1. La crescita morale tra norme e desideri
Lo sviluppo della moralità porta le persone a scegliere come agire, trovando un equilibrio tra le regole della società e i propri desideri. Ogni giorno, nelle decisioni che prendiamo, c’è un confronto tra ciò che è considerato giusto dagli altri e quello che vorremmo fare per noi stessi. Imparare a pensare e comportarsi seguendo principi etici è un percorso che inizia da bambini e continua per tutta la vita.Le regole morali nascono da come interagiamo con il mondo e con gli altri. Alcuni pensano che una base della moralità sia dentro di noi fin dalla nascita, legata all’evoluzione e all’importanza di collaborare per sopravvivere. Altri credono che l’educazione e la vita in società siano fondamentali per controllare la nostra natura, che a volte può essere egoista. La famiglia, in particolare i genitori, ha un ruolo chiave nell’insegnare ai bambini cosa è giusto e cosa è sbagliato. Questo processo aiuta a far diventare le regole morali una parte di noi, formando la coscienza. Così, si impara a vivere insieme agli altri rispettando le norme non per paura di una punizione, ma perché si capisce che sono necessarie per stare bene nella comunità. I bambini non subiscono questo processo in modo passivo, ma partecipano attivamente, adattandosi e influenzando a loro volta gli adulti.L’adolescenza è un momento molto importante per la crescita morale. In questi anni, avvengono grandi cambiamenti nel corpo, nel cervello, nel modo di pensare e nelle relazioni con gli altri. La pubertà trasforma il corpo e fa diventare i ragazzi più consapevoli di sé, anche confrontandosi con gli amici e con le aspettative della società. Il cervello continua a svilupparsi, migliorando la comunicazione tra le aree che gestiscono le emozioni e quelle che aiutano a controllarsi e a prendere decisioni. Anche se la capacità di controllo matura più lentamente, questo sviluppo è cruciale.I cambiamenti nel modo di pensare
Durante l’adolescenza, il modo di pensare cambia molto. Si passa da un pensiero legato a cose concrete a uno più astratto, che permette di ragionare su idee e possibilità diverse. Si impara a risolvere problemi in modo logico e a capire le regole non solo come divieti, ma in base ai valori importanti che proteggono. Questa nuova capacità di pensare in modo astratto aiuta anche a riflettere su se stessi e a capire meglio il punto di vista degli altri.Trovare la propria identità e i propri valori
Un compito fondamentale dell’adolescenza è capire chi si vuole diventare. I valori morali sono essenziali in questo percorso, aiutando a definire la propria identità. Questo significa anche rivedere i valori imparati da bambini e creare un proprio sistema di valori autonomo. Quando le regole morali diventano parte della propria identità, il comportamento diventa più coerente e prevedibile. La formazione dell’identità è un viaggio fatto di ricerca e scelte, dove il supporto della famiglia, della scuola e degli amici è molto importante.Affrontare le scelte difficili
I cambiamenti dell’adolescenza portano ad affrontare situazioni che richiedono scelte morali complesse. Queste scelte possono riguardare la propria vita personale, come l’identità e le relazioni, ma anche questioni sociali più ampie, come il rispetto delle leggi e il vivere insieme in modo civile. Avere sviluppato un pensiero astratto e un sistema di valori autonomo aiuta i ragazzi a navigare questi dilemmi, considerando diverse prospettive e le conseguenze delle proprie azioni.Se la moralità è oggetto di dibattito tra chi la vede come innata e chi come appresa, come può il capitolo presentarla principalmente come frutto dell’interazione sociale e dell’educazione?
