconoscimento e al denaro. Questo modifica anche l’identità di chi scrive, che si basa sul ricordo o sul non ricordo di sé quando l’interno non ha più bisogno di essere scritto. Altri artisti reagiscono in modi diversi; alcuni pittori non apprezzano essere descritti, sostenendo che il passato di un pittore non è visibile e che l’arte non deve somigliare a qualcosa o essere uno svago che ignora il tempo. La pittura del ventesimo secolo, influenzata dalla fotografia, è diventata più spagnola, basata sull’ignoranza e l’ispirazione, a differenza della pittura francese che usava modelli. I pittori trovano difficile continuare a creare dopo aver finito un lavoro perché lo vedono continuamente. Il genio è raro e non dipende dalla consapevolezza o dalla quantità di lavoro, ma dallo stato di formazione di un paese. La percezione visiva è più chiara dell’udito, specialmente in politica. L’immaginazione rende le cose interessanti. Nel ventesimo secolo è impossibile guadagnarsi da vivere scrivendo, a differenza del diciannovesimo. Il romanzo tradizionale perde rilevanza; le storie poliziesche, con un personaggio centrale isolato perché morto, sono più adatte. La differenza tra uomini e animali è la capacità di contare, e l’epoca attuale è ossessionata dal conteggio, soprattutto del denaro, che assume valore quasi religioso. La figura del padre è associata a periodi cupi; troppa “patrificazione” è deprimente. Tornare in America dopo trent’anni rivela una realtà diversa dalla Francia. Lo status di celebrità porta trattamenti privilegiati. La cultura francese valorizza la creazione, quella americana l’individuo e il riconoscimento diffuso. Le abitudini alimentari differiscono, come l’architettura: gli edifici europei poggiano a terra, quelli americani si elevano, riflettendo la presenza di “aria” anziché “cielo”, influenzando un linguaggio fatto di frasi brevi. Le finestre aperte e l’assenza di persiane indicano trasparenza sociale, ma l’ansia è interna. Le velocità di guida sono ridotte, ma gli incidenti persistono. Le scuole private americane formano una classe dirigente. Il paesaggio americano visto dall’alto ricorda l’arte post-cubista. Le interazioni pubbliche mostrano cordialità e la natura pubblica della vita. Le idee insegnabili e focalizzate sul gruppo sono diverse dalla creazione individuale interna, che è più interessante. La Guerra Civile è cruciale per la nazione. Viaggiare attraverso l’America mostra differenze regionali e caratteri locali. Si osserva l’interesse per la Guerra Civile e l’architettura. Le università mostrano cultura e storia. Si riflette sul tempo e l’esistenza, contrastando il “ricominciare continuamente” giovanile con l’osservazione di “ciò che esiste” nel presente. Il paesaggio cambia. Si vedono campi di cotone. Si visita Chapel Hill. Si attraversa la Carolina del Sud con scuole separate e case su palafitte. A Charleston si apprezza il cibo e i giardini. Si incontrano persone. Volando, i campi arati sembrano pittura astratta. A Birmingham si riflette sul destino degli americani che organizzano da giovani e falliscono, e sull’intensità della lettura solitaria. A New Orleans si percepisce un’atmosfera quasi francese. Si discute di arte e scrittura, inclusi esperimenti di scrittura automatica che non esistono tra persone che si conoscono. Si incontrano giovani scrittori con una “linea limpida”. A Chicago si sperimenta la guida di un’auto a noleggio e si riflette sull’efficienza americana che crea tempo libero da riempire. In California si torna nei luoghi d’origine, notando cambiamenti e provando disagio. Si incontra Charlie Chaplin e si discute del cinema e dell’importanza che “non succeda niente” nell’arte per essere interessante. Si viaggia attraverso la California, vedendo la valle di San Joaquin, i papaveri selvatici e la Yosemite con alberi senza radici visibili. Si riflette sulla differenza tra scrivere e parlare e sulla tendenza americana a preoccuparsi di capire. Il ritorno in Francia richiede riadattamento. A Bilignin, la scrittura indaga identità , tempo e rapporto tra natura umana e mente. Si medita sull’essere se stessi nel presente, distinto dal ricordare se stessi. La situazione politica in Francia mostra inquietudine, con discorsi di rivoluzione e timori di guerra civile, accentuati dalla Guerra Civile spagnola. Le donne si