Contenuti del libro
Informazioni
“Amore alzati che passa la cummedia” di Cesare Basile ti porta dentro la vita incredibile di un artista che ha segnato la musica indipendente italiana. È un viaggio che parte dalla Sicilia, dalle contraddizioni tra Misterbianco e Catania, dove un giovane Cesare Basile scopre la musica come ribellione, passando per l’energia grezza del punk catanese e le prime band come i Candida Lilith. Poi c’è l’avventura europea, l’esperienza a Berlino con i Quartered Shadows, un periodo intenso tra musica e vita post-Muro, che lo porta anche ad aprire per i Nirvana. Ma il libro racconta soprattutto il ritorno alle radici, la ricerca di un blues personale che si mescola al folk siciliano, la scoperta potente del dialetto siciliano come lingua di lotta e dignità, culminata nell’esperienza del Teatro Coppola occupato e nella sua identità di “cantatore siciliano”. È la storia di come la musica, dal rock’n’roll al blues, diventi uno strumento per raccontare la realtà, resistere e cercare la libertà, un percorso fatto di dischi importanti, collaborazioni (anche con Hugo Race e John Parish) e una coerenza artistica e politica rara.Riassunto Breve
La vita di Cesare Basile prende forma tra Misterbianco e Catania, in una Sicilia segnata da contraddizioni sociali e politiche. Cresce in una famiglia di destra, ma frequenta compagni di sinistra, una tensione che cerca di risolvere costruendo una propria identità ribelle. La musica diventa presto la sua via d’uscita, partendo dai cantautori italiani e dal folk, per poi scoprire la rabbia espressiva del punk catanese. Negli anni Ottanta, a Catania, partecipa alla creazione di spazi per la musica alternativa, come il locale Korova e l’associazione Indigena. Fonda i Candida Lilith, una band new wave/post-punk con influenze locali, che lo porta a suonare anche in Germania. Successivamente, a Roma, si unisce ai Kim Squad, esplorando sonorità garage rock e blues più ruvide. L’esperienza lo porta a Berlino, dove scopre il noise e l’underground americano, consolidando l’idea di un suono basato sull’attitudine e sul DIY. Tornato a Catania, ricomincia con i Quartered Shadows, una band dal suono feroce influenzata da Lou Reed, Nick Cave e Sonic Youth. Si trasferisce con la band a Berlino Est dopo la caduta del Muro, vivendo in un ambiente anarchico e occupando spazi. Il suono si evolve, diventa più diretto e potente. Registrano un album e suonano in Europa, aprendo anche per i Nirvana. Tuttavia, lo stile di vita berlinese porta a crisi di panico e al ritorno a Catania. Qui inizia a scrivere in italiano e registra l’album solista *LA PELLE*, legandosi alla scena underground locale e aprendo lo spazio prove Zen Arcade. Collabora con nuovi musicisti, aggiungendo elementi mediterranei al suono. Forma i Groovy Guru e poi registra *STEREOSCOPE*, un album rock chitarristico dedicato al padre. Nonostante le difficoltà discografiche, l’album segna un momento importante nel rock italiano. La ricerca musicale si sposta sulla sperimentazione in studio e sulla ricerca di un blues essenziale, influenzato dal folk americano e dalla musica popolare siciliana, con la Morte come tema centrale. Collabora con produttori come Hugo Race e John Parish, che introducono l'”arte della sottrazione”. L’album *Gran Calavera Elettrica* consolida la sua reputazione. Un periodo a Milano lo porta a collaborazioni e tour, ma anche a un senso di inquietudine che lo spinge a cercare un “blues universale” nelle proprie radici. Il ritorno in Sicilia è segnato dall’incontro con i Dimartino e dalla nascita de L’Arsenale, una rete di artisti che culmina nell’occupazione del Teatro Coppola. Durante questa esperienza, prende forma l’album *Cesare Basile* (L’Asinello), che segna il passaggio al canto in siciliano. Il dialetto diventa uno strumento di rivolta per esprimere la condizione degli sfruttati, con un suono scarno e influenze africane. Il rifiuto del Premio Tenco e l’uscita dalla Siae rafforzano la posizione anti-istituzionale. L’album successivo, *Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più* (La Fionda), continua il percorso politico con un suono più elettrico e testi diretti contro il potere. La musica si immerge sempre più nelle sonorità e tradizioni siciliane, ibridandole con blues e riducendo le influenze rock, come nell’album *U FUJUTU SU NESCI CHI FA?