Il capitolo accenna al dibattito sull’origine della moralità, ma sembra privilegiare nettamente la prospettiva sociale ed educativa, senza approfondire le evidenze o le argomentazioni a favore di una base biologica o evolutiva. Per comprendere meglio questa complessità, sarebbe utile esplorare i contributi della psicologia evoluzionistica, della neuroetica e della filosofia morale. Autori come J. Greene o M. Tomasello offrono prospettive differenti che arricchiscono il quadro.2. La crescita della coscienza tra regole ed emozioni
Crescere moralmente significa imparare a seguire regole e principi che ci guidano. Questo percorso è legato a come impariamo a pensare e alle esperienze che facciamo con gli altri. Ci sono diversi tipi di regole. Alcune sono regole morali, che riguardano il giusto e lo sbagliato in modo universale, come non fare del male agli altri. Queste sembrano sempre valide. Altre sono regole sociali, che dipendono da dove viviamo e dalle abitudini di un gruppo, come il modo di vestirsi a una festa. Queste possono cambiare. Già da piccoli impariamo a distinguere queste due cose.Come cambia l’idea di regola
All’inizio, le regole sembrano fisse e imposte dagli adulti. Fare la cosa giusta significa semplicemente obbedire, e si pensa alle azioni solo per le loro conseguenze pratiche (tipo, essere puniti o premiati). Man mano che si cresce, si capisce che le regole possono essere accordi tra persone e a volte si possono cambiare. Si inizia a dare importanza non solo a quello che succede dopo un’azione, ma anche al perché è stata fatta (all’intenzione). Si impara anche che è importante trattare gli altri come vorremmo essere trattati (reciprocità) e collaborare.L’importanza delle emozioni
Anche le emozioni sono molto importanti per capire e fare la cosa giusta. L’empatia, cioè sentire quello che prova un altro, inizia come una reazione spontanea al dolore altrui e diventa col tempo una capacità più profonda di mettersi nei panni dell’altro e capire il suo punto di vista. Il senso di colpa, che proviamo quando sentiamo di aver fatto un torto, ci spinge a non ripetere certi errori e, se possibile, a rimediare. Queste emozioni, insieme alle regole morali che impariamo dentro di noi, ci aiutano a comportarci in modo positivo verso gli altri.Dalle idee ai fatti e il ruolo dell’educazione
Però, sapere cosa è giusto non basta sempre a fare la cosa giusta. Il nostro comportamento dipende anche da altre cose: per esempio, da come vediamo la persona coinvolta, dalla nostra capacità di gestire emozioni forti, e da quanto i valori morali sono diventati una parte importante di chi siamo. Avere un forte ‘senso morale’ dentro di noi rende più facile agire in modo coerente con i nostri principi. L’educazione è fondamentale in questo percorso, specialmente quando ci viene spiegato perché certe azioni fanno male agli altri (la cosiddetta ‘disciplina induttiva’). Questo tipo di educazione aiuta a sviluppare la nostra moralità e la nostra capacità di provare empatia.Ma se le regole morali sono davvero ‘universali’ e ‘sempre valide’, da dove provengono e perché il ‘senso morale’ non basta a garantirne il rispetto?
Il capitolo afferma l’esistenza di regole morali universali e l’importanza di un “senso morale” interno, ma non esplora a fondo le origini di tali regole o la complessità del divario tra la comprensione morale e l’azione effettiva. Per affrontare queste questioni, è utile esplorare la filosofia morale, che dibatte da secoli la natura dell’etica (ad esempio, autori come Kant o Hume), e la psicologia dello sviluppo morale (come Piaget o Kohlberg), senza dimenticare le prospettive dell’antropologia culturale che mostrano la variabilità delle norme sociali e morali tra diverse società (ad esempio, autori come Lévi-Strauss).3. Le Radici Sociali della Condotta