preoccupano, gli uomini sono confusi. La maggioranza vuole stabilità e vota per chi sembra vincente. Si riflette sulla natura del denaro, sulla discrepanza tra grandi somme tonde e piccole somme scompagnate. L’organizzazione della società e del denaro sembra rendere le persone più tristi. Nell’arte, si osserva la ricerca del movimento iniziata da Cézanne. Diverse scuole tentano approcci differenti. La partecipazione a una commissione per l’Esposizione di Parigi rivela criteri di accettazione: l’arte tradizionale è favorita, Modigliani è accettato, Picabia rifiutato perché non capace di dipingere e troppo cerebrale. Le decisioni sono influenzate da limiti di spazio e necessità di riempimento. Viaggi in Inghilterra includono conferenze e la prima di un balletto basato su una commedia, che ha successo, dimostrando l’efficacia della combinazione di parole, musica e movimento. La scrittura continua, puntando a una narrazione semplice e diretta dell’esistenza delle cose.Riassunto Lungo
1. L’Impatto del Riconoscimento
La pubblicazione e il grande successo ottenuto dall’Autobiografia di Alice B. Toklas portano con sé un cambiamento molto significativo. L’opera, che prima non possedeva un valore commerciale riconosciuto, lo acquisisce in modo evidente grazie a questa popolarità inaspettata. Questo successo che arriva dall’esterno modifica profondamente la percezione del valore intrinseco dell’opera e, di conseguenza, anche l’identità stessa dell’autore. Ciò che prima era considerato un valore interno e personale si trasforma in qualcosa di visibile ed esterno nel momento in cui riceve il riconoscimento pubblico e genera guadagni economici.Le Reazioni degli Altri Artisti
Gli altri artisti reagiscono al libro in modi molto diversi, ognuno riflettendo la propria visione dell’arte e della creazione. Picasso, che in un certo periodo smette di dipingere per dedicarsi alla scrittura di poesie dopo aver lasciato la moglie, trova la traduzione del libro particolarmente interessante. Riflette sulla differenza tra l’egoismo tipico di un pittore e quello di uno scrittore, e si mostra intollerante verso chi critica la sua poesia senza comprenderla a fondo. DalÃ, che si considera figlio di un notaio e vede nell’ignoranza spagnola una fonte cruciale di ispirazione per la sua arte, interpreta il libro come uno strumento utile per capire meglio i quadri di Picasso. Braque e Marie Laurencin, invece, non gradiscono affatto il modo in cui sono stati descritti all’interno del testo. Sostengono con convinzione che il passato di un pittore non è un passato visibile o descrivibile dall’esterno e che nessuno può pretendere di descrivere adeguatamente una persona che è stata amata da tutti in modi differenti.Arte, Identità e il Processo Creativo
Nel corso del ventesimo secolo, la pittura assume un carattere che viene definito spagnolo, basato sull’ignoranza come fonte di ispirazione, distinguendosi dalla precedente pittura francese che si fondava sull’uso di modelli. Emerge una differenza sostanziale nel processo creativo tra pittori e scrittori. I pittori incontrano una difficoltà intrinseca nel continuare a creare dopo aver terminato un’opera, perché la vedono costantemente finita davanti ai loro occhi, a differenza degli scrittori che non hanno questa visione immediata e continua del testo completo. L’influenza della fotografia sulla pittura moderna e la critica mossa a Cézanne da Picabia si inseriscono in questa riflessione sull’arte che non deve necessariamente assomigliare a qualcosa di reale e non deve essere vista come un semplice “svago” che ignora il passare del tempo. L’identità stessa è strettamente legata al riconoscimento che si riceve dall’esterno. Essere conosciuti dal grande pubblico, specialmente quello che è disposto a pagare per l’opera, trasforma radicalmente la percezione di chi si è. La difficoltà maggiore si presenta quando l’aspetto interiore della persona non sente più il bisogno di essere messo per iscritto perché può essere semplicemente espresso a voce, e l’identità finisce per basarsi sul ricordo di sé o, al contrario, sulla mancanza di questo ricordo.Ma l’identità di un artista e il valore della sua opera possono davvero essere ridotti o ‘trasformati radicalmente’ dal mero riconoscimento pubblico e dal guadagno economico, come sembra suggerire il capitolo?