*, che usa elementi arcaici e magici per rappresentare la rassegnazione sociale. L’album *CUMMEDDIA* si ispira a Camus e usa la lingua siciliana come “lingua armata” per criticare la “patria” e affrontare temi sociali e politici. Un EP di improvvisazione elettronica esplora scenari noise. Il tour di *CUMMEDDIA* è gestito in autonomia, cercando spazi autogestiti, vedendo la musica come lotta e rituale, non merce. Il percorso di Cesare Basile è una continua ricerca di libertà e controllo delle proprie scelte, unendo arte, dimensione umana e impegno politico. Si basa sul coltivare un pensiero autonomo e usare il racconto, attraverso le canzoni, per influenzare la realtà e stimolare gli altri, trasformando la Sicilia in un luogo di lotta per la dignità. Definire se stessi attraverso il racconto è un atto trasformativo che determina ciò che si diventa.Riassunto Lungo
1. Dalle contraddizioni siciliane al suono grezzo di Berlino
La vita di Cesare Basile prende forma tra Misterbianco e Catania negli anni Sessanta e Settanta. Misterbianco, un paese agricolo che sta cambiando, è il luogo della sua infanzia e del legame speciale con il nonno. Questa figura importante gli insegna l’importanza di adattarsi e di osservare con attenzione per imparare, come “rubare” i segreti per imparare a suonare uno strumento. Catania, invece, una città in crescita e con forti tensioni politiche, diventa lo sfondo della sua adolescenza.La sua famiglia ha idee politiche di destra: il nonno è fascista e i genitori sono attivi nel MSI. Questa situazione crea una forte contraddizione in Cesare, che frequenta amici figli di contadini con idee comuniste. Per cercare di superare questa tensione, sviluppa un suo modo di vedere il fascismo, inteso come una forma di ribellione contro i valori borghesi che si stanno diffondendo. La musica diventa la via d’uscita principale da queste complessità e inquietudini.Le prime note e la svolta punk
Le prime esperienze musicali iniziano ascoltando i cantautori italiani, figure che lo ispirano profondamente. Successivamente, forma un gruppo folk mentre frequenta il liceo, esplorando generi diversi. Il momento decisivo arriva con l’incontro con la scena punk di Catania. Una performance di Ugo Natalotto degli Skulls gli rivela una forza espressiva e una rabbia che non conosceva. Questa scoperta lo spinge a prendere la musica più seriamente e a decidere di formare una vera band.La scena musicale a Catania
Negli anni Ottanta, a Catania, c’è un forte desiderio di creare spazi per la musica alternativa e indipendente. Nasce il locale Korova, un tentativo di punto di ritrovo per musicisti e appassionati, che però incontra diverse difficoltà con le autorità locali. Allo stesso tempo, si forma l’associazione Indigena, con l’obiettivo di organizzare eventi culturali e dare visibilità alle nuove proposte musicali della città.I Candida Lilith e il viaggio in Germania
Cesare fonda i Candida Lilith, un gruppo che unisce sonorità new wave e post-punk con elementi e influenze tipiche del Mediterraneo. La band riesce a pubblicare un disco, che rappresenta un traguardo importante. Questa esperienza li porta anche a fare un tour in Germania, suonando in diverse città, tra cui Berlino. La loro musica viene descritta come un “italorock-punk selvaggio”, capace di mescolare energia grezza e un suono distintivo legato alle loro origini.I Kim Squad e il suono ruvido
Successivamente, Cesare si trasferisce a Roma e si unisce ai Kim Squad. Questa band propone un garage rock con forti radici nel blues. L’esperienza con i Kim Squad lo espone a sonorità più dirette e meno elaborate, facendogli scoprire un approccio al blues lontano dalle interpretazioni classiche o accademiche. Dopo un tour che li porta in giro per l’Europa, Cesare decide di lasciare i Kim Squad proprio mentre si trovano a Berlino.Berlino e le nuove influenze
A Berlino, Cesare ha l’opportunità di esplorare a fondo l’underground musicale. Grazie all’incontro con Bea Notnagel, scopre la musica noise e le nuove tendenze della scena indipendente americana. Questa immersione consolida in lui l’idea che la musica debba basarsi sull’attitudine e sull’approccio “fai da te” (DIY – Do It Yourself), più che sulla perfezione tecnica. Tornato a Catania, forte di queste nuove influenze, decide di ricominciare il suo percorso musicale da zero, con l’obiettivo di creare un suono rock’n’roll che sia autentico e completamente libero da schemi.È davvero sufficiente una personale interpretazione del fascismo come “ribellione contro i valori borghesi” per superare le profonde contraddizioni politiche familiari descritte nel capitolo?