L’apprendimento di cosa è giusto e sbagliato, cioè della moralità, avviene attraverso il rapporto con gli altri e l’ambiente che ci circonda. Questo imparare si basa soprattutto su due cose: quello che viviamo direttamente e quello che vediamo fare dagli altri. Quando facciamo qualcosa e otteniamo risultati positivi, siamo portati a ripetere quel comportamento. Al contrario, se un’azione porta a conseguenze negative o a una punizione, tendiamo a non ripeterla. I risultati delle nostre azioni ci dicono cosa funziona e ci fanno capire quanto possiamo influenzare ciò che ci succede intorno. Però, se ci si abitua troppo a fare le cose solo per ottenere ricompense esterne, si rischia di non capire più il valore vero e profondo di quel comportamento.Imparare Osservando gli Altri
Guardare le persone importanti per noi ci permette di capire le regole e i comportamenti della società senza dover provare tutto sulla nostra pelle. Impariamo osservando i “modelli”, e questo è più efficace se consideriamo il modello autorevole o simile a noi. Anche i mezzi di comunicazione, come la TV e i videogiochi, sono modelli molto potenti. Spesso mostrano la violenza come una soluzione efficace e senza conseguenze per chi la subisce. Questo può portare chi guarda a identificarsi con chi agisce violentemente e a diventare meno sensibile alla sofferenza degli altri.L’Importanza dei Contesti Sociali
La crescita morale è molto legata agli ambienti in cui viviamo fin da piccoli: la famiglia, la scuola e gli amici. La famiglia, con il suo clima affettivo e il modo in cui i genitori educano, influenza come facciamo nostre le regole. Sentirsi al sicuro e avere genitori che offrono sia supporto che regole chiare (uno stile autorevole) aiuta i bambini a sviluppare empatia, a ragionare sulla moralità e ad avere comportamenti positivi verso gli altri. È fondamentale anche sentire che in famiglia le decisioni vengono prese in modo giusto e imparziale; questo aiuta a rispettare le regole e a collaborare.La Scuola e il Gruppo dei Pari
La scuola è un altro luogo chiave dove impariamo a stare con gli altri e a capire le regole sociali. Il rapporto con gli insegnanti e la percezione di quanto l’ambiente scolastico sia giusto (nel modo in cui distribuisce i meriti, prende decisioni e tratta tutti allo stesso modo) influenzano l’atteggiamento dei ragazzi verso le regole e le istituzioni in generale. Se ci si sente trattati ingiustamente a scuola, si può finire per non fidarsi e avere un atteggiamento di opposizione verso il sistema. Durante l’adolescenza, il gruppo degli amici diventa cruciale per capire chi siamo e per l’apprendimento sociale. Anche i gruppi informali, senza obiettivi precisi, danno un senso di appartenenza e aiutano a costruirsi una reputazione. A volte, scegliere comportamenti che vanno contro le regole all’interno del gruppo serve a mostrare opposizione alle autorità e a farsi notare.Regole Interne ed Esterne e Come a Volte le Ignoriamo
La capacità di agire in modo morale dipende dall’equilibrio tra le regole che vengono dall’esterno (leggi, norme sociali, punizioni) e quelle che abbiamo dentro di noi (i nostri valori personali). A volte, per non sentirci in colpa dopo aver fatto qualcosa di sbagliato, usiamo dei modi per “staccare” la nostra morale interna. Questi meccanismi ci permettono di giustificare le azioni negative in vari modi, come trovare una giustificazione morale, usare parole ‘leggere’ (etichettamento eufemistico), confrontare l’azione con qualcosa di peggio (confronto vantaggioso), sentirsi meno responsabili perché ‘era un ordine’ o ‘tutti lo facevano’ (dislocamento e diffusione della responsabilità), minimizzare i danni (distorsione delle conseguenze), non vedere l’altro come una persona (deumanizzazione), o dare la colpa alla vittima. Usare questi meccanismi diventa più facile con l’età ed è legato a comportamenti problematici, mentre l’empatia e la fiducia nelle proprie capacità di fare la cosa giusta aiutano a non usarli.[/membership]Se la moralità è solo ciò che impariamo dagli altri e dall’ambiente, come spieghiamo chi agisce contro le aspettative sociali o sviluppa valori che trascendono il rinforzo esterno?