Il capitolo lega in modo molto stretto l’identità e il valore dell’opera al riconoscimento esterno e al successo commerciale. Tuttavia, questa prospettiva rischia di ignorare la complessità della formazione identitaria, che include fattori interni, relazioni interpersonali e il contesto culturale non strettamente legato al mercato. Il valore di un’opera d’arte, inoltre, può risiedere in molteplici dimensioni oltre quella economica o della popolarità immediata. Per approfondire queste sfaccettature e comprendere meglio come identità , valore e riconoscimento si intrecciano (o meno) in modi più articolati, sarebbe utile esplorare la sociologia dell’arte, la psicologia dell’identità e la filosofia del valore. Autori come Pierre Bourdieu hanno offerto strumenti critici per analizzare il campo artistico e i meccanismi del riconoscimento.2. Riflessioni sul Genio, il Cambiamento e il Contare
Il genio è una condizione molto rara. La sua esistenza non dipende da quanto la persona ne sia consapevole, né dalla quantità di lavoro che produce. Piuttosto, il genio appare in un paese che è ancora in formazione, dove le idee nuove non sono ancora conosciute da tutti. Questa qualità eccezionale si manifesta in contesti specifici. Non è una questione di merito personale o di produttività , ma di un allineamento particolare tra l’individuo e il momento storico del luogo.Rivoluzioni e Guerre: Due Movimenti Diversi
Le rivoluzioni e le guerre sono due tipi di cambiamento sociale, ma si muovono in modi differenti. Le rivoluzioni sembrano procedere “su e giù”, creando un senso di incertezza e scoraggiamento. Le guerre, invece, avanzano e arretrano “avanti e indietro”, quasi come in una danza. Questa distinzione descrive la natura e l’impatto di questi grandi sconvolgimenti. La percezione di questi movimenti influenza profondamente la società .Come Percepiamo il Mondo
La vista offre una percezione più chiara e ordinata rispetto all’udito. Questo è particolarmente vero in ambiti come la politica o l’insegnamento, dove molte voci possono creare confusione e rumore. Legata alla percezione c’è l’importanza dell’immaginazione. È l’immaginazione che rende le cose interessanti per noi. Ciò che non riusciamo a immaginare, semplicemente non cattura il nostro interesse.Anche la distruzione delle opere d’arte viene vista con una certa prospettiva. Non è un fatto così allarmante se si pensa che l’arte è sempre stata soggetta a distruzione nel corso della storia. Tuttavia, una volta che un’opera d’arte è stata creata, la sua essenza o la sua esistenza in qualche modo rimane, anche se l’oggetto fisico scompare. Questa prospettiva storica riduce l’angoscia legata alla perdita materiale. L’impatto dell’arte creata sembra trascendere la sua forma fisica.Scrittura e Letteratura nell’Era Moderna
Nel ventesimo secolo, a differenza del diciannovesimo, è diventato impossibile guadagnarsi da vivere solo scrivendo. In questo nuovo contesto, il romanzo tradizionale perde la sua importanza. Questo accade in un mondo sempre più popolato, dove i legami tra le persone sono meno individuali e più complessi. Le storie poliziesche, invece, si adattano meglio a questa realtà . In esse, il personaggio principale (la vittima) è già morto e quindi isolato, riflettendo forse la solitudine nell’era moderna.L’Ossessione del Contare
Un’altra differenza fondamentale tra gli esseri umani e gli animali è la capacità di contare. L’epoca in cui viviamo è segnata da una vera ossessione per il conteggio. Questo vale soprattutto per il denaro. Il denaro viene contato con una frequenza e un’intensità che gli conferiscono quasi un valore religioso. Questa fissazione per i numeri e il valore monetario definisce in parte la nostra società contemporanea.Riflessioni Sociali e Personali
La figura del padre viene spesso collegata a momenti storici difficili e a un senso di oppressione. Nella società di oggi, si percepisce un’eccessiva presenza o influenza di questa figura (‘patrificazione’), e questo aspetto è considerato scoraggiante. Sembra che questa ‘patrificazione’ porti a un clima generale di tristezza o mancanza di vitalità . Questa osservazione suggerisce una critica a certi aspetti autoritari o soffocanti della cultura contemporanea. Il legame tra la figura paterna e i ‘periodi cupi’ evidenzia un pattern storico di autorità percepita negativamente.La scelta di tornare in America dopo un’assenza di trent’anni è motivata da diverse ragioni. Ci sono opportunità pratiche, come la possibilità di tenere conferenze. Ma ci sono anche riflessioni più profonde sulla propria identità e sui cambiamenti avvenuti sia nella persona che nel paese. Il ritorno è un momento di confronto tra il passato e il presente. È un viaggio che unisce necessità esterne e una ricerca interiore.L’avarizia è vista come una qualità particolare. È considerata assorbente, nel senso che domina chi la possiede, ed è anche rara. Questo tratto è messo in contrasto con la tendenza generale all”americanizzazione’. Si suggerisce che l”americanizzazione’ tenda a eliminare o a non favorire l’avarizia. Questa osservazione implica che certi tratti caratteriali, come l’avarizia, siano meno compatibili con le caratteristiche della cultura americana moderna.È davvero così semplice liquidare la complessità della letteratura del ventesimo secolo e la sua evoluzione come una mera conseguenza dell’aumento della popolazione e della presunta ‘solitudine’ moderna?
