Letteratura

Addio alle armi

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1. L’Autunno e la Guerra

La guerra si avvicina a un villaggio sul finire dell’estate, con truppe in continuo movimento e il suono lontano dei combattimenti tra le montagne. Le foglie cadono dagli alberi prima del tempo, come se la natura stessa sentisse l’arrivo del conflitto. Di notte, la strada si riempie di camion carichi di rifornimenti, mentre di giorno passano i cannoni. L’autunno porta pioggia e malattie, che si diffondono rapidamente tra i soldati.L’anno dopo, la guerra cambia volto. Grazie ad alcune vittorie, il protagonista e i suoi compagni arrivano a Gorizia, una città ancora piena di vita nonostante le ferite della guerra. La vita cittadina sembra lontana dalla brutalità del fronte, ma la guerra è sempre presente. Anche il paesaggio è cambiato: le foreste sono distrutte e le montagne spoglie. La neve arriva presto, fermando le operazioni militari e portando una calma temporanea.Gli ufficiali cercano di distrarsi, tra cene e chiacchiere che vanno dalla religione alla speranza di una licenza. Ma la primavera riporta tutti al fronte, in un paesaggio che rinasce, ma che porta ancora i segni della guerra. Il protagonista incontra Miss Barkley, e tra loro nasce un sentimento, in un momento di grande incertezza e paura, mentre si avvicina una nuova offensiva.L’offensiva sul fiume è imminente. Il protagonista e la sua ambulanza sono in prima linea. L’attesa è carica di tensione, tra discussioni sulla guerra e la paura dei soldati. Un bombardamento improvviso colpisce il protagonista, che rimane gravemente ferito. Muore un suo compagno. Viene portato in un ospedale da campo, dove scopre che sarà trasferito a Milano e che forse riceverà una medaglia. La speranza di andare a Milano e di rivedere Miss Barkley è una luce in un periodo buio, segnato dalla guerra e dalla perdita.

2. L’Estate Milanese

A Milano, il protagonista inizia una convalescenza in un ospedale americano, accolto con premura nonostante l’organizzazione precaria dovuta al suo arrivo inatteso. Qui incontra l’infermiera Catherine Barkley, con la quale nasce una relazione intima e profonda. Le cure mediche portano a pareri discordanti sulla gravità della ferita al ginocchio, ma alla fine si opta per un intervento chirurgico eseguito dal dottor Valentini, che promette una rapida guarigione. La convalescenza si trasforma in un periodo di intensa vita di coppia, un’estate milanese felice, tra passeggiate, pranzi in Galleria e serate intime nella stanza d’ospedale. La relazione con Catherine si consolida, permettendo ai due di affrontare insieme la realtà della guerra e di sognare un futuro comune, per quanto incerto. La guerra, però, rimane uno sfondo incombente, con le sue notizie incerte e le perdite umane. Nonostante la spensieratezza estiva, la consapevolezza del conflitto e della sua potenziale fine tragica è sempre presente. La coppia, pur vivendo già come sposata, discute di matrimonio e affronta la notizia inattesa della gravidanza di Catherine, che aggiunge un ulteriore livello di complessità e preoccupazione al loro futuro. La licenza di convalescenza promessa viene annullata a causa di un’itterizia, ironicamente causata dall’abuso di alcol nel tentativo di evitare il fronte. Nonostante la malattia, il tempo trascorso con Catherine resta prezioso. La partenza per il fronte si avvicina, segnata da un ultimo incontro in un albergo e da un addio malinconico alla stazione. Il viaggio in treno verso il fronte, scomodo e affollato, simboleggia il ritorno alla dura realtà della guerra, lasciandosi alle spalle la parentesi felice vissuta a Milano.

3. Il Fiume della Ritirata

A Gorizia, in autunno, si respira aria di sconfitta. Un maggiore comunica che la guerra, dopo un’estate terribile, è finita. Persino Rinaldi, sempre ironico, è stanco e angosciato. Il protagonista, trasferito alla Bainsizza, incontra Gino. Da lui viene a sapere che la situazione è grave e che gli austriaci stanno per attaccare. La notizia dello sfondamento del fronte a Caporetto arriva improvvisa: bisogna ritirarsi. Inizia una fuga caotica, sotto una pioggia battente. Si abbandonano ambulanze e mezzi. Mentre si cerca di raggiungere il Tagliamento, il protagonista e i suoi compagni si imbattono in un posto di blocco. La polizia militare è spietata. Vengono fucilati ufficiali, accusati di tradimento. Per evitare la stessa fine, il protagonista si getta nel fiume in piena. L’acqua è gelida, piena di detriti. La corrente è forte, ma riesce a raggiungere la riva. Stremato, riprende il cammino verso Mestre. Per fuggire, si nasconde su un treno merci. Ripensa alla guerra, ad Aymo morto, a Bonello che se n’è andato. Desidera solo ritrovare Catherine e scappare. La guerra è un ricordo, ora vuole solo amore e fuga.

4. La fine della fuga

Il protagonista scappa da Milano saltando giù da un treno e trova riparo in un’osteria. Il proprietario nota la sua giacca da soldato senza mostrine, un dettaglio pericoloso, e gli consiglia di cambiarla. Successivamente, il protagonista cerca rifugio da Simmons, un cantante, che gli fornisce abiti civili e gli suggerisce di fuggire in Svizzera. Con la nuova identità, arriva a Stresa, dove lo attendono Catherine e la sua amica Ferguson. L’incontro con Ferguson è carico di tensione, a causa della sua disapprovazione per la relazione e la gravidanza di Catherine. Nonostante questo, la coppia trascorre una notte serena a Stresa, prendendo la decisione di abbandonare l’Italia. Attraversano il lago Maggiore in barca, durante una notte di tempesta. Il protagonista rema per ore, seguendo i consigli del barman di Stresa e usando un ombrello come vela di fortuna. All’alba, esausti ma al sicuro, mettono piede a Brissago, in Svizzera. Inizialmente, trovano pace in una casa di montagna, trascorrendo mesi tranquilli tra passeggiate e giochi di carte. La gravidanza di Catherine prosegue, e i due iniziano a riflettere sul matrimonio e sulla loro nuova vita. L’ombra della guerra e della loro fuga, però, rimane sempre presente. Il parto si avvicina e il tempo peggiora, spingendoli a trasferirsi a Losanna, in un albergo. Il travaglio di Catherine inizia, e viene portata d’urgenza in ospedale. Il parto, però, si rivela lungo e complicato. Dopo ore di sofferenza, i medici decidono per un taglio cesareo. Il bambino nasce senza vita. Catherine, poco dopo, muore a causa di una grave emorragia. Il protagonista rimane solo, immerso nella disperazione.

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