Il capitolo, pur illustrando efficacemente i meccanismi di apprendimento sociale e l’influenza dei contesti, sembra trascurare la complessità della formazione della coscienza morale individuale. Se la condotta fosse determinata unicamente da rinforzi esterni e modelli osservati, sarebbe difficile spiegare l’emergere di valori autonomi, la resistenza morale a norme ingiuste o l’altruismo non strumentale. Per approfondire come l’individuo sviluppi un senso del giusto che vada oltre il mero adattamento sociale, è fondamentale esplorare la filosofia morale, che indaga le fondamenta razionali dell’etica, e la psicologia dello sviluppo morale, con autori che hanno studiato le fasi del giudizio etico.4. La Moralità Umana: Un Intreccio Complesso
La moralità umana si forma attraverso un mix di pensiero, sentimenti ed esperienze vissute. Queste parti lavorano insieme ogni giorno quando facciamo delle scelte. Anche quello che pensano gli altri e la pressione del gruppo hanno un loro peso.Come prendiamo decisioni morali
Quando ci troviamo davanti a scelte difficili che riguardano il giusto o lo sbagliato, le persone usano modi diversi di pensare. Un modo è quello di guardare al risultato: si cerca di capire quale scelta farà stare meglio il maggior numero di persone. Questo tipo di ragionamento richiede di pensare con attenzione e controllare i pensieri. C’è anche un altro modo, che si basa più sulle emozioni immediate e su quello che sentiamo sia giusto fare, pensando ai diritti e ai doveri, senza calcolare le conseguenze. Questi due modi di affrontare i dilemmi attivano parti diverse del nostro cervello, e a volte possono trovarsi in contrasto tra loro.
Come si sviluppa la moralità nel tempo
Il senso del giusto e dello sbagliato comincia a formarsi fin da bambini. Poi, durante l’adolescenza, si trasforma in una riflessione più personale e profonda. All’inizio, gli adolescenti tendono a vedere i valori in modo molto netto, spesso mettendo insieme idee che sembrano l’una l’opposta dell’altra, senza notare le vie di mezzo. Per questo motivo, i loro giudizi possono sembrare molto decisi o addirittura estremi agli occhi degli adulti. Possono anche cambiare idea velocemente, e questo a volte viene visto come mancanza di coerenza.
L’influenza della cultura
Il modo in cui si sviluppa la moralità dipende molto anche dal luogo in cui si vive e dalla cultura di appartenenza. È importante notare che molte ricerche su questo argomento sono state fatte principalmente in paesi occidentali. Per arrivare a pensare in modo complesso su temi morali, è necessario vivere in società che offrono buone possibilità di istruzione e dove si possono incontrare e capire punti di vista diversi dai propri. Anche se ci sono idee di base sul giusto e sullo sbagliato che sono valide un po’ ovunque, il modo in cui queste idee vengono vissute e mostrate cambia da una cultura all’altra.
Il ruolo degli adulti
Le persone adulte sono molto importanti per aiutare i ragazzi a sviluppare il loro senso morale. Quando i giovani crescono in un ambiente dove si sentono rispettati, accettati e al sicuro, imparano più facilmente a essere responsabili. Anche il modo in cui si applicano le regole e la disciplina ha un effetto su come i bambini e gli adolescenti fanno propri le norme e i valori della società. È fondamentale che bambini e ragazzi possano parlare apertamente con adulti che non solo spiegano i valori, ma li mostrano concretamente con il loro comportamento di tutti i giorni.
Ma siamo sicuri che la distinzione tra decisioni morali ‘razionali’ ed ‘emotive’ sia così netta, o non stiamo forse semplificando eccessivamente un processo molto più sfumato e interconnesso?
Il capitolo presenta due modalità distinte di affrontare i dilemmi morali, una basata sul calcolo delle conseguenze e l’altra sulle emozioni e sui doveri. Tuttavia, la ricerca contemporanea in psicologia morale e neuroscienze suggerisce che l’interazione tra ragione ed emozione è ben più complessa di una semplice dicotomia. Spesso, le intuizioni emotive guidano il ragionamento, e la “razionalità” può essere usata per giustificare a posteriori decisioni già prese su base affettiva. Per comprendere meglio questa intricata relazione, è utile esplorare le discipline della psicologia morale e delle neuroscienze cognitive, approfondendo il lavoro di autori come Daniel Kahneman, Joshua Greene o Jonathan Haidt, che offrono prospettive diverse sul ruolo dei processi automatici e controllati nel giudizio morale.Abbiamo riassunto il possibile
Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale
Compra il libro[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]