Il capitolo offre un’analisi piuttosto sommaria delle trasformazioni letterarie del ventesimo secolo, legandole in modo un po’ affrettato all’aumento demografico e a una generica “solitudine” moderna. La storia della letteratura è un fenomeno sfaccettato, influenzato da movimenti artistici, cambiamenti sociali ed economici, evoluzioni tecnologiche e molto altro, ben oltre la semplice possibilità di “guadagnarsi da vivere scrivendo”. Per comprendere meglio la complessità di questo periodo e il ruolo dei vari generi, inclusa la narrativa poliziesca, sarebbe utile approfondire la storia letteraria moderna e contemporanea, la sociologia della cultura e le teorie sulla modernità . Autori come critici letterari che hanno analizzato il romanzo e i suoi sviluppi, o sociologi che hanno studiato le dinamiche sociali del XX secolo, possono offrire prospettive più articolate.3. Strutture Americane e l’Aria
Tornare in America dopo trent’anni rivela una realtà molto diversa da quella francese. Lo status di persona conosciuta porta a ricevere un trattamento particolare e privilegiato. La cultura in Francia tende a dare grande valore alla creazione artistica o intellettuale, mentre quella americana si concentra maggiormente sul singolo individuo. Questo diverso approccio porta a un riconoscimento più diffuso della persona. Queste differenze culturali si manifestano in molti aspetti della vita quotidiana, dalle abitudini più semplici alle strutture sociali.Architettura e Linguaggio
Anche gli aspetti fisici del paese mostrano nette distinzioni. Le abitudini alimentari, ad esempio, sono molto diverse: la cucina francese è descritta come più asciutta e basata sulle salse, mentre quella americana è percepita come più “umida”, forse in relazione al clima o ai sistemi di riscaldamento. Le forme architettoniche differiscono notevolmente; gli edifici europei sembrano solidamente ancorati a terra, mentre le strutture americane tendono a elevarsi dal suolo. Questa sensazione di elevazione riflette la percezione di una maggiore presenza di “aria” piuttosto che di “cielo”. Questa caratteristica ambientale e architettonica sembra influenzare anche il modo di comunicare, portando a un linguaggio fatto di frasi più brevi e dirette.Apertura Sociale e Interazioni
Altri dettagli pratici rivelano aspetti della società . Le finestre spesso lasciate aperte e l’assenza di persiane suggeriscono una forma di trasparenza sociale. Tuttavia, nonostante questa apertura verso l’esterno, l’ansia sembra essere un problema più interno e personale. Anche le abitudini di guida sono diverse; le velocità sono generalmente più basse rispetto all’Europa, eppure gli incidenti stradali continuano a verificarsi. L’interazione con le persone, che si tratti di giornalisti o incontri casuali, è caratterizzata da una diffusa cordialità . Questo aspetto sottolinea la natura pubblica della vita e una generale facilità nei rapporti interpersonali.Educazione e la Natura delle Idee
Gli approcci all’educazione variano significativamente. Le scuole private americane sembrano avere l’obiettivo specifico di formare una futura classe dirigente. C’è anche una riflessione sulla natura delle idee stesse. Si fa una distinzione tra i concetti che possono essere insegnati e che sono orientati verso un gruppo, e la creazione individuale. Quest’ultima, che nasce da un processo interiore, è considerata la forma di pensiero più interessante e significativa.La Guerra Civile e il Suo Impatto
La Guerra Civile è vista come un evento di importanza cruciale nella storia americana. Questo conflitto ha avuto un ruolo fondamentale nel plasmare la nazione e definirne l’identità . Figure come il Generale Grant sono considerate esempi di un approccio pratico e quasi istintivo alla gestione di situazioni complesse come la guerra. L’evento e i suoi protagonisti sono elementi chiave che continuano a influenzare la comprensione degli Stati Uniti.Ma queste rapide impressioni di viaggio bastano davvero a definire il “carattere” americano o la “mentalità ” di un’intera regione?
