Letteratura

Il tulipano nero

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1. Il Prezzo dell’Ingratitudine Popolare

L’Olanda del 1672 è una nazione divisa. Il desiderio di un ritorno allo statolderato, con Guglielmo d’Orange al potere, si scontra con la repubblica dei fratelli Giovanni e Cornelio de Witt. L’odio popolare contro i De Witt cresce, alimentato da false accuse, come quella del chirurgo Tyckelaer, che portano all’arresto di Cornelio con l’accusa di aver complottato contro Guglielmo. Nonostante le torture, Cornelio non cede e non confessa colpe inesistenti, ma viene comunque condannato all’esilio. La folla, tuttavia, assetata di vendetta e sobillata dagli orangisti, reclama un castigo più severo. Giovanni, accorso all’Aia per aiutare il fratello, si trova intrappolato in una situazione sempre più pericolosa. Rosa, la figlia del carceriere, impietosita dalla sorte dei due fratelli, tenta di aiutarli a fuggire, ma Guglielmo d’Orange, determinato a eliminare i suoi rivali, ha già ordinato di bloccare ogni via di fuga. I fratelli De Witt, caduti nelle mani della folla inferocita, vengono brutalmente linciati. I loro corpi, straziati, vengono appesi come macabri trofei. Guglielmo d’Orange osserva la scena da lontano, appagato dal compimento della sua vendetta. Nel frattempo, a Dordrecht, Cornelius van Baerle, figlioccio di Cornelio de Witt, vive la sua vita tranquilla, dedito alla coltivazione dei tulipani, ignaro della tragedia che si è appena consumata e del destino che lo attende.

2. L’Invidia e la Prigione dei Tulipani

A Dordrecht, Cornelius de Witt, ormai inviso a molti, fa visita al figlioccio Cornelius van Baerle. Quest’ultimo, un appassionato coltivatore di tulipani, non si cura delle questioni politiche. La sua unica preoccupazione sono i fiori, ma questa passione scatena l’invidia del vicino, Isaac Boxtel. Quando Van Baerle costruisce una nuova serra, l’ombra di questa danneggia i tulipani di Boxtel, dando inizio a una vera e propria ossessione. Boxtel inizia a spiare Van Baerle, scoprendo che il giovane è vicino a creare tulipani sempre più rari. La Società di Orticoltura di Haarlem ha promesso un premio a chiunque riesca a coltivare un tulipano nero, e l’invidia di Boxtel cresce a dismisura. Un giorno, Cornelio de Witt affida a Van Baerle un misterioso pacchetto. Boxtel, convinto che si tratti di documenti compromettenti, denuncia anonimamente Van Baerle, accusandolo di essere un traditore. Van Baerle viene arrestato e condotto nella stessa prigione in cui si trova Cornelio de Witt. Boxtel, nel frattempo, entra di nascosto nella casa di Van Baerle per rubare i preziosi bulbi, ma non li trova. In prigione, Van Baerle conosce Rosa, la figlia del carceriere, e tra i due nasce un legame speciale. Van Baerle, condannato a morte, affida a Rosa i bulbi del tulipano nero, chiedendole di farli fiorire e di chiamare il fiore “Rosa Baerlensis”. Il giorno dell’esecuzione, tutto è pronto, ma all’ultimo istante arriva la grazia del principe d’Orange: la condanna a morte è trasformata in ergastolo.

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4. Il Fiore Conteso

La fioritura del tulipano nero è un trionfo per Cornelius e Rosa, un momento di gioia pura. Rosa, entusiasta, decide di informare subito il presidente della Società di Orticoltura di Haarlem. Ma l’ombra dell’invidia si allunga sulla loro felicità: Boxtel, roso dall’ossessione, li spia, pronto a tutto pur di impossessarsi del fiore. Con astuzia, Boxtel riesce a replicare la chiave della stanza di Rosa e, in un attimo di distrazione, ruba il tulipano. La disperazione di Rosa è immediata e profonda. Decide di non perdere tempo e si reca di persona ad Haarlem, determinata a rivendicare il fiore e a smascherare il ladro. Arrivata ad Haarlem, si presenta a Van Systens, presidente della Società, e dichiara che il tulipano nero esposto da Boxtel è, in realtà, frutto del lavoro suo e di Cornelius. L’arrivo del Principe d’Orange, incuriosito dalla vicenda, complica la situazione. Di fronte al Principe e a Boxtel, Rosa accusa apertamente il rivale. Boxtel si difende, ma Rosa, con coraggio, rivela l’esistenza di un terzo bulbo e mostra una lettera di Cornelio de Witt. La lettera è una prova dell’innocenza di Cornelius e del loro diritto sul tulipano. Il Principe, toccato dalla verità e dalla passione di Rosa, decide di intervenire, promettendo giustizia. Boxtel viene allontanato, mentre Rosa rimane sotto la protezione di Van Systens. Cornelius, intanto, nella fortezza di Loewestein, è ancora all’oscuro di tutto, e subisce le angherie del carceriere Gryphus.

5. Il Premio Inatteso

Cornelius van Baerle viene a sapere della tragica sorte di Mattia, giustiziato per un’insignificante insubordinazione. Un ufficiale lo preleva dalla cella, lasciandolo nell’incertezza del suo destino. Invece di avviarsi verso il patibolo, Cornelius si ritrova su una carrozza diretta ad Haarlem, una città in festa, cuore pulsante della floricoltura e del culto del tulipano. Qui, l’intera comunità celebra la scoperta del tulipano nero, con una festa e un premio di centomila fiorini. Anche Rosa, dopo un importante incontro con il principe Guglielmo d’Orange, giunge ad Haarlem. Intanto, Isaac Boxtel, l’eterno rivale di Cornelius, pregusta già la vittoria e il premio per il tulipano nero. L’arrivo di Cornelius coincide con il culmine dei festeggiamenti. Dalla carrozza, scorge il tulipano nero e, sopraffatto dall’emozione, implora di potersi fermare per ammirarlo. Il principe Guglielmo, presente alla cerimonia, nota la sua passione e acconsente. Durante la premiazione, il principe svela che la vera artefice del tulipano nero è Rosa, smascherando Boxtel, che, incapace di reggere all’umiliazione, crolla a terra, privo di vita. Grazie alle prove presentate da Rosa, l’innocenza di Cornelius viene finalmente riconosciuta. Il principe, unendo Cornelius e Rosa, consegna loro il premio, riabilitando così la memoria di Cornelio e Giovanni de Witt. Cornelius e Rosa, uniti in matrimonio, fanno ritorno a Dordrecht, dove persino il burbero Grifo accoglie Cornelius come genero. La coppia vive felice, coltivando tulipani e crescendo i figli, Cornelius e Rosa. I fogli della Bibbia, testimoni silenziosi della loro storia, diventano il simbolo di un amore sbocciato tra le avversità e trionfante nella felicità.

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