Il capitolo accenna a una tensione significativa tra l’ambiente familiare di destra e le frequentazioni amicali di sinistra, suggerendo che questa tensione venga risolta o gestita attraverso una rilettura personale del fascismo. Tuttavia, presentare tale interpretazione come una semplice “via d’uscita” o un modo per “superare” la contraddizione potrebbe apparire riduttivo. Il fascismo storico, con le sue implicazioni sociali e politiche ben documentate, è un fenomeno complesso che difficilmente si presta a essere liquidato come una mera forma di ribellione anti-borghese senza un’analisi più approfondita del contesto e delle motivazioni. Per comprendere meglio come un individuo possa navigare queste acque complesse e quali siano i reali meccanismi psicologici e sociali in gioco, sarebbe utile approfondire lo studio della storia del fascismo italiano, magari leggendo autori come Renzo De Felice o Emilio Gentile, e considerare prospettive dalla sociologia politica che analizzano la formazione delle identità in contesti di forte polarizzazione ideologica.2. Transiti e Rinascite tra Muri Caduti e Scene Sotterranee
La band Quartered Shadows nasce a Catania nel 1989. La prima formazione vede Cesare alla voce e chitarra, Tommaso Marletta alla chitarra solista, Domenico Scuteri al basso, Sonia Brex al pianoforte e Arianna Platania alla batteria. Il suono che creano è subito forte e rumoroso, influenzato da artisti come Lou Reed, Nick Cave, Can, Einsturzende Neubauten e Sonic Youth. La band si dedica a lunghe e intense sessioni di prove per definire il proprio stile.L’esperienza a Berlino e la caduta del Muro
In quel periodo, Cesare si reca a Berlino Ovest. Per aiutare una ragazza di nome Jana a lasciare Berlino Est, organizza un finto matrimonio, che richiede uno scambio di lettere per sembrare una relazione reale. Questa complessa strategia per la libertà di Jana diventa inutile con la caduta del Muro di Berlino nel novembre 1989, un evento che cambia radicalmente lo scenario politico e sociale.Il trasferimento a Berlino e la vita post-Muro
Le difficoltà incontrate a Catania, inclusi problemi con le forze dell’ordine, spingono Cesare e il resto della band, eccetto Domenico, a trasferirsi a Berlino nel 1990. Si stabiliscono nella parte Est, nel quartiere di Prenzelauerberg, trovando un ambiente post-Muro caratterizzato da anarchia e grande libertà. Assorbono profondamente la cultura trasgressiva e vibrante della città. Occupano un edificio abbandonato, trasformandolo in uno spazio creativo con una sala prove e un bar, che chiamano Milch Bar, diventato presto un punto di riferimento.Evoluzione musicale e il primo album
Il suono della band si trasforma, diventando più diretto e potente, riflettendo l’energia della nuova vita berlinese. Emerge la necessità di un batterista con una tecnica diversa per le registrazioni, portando alla sostituzione di Arianna. Dopo ulteriori cambi al basso, la band riesce a registrare l’album THE LAST FLOOR BEACH nel 1993 in Olanda. Il disco propone un rock più solido e i testi sono principalmente in inglese, tranne un brano in italiano che guarda indietro alla città di Catania. L’album permette loro di suonare in diverse città europee, arrivando anche ad aprire concerti per i Nirvana.Il ritorno a Catania e l’inizio della carriera solista
La pressione e lo stile di vita intenso di Berlino iniziano a pesare su Cesare, che comincia a soffrire di attacchi di panico. Questa situazione lo porta alla decisione di tornare a Catania, segnando la fine dell’esperienza dei Quartered Shadows e la separazione dei membri, ognuno pronto a intraprendere percorsi diversi. Rientrato in Sicilia intorno al 1994, Cesare cambia approccio e inizia a scrivere testi in italiano. Registra l’album solista LA PELLE, un lavoro molto personale e introspettivo che tuttavia si inserisce perfettamente nella dinamica e vivace scena musicale underground catanese degli anni Novanta.Nuovi progetti e collaborazioni a Catania