Il capitolo, pur offrendo spunti interessanti, sembra trarre conclusioni piuttosto ampie sul carattere americano e sulle specificità regionali basandosi su rapide impressioni di viaggio e incontri limitati. Affidarsi unicamente a osservazioni personali e aneddoti per definire la “mentalità ” di un luogo o l'”efficienza” di una nazione rischia di cadere nella generalizzazione superficiale. Per approfondire e contestualizzare queste tematiche, sarebbe fondamentale integrare la prospettiva del viaggiatore con analisi più strutturate. Discipline come la sociologia, l’antropologia culturale e la storia sociale degli Stati Uniti offrono gli strumenti per comprendere la complessità delle identità regionali e nazionali. Approfondire autori che hanno studiato in modo sistematico la società americana, al di là dell’esperienza individuale, permetterebbe di valutare quanto le pur acute osservazioni del capitolo riflettano tendenze generali o siano invece legate al caso e alla percezione soggettiva.5. L’Esistenza e la Scrittura del Ritorno
Tornando in Francia, la percezione dei luoghi cambia e richiede un nuovo adattamento. A Bilignin, mentre si scrive “The Geographical History of America”, si esplorano temi come l’identità , il tempo e il legame tra la natura umana e la mente. Ci si sofferma sul significato di essere sé stessi nel momento presente, distinguendolo dal semplice ricordo di chi si è stati, e sul senso profondo del tempo.Osservazioni sulla società e il denaro
Si osserva la natura del denaro e la differenza notevole tra le grandi cifre tonde usate nei calcoli e le piccole somme concrete che si guadagnano o si spendono giorno per giorno. Sembra che il modo in cui la società è organizzata, anche per quanto riguarda il denaro, tenda a rendere le persone più tristi.Il mondo dell’arte e i suoi criteri
Nel mondo dell’arte, si nota la ricerca iniziata da Cézanne per dare un senso di movimento all’interno del quadro. Varie correnti artistiche, come il Cubismo, il Surrealismo e la scuola russa, esplorano strade diverse per raggiungere questo scopo. Partecipando a una commissione per l’Esposizione di Parigi, si scoprono i criteri di selezione: l’arte più tradizionale è preferita. Modigliani viene accettato per come unisce elementi dell’arte italiana e africana, mentre Picabia è escluso perché ritenuto non bravo a dipingere e troppo legato alla teoria. Il modo in cui avvengono le votazioni mostra chiaramente che le scelte dipendono spesso da limiti di spazio e dalla necessità di riempire gli spazi espositivi.La situazione politica in Francia
In Francia, la situazione politica è tesa e preoccupante. Si parla di rivoluzione e si teme una guerra civile, paure che aumentano con l’inizio della Guerra Civile spagnola. Le donne mostrano apertamente la loro inquietudine, mentre gli uomini sembrano incerti e confusi di fronte alle diverse forze politiche in campo, come il Fronte Popolare e la Croix de Feu. La maggior parte delle persone desidera solo tranquillità e tende a votare per chi sembra più probabile che vinca.Viaggi e la ricerca di una scrittura semplice
Ci sono viaggi in Inghilterra, con conferenze tenute a Oxford e Cambridge, e la prima di un balletto tratto da una commedia. Il balletto riscuote successo, confermando quanto sia efficace unire parole, musica e movimento. Intanto, la scrittura va avanti, sempre con l’intento di raccontare l’esistenza delle cose in modo semplice e diretto.Affermare che il denaro e l’organizzazione sociale rendano le persone più tristi non rischia di essere una generalizzazione priva di sfumature?
Il capitolo presenta l’osservazione che il modo in cui la società è organizzata, anche per quanto riguarda il denaro, tenda a rendere le persone più tristi. Tuttavia, questa è una constatazione che, pur potendo avere un fondo di verità , manca di un’analisi approfondita dei meccanismi specifici attraverso cui il denaro e le strutture sociali influenzano il benessere emotivo. Per comprendere meglio questa complessa relazione, sarebbe utile esplorare discipline come la sociologia, che studia le strutture sociali e la disuguaglianza, l’economia, che analizza l’impatto dei sistemi economici sulla vita delle persone, e la psicologia, che indaga il rapporto tra fattori esterni, come la ricchezza e lo status sociale, e la felicità o la tristezza individuale. Approfondire autori che hanno trattato temi come la critica sociale, l’impatto del capitalismo sulla psiche o le dinamiche del potere economico può fornire il contesto necessario per valutare la validità e i limiti di tale affermazione.Abbiamo riassunto il possibile
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