Per supportare la scena locale e avere un proprio spazio, Cesare apre lo Zen Arcade, una sala prove che diventa rapidamente un importante punto di ritrovo per i musicisti della città. Inizia a collaborare con nuovi artisti, tra cui Massimo Ferrarotto e Daniele Bontumasi. Si unisce a loro Vito Porto, che con la sua fisarmonica e le tastiere aggiunge al suono un sapore più mediterraneo e distintivo, arricchendo le nuove composizioni.Groovy Guru e l’album inedito
Successivamente, Cesare forma una nuova band chiamata Groovy Guru insieme a Marcello Sorge, Umberto Ursino e Giovanni Ferrario. Con questa formazione, registrano l’album Non fate polvere nel 1995. Purtroppo, a causa di problemi con la casa discografica, il disco non viene mai pubblicato, portando alla conclusione del progetto Groovy Guru prima che potesse raggiungere un pubblico più ampio.L’album STEREOSCOPE e la scena italiana
Nonostante la battuta d’arresto, Cesare continua a lavorare con Sorge e Ursino, aggiungendo il chitarrista Angelo Molino al gruppo. Insieme, registrano l’album STEREOSCOPE, che viene pubblicato nel 1998. Questo lavoro presenta un rock più diretto e basato sulle chitarre ed è dedicato alla memoria del padre di Cesare. La promozione dell’album incontra difficoltà a causa di cambiamenti interni alla casa discografica. Nonostante le sfide promozionali e una ricezione iniziale non sempre entusiasta, STEREOSCOPE si afferma nel tempo come un album significativo nel panorama del rock italiano di quel periodo. Cesare si ritrova così parte di una scena musicale nazionale in crescita, pur provando una comprensibile frustrazione per la mancanza di un pieno riconoscimento del suo lavoro.Quanto la narrazione del capitolo è influenzata da un punto di vista personale, tralasciando il contesto più ampio delle difficoltà incontrate, sia a Catania che a Berlino?
Il capitolo accenna a “problemi con le forze dell’ordine” a Catania e a “pressione e stile di vita intenso” a Berlino come cause di svolte significative nella vita del protagonista e della band. Tuttavia, queste difficoltà non vengono sufficientemente contestualizzate. Per comprendere meglio le dinamiche che hanno portato a decisioni così drastiche come il trasferimento in un’altra nazione, o il ritorno, sarebbe utile approfondire il contesto socio-politico di Catania alla fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, e la complessa realtà di Berlino Est immediatamente dopo la caduta del Muro, al di là della pur presente atmosfera di libertà e anarchia. Approfondire studi di sociologia urbana e storia contemporanea, magari leggendo autori che hanno analizzato le trasformazioni sociali in Italia e Germania in quel periodo, potrebbe offrire una prospettiva più completa.3. La ricerca di un blues essenziale
Dopo l’esperienza di una libreria a Catania, l’attenzione si sposta completamente sulla sperimentazione in studio. Marcello Caudullo diventa un collaboratore fondamentale nello spazio Zen Arcade, imparando a lavorare e manipolare il suono anche con attrezzature molto semplici. Questa pratica costante porta alla produzione di diversi gruppi locali e, parallelamente, allo sviluppo di un proprio stile sonoro distintivo. Il lavoro in studio diventa così l’elemento centrale per la creazione del nuovo disco, intitolato Closet Meraviglia. Le canzoni prendono forma direttamente dall’interazione con l’ambiente dello studio, non dalle classiche prove in sala. Per la produzione, la scelta ricade su Hugo Race, apprezzato per il suo approccio al blues filtrato attraverso sonorità post-punk. Si unisce al progetto anche John Bonnar per curare gli arrangiamenti orchestrali, contribuendo a creare un suono complessivo oscuro e stratificato. La scomparsa improvvisa del bassista Umberto Ursino segna profondamente il lavoro e porta all’inclusione del brano “Di schianto”, un omaggio sentito. L’album ottiene un notevole successo sia di critica che di pubblico, segnando anche l’inizio di una proficua collaborazione con Manuel Agnelli e il gruppo degli Afterhours.
Un Blues Personale e i Temi Centrali C’è una ricerca profonda di una via personale e autentica al blues, che si nutre di diverse influenze. Tra queste, spiccano il folk americano e la ricca tradizione della musica popolare del Sud Italia, come dimostra l
Su quali basi il capitolo definisce la rassegnazione sociale come una “servitù volontaria”?
Il capitolo, pur offrendo un quadro suggestivo dell’inquietudine che porta alla creazione dell’album U FUJUTU SU NESCI CHI FA?, utilizza un’espressione forte come “servitù volontaria” per descrivere una condizione sociale diffusa. Tuttavia, questa definizione non viene sufficientemente argomentata o contestualizzata. Per approfondire la comprensione di un concetto così complesso e potenzialmente controverso, sarebbe utile esplorare la letteratura sulla psicologia sociale, la sociologia del potere e la filosofia politica. Un punto di partenza classico per l’analisi della sottomissione volontaria al potere è l’opera di Étienne de La Boétie.6. Il potere del racconto e la libertà
Si diventa in larga parte ciò che si sceglie di raccontare di sé. Questa idea guida il percorso di Cesare Basile, la cui storia si lega a generi musicali come il punk, la new wave, il blues e la canzone d’autore italiana, oltre che a città come Catania, Berlino e Milano. Il rock’n’roll funge da filo conduttore, rappresentando la ricerca di libertà. Il cammino di Basile unisce arte, dimensione umana e impegno politico. Si configura come un continuo tentativo di riprendere il controllo delle proprie scelte in un contesto che limita le possibilità individuali. La libertà si ottiene anche attraverso una gestione disciplinata del proprio tempo.Il Metodo
Questa ricerca di controllo e libertà si manifesta nel suo “metodo”. Il metodo consiste nel coltivare un pensiero autonomo e nel presentare i risultati delle proprie riflessioni per stimolare gli altri a fare lo stesso. L’obiettivo non è imporre una visione, ma incoraggiare lo sviluppo di un pensiero indipendente. Questo approccio è fondamentale per la sua espressione artistica e il suo impegno. Attraverso questo metodo, Basile invita a una partecipazione attiva e consapevole.Il Potere del Racconto
Il racconto ha la capacità di influenzare profondamente la realtà. Basile usa le sue canzoni per narrare la Sicilia in un modo nuovo e significativo. Il suo intento è trasformare la percezione dell’isola, presentandola come il luogo di una lotta per la dignità, piuttosto che per la ricchezza materiale. L’arte del racconto mira a produrre effetti concreti nel lettore o ascoltatore, stimolando riflessione e azione. Definire se stessi, come fatto da Basile durante un concerto punk, è un atto potente e trasformativo. Questo atto determina in larga parte ciò che si diventa. Per questo è cruciale prestare attenzione alla storia che si sceglie di raccontare a se stessi e agli altri.Ma siamo davvero solo il racconto che scegliamo di fare di noi stessi?
Il capitolo pone una forte enfasi sul potere del racconto personale nella costruzione dell’identità e nella ricerca della libertà, suggerendo che definire se stessi attraverso la narrazione “determina in larga parte ciò che si diventa”. Questa prospettiva, sebbene affascinante, rischia di trascurare la complessa interazione tra la narrazione interna e una miriade di fattori esterni e interni che plasmano l’individuo, come le condizioni materiali, le strutture sociali, le esperienze non mediate dal linguaggio, l’inconscio e la percezione altrui. Per ottenere una visione più completa della formazione dell’identità, può essere utile esplorare discipline come la psicologia sociale, la sociologia e la filosofia, confrontandosi con autori che hanno analizzato l’influenza dell’ambiente e delle dinamiche inconsce, come Sigmund Freud o Pierre Bourdieu.Abbiamo riassunto il possibile
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